Un libro che parla di un libro che parla di un libro che parla di vite, di amori, di sbagli, di incroci, di morti e di finali, mai lieti.
La storia dell’amore è un intricato labirinto che passa sopra, attraverso, di fianco e dentro inespugnabili solitudini, che si muove su più livelli e ogni crocicchio pone i protagonisti di fronte a scelte che quasi mai saranno quelle giuste. Perché non esiste il concetto di giustizia, nella storia dell’amore. Non c’è giustizia, non c’è un dio interventista o almeno partecipe, ci sono solo scelte giuste e sbagliate, più sbagliate che giuste e più sbagliate sono più ingarbugliano il labirinto, infrangono sogni e allontanano.
C’è un percorso fatto di mollichine di pane su cui qualcuno, più d’uno, ha lanciato altre mollichine dello stesso pane, confondendo e scompigliando le pagine, le parole, i ricordi.
Quando ci si ostina a tenere vivo un amore per qualcuno, di quegli amori a senso unico come sono quasi tutti, per farlo, si allontana la vita.
“Ha scelto e, per salvare un certo sentimento, gli ha sacrificato il mondo”.
Questa è la storia di molti amori. E’ la storia di chi ama nell’ombra, di chi ama un ricordo mai lasciato sbiadire, di chi ama chi ha perduto, di chi ama rinunciando a vivere, di chi ama un sogno d’amore, di chi ama un marito defunto, di chi ama una madre inguaribilmente triste, di chi ama un fratello che si costruisce un percorso alternativo alla normalità, di chi ama un figlio che non sa di avere un padre diverso, di chi ama un amico che è l’unica persona cara ancora in vita, di chi ama un padre di cui ha un ricordo confuso, un coltellino svizzero e una passione ereditata, di chi ama chi ha respinto per paura, perdendolo.
Questa è la storia di chi ama irrimediabilmente.

La storia dell’amore è fatta di determinazione, di ostinazione, di vite sospese.
La storia dell’amore è ineluttabile.
La storia dell’amore non ha alcun lieto fine.

Bello, triste, dolce, amaro, incantevole, appassionante, inesorabile.
Proprio come la vita, proprio come l’amore.