Area Metropolitana di Genova: Sì o No?

Molti organi di informazione hanno dato risalto alla proposta avanzata dal Presidente uscente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto.

LevanteNews ha dato la notizia in questo modo:

Il Golfo Paradiso? “Gestito da Genova matrigna”

Decisa dal governo l’abolizione delle Province, il presidente di quella di Genova Alessandro Repetto, ormai a fine del secondo mandato e quindi ineleggibile, propone di trasformare la Provincia e il Comune di Genova in Area metropolitana che, ubbidendo alla legge 142 del 1990 dovrebbe inglobare tutti i comuni del Golfo Paradiso e forse anche quelli dell’intera provincia. (come prevede la normativa).

L’Area metropolitana sottrarrebbe ai municipi di Bogliasco, Pieve, Sori, Recco, Camogli, Uscio ed Avegno ogni decisione in merito a: urbanistica; viabilità, traffico, trasporti;  tutela e valorizzazione di ambiente e beni culturali;  risorse idriche, smaltimento rifiuti; raccolta e distribuzione di acqua e fonti energetiche;  servizi per lo sviluppo economico e rete
commerciale;  servizi scolastici, formazione professionale, sanitari;  tasse, tariffe sui servizi erogati.
A decidere i confini dell’Area metropolitana è la Regione “sentiti i Comuni interessati”. Una legge che, se applicaata, spazzerebbe via l’autonomia dei Comuni e i sogni di chi sta investendo per essere eletto in Provincia o nei Comuni.

Leggendo la notizia in questi termini viene da pensare che si tratti di una grande sciocchezza che servirebbe solo a togliere la sacra autonomia ai Comuni del Golfo Paradiso (la levatura dei cui Sindaci è ben rappresentata dalla goliardata in occasione del rinvenimento della seconda bomba di Recco).

Ritengo che sarebbe un giudizio superficiale.

Per cominciare non mi importa minimamente di chi “sta investendo per essere eletto in Provincia o nei Comuni” (tra l’altro, nel concreto, chi è il soggetto e cosa significa che sta investendo?).

Effettivamente il fatto che l’idea di abolire la Provincia di Genova venga dall’attuale Presidente non più eleggibile non depone particolarmente a favore della stessa.

Però il concetto espresso da Repetto è un po’ più raffinato da come viene descritto su Levante News: se è comunque deciso che vengano eliminate tutte le Provincie mediante modifica costituzionale, ha un senso andare alle elezioni nel 2012 per la moribonda Provincia di Genova e per Comuni come quello di Genova ma anche di Pieve Ligure o Arenzano?

Non sarebbe preferibile approfittare dell’occasione per giocare d’anticipo e realizzare a Genova la prima “città metropolitana” in Italia, il nuovo ente amministrativo che unirebbe i poteri comunali e provinciali?

Repetto avrebbe già calendarizzato l’iniziativa (come si può leggere su genova.mentelocale.it):

Se entro la fine di ottobre 2011 le assemblee consiliari di Comune e Provincia di Genova si dichiareranno disponibili a dar vita al progetto, Repetto pensa alla formazione di un gruppo di lavoro per mettere nero su bianco tutti i dettagli, dalla perimetrazione della nuova area all'articolazione dei ruoli dei vari enti al suo interno, fino a una proposta di statuto provvisorio. Tutti i documenti dovrebbero essere pronti entro il 31
gennaio 2012 e approvati entro il 28 febbraio: il passo successivo sarebbe il referendum.

Anche il Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, non si è dichiarata contraria (come si legge su www.genova24.it e su Il Giornale):

La città metropolitana consentirebbe innanzitutto un risparmio “in tempi di decisione e smaltimento delle pratiche per tutti gli aspetti legati all’urbanistica, ai lavori pubblici, agli interventi ambientali e idrogeologici. Anche i bacini del trasporto pubblico potrebbero essere rivisti e consentire una massa critica aziendale un po’ meno asfittica. I distretti socio-sanitari, l’organizzazione del ciclo dei rifiuti e dell’acqua, tutto avrebbe più senso e sostenibilità economica”.

 «Se il governo di centrodestra dimostrerà la sua serietà … ce la possiamo fare. Per quanto riguarda la perimetrazione della città metropolitana c'è già un'indicazione della regione votata nel 2003. La Super Genova abbraccerà tutti i comuni, esclusi quelli del Tigullio e ai municipi si attribuiranno nuove mansioni amministrative.

Il presidente della città metropolitana sarà un coordinatore in stile grande capitale europea.

Il referendum servirà a stabilire se Chiavari e il Tigullio si vorranno accorpare a La Spezia o se vorranno entrare a far parte del nuovo ente metropolitano».

  

Peraltro la qualità della nostra vita potrebbe anche migliorare:

-  L’addizionale IRPEF comunale (o comunque si chiamerà) che pagheremo smetterà di essere maggiore rispetto a quella pagata dai contribuenti del circondario.

- L’abbonamento mensile integrato AMT/Trenitalia magari sarà valido in tutta la città metropolitana.

-  Probabilmente l’AMT raggiungerà tutte le località comprese nella città metropolitana.

-  Ora c’è una navetta ferroviaria molto frequente che fa la spola tra Voltri e Nervi. Spero che allungherebbe il suo tragitto almeno fino a Bogliasco.

D’altro canto è possibile che la “perimetrazione” corrisponderà ai confini dell’attuale Provincia di Genova e in questo caso gran parte dei vantaggi logistici che ho ipotizzato sarebbero difficilmente realizzabili.

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