mercoledì 9 gennaio 2008

LA GINNASTICA DEL SENO

Avere e mantenere un bel seno, dipende anche dalla schiena e dalla posizione del busto.

Il portamento scorretto dovuto ad una vita sedentaria, alle troppe ore sedute in ufficio in modo sbagliato, rappresenta una delle cause principali della modificazione della forma del seno. Spesso si vedono donne giovani con un seno piuttosto pendente, con le spalle in avanti e la schiena piegata. Se le spalle sono curve è impossibile che il seno, per quanto giovane e bello sia, stia al posto giusto: infatti risulterà come intrappolato tra le braccia e pendente. Quando si assume questa posizione sbagliata succede che il peso del seno è affidato totalmente alla pelle, che essendo in questa zona particolarmente delicata, cede lentamente, mentre se si tengono le spalle dritte il seno appoggia meglio sul muscolo grande pettorale e rimane posizionato più in alto. La prima regola per avere un petto turgido e bello è abituarsi ad un'andatura sciolta, a spalle aperte e indietro, il collo mantenuto eretto per tonificare i muscoli e la schiena morbidamente rilassata . Bisogna imparare a correggere i difetti di postura che con il passare del tempo sono responsabili di decadimento del seno, ma anche di dolori alla schiena. Gli errori di portamento sono piuttosto comuni e così radicati che, spesso, diventano la posizione naturale.
Alcuni stati d'animo, come la paura o l'insicurezza, influenzano il nostro portamento. La maturità, la consapevolezza e l'autostima si esteriorizzano in un atteggiamento più sciolto e più corretto del corpo. Spesso avere un torace all'apparenza contratto non è dovuto a conformazione naturale, ma piuttosto è la conseguenza di cattive abitudini mentali quali la timidezza, il rifiuto della vita, i complessi di vario genere, che rendono la donna insicura. In questi casi il collo si incurva, il dorso si arrotonda e il petto s'incava. Estendere il collo, rinforzare i muscoli, raddrizzare le spalle significa vivere con gioia, ottimismo e migliora l'aspetto del seno. Un buon portamento è, quindi, l'immagine esteriore di una stato d'animo positivo.

Si possono eseguire alcuni esercizi per migliorare il portamento:

Rotazioni del capo , prima in senso orario e poi in senso antiorario, tenendo le spalle rilassate, le braccia lungo i fianchi con i palmi delle mani rivolti verso l'interno;
Sollevamento delle spalle verso l'orecchio;
Estensione del dorso , ottenuto spingendo un braccio verso l'alto, mentre l'altro appoggia sulla coscia;
Flessione della schiena a gambe divaricare , busto parallelo al pavimento e oscillare dolcemente tra le gambe.

Bisogna cercare di imitare il modo di camminare delle indossatrici disteso ed elegante. Il classico consiglio è quello di procedere con un libro sulla testa, cercando di non farlo cadere. Inizialmente la camminata risulterà piuttosto rigida, ma con il tempo l'andatura diventerà rilassata e naturale. Sono da evitare posizioni sbagliate quando si rimane sedute: la schiena deve essere diritta, le spalle non devono essere curve e tenere le ginocchia all'altezza delle anche.





Ginnastica da casa

La ginnastica serve a migliorare e a rafforzare il muscolo pettorale sul quale appoggia il seno . Quando il pettorale è sviluppato anche il seno appare più sostenuto e compatto. Alcuni semplici esercizi permettono di tonificare la muscolatura e, anche quando i tessuti sono indeboliti, si possono ottenere buoni risultati. La ginnastica per il seno deve essere pratica con una certa dolcezza, non devono essere fatti gesti bruschi, bisogna eseguire alcuni semplici movimenti con costanza tutti i giorni o alternandoli con quelli adatti alla schiena e alle spalle. Uno dei movimenti più noti e semplici è quello detto schiaccianoci. Si può eseguire in un momento qualsiasi della giornata e rafforza, senza troppa fatica, il pettorale. Bisogna unire e stringere le mani, esercitare una forte pressione palmo contro palmo, come se si dovesse schiacciare la noce con le mani.

CHIRURGIA ESTETICA: I trattamenti del seno

Alcune donne faticano ad accettare il proprio corpo perciò può succedere che difetti anche non così grossi diventano insopportabili e creano problemi psicologici. In casi limite si determina anche una certa difficoltà di rapporto con le altre persone e l’incapacità di accettarsi diventa motivo di sofferenza. La società di oggi improntata molto sull’immagine, sull’estetica e sulla bellezza certo non aiuta. In questi casi viene in soccorso la chirurgia estetica, che risolve quei problemi estetici apparentemente insopportabili e limitativi per il benessere fisico e morale di una persona.

Gli interventi di chirurgia estetica più frequenti sono:

Mastopessia : questo intervento viene eseguito sul seno che può essere di dimensioni normali oppure eccessive, ma che avendo perso consistenza e tono, è cascante ed adagiato sul torace. L’intervento serve a riposizionare la ghiandola mammaria sollevandola. Quando oltre al problema del seno cascante c’è anche quello del seno vuoto, si interviene con l’inserimento di una protesi.
Mastoplastica riduttiva : si esegue per ridurre l’eccesso di ghiandola mammaria e di cute, specialmente quando si ha un abbassamento e un volume esagerato della mammella. Vengono asportati il tessuto mammario e la cute in eccesso e si rimodella il seno. L’intervento si esegue in anestesia generale: in alcuni casi è consigliabile perché evita che si creino eventuali problemi e danni alla colonna vertebrale che un seno esageratamente grosso talvolta può causare. Le cicatrici che rimangono sul seno non scompariranno mai completamente, ma il tempo le renderà minimamente visibili.


Mastoplastica additiva : si esegue sul seno troppo piccolo e consiste nel posizionare sotto la ghiandola o sotto il muscolo pettorale una protesi di silicone. L’intervento è piuttosto semplice e la cicatrice sarà con il tempo poco visibile. Il silicone è un materiale inerte e ben tollerato dal corpo, che difficilmente manifesta reazioni di rigetto. Intorno alla protesi inserita può talvolta formarsi una capsula fibrotica che determina una consistenza maggiore alla mammella. Il chirurgo, in questi casi, esegue una manovra particolare sulla formazione fibrotica e riesce a risolvere l’inconveniente.


Uno degli scopi della chirurgia estetica, definita in questo caso come ricostruttiva, è quello molto importante di ricostruire il seno mutilato per l’intervento eseguito in caso di tumore. Fortunatamente oggi, con le nuove tecniche operatorie, i danni estetici sono piuttosto limitati e questo rende un poco più sopportabile il trauma psicologico della donna che deve affrontare questa non facile prova. La ricostruzione del seno può essere eseguita con vari metodi in base alla quantità di mammella rimasta integra, che permettono comunque di ottenere ottimi risultati visivi. Quando si è dovuto ricorrere alla mastectomia totale, cioè all’asportazione in toto del seno, si interviene con tecniche particolari che possono risolvere il danno estetico subito, anche quando non è ancora possibile l’inserimento di una protesi. Si applica sotto la cute una capsula che viene gradualmente riempita con una soluzione, che ha il compito di tendere la pelle adattandola lentamente al nuovo volume.
La capsula viene sostituita con la protesi nel momento in cui la quantità di pelle, stimolata dal continuo rigonfiamento, permetterà il suo inserimento. Certamente queste tecniche permettono alla donna di affrontare il difficile momento della malattia pensando di non rimanere deturpate e private di una parte tanto importante per la bellezza femminile. Questo a volte aiuta molto anche nei confronti del superamento del trauma e nell’accettazione dell’intervento indispensabile per la guarigione dal tumore mammario.
Gli interventi che riguardano l’estetica del seno, come del resto del corpo, devono essere eseguiti da personale esperto e qualificato, in strutture sicure e conosciute. Molto del risultato dipende dalla mano del chirurgo, mentre una certa parte di responsabilità nei confronti di un buon esito è legato alla capacità della pelle di rimarginarsi bene in tempi la cui durata è estremamente soggettiva.

LE CURE ESTETICHE DEL SENO

Il concetto "meglio prevenire che curare" è valido anche per il seno; la prevenzione è una regola fondamentale per evitare modificazioni spiacevoli.

Trattamento quotidiano con prodotti

Il primo passo per avere un seno bello è quello di curare la cute in modo costante, perché la pelle in questa parte del corpo svolge il compito di contenitore e quello di sostegno. Indispensabile mantenere una buona idratazione cutanea, elasticità e compattezza , che sono i punti chiave della stessa forma del seno.Il seno deve essere pulito con attenzione e usando prodotti delicati, ad esempio quelli utilizzati per il viso. Evitare prodotti che contengono tensioattivi, i quali tendono a disidratare la pelle: perciò sarebbe meglio non usare il bagnoschiuma o rimanere per tempi troppo lunghi immersi nel bagno . Il latte detergente usato per la pulizia del viso, seguito da un risciacquo con acqua tiepida, mai calda, è un mezzo valido per la detersione del seno. Dopo la pulizia bisogna tamponare la pelle con delicatezza e spalmare un prodotto idratante specifico .Molti sono i prodotti formulati per la pelle del seno che usati con assiduità e costanza, aiutano a prevenire il rilassamento, mantengono la pelle elastica, contrastano la disidratazione e i danni dell'invecchiamento cutaneo. Nella formulazione dei prodotti per la cura del seno si trovano diverse sostanze, alcune, come il collagene e l'elastina, normalmente presenti nel derma, con proprietà di idratazione, di sostegno e di protezione; altre di origine vegetale hanno un'azione tonificante, rassodante e rivitalizzante. Il prodotto deve essere massaggiato delicatamente, con un movimento circolare verso il collo per stimolare la microcircolazione cutanea e favorire l'assorbimento dei principi attivi, senza passare sul capezzolo. Molto adatti per il massaggio al seno sono alcuni prodotti naturali come l'olio di mandorle, l'olio di germe di grano o l'olio di oliva.


Trattamento naturale per l’aumento del seno

Se si desidera avere un seno più voluminoso senza ricorrere alla chirurgia estetica oggi è possibile seguire un trattamento naturale al 100% senza correre alcun rischio, senza effetti collaterali e soprattutto con risultati definitivi nel tempo. Il trattamento si chiama Erdic, è commercializzato da oltre 10 anni in più di 20 nazioni diverse ed è arrivato in Italia da più di 2 anni; è un prodotto completamente sicuro e clinicamente testato. Il programma consiste semplicemente nell’assumere per 6 mesi integratori alimentari naturali al 100% a base di orzo, luppolo, grano saraceno, malto d’orzo, segale, finocchio, e trifoglio: questa composizione specifica stimola il tessuto ghiandolare nella parte ricettiva del seno sviluppandolo e rafforzandolo. Questa azione è dovuta alla presenza di fitoestrogeni (ormoni naturali delle piante) che si trovano nei semi e nelle fibre delle compresse, i quali hanno un’azione simile a quella ormonale, senza comportare però nessuno dei classici effetti collaterali delle cure ormonali stesse, come ad esempio il conseguente aumento di peso. I primi risultati visibili si notano già dopo 8 settimane circa e dopo aver terminato il programma il risultato che si ottiene è l’aumento medio di seno di una taglia. Non solo questo trattamento non ha nessun effetto collaterale, ma porta anche ulteriori effetti benefici al corpo e alla bellezza in generale: dà maggiore lucentezza ai capelli, migliora lo stato della pelle, rafforza le unghie e tende a regolarizzare l’attività intestinale.

Per ulteriori informazioni : www.erdic.it o tel. 02/87392750




Trattamento con acqua

Per la cura del seno rilasciato o flaccido sono molto utili le docce con acqua fredda. Esistono in commercio apparecchi specifici di idroterapia a docce rotatorie per idromassaggi al seno. Lo scopo di questo trattamento è di sottoporre la parte ad un abbassamento della temperatura per determinare prima una contrazione e poi una dilatazione dei capillari con conseguente aumento del flusso sanguigno in superficie. Viene così stimolata l'ossigenazione cellulare e si ottiene un effetto di rassodamento dei tessuti e dell'epidermide. Se non si possiede l'apposito apparecchio, si può utilizzare anche la doccia di casa oppure un pezzo di stoffa, lino o cotone, bagnata in acqua fredda, strizzata e passata sulla pelle. La stimolazione mediante applicazione alternata di acqua calda e fredda agisce come tonificante sull'epidermide del seno. I benefici sono dovuti alla differenza delle due temperature. Si usano due spugne morbide, strizzate ed appoggiate sulla parte fino a che il seno non abbia assorbito il calore o il freddo. Ripetere tre o quattro volte e terminare sempre con l'acqua fredda.

Il sole e l'aria

I pareri sull'effetto del sole sono contrastanti: il sole è certamente un amico, ma deve essere trattato con molta cautela, perché le sue radiazioni, sono la causa di problemi responsabili soprattutto dell'invecchiamento cutaneo precoce. La pelle del seno, così importante per la sua funzione di sostegno, deve mantenere sempre l'elasticità, perciò l'esposizione al sole deve essere fatta usando cautele e attenzioni . Utilizzare sempre un buon prodotto solare con un adeguato fattore di protezione, esporsi con gradualità evitando le ore più calde ricche di radiazioni dannose e, dopo la doccia serale, idratare il seno con un leggero massaggio per reintegrare l'umidità perduta. Stare scoperti, all'aria aperta, specialmente al mare, aiuta la pelle a respirare meglio, i pori si dilatano e questo ci fa sentire bene e il corpo ne trae un giovamento. In una località marina si può godere di tutti i mezzi terapeutici che il mare ci mette a disposizione: aria, brezza, acqua e sabbia. La balneoterapia, cioè il bagno in mare, oltre ai benefici dell'acqua, ricca di elementi come il bromo, il potassio, il sodio e il cloro, ha una azione stimolante anche grazie al suo naturale movimento.

Alimentazione

Il rapporto tra mangiare sano, salute e bellezza è molto stretto, ma sovente non si segue un regime alimentare corretto. Un'alimentazione equilibrata assicura al fisico e alla mente un giusto apporto energetico, evita inutili e dannosi sbalzi di peso e ci aiuta a stare in salute.La corretta alimentazione migliora l'estetica del seno attraverso la bellezza della pelle, aiuta un suo armonioso sviluppo e contribuisce ad un miglior funzionamento della ghiandola mammaria. La quantità di cibo e la sua qualità sono intimamente correlate con lo sviluppo del seno, con la sua forma e con il suo volume. Il peso è un fattore importante per il seno e per la sua bellezza. Aumenti e dimagrimenti eccessivi minacciano l'elasticità cutanea e la tonicità del tessuto. Un seno grasso, essendo pesante, tende a rilasciarsi e diventa più frequentemente flaccido. Un calo di peso troppo repentino indebolisce il tessuto connettivo e conferisce al seno un aspetto cascante. Se una donna rimane in sovrappeso per molto tempo, è possibile che abbia uno stiramento del connettivo e una lacerazione del tessuto fibroso ; al momento del dimagrimento sul seno si formeranno le smagliature, che sono un inestetismo difficile da cancellare.Seguire una dieta adeguata risulta essere estremamente importante sia per la salute sia per la bellezza. Può essere utile, al momento del bisogno, integrare la dieta con alimenti che ci diano una sferzata di energia come il lievito di birra , la pappa reale o l'olio di fegato di merluzzo. Sono sostanze che, per la loro ricchezza di contenuto in vitamine, in oligoelementi e proteine, aiutano il nostro organismo a reagire a condizioni di stanchezza o di stress e contemporaneamente fanno bene alla pelle. La dieta deve essere ricca di verdura e di frutta fresche, perché sono ricche di vitamine e di minerali; inoltre si devono usare pochi grassi, non si deve mangiare troppa carne e sarebbe meglio limitare molto, o addirittura eliminare, il caffè e l'alcol. Bere molta acqua oligominerale durante la giornata, salare poco le vivande, non esagerare con i dolciumi e mangiare yogurt, latticini e cereali fa bene alla salute. Masticando lentamente si tende a mangiare di meno.Seguire una dieta bilanciata aiuta a prevenire la formazione di carcinoma mammario, secondo il decalogo di prevenzione formulato dalla Scuola europea di Oncologia.

Il reggiseno

Opinioni diverse riguardano l'uso del reggiseno, ma forse si potrebbe dire che, in linea generale, un seno piuttosto piccolo può farne a meno mentre un petto prosperoso deve essere sorretto per contrastare il rilassamento dei tessuti provocato dal peso stesso. Esistono oggi molti modelli, ma la scelta deve essere fatta tenendo conto che il reggiseno deve seguire la sagoma del seno, sostenerlo senza comprimerlo né separarlo in modo innaturale. Meglio i tessuti naturali, come il cotone o la seta, solidi ed elastici, permeabili all'aria che permettono la traspirazione della pelle.E' meglio dare maggiore importanza alla forma del modello, scegliendo quello più adatto alla forma e alla grandezza del seno, piuttosto che alla bellezza e all'estetica del capo. In situazioni particolari, per esempio quando si pratica sport, è consigliato l'uso del reggiseno per evitare eventuali traumi dovuti al movimento. Quando il seno è sottoposto ad aumenti di volume, come in gravidanza, durante l'allattamento e, talvolta, in concomitanza del ciclo mestruale, è preferibile indossare il reggiseno. Durante il sonno notturno è meglio lasciare il seno libero, per permettere alla pelle di respirare.

I DISTURBI DEL SENO

Quando, toccando il seno, sentiamo la presenza di un nodulo oppure si nota una leggera secrezione dal capezzolo non dobbiamo farci prendere da paura e da allarmismo, ma dobbiamo invece andare dal medico per un controllo. Spesso questi sintomi sono indice di problemi non così gravi e facilmente curabili.

MASTOPATIA FIBROCISTICA (vedi scheda in salute)

E’ una patologia piuttosto diffusa, non grave, ma deve essere tenuta sotto controllo. Colpisce circa il 30% delle donne dai 25 anni alla menopausa, momento questo in cui il rischio di questa malattia decresce notevolmente. L’origine della mastopatia è legata alla diversa produzione di ormoni nelle varie fasi del ciclo. Bisogna sempre farsi controllare alla comparsa dei sintomi ed eseguire eventualmente esami che confermino la diagnosi. Fortunatamente non ci sono correlazioni certe con la sua evoluzione in neoplasia. I sintomi sono essenzialmente: il seno più grosso, teso, dolente e alla palpazione si rilevano come dei granuli di varia dimensione ricoperti da una cute scorrevole. Nei giorni che precedono il ciclo, le mammelle sono particolarmente sensibili, ma il dolore scompare con l’arrivo del flusso ematico.

FIBROADENOMA (vedi scheda in salute)

E’ un tumore benigno del seno. Quando si esegue la palpazione della parte si rileva un nodulo ben delimitato, mobile sotto la pelle e, spesso, dolente se premuto. L’intervento chirurgico di asportazione viene eseguito solo nei casi in cui il nodulo sia troppo grosso.

MASTITE

E’ un’infezione provocata da batteri che penetrano nei dotti galattofori o nei vasi linfatici attraverso piccole lesioni presenti sui capezzoli. Generalmente si ha febbre alta, dolore e tensione al seno con tumefazione dei linfonodi ascellari. Non deve essere trascurata e l’intervento terapeutico deve iniziare alla comparsa dei primi sintomi. Quando la mastite si manifesta durante l’allattamento, è necessario sospendere l’alimentazione al seno fino alla scomparsa della malattia, poiché questa potrebbe determinare presenza di pus nel latte e inoltre l’infezione, se trascurata, può compromettere l’attività della ghiandola secretoria.

MALATTIE DEL CAPEZZOLO

Alcuni problemi possono interessare i capezzoli durante l’allattamento in seguito alla suzione da parte del neonato, che provoca macerazione della pelle in questa zona dove l’epidermide è molto delicata. Tra questi disturbi comuni e frequenti sono le ragadi: ulcerazioni cutanee a forma di fessura, molto dolorose. In questi casi è meglio sospendere l’allattamento, almeno fino a che il problema non sia risolto e le ferite del capezzolo siano perfettamente cicatrizzate. L’aria e il sole facilitano la cicatrizzazione della pelle, perciò restare ogni tanto a seno scoperto fa senz’altro bene. L’uso di paracapezzoli protettivi rende più rapida la guarigione. L’igiene è molto importante, infatti bisognerebbe lavare e asciugare bene questa parte delicata ed eventualmente utilizzare pomate lenitive opportune.

SECREZIONI DAL CAPEZZOLO

Succede talvolta che schiacciando leggermente il capezzolo si abbia una secrezione. Quando il fatto riguarda entrambe le mammelle la causa è generalmente fisiologica e, quindi, non preoccupante. Nel periodo premestruale, nella fase che precede la menopausa e durante la gravidanza questo evento può capitare.
E’ necessario rivolgersi al medico se la secrezione riguarda solo una mammella ed eseguire alcuni esami di controllo.Le cause di questa secrezione di liquido sieroso o ematico dal capezzolo possono essere: la presenza di una mastopatia fibrocistica, un piccolo polipo e, talvolta, anche un carcinoma mammario.


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TUMORE MALIGNO DEL SENO

Purtroppo il carcinoma mammario è frequente; in Italia circa 3.000 donne ogni anno ne sono colpite, specialmente nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 70 anni, anche se non sono escluse dal rischio le più giovani. Questo tumore generalmente si manifesta con la comparsa di un nodulo duro e non dolente alla palpazione. Il tasso di mortalità fortunatamente è diminuito, grazie alla possibilità di eseguire una diagnosi precoce che permette di intervenire con celerità sulla patologia. Una corretta informazione sanitaria è alla base della prevenzione, perché sottoporsi a controlli periodici, anche se non ci sembra di avere problemi, eventualmente fare esami specifici, come l’ecografia o la mammografia, aiuta a salvare la vita, perché questi esami sono in grado di scoprire la presenza di un tumore prima ancora della comparsa del nodulo.
Il controllo deve essere fatto anche dalla donna eseguendo con costanza mensile l’autopalpazione del seno, perché questo permette di rilevare la presenza di noduli appena formati. Non bisogna avere paura e non bisogna mai ignorare la realtà. I dubbi devono essere chiariti al più presto, proprio per poter evitare conseguenze più gravi e spiacevoli .
Quando si nota la presenza di un nodulo la donna deve rivolgersi al medico che ha a disposizione una serie di accertamenti per poter fare una diagnosi precisa.
Oggi le apparecchiature radiologiche utilizzate nella diagnosi del tumore della mammella espongono la donna ad una quantità minima di radiazioni. E’ possibile fare anche una biopsia, cioè il prelievo chirurgico e il successivo esame al microscopio di un campione di tessuto del nodulo che dà un risultato estremamente attendibile. Fortunatamente il tumore del seno si sviluppa molto lentamente; perciò individuare la sua presenza nella fase iniziale non è poi così difficile, se una donna si controlla e si fa controllare periodicamente.

Il programma di prevenzione può essere così effettuato:

Autopalpazione mensile a partire dai 18 anni;
Visita medica ogni 2 anni fino ai 35 anni d’età e annuale dopo i 35 anni;
Mammografia ed ecografia periodicamente, ad anni alterni, dai 45 anni in poi. (Prima di questa età devono essere fatte soltanto in caso di reale necessità)

Fattori di rischio per il carcinoma mammario sono:

Familiarità: siccome esiste una certa predisposizione familiare chi ha avuto sorelle o madri colpite da questa malattia, deve farsi controllare con più frequenza;
Tumore di una mammella: è possibile che si sviluppi un tumore anche nell’altra;
Nessuna gravidanza: sembra che la nullipara sia più esposta al rischio di tumore al seno;
Età: aumentata frequenza tra i 50 e i 70 anni;
Obesità: l’obesità e una dieta ricca di grassi facilitano l’insorgenza del tumore.

Naturalmente la presenza di queste caratteristiche o di una parte di queste non rappresenta certo la sicurezza di ammalarsi, così come l’assenza dei fattori di rischio non può escludere la possibilità del tumore al seno. Unica tutela per tutte è il controllo medico attento e adeguato.

Mai come in questo caso la frase prevenire è meglio che curare risulta essere vera e di importanza vitale

LO SVILUPPO DEL SENO

Nell'embrione umano di circa quattro settimane di vita sono già presenti i primi abbozzi della ghiandola mammaria in forma di due creste che ne percorrono lungo i lati la parte anteriore. In seguito le creste formano delle protuberanze emisferiche e simmetriche, che corrispondono alle future ghiandole, che si atrofizzano tutte ad eccezione di quelle situate nella zona toracica, perché alla nascita queste costituiranno il capezzolo e l'areola.
Le varie fasi della vita, che influiscono sul seno e che determinano trasformazioni anche importanti, sono: l'adolescenza, la gravidanza, l'allattamento e la menopausa.

Adolescenza

Durante la pubertà l'ipotalamo inizia la produzione di alcuni ormoni che danno il via allo sviluppo del seno e delle ovaie. Il primo segnale di pubertà è proprio la crescita del seno. Nella prima fase di sviluppo si verifica l'innalzamento dei capezzoli, senza aumento del tessuto ghiandolare e pigmentazione dell'areola. Da sei a dodici mesi dopo, aumenta il tessuto ghiandolare, si sviluppano i dotti escretori, aumenta l'adiposità del sottocutaneo, avviene l'allargamento dell'areola e la sua pigmentazione. Lentamente e gradualmente le mammelle cambiano fino ad assumere la forma definitiva che corrisponde al momento in cui la fanciulla entra nell'età adulta, la situazione ormonale si normalizza e iniziano i cicli mestruali.I mutamenti tipici di quest'età non riguardano solo lo sviluppo del seno e l'inizio dell'età feconda, ma interessano anche il profilo psicologico. Spesso la giovane è impreparata ad affrontare il momento e si ritrova improvvisamente con un corpo da adulta e le idee, i desideri e le abitudini di una ragazzina. Succede, talvolta, che la fanciulla nasconda il seno, diventato evidente in modo per lei imbarazzante, tenendo curvate le spalle. Questo atteggiamento, oltre che a testimoniare l'espressione di insicurezza, diventa un atteggiamento dannoso per la schiena e il seno , che può essere compromesso nel naturale sviluppo. Altra reazione riscontrabile potrebbe essere che la ragazzina si senta troppo osservata da sguardi estranei e si senta turbata dai commenti che coglie specialmente dai rappresentanti dell'altro sesso. Questo turbamento può creare angosce, difficoltà e timori nell'instaurare rapporti con gli uomini che si trascinano, a volte, anche in età adulta.Per poter vivere meglio il periodo difficile del cambiamento, cioè la pubertà, è utile conoscere bene il nostro corpo ed essere consapevoli dei mutamenti che inevitabilmente avverranno in noi. Essere coscienti di questo, aiuta certo ad accettare i mutamenti del corpo, la sua bellezza diversa e a creare una certa sicurezza.Le mestruazioni sono sovente accompagnate o precedute da una serie di disturbi e fastidi talvolta anche molto dolorosi, che caratterizzano la sindrome premestruale. A livello emozionale si manifestano ansia, nervosismo, disturbi del sonno e cambiamenti di umore frequenti e repentini, accompagnati da segnali fisici quali vertigine, nausea, emicrania e ritenzione idrica Il seno appare turgido e un senso di tensione e, a volta di dolore spesso si associa a questo momento particolare. Tutti i sintomi in genere scompaiono all'arrivo del flusso, ma per trovare giovamento nei giorni che precedono il ciclo è utile seguire una dieta povera di sale e ricca di vitamina A e bere parecchia acqua oligominerale durante la giornata.


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La gravidanza

Importante è accettare con gioia i mutamenti del corpo durante la gravidanza quando il seno si prepara a divenire una fonte di vita e di nutrimento per il bambino. Essere incinte è un'esperienza meravigliosa: la pancia e il seno devono essere esibiti con entusiasmo come affermazione di una nuova femminilità.

I cambiamenti che interessano il seno si manifestano già durante le prime settimane di gestazione: le mammelle si inturgidiscono, l'areola si scurisce, intorno appare una pigmentazione irregolare, i tubercoli di Montgomery diventano più sporgenti e si manifestano un senso di tensione e di pesantezza. Il capezzolo è particolarmente sensibile, anche uno stimolo o uno sfioramento minimo lo fanno allungare e irrigidire. Il seno aumenta di volume, la cute si tende e i vasi sanguigni sottocutanei diventano visibili. Possono formarsi, dal quinto mese in poi, le smagliature, cioè quelle strie rossastre causate dalla lacerazione delle fibre elastiche del derma . La ghiandola mammaria si ingrandisce, la vascolarizzazione linfatica e sanguigna aumentano e si accumula tessuto adiposo intorno ai lobuli. Verso il quarto mese dal capezzolo fuoriesce un liquido sieroso e opalescente chiamato colostro.

Importanti sono le cure da riservare al seno in questo periodo , che insieme all'alimentazione permettono alla futura mamma di mantenersi bella e di evitare o diminuire la possibilità di danni, specialmente alla cute.

Alimentazione
Per vivere al meglio un periodo così delicato come la gravidanza è importante prestare attenzione alla dieta, che non deve essere quantitativamente doppia come si diceva una volta, ma deve essere ben bilanciata fin dai primi mesi di gestazione. Un'alimentazione ricca di verdura e frutta fresca, di latticini, di carni magre bovine, di pesce, di pollame di pane e paste integrali, oltre a essere adatta alle esigenze del momento, assicura un giusto apporto nutritivo ed evita inutili ed esagerati aumenti ponderali. Nelle verdure, come gli spinaci, i peperoni, il prezzemolo, e negli agrumi sono contenute le vitamine A e C, utili anche a combattere la formazione di smagliature; le vitamine del complesso B si trovano nel lievito di birra, la E nel germe di grano, la K è presente negli ortaggi e specialmente nei pomodori e nei cavoli, di vitamina D è ricco l'olio di fegato di merluzzo. Se la donna non aumenta troppo di peso durante la gravidanza potrà recuperare la linea con maggiore velocità e con meno fatica dopo il parto e il seno, ingrossato soltanto dal giusto e naturale aumento ponderale, ritornerà certamente alla forma normale e alla compattezza anche dopo la maternità e l'allattamento.
Abbigliamento
Nel periodo della gravidanza bisogna aiutare il seno sostenendolo con un reggiseno sempre adeguato al suo sviluppo e ai suoi mutamenti. L'indumento deve sempre essere lavato bene, soprattutto quando si verificano quelle leggere secrezioni dai capezzoli e, negli ultimi mesi, i capezzoli devono essere protetti da una garza sterile.
Ginnastica
E' utile fare ginnastica in modo equilibrato e usando le opportune cautele anche durante la gravidanza. L'attività fisica aiuta a prevenire dolori alla schiena, combatte la stipsi, fa bene al circolo sanguigno e previene anche quei danni estetici, come il rilassamento muscolare, che possono manifestarsi di conseguenza alla maternità. Il seno trova giovamento dalla costante esecuzione di esercizi mirati a mantenere un buon tono muscolare e a rafforzare i legamenti sospensori.
Igiene
Le mammelle devono essere lavate con cura, idratate e bisogna irrobustire i capezzoli con massaggi per prepararli all'allattamento. L'idratazione cutanea può essere ottenuta usando prodotti specifici o con semplice olio di mandorle dolci. Alternare docce calde e fredde stimola il seno e i capezzoli, l'importante è eseguire il tutto con delicatezza e senza violenza. Fare spugnature e massaggiare delicatamente con un guanto non troppo ruvido fa bene soprattutto se dopo si eseguono frizioni con sostanze emollienti come il burro di Karitè. Queste manovre associate a opportuni movimenti eseguiti con la punta delle dita, facendo dei cerchi che partono dalla base verso il capezzolo che va tirato leggermente in fuori, favoriscono la loro estroflessione.
Allattamento

In questo periodo la mammella raggiunge il massimo dell'attività funzionale. Inizialmente produce il colostro, in seguito un liquido giallastro, proteico, denso e ricco di anticorpi che aiuta il neonato nel passaggio dalla nutrizione placentare a quella intestinale. Verso il terzo o quarto giorno dopo il parto avviene la montata lattea.

Durante l'allattamento l'igiene del capezzolo è di estrema importanza: i capezzoli devono essere detersi, asciugati e protetti da una garza sterile tra una poppata e l'altra. Mantenere accuratamente pulito e asciutto il seno evita la formazione di ragadi e di infezioni.

Il seno appesantito deve essere contenuto in un reggiseno che gli consenta di mantenere una posizione il più possibile naturale. L'alimentazione in questo periodo deve essere sana e ricca di sostanze nutritive come durante la gravidanza; bisogna assumere liquidi in quantità sufficiente per garantire il flusso di latte. Se al seno si dedicano attenzione e cura prima del parto e durante l'allattamento, non bisogna temere di sciuparne la bellezza con la maternità. Questo periodo probabilmente coincide col momento di massimo splendore femminile: i seni acerbi dell'adolescente si trasformano in un petto pieno e rotondo che ha raggiunto la sua maturità. Certamente queste forme non sono meno conformi all'ideale di bellezza femminile.

Menopausa

Questo è un periodo piuttosto difficile per la donna a causa delle modificazioni fisiche che avvengono e per la componente psicologica che spesso le accompagna. I disturbi tipici, come la vampate di calore, sudorazione, irritabilità, instabilità emotiva sono associati a livello psicologico con la sensazione frustrante di essere arrivate alla fine della vita femminile in un grande numero di donne. Sono poche quelle che accettano la menopausa come un periodo naturale ed inevitabile della vita, ma non per questo si sentono finite. Oggi la donna intorno ai 50 anni è forse più attiva di prima, ha certamente maturato più esperienza e non deve mettersi da parte vivendo questo momento con poca volontà, con un atteggiamento negativo. A questa età il fascino è di natura diversa di quello dei 20 anni, si basa infatti sulla capacità di interessare gli altri grazie a ciò che si è e non per quello che appare.
L'attività ovarica cessa, mancano quindi gli stimoli ormonali e si verifica l'atrofia della ghiandola mammaria e l'aumento del tessuto adiposo. In menopausa il seno tende ad aumentare di volume, la cute si rilassa e si manifesta perdita di tono.

Bisogna intensificare le cure aiutando il corpo con l'alimentazione, la ginnastica, i trattamenti cosmetici e il seno, se non è stato trascurato negli anni precedenti, potrà rimanere bello .

In questo particolare momento bisogna prestare molta attenzione alla salute del seno eseguendo i controlli medici, gli eventuali esami specifici e l'autopalpazione quotidiana. In menopausa, a causa della cessata attività ormonale, aumenta il rischio per alcune patologie.

ANATOMIA DEL SENO

r mantenere il nostro seno in salute e in bellezza e per prevenire le modificazioni alle quali è destinato, a causa delle numerose ed inevitabili trasformazioni dovute alla gravidanza, alla menopausa, all'allattamento, è indispensabile conoscere com'è fatto, sapere cosa fare e cosa non fare per evitare al seno inutili traumi e per prevenire un invecchiamento precoce. La sua particolare struttura rende questa parte del corpo particolarmente bisognosa di attenzione e di cure continue e specifiche.

Struttura

Le mammelle sono ghiandole esocrine, cioè a secrezione esterna, con una struttura tubulo-alveolare, simile agli acini d'uva, pari e simmetriche, situate nella regione anteriore del torace tra la terza e la sesta costola. La mammella è composta da tante piccole vescicole, denominate acini mammari, correlate ad un sottile canale, cioè il tubo escretore. Gli acini e i tubuli sono riuniti in gruppi, i lobuli, a loro volta raggruppati a formare i lobi, normalmente in numero di 15/20. I tubuli escretori, in numero pari a quello dei lobi, confluiscono in canali più grossi, i dotti galattofori o lattiferi, che sboccano all'apice del capezzolo attraverso i pori lattiferi, che sono 10 o 15.
La forma esterna della mammella, cioè la prominenza del seno, viene determinata non solo dal complesso dei lobi, ma anche dallo sviluppo del tessuto adiposo, in quantità variabile a seconda della costituzione fisica individuale, posto intorno e tra gli acini che formano la ghiandola. Il tessuto adiposo funge da isolante a da protezione agli urti di questa delicata parte.
Le mammelle hanno la forma di rilievi emisferici e conici, sormontati da una zona più o meno circolare pigmentata, cioè l'areola, con al centro il capezzolo. Non esiste una forma ideale per il seno e neppure una misura ottimale , ma ci sono tipologie ben distinte caratterizzate da molti fattori come la costituzione, l'età o il portamento. Spesso il seno è asimmetrico e uno dei due è più voluminoso dell'altro ; anche queste sono caratteristiche squisitamente costituzionali molto comuni: circa l'ottanta per cento delle donne ha un seno più grosso o posto leggermente più in alto o in basso dell'altro. Generalmente l'asimmetria si manifesta durante l'adolescenza nel periodo dello sviluppo, ma non deve preoccupare né a livello estetico né sotto il profilo della salute tranne nei casi in cui il difetto è molto evidente.


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Il seno non possiede una muscolatura propria, ma poggia sul muscolo grande pettorale al quale è saldato attraverso i legamenti sospensori. Unici muscoli presenti nel seno sono quelli piccolissimi situati attorno ai dotti lattiferi per espellere il latte e altri nel capezzolo che hanno il compito di ergerlo.
Il capezzolo, formato da tessuto erettile, è costituto dall'estremità dei dotti galattofori e da tessuto connettivo, dove si trovano fibre muscolari lisce, disposte sia a raggiera sia in modo circolare, che si estendono nell'areola fino a formare il muscolo areolo-mammillare. Generalmente il capezzolo ha una forma cilindrica o conica, è alto circa 1/1,5 cm., ma questa dimensione è molto variabile tra una donna è un'altra ed è ricoperto da cute rugosa. I capezzoli variano molto da donna a donna sia nella forma che nella dimensione e nella tipologia; alcune donne hanno capezzoli cilindrici, altre conici, altre molto frastagliati, altre rientranti e altre sporgenti.
L'areola, cioè la zona che contorna il capezzolo ha una dimensione variabile, è costituita da una cute pigmentata, sottile, con piccole sporgenze sparse in modo irregolare determinate dalle ghiandole sebacee, talvolta provviste di pelo e chiamate ghiandole areolari del Morgagni . Ci sono anche altre ghiandole lattifere accessorie, cioè i tubercoli di Montgomery, che aumentano di volume durante la gravidanza e l'allattamento. Il colore del capezzolo e dell'areola varia da donna a donna e cambia in situazioni particolari come la gravidanza: in questa situazione l'areola diviene più grande, più scura e, passato questo periodo, non ritorna più completamente come prima.
Particolarmente importante è la cute che ricopre il seno per la sua funzione di contenimento e di sostegno. Bisogna idratare e curare bene la pelle in questa zona del corpo, perché è soggetta a molte tensioni e può facilmente rilassarsi. Basti pensare alla gravidanza e all'aumento del volume del seno oppure a come può cambiare la grandezza del petto in seguito a una dieta dimagrante per capire quanto sia importante mantenere integra l'elasticità cutanea il più a lungo possibile.
Non esistono correlazioni tra le dimensioni del seno di una donna e le qualità personali o di carattere. Esistono seni pieni e sodi soprattutto quando i muscoli pettorali sono ben sviluppati. Le donne con torace espanso tendono ad avere seni più sodi di quelle che hanno un torace contratto.

LO SVILUPPO DEL SENO

Le varie fasi della vita, che influiscono sul seno e che determinano trasformazioni anche importanti, sono: l'adolescenza, la gravidanza, l'allattamento e la menopausa.Conoscere lo sviluppo del seno può aiutare ad adottare quelle attenzioni e quelle cure che ogni fase richiede.

I DISTURBI DEL SENO

Quando, toccando il seno, sentiamo la presenza di un nodulo oppure si nota una leggera secrezione dal capezzolo non dobbiamo farci prendere da paura e da allarmismo, ma dobbiamo invece andare dal medico per un controllo.Spesso questi sintomi sono indice di problemi non così gravi e facilmente curabili

LE CURE ESTETICHE DEL SENO

Il concetto meglio prevenire che curare è valido anche per il seno; la prevenzione è una regola fondamentale per evitare modificazioni spiacevoli.Consigli per il trattamento quotidiano con prodotti, la giusta alimentazione e la scelta del reggiseno.

CHIRURGIA ESTETICA: I trattamenti del seno

Alcune donne faticano ad accettare il proprio corpo: nei casi limite si determina anche una certa difficoltà di rapporto con le altre persone e l’incapacità di accettarsi diventa motivo di sofferenza. In questi casi viene in soccorso la chirurgia estetica, che risolve quei problemi estetici apparentemente insopportabili e limitativi per il benessere fisico e morale di una persona.

LA GINNASTICA DEL SENO

Avere e mantenere un bel seno, dipende anche dalla schiena e dalla posizione del busto. Il portamento scorretto dovuto ad una vita sedentaria, alle troppe ore sedute in ufficio in modo sbagliato, rappresenta una delle cause principali della modificazione della forma del seno.
La ginnastica può servire a migliorare e a rafforzare il muscolo pettorale sul quale appoggia il seno.

DEPILAZIONE - EPILAZIONE

Sembra che una delle componenti del fascino che la regina di Saba esercitò su re Salomone fosse il fatto di avere il corpo accuratamente depilato. La sostanza usata dalla regina di Saba era il solfuro d'arsenico; escludendo l'arsenico per ragioni di tossicità, i solfuri metallici sono ancora oggi usati per la depilazione. Vero o falso che sia, questa storiella dimostra come dall'antichità più remota sia stato considerato un grave inestetismo la presenza di peli superficiali sulle gambe, sul viso, alle ascelle.

I due termini depilazione ed epilazione hanno una notevole diversità di significato, anche se nel linguaggio corrente vengono identificati.
Depilazione vuol dire eliminare il pelo alla superficie cutanea, come si fa ad esempio con la rasatura

Epilazione significa l'allontanamento di tutto il pelo, bulbo compreso (per esemplificare ricorderemo lo strappo con le pinzette)


Depilazione

Può essere attuata con mezzi meccanici e chimici. Tra i primi abbiamo ricordato il rasoio, usato ancora abbastanza diffusamente per le gambe o le ascelle, e talora come riduttore della pelosità pubica.
Altro mezzo meccanico è il dischetto di carta abrasiva usato solamente sulle gambe.
I mezzi chimici si basano sulla distruzione della sostanza cheratinica a mezzo dell'azione combinata di agenti riducenti ed alcalini. Usati esclusivamente fino a qualche decennio fa ed oggi di applicazione molto limitata, sono i solfuri e solfidrati di sodio, potassio, calcio, stronzio. L'azione dei solfuri è particolarmente rapida, in quanto pochi minuti sono sufficienti alla distruzione dei peli; i loro inconvenienti maggiori sono rappresentati dall'irritazione che essi producono sulla pelle e dal cattivo odore che emanano. I solfuri sono stati negli ultimi decenni soppiantati dall'acido tioglicolico.
Sia i solfuri che i tioglicolati intaccano profondamente la struttura chimica della cheratina, trasformandola in un corpo amorfo e gelatinoso che si asporta col lavaggio. I depilatori chimici vengono presentati sotto forma di creme, paste, liquidi gelatinosi, anche stick. Dopo l'applicazione si deve procedere a un lavaggio molto accurato per eliminare i residui di prodotto.
Alla depilazione sarà utile far seguire un trattamento acido-astringente per togliere l'alcalinità e l'irritazione locale. Non si debbono usare depilatori chimici su pelli ammalate o presentanti lesioni di qualsiasi tipo.

Epilazione

La epilazione viene sempre condotta con mezzi fisici .L'elettrocoagulazione, eseguita mediante un ago sottilissimo che penetra, distruggendolo, fino al bulbo pilifero, è una operazione paramedicale che va eseguita da personale espertissimo, pena la rovina estetica definitiva di un viso.
L'epilazione, come viene fatta negli Istituti di Bellezza, si basa sullo strappo dei peli dopo averli imprigionati in uno strato di sostanze adesive. E' una operazione piuttosto dolorosa, che comunque viene sempre sopportata stoicamente. Le cosiddette cerette a caldo sono costituite da una fusione di colofonia (una massa resinosa ottenuta dalla distillazione della trementina) e cera d'api. Per l'uso, la ceretta viene fusa e spalmata sulla zona da depilare, dopo raffreddamento si strappa, asportando i peli rimasti incorporati nella massa cerosa.
Le cerette a freddo sono masse semisolide, il cui componente principale è il glucosio, che non necessitano di riscaldamento per essere spalmate. Allo strato formatosi sulla parte trattata si fa aderire una tela compatta, strappando la quale si ha l'asportazione sia della cera che dei peli.

METODI UTILIZZATI PER L'ELIMINAZIONE DEI PELI SUPERFLUI

La cosidetta depilazione definitiva

I dati sulla reale efficacia di questi trattamenti, che promettono risultati definitivi, sono assai contrastanti e non permettono, allo stato attuale, di dare garanzie in tal senso.
Certamente rivestono un ruolo importante sui risultati ottenuti, componenti personali quali lo stato fisiologico o predisposizioni di tipo ereditario; dato che tutti questi trattamenti prevedono l'utilizzo di apparecchiature e quindi di un operatore, anche la padronanza della tecnica da parte di quest'ultimo e la validità della tecnologia impiegata rivestono una certa importanza.

Elettrocoagulazione

Tra tutti i metodi definitivi oggi in auge è sicuramente quello più utilizzato e consiste nell'attacco e nella distruzione di ogni pelo, uno alla volta. L'operatore estetico impiega a tale scopo un ago di tale finezza da poter raggiungere il bulbo e distruggerlo mediante il passaggio di una corrente ad alta frequenza. Il trattamento non è per nulla doloroso, tutt'al più è snervante sia per la paziente che per l'operatore. Se questi è molto abile può eliminare un gran numero di peli in una sola seduta. Il numero delle sedute è dunque in rapporto al numero di peli da togliere e al grado di pazienza della cliente.

Depilazione a pinza

Simile come concetto di funzionamento al metodo dell'elettrocoagulazione, con la differenza che l'elemento di conduzione della corrente elettrica non è invasivo perché, al posto dell'ago, si utilizza una pinza che, pinzandolo sfrutta lo stelo del pelo come trasmettitore delle scarica al bulbo. Metodo piuttosto conclamato sino a pochi anni fa, attualmente ha perso molta credibilità, soprattutto dopo che la FDA Americana ha espresso un parere negativo sulla reale capacità di ottenere effetti di depilazione definitivi.

Depilazione mediante fasci di luce coerente laser

Recentemente è stato proposto per la depilazione definitiva l'utilizzo del laser. Anche se di tecnologie differenti tutti i laser attualmente proposti si basano sul concetto comune della: "fototermolisi selettiva".
Essi emettono luce monocromatica ad una frequenza tale da poter aggredire selettivamente la melanina presente nel pelo e, soprattutto nel suo bulbo. Ad oggi questa tecnologia necessita ancora di ulteriori approfondimenti sulla reale efficacia ed innocuità, sull'assenza di effetti collaterali e di un affinamento delle metodiche per poter garantire operatori estremamente qualificati.

Depilatori chimici

In assoluto i più utilizzati, soprattutto per i trattamenti casalinghi. Sono prodotti cosmetici a base di sostanze in grado attaccare chimicamente la struttura cheratinica del pelo Essi distruggono il pelo solo nella loro parte visibile e tra l'altro presentano l'inconveniente di lasciare un cattivo odore; il loro pH assestato su valori basici procura situazioni di disturbo alla cute dotata di un pH fisiologicamente acido.

Rasoio a lamo o elettrico

Come per i depilatori chimici anche questi metodi tagliano solo la parte aerea del pelo, normalmente la risposta della pelle è quella di una ricrescita accellerata di peli che aumentano sia di numero che di volume. Dei due metodi quello sicuramente sconsigliabile è quello del rasoio a lama mentre quello elettrico può risultare accettabile per zone molto delicate come le ascelle.

Cere depilatorie

Di varie tipologie e differenti metodologie di applicazione, sfruttano la capacità di alcune resine naturali (colofonie e loro derivati) di inglobare con forza lo stelo del pelo quando vengono spalmate sulla pelle e di trascinarlo via quando vengono strappate. Si suddividono in cere a freddo e a caldo a seconda delle temperature di utilizzo. Quelle a caldo si presentano di consistenza solida e sono miscele di resina con cere naturali quali la cera d'api e candelilla, cere microcristalline e paraffina. Vengono scaldate sino a fusione ed applicate quando, ancora allo stato semifluido a temperature intorno ai 40° C, sono ancora plasmabili. Sulla pelle prendono una consistenza gommosa e possono quindi essere asportate, mediante un'azione decisa di strappo, in soluzione unica. Quelle cosiddette a freddo, a temperatura ambiente si presentano di consistenza semisolida, attraverso un riscaldamento più moderato possono essere portati ad una consistenza sciropposa e possono quindi essere applicate a temperature più vicine a quelle della pelle. L'azione di strappo viene effettuata dopo aver fatto aderire lo strato deposto sulla pelle con una striscia pretagliata di tessuto. Ambedue grazie all'azione del calore trasferito sulla pelle quando vengono applicate, provocano un'azione di dilatazione del follicolo pilifero, se la manualità di strappo è eseguita con una certa perizia, si ottiene una rimozione significante di peli completi anche del loro bulbo pilifero, l'azione di ritardo e di indebolimento della ricrescita in questo caso viene ottenuta con una certa gradualità.

In questi ultimi anni sono stati individuati alcune sostanze vegetali in grado di ritardare gradualmente la ricrescita dei peli. Devono essere utilizzate con una certa costanza, applicate subito dopo l'epilazione con la cera quando il follicolo (non estratto solidalmente al pelo) è stato trascinato verso l'alto del follicolo e si trova più esposto all'azione del prodotto; e nei 4-6 giorni successivi all'epilazione, permettono dopo un numero di cicli di epilazione-applicazione soggettivi di ottenere risultati concreti percentualmente significativi. Una di queste sostanze vegetali, la papaina (presente nel succo fresco del frutto papaia), agisce sfruttando le sue proprietà cheratolitiche (lisi delle strutture proteiniche) sulle cellule del bulbo pilifero procurando dei danni che ne rallentano la normale attività proliferativa.
La peculiarità di agire esclusivamente su cellule vive permette di sfruttare selettivamente questo enzima che trascurerà le strutture formate da strutture proteiniche inerti quali quelle dello stelo del pelo e lo strato corneo della pelle. L'altro gruppo di sostanze vegetali è rappresentato da alcuni oli essenziali contenenti frazioni di componenti chimici particolari in grado di rallentare la ricrescita del pelo attraverso un meccanismo d'azione ancora non perfettamente conosciuto, ma obbiettivato dalle esperienze pratiche accumulate da svariati anni.

RIMEDI PER LA CELLULITE

La cellulite è un inestetismo causato da un disturbo che interessa l'ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa.

La conseguenza di questa degenerazione del tessuto è l’ipertrofia, cioè un aumento di volume delle cellule adipose, la ritenzione idrica e la stasi di liquido negli spazi intercellulari.
In questa sezione vengono descritti l'evoluzione del fenomeno, le cause ed i rimedi per contrastarlo.


COS'E' LA CELLULITE

La cellulite è un disturbo che interessa l'ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa. E' causata dalla degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo con conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche.


TIPI DI CELLULITE

Esistono diversi tipi di cellulite: la cellulite compatta, la cellulite flaccida e quella edematosa. Il primo tipo colpisce di preferenza soggetti in buona condizione fisica e con una muscolatura tonica, il secondo si manifesta specialmente in persone di mezza età, che hanno un tessuto ipotonico, il terzo si manifesta in associazione a quella compatta, di preferenza sulla gamba, e rappresenta la conseguenza abbastanza comune di patologie circolatorie.


CAUSE

All’origine della cellulite c’è un insieme di cause genetiche, costituzionali, ormonali e vascolari, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, da malattie epatiche, cattiva alimentazione, disturbi intestinali o da quelle patologie caratterizzate da una ritenzione idrica marcata.


RIMEDI

Uno dei mezzi classici di intervento è il massaggio, che si dimostra valido per il suo effetto di stimolazione sulla circolazione sanguigna distrettuale, per il miglioramento del trofismo cutaneo e dell’ossigenazione cellulare.
I cosmetici invece sono in grado di migliorare i tessuti e di preparare le zone colpite a interventi medici d’attacco. I risultati migliori si ottengono quando si associano i prodotti cosmetici con interventi medici come la ionoforesi, l’elettrolipolisi o altri.


CELLULITE E ATTIVITA' FISICA

Praticare attività fisica è molto importante per rendere i muscoli tonici e per ottenere quell’effetto di stiramento della pelle e, quindi, per attenuare i tipici inestetismi superficiali determinati dalla cellulite.

Come scegliere il detergente intimo

La scelta del detergente intimo è molto importante al fine di una corretta igiene dei genitali e al mantenimento della loro salute. Un buon preparato deve possedere questi requisiti:



Avere una reazione acida, con un pH intorno a 5, per rispettare la naturale acidità ambientale . Molti prodotti attualmente in commercio sono a base di acido lattico, normalmente presente in vagina, e risultano essere adeguati alle esigenze fisiologiche;
Possedere una moderata azione antisettica , utile in caso di bruciori o irritazioni frequenti, determinata da sostanze, come i sali di ammonio quaternario, capaci di difendere la vagina e di non disturbare i bacilli di Doderlein;
Possedere un'azione deodorante e rinfrescante , non essenziale forse dal punto di vista clinico, ma significativa per il benessere della donna;
Contenere, quando necessario, estratti vegetali, per esempio equiseto o camomilla, che hanno un'azione lenitiva, utile ad eliminare quelle fastidiose sensazioni di secchezza locale presenti soprattutto in menopausa. Questi particolari preparati sono in commercio sia come soluzione per lavaggi che in forma di gel;
Essere utilizzabili anche in circostanze particolari, per esempio in luoghi dove non è possibile disporre di acqua. Esistono allo scopo sostanze detergenti nebulizzate, che posseggono, oltre ai requisiti di qualità, anche la praticità d'uso.

Oggi sono numerosi i prodotti in commercio di buona qualità, che possono essere utilizzati con serenità.

L'igiene intima femminile oggi è associata al concetto di prevenzione di patologie durante tutto l'arco della vita, dall'infanzia alla post-menopausa. Deve essere sempre adeguata ai diversi eventi che si susseguono naturalmente, come la pubertà, la gravidanza, la contraccezione, che richiedono particolari attenzioni. Il prodotto usato per l'igiene intima assume caratteristiche diverse a seconda dell'esigenza specifica di un determinato periodo. Saranno utilizzati prodotti antisettici in gravidanza o quando vi siano abbondanti perdite; in presenza di sistemi di contraccezione meccanica occorrerà servirsi di prodotti capaci di prevenire infiammazioni, mentre in menopausa è consigliabile servirsi di detergenti intimi in grado di diminuire la sensazione di secchezza, che ci faranno sentire meglio e in grado di mantenere anche una serena vita sessuale.

IGIENE INTIMA :Durante il periodo mestruale

L'igiene intima deve essere particolarmente accurata: sono consigliabili frequenti detersioni giornaliere e lavande vaginali. Per questi lavaggi interni è meglio utilizzare cannule morbide, flessibili e arrotondate e detergenti acidi, con un pH intorno a 4. Le lavande devono sempre essere eseguite con lentezza e con delicatezza.
Oggi sempre più donne usano l'assorbente interno, perché è invisibile e comodo per chi pratica sport, per i bagni in mare. Naturalmente il loro uso non può prescindere da particolari attenzioni, come non utilizzarli durante il sonno e cambiarli con molta frequenza, e sempre bisogna associare al loro uso una perfetta igiene.

Menopausa

Il periodo della menopausa è caratterizzato dalla cessazione dell'attività riproduttiva e, quindi, della produzione degli estrogeni; ormoni che servono anche a mantenere vitali ed elastici i tessuti dei genitali. Si verifica un calo netto di difese strutturali importanti, quindi in questo periodo è estremamente importante seguire un'igiene intima scrupolosa, allo scopo di prevenire l'insorgenza di disturbi fastidiosi.

Gravidanza

Questo periodo richiede cure igieniche intime particolari, soprattutto a causa di quelle perdite bianche, non patologiche, determinate da una maggiore produzione di muco. Questa abbondanza di secrezioni potrebbe favorire l'impianto di germi patogeni, perciò è consigliata una accurata detersione locale anche associata a un blando disinfettante a base di sali di ammonio quaternario, che non interagiscono con il bacillo di Doderlein.

IGIENE INTIMA

Un'igiene intima eseguita in modo corretto serve a dare un senso di piacevole freschezza ma, soprattutto, aiuta a prevenire piccoli disturbi che interessano l'apparato genitale femminile.

Nel passato la parola igiene era semplicemente sinonimo di pulizia. Oggi, con l'ampliamento delle nostre conoscenze scientifiche, il termine ha acquisito un significato più ampio e comprende tutto ciò che serve come prevenzione; infatti, se parliamo di igiene, facciamo riferimento a tutte quelle pratiche utili a mantenere in un eccellente stato di salute gli organi genitali e in buona efficienza le loro funzioni. Certamente questo concetto interessa l'igiene intima femminile, anche se, per la prevenzione, la donna non deve dimenticare, oltre ad un'adeguata cura personale, di eseguire esami specifici, come il Pap.test, e visite di controllo.
L'apparato genitale femminile è regolato da un meccanismo che varia durante tutto l'arco della vita e segue diversi ritmi ormonali: quelli piuttosto statici dell'adolescenza e della menopausa a quelli variabili del periodo fecondo. L'importante è cercare di mantenere equilibrato questo meccanismo naturale avendone cura e rispettando alcune norme igieniche.
Una corretta igiene intima aiuta infatti ad evitare disturbi non gravi, ma che possono mettere a disagio e interferire negativamente nei rapporti interpersonali.

Oggi parlare e conoscere l'apparato genitale, sia maschile che femminile, non è più così difficile. Alcuni anni fa questa parte del corpo veniva trascurata perché direttamente collegata con la sessualità e, quindi, con il peccato. Oltre a questi motivi di carattere sociale e psicologico esistevano difficoltà di ordine pratico, che rendevano estremamente difficile l'igiene personale, sia per la mancanza di stanze da bagno sia per la mancanza di prodotti adeguati. Tutto ciò spiega come mai fossero così diffuse le infiammazioni genitali che spesso causavano malattie anche più gravi.
Ancora oggi sono molte le domande che le donne si pongono sull'argomento, poiché purtroppo, esistono ancora false credenze che la cultura popolare ha alimentato. L'argomento dell'igiene intima deve invece essere affrontato con serietà, basandosi su conoscenze corrette dell'apparato genitale femminile. Una corretta informazione permette alla donna di sfatare antiche ed errate credenze, di mantenersi in piena salute, perché non più vittima di pratiche igieniche sbagliate, scarse o, addirittura, dannose.

Il perfetto funzionamento dell'apparato genitale femminile dipende da molti fattori, che talvolta possono sfuggire al controllo della donna e richiedono quindi la valutazione del medico. Esistono invero disturbi sui quali la donna può intervenire e fare prevenzione mediante una corretta e accurata igiene intima. Le normali difese, costituite soprattutto dalla presenza in vagina del bacillo di Doderlin che determina una costante acidificazione dell'ambiente, talvolta non sono sufficienti ad impedire l'insorgenza di processi infiammatori della vagina e di quella porzione di utero, detta collo o cervice, che qui sporge. Queste infiammazioni, oltre ad essere piuttosto fastidiose, possono estendersi e causare problemi al partner; perciò, quando si manifestano, richiedono l'intervento medico.

Generalmente i processi infiammatori sono determinati da batteri, ma esistono anche quelle di natura allergica, irritativa e traumatica. Le forme allergiche si manifestano o per intolleranza a sostanze chimiche, o per l'uso di biancheria sintetica o per il lattice di gomma del preservativo.
Rapporti sessuali troppo frequenti, sfregamenti di indumenti stretti, particolari sport, come l'equitazione o il ciclismo, possono causare irritazioni ai genitali. Infiammazioni di origine traumatica sono più frequenti in età pediatrica a causa di grattamenti e di piccoli incidenti.


Un'igiene corretta può evitare, in presenza di tutte queste cause, l'impianto di germi patogeni e conseguenze più importanti.

Una comune causa di infiammazione è costituita dalla dimenticanza, talvolta di alcuni giorni, di sostituire gli assorbenti igienici interni; scordarsi di cambiare spesso l'assorbente interno determina guai seri, perché il sangue che ristagna può essere inquinato da germi provenienti dall'intestino. Buona regola igienica è quella di praticare, naturalmente dopo aver rimosso il tampone, delle lavande antisettiche.
Le vaginiti, quindi, possono essere di varia natura e spesso richiedono l'intervento del ginecologo per essere risolte perfettamente, anche se con una corretta igiene intima è più facile evitarle.

Una corretta igiene intima deve sempre rispettare tutte le difese naturali presenti sugli organi genitali, soprattutto della vagina, perché costituisce il tramite tra l'esterno e l'apparato interno e funge da barriera contro eventuali aggressori. Bisogna mantenere intatte le difese strutturali, come l'elasticità e la resistenza della mucosa, e le difese chimiche, costituite essenzialmente dall'acidità ambientale dovuta al bacillo di Doderlein.

Prima regola di una corretta igiene intima è una buona detersione della parte che tra l'altro determina una piacevole sensazione di freschezza. Il risultato può essere ottenuto utilizzando prodotti che contengano sostanze ad alto potere detergente, ma in grado di mantenere inalterata l'acidità naturale dell'ambiente. I comuni saponi, per esempio pur possedendo i requisiti di buoni detergenti, determinano una reazione di tipo alcalino che li rende non adatti per l'igiene della parte. Potrebbe essere usato il sapone tipo Marsiglia, perché ha un'azione neutra, ma meglio ancora è impiegare detergenti acidi specifici, formulati per questa zona del corpo.

Altri piccoli consigli in generale per visi irregolari

Evita i capelli lunghi se hai più di trent'anni o se sei robusta e piccola di statura.

Attenzione: la frangia mette in risalto gli occhi grandi e rimpicciolisce quelli piccoli.

Una frangia mossa che parta dal centro della testa aiuta a nascondere una fronte bassa e sfuggente: lasciare la fronte totalmente scoperta, in questo caso, non serve affatto a farla apparire più ampia.

Chi porta gli occhiali eviti le acconciature rigide e tirate all'indietro che induriscono i lineamenti, ma preferisca ariose pettinature corte.

E' meglio tenere i capelli di media lunghezza per incorniciare un volto piccolo dai lineamenti delicati: un taglio troppo corto renderebbe il viso sproporzionato al volume di tutta la testa.

Se sei piccola di statura, i capelli raccolti alla sommità del capo ti faranno sembrare un po' più alta; se sei alta potrai raccoglierli sulla nuca.
Se hai il collo corto evita le frange ed i capelli tirati all'indietro.
Scegli pettinature arricciate solo se hai i capelli biondi; se li hai scuri o rossi meglio optare per morbide bande.

Hai il viso allungato

L'acconciatura dovrà contribuire ad "accorciarlo":
scegli una lunghezza che arrivi alla mascella ed una pettinatura piena sui lati; se hai i capelli scuri può essere utile schiarirne l'attaccatura con delle piccole mèches.
Se hai il mento prominente, evita le frange geometriche,
la scriminatura centrale ed i capelli dritti.

Hai il viso triangolare con il vertice verso l'alto

Bisognerà "allargare" la parte alta ricorrendo anche, se è il caso, alla depilazione di qualche piccola ciocca sulle tempie: scegli acconciature mosse che diano volume alla sommità del capo ed ai lati del viso. Può aiutarti anche una frangia morbida.
Evita le orecchie scoperte, i capelli lisci e quelli raccolti
nonché la scriminatura centrale preferendo quella latera-
tenuta molto bassa.

Hai il viso triangolare con vertice verso il basso

Avrai bisogno di un'acconciatura che "allarghi"la parte
bassa del viso:
se hai capelli di media lunghezza potrai adottare la scriminatura centrale con due bandeaux che scendano morbidi e mossi, ad accarezzare le mascelle allargando il loro volume in basso e verso l'esterno.
Se sceglierai un taglio corto, i capelli saranno sapientemente spettinati ed arriveranno a coprire gli zigomi.
Evita di tenere scoperte fronte ed orecchie.

Hai il viso quadrato

La tua scelta sarà determinata dalla necessità di "addolcire" l'espressione: eviterai la scriminatura centrale, i capelli lisci o tirati rigidamente sulla nuca.
Preferirai una pettinatura morbida ed ariosa che scivoli verso mascelle e zigomi e ne mimetizzi la squadratura.
Se ti piacciono i capelli corti, evita i tagli geometrici e adotta una scriminatura bassa con frangia laterale che ti permetterà di nascondere la squadratura della fronte e degli zigomi.

Hai il viso tondo

L'acconciatura dovrà darti una mano ad "allungarlo": evita di lasciar scoperti i lati e preferisci che i capelli ti accarezzino morbidamente zigomi e mascelle per rendere il volto più affilato.
Dovrai tenere piuttosto gonfia la parte alta, sul capo, ricorrendo, eventualmente, anche ad una frangia che parta dall'alto e che lasci scoperto qualche centimetro della fronte che sembrerà essere più spaziosa

LE ACCONCIATURE PER VISI IRREGOLARI

Una giusta acconciatura, il cui volume sia rapportato alla forma ed alle dimensioni del volto, dà ai visi irregolari un sicuro contributo per ricrearne l'armonia e sottolinearne la personalità al di là e al di sopra delle tendenze di moda. Lunga o corta che sia, l'acconciatura è un elemento indispensabile per piacersi e piacere.
Ma come orientarsi? Ti diamo dei suggerimenti pratici che potranno aiutarti a trovare la pettinatura giusta per Te.

IL TRUCCO PER CORREGGERE LE IRREGOLARITA' VISO ALLUNGATO

E' caratterizzato dalla lunghezza della struttura ossea di fronte, naso e mento.

Il trucco suggerito tende ad allargare il volto agendo su occhi, guance e bocca secondo tre piani orizzontali. Un fondotinta scuro è steso sulla fronte e sul mento da una mascella all'altra, mentre il fondotinta più chiaro, steso sugli zigomi serve a dare luminosità ed ampiezza alla parte centrale del viso.
Gli occhi devono essere allungati orizzontalmente verso l'esterno usando matita, eye liner ed ombretto scuro a sottolineare anche e soprattutto la palpebra inferiore. Anche il disegno delle sopracciglia, lasciate folte, deve avere un andamento orizzontale.
Le labbra, in un viso allungato, devono essere enfatizzate sia in larghezza che in lunghezza: questo accorgimento consente di spezzare la verticalità e di far "dimenticare"il mento che di solito è vistoso.
Il rossetto deve essere opaco e di colore piuttosto scuro.

IL TRUCCO PER CORREGGERE LE IRREGOLARITA VISO TRIANGOLARE VERSO L'ALTO

Questo viso è caratterizzato da una fronte poco spaziosa e dalla mascella ampia e squadrata.

Il trucco suggerito tende ad equilibrare le due parti ampliando la parte bassa e restringendo quella alta: il fondotinta scuro viene applicato sulle tempie, sugli zigomi e sulla punta del mento, mentre una tonalità più chiara e luminosa viene usata lateralmente tra zigomo e mascella.
La forma degli occhi deve essere ingrandita ed allungata verso l'esterno usando matita ed ombretto dai colori scuri ed opachi per rendere meno luminosa ed ampia la parte alta del viso. La linea delle sopracciglia viene leggermente arcuata con la coda slanciata verso l'alto.
Le labbra conviene che abbiano un disegno morbido che le allunghi verso l'esterno e saranno preferibilmente colorate con rossetti dai toni caldi e luminosi

IL TRUCCO PER CORREGGERE LE IRREGOLARITA DEL VISO TRIANGOLARE VERSO IL BASSO

Questo viso è caratterizzato dall'ampiezza della parte alta che va poi restringendosi dalla mascella al mento.

Il trucco suggerito tende ad equilibrare le due parti ampliando la parte bassa e restringendo quella alta: il fondotinta scuro viene applicato sulle tempie, sugli zigomi e sulla punta del mento, mentre una tonalità più chiara e luminosa viene usata lateralmente tra zigomo e mascella.
La forma degli occhi deve essere ingrandita ed allungata verso l'esterno usando matita ed ombretto dai colori scuri ed opachi per rendere meno luminosa ed ampia la parte alta del viso. La linea delle sopracciglia viene leggermente arcuata con la coda slanciata verso l'alto.
Le labbra conviene che abbiano un disegno morbido che le allunghi verso l'esterno e saranno preferibilmente colorate con rossetti dai toni caldi e luminosi.

IL TRUCCO PER CORREGGERE LE IRREGOLARITA' DEL VISO QUADRATO

È caratterizzato dalla evidenza della struttura ossea della fronte, degli zigomi e delle mascelle; come il viso tondo manca di verticalità.

Il trucco suggerito tende ad allungare il viso creando ombreggiature con fondotinta più scuro proprio sugli angoli della fronte, degli zigomi e delle mascelle, mentre un fondotinta più chiaro è usato per illuminare la parte centrale dalla fronte al mento.
Il trucco degli occhi e la linea delle sopracciglia, slanciati verso l'alto, tenderanno a valorizzare la parte alta del viso: il contorno degli occhi deve essere fortemente sottolineato con la matita scura negli angoli interno ed esterno mentre il rimmel ed un gioco di ombretti chiari e scuri vengono impiegati per ammorbidire lo sguardo .
Le labbra vanno disegnate alzando gli angoli esterni ed ampliando la parte centrale del labbro inferiore in modo che acquisti una forma tendente al quadrato. Il rossetto non deve avere un colore acceso.

IL TRUCCO PER CORREGGERE LE IRREGOLARITA' DEL VISO TONDO

La natura, per fortuna, non sempre rispetta le regole che Leonardo da Vinci ha sviluppato per giudicare la regolarità e la bellezza di un volto. Se così non fosse, ci sarebbe una certa uniformità dei volti umani e sarebbero assenti quelle caratterizzazioni che rendono così " speciale " ed unico il volto di ogni persona. Le irregolarità rispetto alla perfezione sono determinanti per l'individualità: prendere coscienza di ciò permette di conoscersi e di accettarsi con la consapevolezza di poter comunque intraprendere provvedimenti correttivi che, pur nell'imperfezione, rendano il volto gradevole ed espressivo .
In linea di massima le irregolarità del viso vengono assimilate in 5 categorie a ciascuna delle quali si possono apportare correzioni che esaltino le qualità e mettano in ombra i difetti.

È caratterizzato dalla rotondità delle guance che nascondono la struttura ossea di zigomi e mascelle.

Questo viso può essere allungato con opportuni accorgimenti: con un fondotinta scuro è possibile ombreggiare i contorni dallo zigomo alla mascella sfumando verso la bocca; poi, con il fondotinta più chiaro si illuminano il mento e la fronte che, così valorizzati, accentueranno la verticalità del volto.
Anche il trucco degli occhi e la linea delle sopracciglia possono essere studiati per assottigliare il viso: le sopracciglia devono avere un disegno ascendente e gli occhi devono essere allungati usando matite ed ombretti per scurire la palpebra superiore verso l'esterno.
Nel disegno della bocca si suggerisce la verticalità: è preferibile illuminare la parte centrale delle labbra con un rossetto più chiaro e luminoso di quello usato per il contorno.

TECNICHE DI TRUCCO PER NASO LUNGO

Tipico di un viso allungato, un naso si dice lungo quando le sue proporzioni eccedono le linee armoniche del viso, definite nelle proporzioni delle "Regole di Leonardo".

Per correggere un naso lungo si possono adottare due accorgimenti: scurire la punta nella zona inferiore e truccare gli occhi nella palpebra inferiore creando un effetto ottico di accorciamento del naso.

TECNICHE DI TRUCCO PER NASO ALL'INSÙ

Viene normalmente considerato un pregio, una caratteristica somatica che conferisce al volto un aria sbarazzina ed intrigante.

Si può correggere applicando una base più scura nella zona centrale della punta, sfumandola verso l'alto.

TECNICHE DI TRUCCO PER NASO SCHIACCIATO

Il naso è schiacciato, o piatto, quando il dorso è poco prominente.

Si può rialzarlo applicando fondo tinta più scuro ai lati e più chiaro sul dorso.

TECNICHE DI TRUCCO PER NASO AQUILINO

È caratterizzato da una gobba pronunciata che conferisce al viso un'espressione severa e nobile.

Si deve schiarire la base del naso tra le sopracciglia. Volendo, specialmente se il naso è un po' lungo, si può applicare un'ombra di base sotto la punta. È invece sconsigliabile scurire la parte più prominente.

TECNICHE DI TRUCCO PER NASO GRECO

È il naso dritto, classico: l'incavo del naso non è sufficientemente pronunciato. L'espressione del viso tende talvolta ad essere dura.


Si deve scurire la parte alta del naso con un fondo tinta scuro, sfumando verso la punta. La correzione dovrà essere leggera per non formare una zona scura.

TECNICHE DI TRUCCO PER NASI PRONUNCIATI

Il naso ha un'influenza determinante nell'armonia di un volto. Piccole imperfezioni possono conferire ad un viso una particolare espressione, un tocco di simpatia, ma talvolta possono creare effetti antiestetici. Se limitati, questi possono essere corretti con accorgimenti di trucco, ma quando il naso presenta marcate malformazioni, congenite o acquisite, conviene intervenire tramite la chirurgia estetica con risultati realmente efficaci.

Le tecniche di trucco si basano su due principi:

creare, con dei giochi di chiaroscuro, degli effetti ottici che contrastino l'inestetismo

deviare l'attenzione visiva su un altro elemento o zona del volto, come le labbra e gli occhi ecc.




È importante però tener conto delle possibili interferenze di questi interventi con l'armonia generale dei lineamenti. Il naso infatti è elemento fondamentale della fisionomia, non solo perché determina la linea del profilo, ma anche perché, con gli altri elementi, definisce l'espressione e la personalità emanata da un viso.

Ricette fai da te per capelli splendenti

Queste ricette sono per l’ultimo risciacquo dei capelli. Vi saranno utili per rafforzare l’azione dello shampoo. Si procede in questo modo: immergete nell’acqua di una bacinella i capelli dopo aver eliminato ogni traccia di shampoo. Finito il risciacquo strizzate i capelli, tamponateli con un asciugamano procedete all’asciugatura.



RISCIACQUO PER CAPELLI BIONDI

Versare 600 ml (corrispondono a tre bicchieri) di acqua bollente sopra un cucchiaio di fiori di camomilla.
Lasciare in infusione per 30 minuti, poi filtrare con un colino e aggiungere due cucchiai di succo di limone fresco. La camomilla ha effetto lenitivo astringente e detergente, inoltra accentua i riflessi biondi dei capelli. Il limone, oltre a detergere la pelle untuosa, schiarisce leggermente i capelli.


RISCIACQUO PER CAPELLI BRUNI

Procuratevi due cucchiai di foglie fresche di salvia e due cucchiai di foglie fresche di rosmarino. Preparare un bel tè scuro ( due cucchiai di tè in 600 ml di acqua) e versatelo sopra le foglie. Lasciare in infusione per 30 minuti, poi filtrare con un colino e versare tutto in una bacinella. Aggiungere la quantità di acqua sufficiente per poter effettuare un risciacquo.
La salvia e il rosmarino hanno sulla pelle un effetto deodorante, tonificante e astringente. Il tè dona ai capelli splendidi riflessi scuri.



RISCIACQUO PER OTTENERE CAPELLI PARTICOLARMENTE LUCIDI

Versare mezzo bicchiere di aceto normale o aceto di mele in una bacinella di acqua calda e mescolare.
Il risciacquo nell’aceto va bene per tutti i capelli; serve a riequilibrare l’acidità del cuoio capelluto, rendendoli lucidi e setosi

Cura del corpo

Il gesto di lavarsi: tanto ripetitivo da diventare spesso automatico e privo di attenzione. Eppure l'obbligo della pulizia personale può essere trasformato in un vero e proprio rituale, da eseguire esclusivamente in momenti coccolosi e di relax. Non parliamo della doccia rapida e tonificante del mattino ma della meravigliosa sensazine di rilassamento che dona il bagno serale. Un rito che deve essere assaporato lentamente, senza fretta, utile per allentare lo stress della giornata e ricaricarsi di energie positive.

Potete scegliere se eseguirlo verso il tramonto, prima di cena, oppure un'oretta prima di andare a dormire: nel primo caso potrà predisporre ad una serata di vero relax, altrimenti conciliare il sonno, magari seguito da una buona tisana.

Preferite una vasca normale, generalmente l'idromassaggio è troppo rumoroso per poter rilassare; predisponete l'ambiente in modo piacevole, scegliete un accappatoio pulito, diverso da quello che usate quotidianamente per la doccia, oppure un telo di spugna morbidissima. Iniziate a far scorrere l'acqua nella vasca a aspettate con tranquillità che si riempia; versate nel frattempo il prodotto per il bagno che avete scelto e che renderà avvolgente e profumato tutto l'ambiente. Temperatura dell'acqua: ottimale a 37° anche se ognuno ha le proprie preferenze a questo proposito. Un consiglio: in ogni caso meglio né troppo fredda (rischiereste di prendervi un malanno) né troppo calda (i capillari si dilatano e la pelle si arrossa facilmente); tenete comunque presente che l'acqua tende a raffreddarsi abbastanza velocemente. Per questo motivo vi suggeriamo di rimanere immerse nella vasca per circa 15/20 minuti, non di più. L'effetto rilassante è garantito, dopo questo tempo la pelle inizia a raggrinzirsi e il freddo si fa sentire.

Per ottenere il massimo dei benefici: la scelta del tipo di ingrediente da usare nell'acqua è del tutto soggettiva: i bagno schiuma sono generalmente ricchi di sostanze emollienti ed idratanti, hanno profumazioni decise che si imprimono sulla pelle e durano a lungo. Gli oli essenziali hanno benefiche proprietà rilassanti, calmanti e anche tonificanti. Potete usarli nella versione idrosolubile oppure scioglierli prima in un cucchiaio di sale marino, per favorire il loro discioglimento in acqua.

Se volete un bagno disintossicante potete usare composti a base di alghe marine, per un effetto energizzante si possono impiegare composti essiccati di vetiver o agrumi.

Terminate in bellezza: una volta uscite dalla vasca non asciugate completamente la pelle ma, ancora un po' umida, massaggiate un olio o una crema per il corpo. L'effetto levigante e nutriente sarà ancora maggiore.

La seducente schiena

Hanno detto che doveva essere la protagonista della primavera e dell'estate, ma io trovo che la schiena, scoperta quando basta al momento giusto, può essere protagonista in qualsiasi momento. Non tutte abbiamo una schiena da mostrare... io ad esempio ho le spalle troppo strette e non ho mai trovato un abito che mi "cada" bene quando ha la scollatura nella parte posteriore. In ogni caso, bisogna provare e trovare l'abito giusto e non è certo necessario una scollatura che arriva alle natiche!

Anche la collana portata "rovescia" attira l'attenzione sulla schiena, ma deve essere minina: una perla o un piccolo brillantino o un pendente di brillantini (anche finti, si intende!).


La pelle
Oltre alla forma e al nostro portamento, anche la pelle ha la sua importanza: meglio una schiena con un po' di abbronzatura e una pelle uniforme. Difficilmente ci sentiremo a nostro agio con la schiena in mostra se abbiamo le spalle che si stanno spellando come un serpente in primavera!

Quindi scrub e spazzole per eliminare la pelle morta e ritrovare la giusta luminosità ed uniformità, creme idratanti per la morbidezza. Se poi ci sono i fastidiosi brufoli, si può utilizzare un normale prodotto detergente e disinfettante (gli stessi che vengono utilizzati per il viso): dovrete però avere un po' di costanza ed applicarli ogni giorni fino alla normalizzazione della cute.



Il portamento
Per quanto abbiate una schiena perfetta se la scoprite e poi avete un portamento sbagliato, otterrete l'effetto contrario: infatti la schiena in vista esalta negativamente la postura sbagliata. Quindi su dritte, e morbide, senza "tirare" le spalle verso il collo ma lasciandole rilassate nella loro posizione naturale: se state erette nel modo giusto, anche le spalle si sistemarenno nel modo giusto.

Può sembrare una cosa sciocca, ma i famosi esercizi di camminata delle modelle con il libro in testa aiutano: dovete però guardare davanti a voi, senza il mento che punta in alto (fa molto snob) e camminare rilassando tutti i muscoli, nel modo più naturale possibile. Potete anche guardavi allo specchio per vedere se tenete le spalle tese o rilassate. E' un esercizio che si può fare a qualsiasi età, non si tratta di modellare il corpo ma solo di tenere lapostura corretta.

Per le meno alte
Non avete gambe chilometriche? Usate la schiena. Schiena e spalle hanno sempre un loro fascino se scoperte e valorizzate con il vestito giusto. Così si può sostituire la mini gonna, che magari non ci piace portare, con un vestito un po' più lungo e scollato sulla schiena.

Dieta biologica ed i cereali

Con la nasciata del biologico sono stati "riscoperti" alcuni tipi di cereali, alcuni che erano ormai sconosciuti se non introvabili. diciamo subito chequeste proposte di "cereali biologici" con nomi che suonano strani (e quindi interessanti), spesso non sono nulla di nuovo o nulla di eccezionale. Resta comunque il fatto che questi chicci che hanno accompagnato lo sviluppo di tutte le cività, rimangono un elemento fondamentale delle nostre diete (sia in via diretta che indiretta) e quindi non fa male conoscerli un po' di più.

Riso
E' conosciuto da tutti, usato in tutto il mondo e anche il cereale più coltivato. Conta molte varietà, ottenute con anni di selezione iniziata dai cinesi e diffusa in tutto il mondo utilizzate in migliaia di modi, dal risotto alla produzione di alcolici come il sake.

Contiene diverse vitamine e sali minerali: PP, B1, B2, ferro, fosforo e calcio.

Avena
La associamo più alla nutrizione del cavallo che alla nostra, in quanto viene poco utilizzata nei cibi. E'però un cereale interessante che contiene molti lipidi (rispetto agli altri cereali), vitamine A, B1, B2, PP, lecitina, e diversi sali minerali.

La parte lipidica è a base di acido oleico e acido linoleico che sono molto importanti da un punto di vista nutrizionale.

Essendo dolcistra, se volete utilizzarla il consiglio è di cercare ricette per dolci basati sulla farina d'avena.

Mais o Granoturco
E'originario dell'america e entrò pian piano nelle nostre tavole dopo il 1492. Il prodotto per eccellenza del granoturco è la polenta (gialla o bianca) che ha sostenuto le genti nei momenti di carestia, ma che rimane un contorno per una numero elevati di piatti.

Miglio
E' un cereale privo di glutine quandi adatto ai celiaci. Contiene vitamina A, ferro, fosforo, magnaesio e proteine. Facile da digerire ed è ricco di silicio e lecitina: il primo noto come stimolante per la pelle, le unghi e i capelli, il secondo come aiuto per le attività intellettuali.

Sorgo
Viene utilizzato per la preparazione del cous cous ed è un cereale che vive in condizioni torride dove gli altri cereali stentano a sopravvivere. Si trova particolarmente in Africa, ma purtroppo il suo valore nutritivo è scarso se confrontanto con gli altri cereali.

Farro
Ottimo per le zuppe, dallepiù semplici alle più articolate. Contiene vitamina A, B, E, C, acido fitico e selenio. Esiste anche la farina di farro per la quale si possono trovare ricette particolari.

Segale
Si usa per fare il pane nero, o pane di segnale, molto usato al nord (in particolare in Germania), meno in Italia. Si usa quasi esclusivamente in forma di farina.

Orzo
Usato spesso per la colazione come al posto del caffè (quello d'orzo non contiene caffeina), sia in forma macinato a fare con la moca sia in forma solubile. In forma di chicco viee usato per le zuppe, spesso in una mistura di diversi cereali.

E' ricco di sali minerali e contiene vitamine del gruppo B.

Kamut
Simile al grano duro che viene usato per la pasta "italiana", è molto più antico e molto più ricco di tutte le sostanze importati, quali vitamine, proteine, sali minerali. Lo si comincia a trovare anche nei supermercati in chicco.

I glutei

I glutei sono muscoli, e ce ne sono tre per parte, chiamati grande gluteo, medio gluteo e piccolo gluteo. Fate una prova per vedere quanto sapete controllare questi muscoli: alzatevi in piedi e provate ad eseguire una serie di contrazioni del gluteo destro o sinistro. Probabilmente scoprirete che vi risulta difficile contrarlo e ancora più difficile fare una serie di contrazioni ritmate. Questo è il momento di cominciare ad imparare che esiste e che lo si può allenare.


Il grande gluteo è il muscolo più esterno ed è quello che dà la forma alla natica. Non per questo va modellato da solo, ma è bene esercitarli tutti e tre, anche se con esercizi mirati si può lavorare particolarmente su uno dei tre.
Le creme rassodanti tendenzialmente sono prodotti che agiscono sulla pelle: rendendo la pellepiù tonica, più elastica, più compatta, anche la forma del gluteo migliora. Ma il risultato sarà sempre scarso, se sotto la pelle non c'è un'adeguata struttura musclare. Quindi, prima di spendere centinaia di euro in creme miracoloso, dovreste organizzarvi per trovare una manciata diminuti al giorno per fare alcuni esercizi di rinforzo.

Pancia piatta, ventre piatto: ginnastica e dieta

Meno impegnativa dei glutei, la pancia è una parte del corpo che può essere "migliorata" con un po' di esercizio fisico mirato. Ma la pancia può essere un po' tondetta per vari motivi, vediamo quali.

Gonfiore
Bevende gassate, stress, dieta poco equilibrata, stitichezza, il "mangiare aria" (ad esempio masticando costantemente gomme) porta ad un accumulo eccessivo di gas nell'intestino che gonfiano la pancia. Qui non ci sono esercizi che tengano, è necessario cambiare dieta e fare moto, con passeggiate, e qualche corsa se riuscite a prendervi l'impegno.


Grasso
Se il problema è un grosso strato di adipe sopra i muscoli addominali, si può intervenire con una dieta. La strgrande maggioranza delle volte basta un po' di buon senso, senza spendere centiania di euro da un dietologo. Frutta ogni giorno, un litro e mezzo di acqua, fare le scale a piedi, niente brioche e cappuccino al bar, ma magari una tazza di latte con qualche fetta biscottata a casa... e soprattutto con calma!

Se mangiate fuori casa, quanche volta prendevi un'insalata con un pezzo di formaggio o una bistecchina scottata con qualche pomodoire, invece delle spaste (speciali!) con i sughi stracotti o pieni di burro.

Come mantenere l'abbronzatura

Perché l'abbronzatura se ne va? Semplicemente perché la nostra pelle si ricambia con la desquamazione che giorno dopo giorno elimina le cellule più vecchie e le sostituisce con quelle nuove. Ovviamente erano le cellule più vecchie ad evere l'abbronzatura e questa se ne va con loro. Quindi bisogna rallentare la desquamazione naturale.

Preparare la pelle prima
Quando prendiamo la tintarella la pelle subisce uno stress notevole, e quindi tende ad accelerare il ciclo di ricambio delle cellule. Succede quindi che trniamo dal mare belle abbronzate, ma con la pelle secca e sofferente che in pochi giorni si ricambia... ritornando bianca.


La prima cosa da fare è quindi prendere il sole nel modo giusto, evitando gli stress alla pelle. Protezioni solari e creme idratanti doposole sono essenziali: la pelle si abbronza, ma rimane sana e viva e l'abbronzatura rimarrà più a lungo.

Prima di cominciare a prendere il sole, potete anche fare uno scrub in modo da eliminare in partenza quelle cellule superficiali che sono comunque destinate a completare illoro ciclo in breve tempo.

Cellulite

Care amiche, è sempre il solito problema al quale spesso diamo troppa importanza. E allora, ecco alcuni "falsi" riguardo la cellulite, tanto per evitare di fare cose che non portano a nulla.


Bere molta acqua riduce la cellulite
E' falso perché bere più acqua non sembra essere correlato con la diminuzione delle cause che provocano la cellulite. Resta comunque valida la regola del litro di acqua al giorno che aiuta comunque a diminuire la ritenzione idrica e che ha effetti benefici generali.

L'esercizio fisico diminuisce la cellulite
E' falso, la cellulite può essere presente anche in chi ha un fisico molto atletico e dedica molte ore allo sport. Ma sicuramente l'esercizio fisico migliora l'aspetto delle cosce e dei glutei, elimina il grasso in eccesso e quindi diminuisce l'impatto visivo della cellulite.

Ci sono cibi che eliminano la cellulite
E' falso. Una buona dieta permette di avere un linea miglioe e quindi diminuire l'impatto visivo della cellulite. Il discorso è simile a quello dell'attività sportiva.

Gli uomini non hanno mai cellulite
Falso. Anche gli uomini soffrono di cellulite e le ultime indagini dimostrano che anche loro richiedono rimedi contro la cellulite. Sicuramente, comunque, è molto meno diffusa che nelle donne.

Gambe in forma e snelle

se dovessimo guardare alle opinioni degli esteti, le nostre gambe per essere belle, una volta unite, dovrebbero avere le caviglie, la parte interna del polpaccio, le ginocchia e le cosce combacianti... ma non troppo aderenti, altrimenti sarebbe segno di grasso in eccesso.

Ma la natura non a tutte avrà regalato le ossa e una muscolatura perfette, quindi quel test tanto facile finirebbe per demoralizzare molte di noi.
Le gambe sono prima di tutto una parte imprtante del nostro corpo, e se non sono mozzafiato o se le abbiamo trascurate un po', c'è sempre tempo per migliorarle, senza rincorrere la chimera della silouette di qualche modella

Reggiseni e scollatura

I prodotti specifici per tonificare hanno effetti più duraturi delle docce fredde e spesso contengono sostanze idratanti che aiutano a mantenere la pelle sana. E sempre meglio ricorrere a prodotti naturali di marca e garantiti, per evitare, come purtroppo accade, rischi di allergie o infiammazioni. Troverete prodotti al ginko e alla menta, molto rinfrescanti.


Forti dimagrimenti, e gli sport che solleciato molto il seno senza un'adeguato sostegno sono nemici da evitare. In commercio vi sono molti reggiseni sportivi, che non solo sono più comodi per le nostre attività ginniche, ma forniscono anche un sostegno maggiore.

La scollatura
E' chiaro: non tutte abbiamo lo stesso seno, ma tutte possiamo valorizzarlo. Innanzi tutto con le attenzioni che abbiamo visto e poi con la scollatura giusta. Se avete un seno abbondante non sceglierete mai una scollatura molto profonda perché si rischia di passare dal sexy al cattivo gusto. Così come chi ha un seno molto piccolo ed è particolarmente magra, evitare le scollature aperte che fanno risaltare le costole: viceversa, una maglia attilata che copre e uniforma la linea, magari lasciando l'ombelico scoperto, diventa assolutamente seducente.

Cura delle mani

Le mani sono la parte più attiva del nostro corpo e la loro pelle è fatta per sopportare questo carico di lavoro.

Ma certamente, il freddo, il secco e soprattutto l'enorme quantità di materiali e di detersivi con cui vengono a contatto, non aiutano ad avere una pelle giovane e sana. Le faccende domestiche, o meglio i detergenti che si usano per pulire, se sono adeguati a sgrassare e disinfettare, non sono certo adatti a stare a contatto con le mani per tempi prolungati.

Il primo suggerimento che bisogna quindi seguire è questo: usare incondizionatamente i guanti quando si usano detergenti o si toccano sostanze chimiche (in particolare quelle agressive come la candeggina e gli anticalcare). Sono sufficienti i guanti usa e getta in lattice e per chi è allergica al lattice ve ne sono anche in polietilene o altre materie plastiche anallergiche.

Anche la sistemazione di una cantina, al di là del potersi ferire, mette a contatto le mani con materiale coperto di polvere sottile che secca inesorabilmente la pelle. Quindi sono d'obbligo i gianti anche in quel caso, magari quelli da lavoro in stoffa gommata che aiutano nella presa e proteggono le mani dai piccoli incidenti.
Il secondo, ovvio, suggerimento è luso di creme idratanti. Ce ne sono di specifiche per le mani che sono più "forti" rispetto a quelle dedicate al corpo o al viso. Con un po' di pazienza dovete trovate "la vostra", perché alcune possono risultare fastidiose se la vostra pelle non le assorbe corretamente.

Un piccolissimo trucco con le creme particolarmente grasse, è quello di stenderla e lasciarla "agire" e poi sciacquarle velocemente con un po' d'acqua per togliere l'eccesso.

Una cosa importantissima: mai lasciare le mani bagnate. Se avete questa abitudine quasi sicuramentte avrete la pelle secca e crepe a lato delle unghie, in particolare dei pollici. La mano, una volta finito di lavarsi o di sbrigare faccende, va asciugata molto bene.

Se avete la necessità di idratare in modo efficace la pelle, una soluzione è questa: prendete la vostra crema preferita e stendetene in abbondanza. Le mani rimarranno "unte" e a questo punto dovete mettervi un paio di guanti di cotone. Vengono usati da quelle persone che dovendo indossare guanti in gomma, sotto mettono quelli in cotone per proteggere a pelle dall'accumulo di sudore.

Se lo fate di sera potete tenere i guanti tutta la notte.

Curiamo i nostri piedi di funghi

Il sudore favorisce la formazione di batteri ed a volte di funghi. Per controlare il sudore (è necessario se alla sera l'interno delle scarpe, particolarmente sulla punta, sono bagnate) è utile inserire delle solette assorbenti in materiale spugnoso e con carbone attivo. queste solette vanno cambiate dopo un paio di mesi e ala sera vanno rimosseper permette che si asciughino. Viceversa, la spugna finisce con il trattenere più sudore che non la scarpa senza soletta.

E' buona abitudine dedicare un massaggio ai piedi il più spesso possibile con una semplice crema idratante oppure, se siete appassonate, con olii da massaggio. Il massaggio favorisce il rilassamento dei muscoli e la ripresa della normale circolazione, che è sempre un po' sacrificata dalla scarpe.
Curare regolarmente le unghie è importante per evitare che, se troppo lunghe, si incarnino sotto la pressione delle scarpe talvolta troppo strette.

Lo smalto, inoltre, soffoca l'unghia, quindi è consigliabile passare dei periodi con l'unghia al naturale.

E per ultimo il consiglio che si dovrebbe sempre seguire: cercare di camminare quando possibile a piedi nudi o per lo meno liberi dalla costrizione delle scarpe. In inverno si possono indossare dei calzettoni grossi e camminare senza né scarpe né ciabatta in casa. Attenzione sempre a non scivolare, quindi non fatelo se state eseguendo lavori delicati o trasportando pesi!

Capelli spendidi e scintillanti

Per avere capelli morbidi e soffici si può fare un semplice impacca all'olio. L'operazione dura un paio d'ore, quindi prendetevi il tempo necessario.

Come si fa:

inumidite la testa con acqua calda
con due cucchiai di olio di argan o con olio di noce, ungete tutti i capelli, evitando accuratamente e radici
avvolgete la testa un pellicola trasparente per alimenti
e infine indossate un piccolo berretto di lana
dopo due ore fatevi un normale shampoo, eventualmente doppio
Il massaggio alla cute mentre si fa lo shampoo, permette di rivitalizzare il cuoio capelluto, aumentando la microcircolazione.

Il massaggio va eseguito con lo shampoo già in testa in modo da ammorbidire i movimenti e lo sfregamento. I polpastrelli didelle mani devono eseguire mini movimenti circolari a partire dal centro del capo e scendendo o verso le orecchie o verso la nuca,per poi tornare indietro. Attenzione alle unghie lunge: non si deve grattare la pelle, solo massaggiarla.
Finito lo shampoo ed il massaggio si può fare un primo risciacquo per rimuovere la schiuma e un secondo più veloce con acqua tiepida o fredda che renderà i capelli più lucidi.

La piega fatta con il phon, poi, deve essere un'operazione che non massacra i capelli con aria caldissima: meglio usare la temperatura intermedia con qualche colpo di aria fredda.

French pedicure: ogni piede diventa perfetto

Se anche i vostri piedi non sono perfetti, con la french pedicure, un po' di smalto e qualcheminuto di pazienza,potete renderli migliori.

Allora, prima di tutto va fatta una pedicure (in casa o dall'estetista) di base, in modo da avere le unghie tagliate e arrotondate, le pellicine tolte, e qualche callo raschiato.

Si deve prendere poi dello smalto bianco, e sulla punta di ogni unghia, fare una linea sottile con una sola passata, con mano ferma. Questa linea bianca definisce l'unghia.

E' la parte più importante di questo trucco, e ovviamente trovare anche i kit più o meno costosi per facilitare l'operazione. Per le mani, se fate la french manicure, è meglio usare quelli, ma per i piedi potete facimente proseguire con il fai da te!
Usate poi uno smalto chiaro, color pesca o perlato su tutta l'unghia. Questi smalti semitrasparenti lascieranno intravedere la linea bianca che definisce perfettamente l'unghia. Non usati smalti a colori forti, prima di tutti perché coprirebbero la linea bianca e poi perché attirano troppo l'occhio su un piede che magari non è proprio in forma.

Una volta che il tutto si è asciugato, stendete uno strado di lucido trasparente. Aspettate che sia molto asciutto (non solo al tatto), altrimenti calze e scarpelo possono rendere opaco con lo sfregamento.

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