Pro e contro della Tassa di soggiorno: necessario il dialogo tra Albergatori e Amministrazioni

leggi l’articolo completo...Il 3 marzo scorso il Governo ha aperto le porte della Penisola alla tassa di soggiorno, dando ai comuni la facoltà di introdurla e ponendo come unica condizione che non superi i 5,00 € a notte. Il 7 luglio è scaduto il termine ultimo per scrivere le regole relative alla nuova imposta, ma non essendo arrivate altre direttive, i Comuni si ritrovano in mano solo un testo ambiguo da interpretare in modo arbitrario.

Dopo Roma, adesso la tassa di soggiorno è stata attivata – non senza accese polemiche – anche a Firenze e Venezia. Ma quali sono i disagi che innegabilmente ha creato e quali al contrario i vantaggi che potrebbe dare al Paese in ambito turistico?

I contro: disagi di riscossione e dubbi sulla destinazione degli introiti

Abbiamo chiesto ad alcuni albergatori quali siano i disagi che possono nascere con la tassa di soggiorno e fondamentalmente i contro sembrano essere principalmente 3:

  1. La riscossione e le lamentele: alcuni clienti che abbiamo a Roma si rifiutano di riscuotere la tassa con la carta di credito, poiché così dovrebbero pagare le commissioni anche su un introito che non spetta loro, dunque sono obbligati a farla pagare in contati al front desk. Ma come fronteggiare le legittime lamentele da parte dei clienti? E come comportarsi con gli ospiti che magari non prenotando direttamente in hotel, ma attraverso un’OTA o un’agenzia di viaggio, e non sono stati messi al corrente o non hanno visto che c’è una tassa aggiuntiva da pagare?
  2. Il danno economico a un turismo indebolito: Firenze in ambito turistico questo mese ha registrato una crescita dell’8,3%, rispetto allo stesso periodo del 2010, superando per la prima volta i 12 milioni di pernottamenti. Detto questo non tutte le destinazioni a vocazione turistica godono della stessa situazione di Firenze.
    In più di fatto la tassa di soggiorno si rivela un forte disincentivo per i turisti, specie per chi ha in programma soggiorni lunghi
    . Soggiornare in un hotel 3 stelle a Firenze per una settimana significherà una spesa in più di 21 € a persona, in un 5 stelle 35 € a persona, somme che per molte famiglie non sono irrisorie.
  3. L’investimento dei guadagni futuri: il Governo ha dichiarato che i fondi dovranno essere reinvestiti in “interventi in materia di turismo, sostegno alle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”. La disposizione dice tutto e niente e per la sua intrinseca ambiguità non può che lasciare perplessi.
    Secondo il Sole 24 OreSenza le regole governative, la questione è lasciata al buon cuore dei sindaci; l’esperienza, peraltro, mostra che anche altre entrate, vincolate in maniera più netta, sono in realtà finite a coprire le voci di bilancio più diverse, senza alcun controllo reale (basta ricordare le multe, che dovrebbero finanziare la sicurezza stradale)”.

I pro: se ben gestiti, ci saranno nuovi fondi da investire nel turismo

A Rimini, l’Assessore provinciale al turismo Fabio Galli ha apertamente dichiarato che forse solo la tassa di soggiorno potrà salvare dall’indifferenza il turismo italiano: “Al turismo — ha detto Galli —. Nessun governo ha mai investito su questo settore industriale. Mi pare evidente che nei prossimi anni la voce ‘turismo’ sparirà dai bilanci di regioni, province e comuni. Senza tassa di soggiorno la voce ‘turismo’ soccomberà a furor di popolo e di politica, perché nessuno riuscirà mai a sostenere che una promozione turistica è più importante di un asilo nido o del welfare»

Forse si tratta di una posizione estrema, ma senz’altro un lato positivo che può avere la tassa di soggiorno sono i nuovi fondi che, se ben gestiti, possono andare a migliorare i servizi e l’ospitalità dei comuni.

Firenze insegna: gli albergatori devono dialogare con le Amministrazioni

A Firenze, l’imposizione della tassa di soggiorno (a partire da un 1 € a notte per gli hotel a 1 stella fino ai 5 € a notte per i 5 stelle) è stata fortemente contestata dagli albergatori, che hanno fatto ricorso al Tar contro la decisione del Sindaco Renzi, ritenuta troppo sbrigativa e stabilita senza interpellare gli operatori del settore e senza chiarimenti su come saranno investiti i guadagni che frutterà.

Il Tar ha bocciato la mozione e il Sindaco, pur dimostrando la propria soddisfazione, ha aperto la strada al dialogo: “Se per una volta si scende dalla contrapposizione, dalla polemica, e si prova insieme a studiare tutte le modifiche che possono essere fatte, il Comune è disponibile ad incontrare gli albergatori e a studiare le correzioni e i miglioramenti che vorranno fare.

A Firenze sono già in diversi a pensare di riaprire un dialogo, come testimonia Giacomo Bufalini, proprietario dell’Hotel Orto de’ Medici, che ha scritto a Booking Blog proprio per suscitare una discussione sull’argomento e spingere altri albergatori a riacquistare un ruolo attivo nella gestione e nella promozione del turismo sul territorio:

“Il turismo è senza ombra di dubbio una risorsa importante e credo sia giusto dare il merito a chi finalmente non solo lo ha capito, ma ha cominciato a fare qualcosa per favorirne la crescita. In un contesto che è comunque cresciuto molto rispetto al 2010, Firenze è una delle Città d’arte che si è distinta di più. Riconosciamo al suo giovane e dinamico Sindaco una politica di valorizzazione mai adottata da nessuno prima, la capacità di far parlare di sè e della sua città in Italia e nel mondo hanno reso Firenze, fino ad ora, una delle destinazioni più gettonate del 2011. Credo sia non solo giusto, ma anche utile oggi riconoscerlo.

Però, pensate come sarebbe bello se un giorno riuscissimo a renderci conto di quanto anche il contributo di noi albergatori sia importante per la crescita di una destinazione. Degli sforzi, della passione, del tempo che tutti dedichiamo alla sua promozione. Senza proclami, ma lo abbiamo sempre fatto perché è nel nostro interesse e siccome siamo bravi, lo facciamo ogni volta meglio e alla fine forse ci meritiamo anche di contare gli incassi alla fine di una giornata.

Con le amministrazioni ci si scontra sempre, spesso perché disattendono le aspettative, o non propongono nulla o sono talmente lontane dalla realtà che non servono a nessuno. È l’ora di cambiare e a Firenze abbiamo le carte in regola per farlo anche se ancora non siamo riusciti a scoprirle del tutto. Non pretendo di sapere perché, ma mi comincio a chiedere se non sia il caso che qualcuno faccia il primo passo.

E’ chiaro che sono fiorentino e che il mio articolo sia un po’ di parte, ma se oggi scrivo per la prima volta su questo blog vi assicuro che sento davvero possibile una svolta. Sono convinto che anche in molte altre realtà ci siano imprenditori e amministrazioni finalmente evolute che hanno solo il problema di scrollarsi di dosso la vecchia ruggine per cominciare a collaborare brillantemente insieme!!

E voi che cosa ne pensate della tassa di soggiorno: quali sono per voi i pro e i contro? Come vi comporterete se la applicheranno anche nella vostra destinazione?

Siete d’accordo con Giacomo sulla necessità che gli albergatori imparino a dialogare con le Istituzioni per fare in modo che la tassa di Soggiorno diventi una vera e propria risorsa per il Turismo, o credete questa collaborazione sia ancora una meta troppo lontana?


 
Duccio Innocenti