CA 21 – La danaide (5.5.2010)

Descrizione: C:\Users\Andrea\Immagini 2009\sifone Tufo\P1090721.JPGDescrizione: C:\Users\Andrea\Immagini 2009\sifone Tufo\P1090718.JPGDescrizione: C:\Users\Andrea\Immagini 2009\sifone Tufo\P1090725.JPG

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Nel corso di ricerche sulla storia delle ruote idrauliche mi sono imbattuto in una singolare e sorprendentemente semplice turbina costruita verso il 1813 dal prolifico inventore francese Mannoury d’Ectot. Si tratta della Danaide, così chiamata in ricordo delle mitologiche 50 figlie di Danao condannate a riempire in eterno un catino forato. Poiché in rete, sapendo cercare, si trovano sufficienti notizie, e anche spiegazioni approfondite, mi limiterò ad una descrizione sommaria del “prototipo” (poco più di un giocattolo, vedi foto e filmato) da me costruito la scorsa estate.

Da un tubo opportunamente sagomato esce una lama d’acqua che colpisce tangenzialmente la parete interna di un catino di stagno libero di ruotare sul suo asse e munito di un foro di scarico centrale (foto a sinistra).

La massa totale dell’acqua è animata da due forze che si combattono: la gravità e la forza centrifuga. La prima spinge l’acqua ad uscire dal buco al fondo del catino, la seconda invece tende ad allontanarla dal centro e, grazie all’attrito, che in questa macchina gioca un ruolo “attivo” (al contrario delle macchine ordinarie dove è una forza passiva che, assorbendo un poco di forza viva, tende a diminuirne l’efficienza), mette in rotazione il catino.

L’effetto dovrebbe aumentare, fino a raggiungere rendimenti di tutto riguardo, “tramezzando” opportunamente il catino con delle alette ad esso solidali (foto a destra) o, meglio ancora, con una sorta di “rotore a gabbia di scoiattolo” ideato dall’inventore (vedi sotto).

 

Descrizione: C:\Users\Andrea\Documents\Mio sito\Caverni News\21 - danaide_file\image009.gif

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