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CINGLÉS DU MONT VENTOUX

 

 10 Agosto 2004

 

 

Partecipanti : Simone Bianchi, Floriano Pallafacchina, Massimo Tumminia, Franco Di Nunzio

 

Resoconto: Floriano e Simone

 

Alle 4:45 ci alziamo. Enorme baguette al prosciutto e una bibita sarà la nostra colazione. Alle 5:30 è ancora buio pesto e, sotto le stelle ci mettiamo in bici. 2 km separano l’hotel dal paese, dove facciamo rifornimento d’acqua presso la fontana. Non si vede nulla, per fortuna non c'è traffico e per circa 40 minuti pedaliamo al buio. La strada che da Bedoin porta a Mont Ventoux è asfaltata di recente. Dopo circa 8 km (è arrivata l'alba) Simone, Massimo e Franco lasciano Floriano. L'avvicinamento al Mont Ventoux è fantastico e nel silenzio più assoluto. Alle 7,30 superiamo lo Chalet Reynard ancora chiuso e il panorama diventa irreale a causa della totale assenza di vegetazione e del colore calcareo delle pietre e rocce del Mont Ventoux. Il vento si fa impetuoso al punto che, raggiunto l'enorme edificio dell'osservatorio visibile a kilometri di distanza si è forzati a mettere il piede a terra per non essere spazzati via. Breve panoramica delle valli sottostanti (Rimandiamo la timbratura del "club des cincles du mont ventoux" alla prossima ascesa perché il negozio addetto era chiuso) e indossata la mantellina, alle 8,15, giù di corsa verso Malaucene.

Da notare che il primo chilometro di discesa siamo costretti a farlo a piedi, a causa delle forti raffiche di vento.

Ci fermiamo allo chalet che si trova 6 km. sotto la vetta ad aspettare Floriano, e nel frattempo ci mangiamo una tarte au pomme e ci beviamo un thè caldo per scaldarci.

Non vedendolo dopo 20 minuti, decidiamo di proseguire la discesa, sperando di incontrarlo al nostro ritorno.

Da Malaucene alle 9,40 ripartiamo verso la vetta, dopo aver timbrato presso il negozio di biciclette; salita a scalini, con punte al 9-10% e tratti più leggeri. Il sole fa capolino lungo tutta la salita, ma non il caldo per fortuna.

In cima riusciamo a far timbrare il cartoncino in quanto il negozio ha finalmente aperto.

Due salite fatte e 3000 metri di dislivello già nella gambe, è mezzogiorno e ce ne rimane soltanto una con tutto il pomeriggio a disposizione.

Indossata la mantellina ci fiondiamo in discesa sperando di trovare Floriano allo Chalet Reynard, ma non lo troviamo; giù fino a Sault, ma neanche qui lo vediamo.

Solo a fine giornata scopriremo che avendo rotto un raggio ha optato per tornare a Bedoin via Monieux e le bellissime Gorge de la Nesque: scelta fortunata poiché lo spettacolo di queste gole merita veramente.

Panino al bar del paese e via verso l'ultima scalata.

I primi 20 km. si affrontano a 12-14 Km./h., salita regolarissima.

Incomincia a piovigginare e la torre è immersa nelle nuvole.

Gli ultimi 5 ci stroncano ed in vetta, alle 17,40, quando smette di minacciare pioggia, Massimo è costretto a sdraiarsi per terra una decina di minuti a causa di un calo di zuccheri.

Acquisto di cartoline, bevuta di thè ed una bellissima e velocissima discesa ci riporta a Bedoin per concludere il giro presso il negozio di bici del paese dove troviamo esposto sulla vetrina un foglio con i nomi ed i tempi di tutti quelli che nel 2004 hanno portato a termine l’impresa.

Ci saremo anche noi sul quel foglio.

Signori, il panettone con glassa e candelina è stato divorato in 3 bocconi.

136 km. con 4300 metri di dislivello.

Conclusione: fatto una volta il Mont Ventoux non è molto diverso da tutte le altre salite, fatto due volte è un’onorevole granfondo, fatto tre volte è un’impresa originale.

La sera, pur stanchi, ceniamo da Pierre (che è anche il meccanico bici). Finalmente lasagne! Durante la notte un micidiale temporale

  

Bedoin – Mont Ventoux:              22 km.    2 ore 45 minuti     dislivello  1622

Malaucene – Mont Ventoux:        21 km.    2 ore 30 minuti     dislivello   1535

Sault – Mont Ventoux:                 26 km.    2 ore 15 minuti     dislivello   1152

 

 

Una cartolina dal Mont Ventoux

 

 

Per informazioni: http://les.cingles.du.mont-ventoux.club.fr/index.htm 

 

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