FabuLIS La Lingua Italiana dei Segni a scuola

C'era una volta ...

In una classe della scuola elementare statale di Milano - via Russo era iscritta una bambina sorda.
La situazione scolastica dell' alunna e le possibilità di relazione, rischiavano di essere compromesse dal suo deficit uditivo, ciò ha portato i docenti a considerare l'opportunità di introdurre la Lingua Italiana dei Segni (LIS) come mezzo comunicativo integrativo.

Nell'anno scolastico 1996/97 è stata così inserita la figura dell'interprete LIS, che avrebbe interagito inizialmente con l'alunna sorda e, in seguito, avrebbe cercato di coinvolgere anche i suoi compagni. A questi ultimi la LIS sarebbe stata presentata in modo informale, proponendo la Lingua Italiana dei Segni come uno fra i tanti mezzi comunicativi utilizzabili nella vita di classe.

L'esposizione alla LIS ha suscitato l'interesse di tutti i bambini, coinvolgendo anche gli alunni delle classi parallele, e ha portato molti alunni ad apprendere in modo spontaneo numerosi elementi della Lingua Italiana dei Segni. Con il passare del tempo l'utilizzo della LIS è stato valutato sempre più positivamente e ciò ha portato a considerare l'uso in didattica della LIS in una connotazione progettuale più ampia: il progetto "FabuLIS".

Il progetto FabuLIS ha prodotto un CD multimediale che è stato distribuito alle scuole della provincia di Milano. Ora, per favorire la diffusione di questa esperienza in un ambito territoriale allargato, FabuLIS è anche in Internet.

Dice il dirigente

Multimedialità e didattica

Il progetto didattico