Mondiario 2017-18

Mondiario “All Right!”

Tutto bene con i diritti? O forse sarebbe meglio chiedere: “tutto bene con i diritti delle bambine e dei bambini?”.

Mai come in questi ultimi anni, i mezzi di informazione ci propongono immagini di violazioni dei diritti dei minori, in paesi lontani da noi, ma anche nella nostra stessa Italia.

Mai come in questo tempo siamo chiamati a riflettere sull’infanzia negata e rubata.

Proprio ai diritti per tutti, specialmente per i più piccoli, è dedicato il Mondiario PM 2017-2018,intitolato appunto ALL RIGHT!

Perché ALL RIGHT significa:

•  Tutti i diritti. Quelli riconosciuti dalla Convenzione dei diritti del bambino firmata
nel 1989, ma ancora non rispettati in molte
parti del mondo

•  Diritti per tutti. Soprattutto per i minori senza “fair start”, ossia la partenza giusta nell’avventura della vita. Sono centinaia di milioni le bambine e i bambini deboli
e invisibili

•  Ok, d’accordo! Mi impegno affinché i diritti (senza mai dimenticare i doveri…) miei e quelli degli altri vengano garantiti e messi in pratica

Come nelle edizioni passate, le 288 pagine dell’agenda presentano delle schede tematiche, pagine utili per la scuola, informazioni, barzellette, foto, giochi, un concorso a premi e un progetto da sostenere, dedicato proprio al diritto allo studio in un ambiente sicuro e protetto.

Insomma, ci attende un anno scolastico “dritti sui diritti”! ALL RIGHT?

IL PROGETTO

A differenza degli altri anni in cui il progetto di solidarietà del Mondiario “prendeva il volo” verso Paesi dell’Africa o dell’America Latina, quest’anno una parte del ricavato delle vendite andrà in favore di una scuola primaria situata nelle zone dell’Italia Centrale colpite dal terremoto.

Nella scelta su quale scuola sostenere, il PM, d’accordo con le autorità locali, cercherà di favorire quelle comunità che più hanno bisogno di aiuto per la ricostruzione e per permettere un regolare svolgimento delle lezioni.

Siamo infatti convinti che la rinascita delle comunità sconvolte dalla distruzione e dalla paura debba iniziare soprattutto dall’educazione dei più piccoli e dalla loro voglia di vivere.