mercoledì 7 ottobre 2009

Rientro al lavoro dopo la maternità

Riprendere a lavorare è uno di quei momenti che una neomamma non vorrebbe mai affrontare, in quanto è costretta a lasciare la propria casa e ad affidare il proprio bambino a nonni, baby-sitter o asili nidi.
Soprattutto i primi tempi, è normale che la mamma si senta ansiosa e preoccupata, sia perché si sente in colpa per aver lasciato il piccolo ad altre persone, sia perché vorrebbe avere il dono dell’ubiquità e quindi essere sia in ufficio che in casa per seguire costantemente la crescita di suo figlio.

Come vivere serenamente il rientro a lavoro?

Provare ansia e disorientamento quando si riprende a lavorare è assolutamente normale, anche perché il tempo in cui si è rimaste a casa è notevole. Inoltre, può capitare che la mamma trovi, al suo rientro, degli equilibri fra colleghi del tutto diversi da come li aveva lasciati, talmente tanto da trasmetterle la sensazione di respirare un clima estraneo e quindi di dover ricominciare tutto da capo.
Di conseguenza, è facile lasciarsi prendere dallo sconforto, in quanto da un lato abbiamo il nostro bambino che ci aspetta a casa nella sua tenera carrozzina, dall'altro abbiamo la necessità di riprendere i ritmi con il nostro lavoro e con tutto il carico di impegni che aumenta sempre più.

Questo momento così delicato, quindi, va affrontato con la massima serenità e le giuste strategie: scopriamo insieme quali!

Cosa fare:

- anticipare le proprie esigenze al direttore del personale riguardo una maggiore flessibilità di orari e sui permessi per eventuali malattie del bimbo, che sono garantiti sia dalla legge che dal contratto aziendale
- raccogliere informazioni su ciò che è successo nei mesi di assenza e sui progetti in corso
- rispondere alle piccole curiosità delle colleghe sulla gravidanza, l’allattamento e la crescita del bambino, un momento importantissimo per riallacciare i rapporti d'amicizia
- non aver paura di affrontare pratiche di lavoro impegnative, in quanto serviranno per reinserirsi in breve tempo e per aumentare la fiducia in se stesse
- al rientro è naturale essere in ansia e avere spesso sensi di colpa nei confronti del bambino, per questo è utile prendersi alcune pause, telefonare a casa e assicurarsi che vada tutto bene

Cosa non fare:

- non lasciare che l’azienda decida per te, ma concordare insieme orari flessibili e permessi
- non considerare la propria sostituta come una minaccia, ma farsi aiutare da lei per far fronte alle scadenze
- non eccedere con i racconti su pannolini e biberon, anche se per una neomamma sono una novità ed è normale parlarne con entusiasmo; alla lunga, però, si rischia di annoiare ed allontanare i colleghi
- all’inizio non rimandare il lavoro faticoso per occuparsi solamente di piccole incombenze, in quanto così facendo si impedisce alla mente e al corpo di riabituarsi ai ritmi normali
- nell'eventualità che arrivi la proposta di passare ad un altro impiego, non bisogna temere il nuovo incarico, ma sfruttare questa opportunità per fare esperienza e crescere professionalmente

Non arrendersi!

Molte mamme, sfortunatamente, si sentono penalizzate sul lavoro o sulla possibilità di fare carriera, in quanto temono di non riuscire a conciliare efficacemente lavoro e famiglia; questa sensazione, inoltre, viene consolidata dalla loro sfiducia nell’effettiva capacità delle aziende, sia pubbliche che private, di offrir loro servizi specifici che possano supportare la difficile condizione di neomamma.
L’importante quindi è non arrendersi, cercare la propria strada e far valere i propri diritti: solo in questo modo riusciremo a vivere con serenità a fiducia uno dei momenti più belli della nostra vita.

0 commenti:

Posta un commento