sabato 8 gennaio 2011

Lo stemma sabaudo fantasma sul tricolore di Miotto

Lo stemma sabaudo fantasma sul tricolore di Miotto.
Ira di La Russa per la ricostruzione dell'agguato

di Gianandrea GaianiCronologia
6 gennaio 2011

La morte del caporalmaggiore Matteo Miotto, caduto in Afghanistan durante uno scontro a fuoco, continua ad alimentare polemiche. Mentre infuria la polemica sulle molteplici versioni del ministero della Difesa, accavallatesi in questi giorni, circa le circostanze che hanno portato alla morte dell'alpino, è esplosa la questione della foto diffusa dall'Ansa nella quale Matteo regge un tricolore con la scritta "Thiene" (sua città natale) in basso sul campo bianco. Una foto uguale, ma con il simbolo di Casa Savoia sulla bandiera, era stata fornita alla stampa il primo gennaio (il giorno dopo la morte di Miotto) dal padre dell'alpino.

L'Ansa aveva diffuso la prima foto (senza simbolo sabaudo) nel pomeriggio del 31 dicembre e la seconda in tarda serata del giorno dopo. Una nota dell'Unione Monarchica Italiana e alcuni giornali hanno avanzato l'ipotesi che l'agenzia di stampa avesse "sbianchettato" il simbolo sabaudo per ragioni di opportunità o di «correttezza politica», specie a ridosso delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. Alcuni giornali, come l'Arena di Verona, hanno pubblicato entrambe le versioni della stessa foto, ma a spiegare i fatti è stata la stessa Ansa con una nota della direzione che nega ogni manipolazione dell'immagine.

«La foto con il Tricolore senza stemma monarchico è stata inviata alle agenzie e ai giornali dall'ufficio stampa dell'Esercito - precisa la nota - che ha poi spiegato come quella foto fosse stata fornita dallo stesso Matteo un paio di mesi prima a corredo della sua lettera aperta dall'Afghanistan pubblicata in occasione della festa delle Forze armate, il 4 novembre. La versione originale della foto, quella in cui oltre alla scritta 'Thiene' compare il simbolo monarchico, è stata invece diffusa il primo gennaio da Francesco Miotto, il padre di Matteo, che l'ha presa dagli scatti conservati in famiglia».

Nonostante su alcuni blog monarchici si gridi al «complotto di regime» pare quindi verosimile che Matteo stesso abbia corretto la sua foto eliminando il simbolo monarchico per consegnarla allo Stato Maggiore dell'Esercito a corredo della sua lettera aperta pubblicata da molti giornali dopo la sua morte.



Nota della redazione

Come avevamo già scritto in precedenza sull’argomento, non desideriamo fare polemica.
Restiamo alle parole dello steso articolo proposto sopra : “(…) pare quindi verosimile che Matteo stesso abbia corretto la sua foto eliminando il simbolo monarchico per consegnarla allo Stato Maggiore dell'Esercito (…)