Glossario Nautico

Cosa stiamo dicendo?
Le parole usate nella navigazione sono a volte davvero ostiche se non le si conosce, ma è necessario usarle perchè in grado di indicare con precisione e rapidità situazioni ed oggetti, caratteristiche necessarie quando si ha a che fare col mare e coi venti.
Qui sono raccolte le più comuni.

Abbisciare: avvolgere a spire regolari una cima o un cavo.
Abbonacciare: calmarsi del vento.
Abbrivio: 1) movimento dell’imbarcazione rispetto al fondo del mare qualsiasi ne sia la causa (propulsione meccanica o velica, scarroccio, deriva). Se la nave non ha abbrivio si dice che è "ferma". 2) Moto residuo al cessare dell'azione propulsiva (abbrivio finale).
Accostare: girare. Avvicinarsi col fianco della nave. Accostare a dritta (girare a destra), accostare a sinistra (girare a sinistra): rivolgere in tal senso la prua.
Accostata: 1) movimento a destra o a sinistra di una nave. 2) Il disporsi di una nave a fianco di un'altra o lungo una banchina.
Accumulatore (di corrente): v. batteria.
Acquedotto: il complesso delle opere adibite alla raccolta e alla distribuzione di acqua. Sulla carta nautica gli acquedotti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Acque internazionali: con tale termine si identifica una zona di mare esterna a 12 miglia dalla costa o esterna a 12 miglia da eventuali linee di base.
Acque interne: 1) comprendono laghi, fiumi e canali navigabili. 2) Zone di mare comprese fra la costa e un'eventuale linea di base.
Acque territoriali: zone di mare sulle quali lo Stato esercita la propria sovranità: si estendono fino a 12 miglia di distanza dalla costa. Nel caso fossero tracciate linee di base tale distanza di 12 miglia viene misurata dalla linea di base e non dalla costa.
Aggottare: v. "sgottare".
Ago magnetico: una delle sbarrette d'acciaio magnetizzate, a forma di rombo, che nella bussola magnetica ne costituiscono l'elemento sensibile.
Agugliotto: uno dei perni che si infilano nelle femminelle per incernierare il timone allo specchio di poppa.
Alaggio: manovra di rimorchio di un galleggiante, tirato verso terra mediante una fune o lungo un corso d'acqua con l'alzaia. 2) Il tirare in secco una nave o altra imbarcazione per riparare avarie o per ripulirla.
Alare: 1) tirare una cima o un cavo. 2) tirare in secco una nave.
Albero: grossi fusti di legno o di metallo che hanno funzione di sostegno della velatura, dei mezzi atti allo sbarco e all'imbarco di merci, degli apparecchi di segnalazione (radar, radiotelegrafo, radiotelefono ecc.).
Albero a camme: dispositivo con eccentrici usato per trasformare un moto rotatorio in uno rettilineo alternativo.
Albero a collo d'oca: v. albero motore.
Albero motore: asse d’acciaio formato da tante manovelle quanti sono i pistoni, internamente forato per permettere la circolazione dell’olio: trasforma il movimento rettilineo alternato dei pistoni in movimento rotatorio. Ad una sua estremità è posto un volano che ha il compito di rendere uniforme la rotazione del motore; il volano è dotato di una corona dentata sulla quale si ingrana il pignoncino del motorino d’avviamento. L’albero motore, col suo movimento, aziona l’albero della distribuzione, la pompa della benzina e la pompa dell’olio.
Alfabeto Morse: codice telegrafico costituito da un insieme di punti e di linee, combinati in modo da rappresentare convenzionalmente tutte le lettere dell'alfabeto.
Alidada: sorta di diametro girevole, libero di ruotare attorno al suo asse verticale, che ha la funzione di traguardo. Si usa per misurare l'angolo di visuale nel grafometro.
Alighiero: v. "mezzo marinaio". Si dice alighiero anche il marinaio che manovra con il mezzo marinaio.
Alla fonda: v. "nave alla fonda".
Allievo: foro praticato sul fondo dell'assecco: l'allievo è chiuso da un tappo a vite a tenuta stagna detto "tappo dell'allievo".
Allineamento: visuale rettilinea tra due punti cospicui. 1) L'allineamento di due punti cospicui (Il primo copre il secondo) permette di stabilire un rilevamento o una rotta. 2) Rotta che le navi devono seguire in prossimità della costa per evitare incagli o bassifondi pericolosi. 3) Si definiscono rotte di allineamento anche quelle che si seguono navigando lungo il fiume Po in presenza dell'apposita segnaletica.
Alta marea: v. flusso di marea.
Altezza (dell'onda): dislivello tra la cresta e la valle dell'onda.
Altezza (dei rilievi): sulle carte nautiche italiane l'altezza dei rilievi e la profondità dei fondali sono espresse in metri, come indicato al di sotto del Titolo della carta.
Alveo: letto del fiume.
Alzaia: fune con la quale si tirano dalla riva barche contro corrente.
Ammanigliare: unire mediante una maniglia di ferro due elementi staccati (come due spezzoni di catena o di cima, l'ancora e la relativa catena, ecc.).
Ancora: oggetto di ferro con bracci uncinati che viene calato con una gòmena o con una catena in fondo al mare per tenere ferma la nave. Il suo peso deve essere di circa 1,5 - 2 kg per ogni metro di lunghezza dell'imbarcazione. Ancora (a marre articolate): tipo di ancora le cui marre non sono fisse, ma mobili. Indicata per fondali fangosi e sabbiosi può essere di diversi tipi: - Danforth - Hall - CQR (o "ancora a vomere"). Ancora (a marre fisse): tipo di ancora le cui marre non sono mobili. Indicata per fondali rocciosi può essere di diversi tipi: - ammiragliato o romana (oggi poco usata) - a rampino - a ombrello (simile a quella a rampino ha la caratteristica di richiudere le marre sul fuso occupando così meno spazio, è quindi più adatta per piccole imbarcazioni).
Ancora (a paracadute o ancora galleggiante o spera): è costituita da un cono di tela al quale si danno volta 3 o 4 cime che, a piede di pollo, si uniscono al cavo di rimorchio; una seconda sagola, collegata ad un gavitello in superficie, la tiene in tensione. La si usa quando la profondità del fondale impedisce l’ancoraggio tradizionale. Naturalmente l’imbarcazione non è vincolata al fondo del mare e quindi la spera si limita a contrastare la violenza del colpo di mare (onda). Può essere filata a prua o a poppa a seconda delle circostanze. La si fila a prua quando “si resta alla cappa” cioè, con mare agitato, si oppone il mascone al vento e si attende che le condizioni meteorologiche migliorino; la si fila a poppa quando, navigando con vento in poppa, è necessario mantenere la direzione verso la quale ci si sposta. Il vento di poppa è molto pericoloso in quanto, al sopraggiungere dell’onda, l’imbarcazione diventa ingovernabile: può quindi accadere che la prima onda la traversi e che la seconda la capovolga.
Ancora (a vomere): v. CQR Ancora (galleggiante): v. ancora a paracadute.
Ancoraggio: 1) fissare un'unità al fondo del mare mediante l'ancora. 2) Specchio d'acqua nel quale le imbarcazioni possono ancorare.
Ancoraggio alla ruota: si verifica quando, dopo aver dato fondo a una sola ancora prodiera, la nave ruota a causa del girare del vento, seguendo una circonferenza il cui raggio è dato dalla lunghezza del calùmo più la lunghezza della nave. In queste condizioni bisogna prestare la massima attenzione e aumentare il servizio di vedetta in quanto la nave potrebbe andare in collisione con altre unità ancorate vicino o potrebbe urtare eventuali scogli.
Ancorare: gettare le ancore.
Andana: fila di navi ormeggiate fianco a fianco, con gli scafi perpendicolari alla banchina.
Andare alla deriva: v. derivare.
Anemometro: strumento che misura la velocità del vento. Esiste una scala dell’intensità del vento “Scala Beaufort” che ne misura la velocità da 0 (calma) a 12 (uragano).
Anemoscopio: strumento che indica la direzione del vento.
Anguilla: trave posta longitudinalmente tra un baglio e l'altro.
Anima (del cilindro): v. camicia (del cilindro).
Annotazioni di sicurezza: si tratta di accertamenti atti a verificare che l’imbarcazione, le dotazioni di bordo di sicurezza, i motori, gli impianti elettrici, l’impianto di alimentazione del motore, le prese a mare ecc. rispondano ai requisiti tecnici prescritti per la sicurezza in mare. Tali accertamenti sono effettuati da funzionari della Motorizzazione Civile o da funzionari del R.I.Na. (Registro Italiano Navale) e consistono in: "una visita iniziale" (v.), in "visite periodiche" (v.) e in "visite occasionali" (v.).
Anticiclone: area di alta pressione atmosferica circondata da un'area a pressione minore. Le caratteristiche meteorologiche dell'anticiclone sono opposte a quelle del ciclone. Nell'anticiclone il moto dell'aria è discendente, il cielo sereno e si hanno temperature molto basse d'inverno, alte d'estate.
Antimeridiano: uno degli infiniti semicircoli massimi passanti per i poli all’antipode del punto di osservazione.
Apparato trasmittente: apparato o insieme di dispositivi radioelettrici predisposti per la generazione e l'irradiazione di radioonde (v. VHF).
Apparecchio azimutale (o cerchio azimutale): disco metallico amagnetico dotato di due traguardi posizionati all’estremità di un suo diametro girevole; viene sistemato sulla bussola normale ed è libero di ruotare attorno al suo asse verticale. Puntando verso l’oggetto da rilevare l’allineamento dei traguardi del diametro girevole si leggerà al di sotto di uno di questi l’angolo formato tra il nord bussola, l’osservatore e la direzione dell’oggetto da rilevare. In questo caso, conoscendo le deviazioni della bussola normale, si è in presenza di un rilevamento bussola.
Apprezzare (un rilevamento): prendere un rilevamento o con la bussola di governo attrezzata con apparecchio azimutale o con la bussola da rilevamento o con il grafometro.
Approdo: l'approdare, l'essere approdato.
Approdare: giungere a riva, toccare terra.
Arare (dell'ancora): si dice quando l'ancora non fa presa sul fondale del mare e quindi si trascina (contrario di mordere).
Arco (di meridiano): porzione di meridiano compresa tra due punti del meridiano stesso detti estremi dell'arco.
Area demaniale: v. demanio.
Armatore: secondo il Codice della Navigazione, colui che “assume l'esercizio della nave”. Tale figura giuridica si concretizza quando un soggetto utilizza una nave per diversi viaggi. L'armatore non deve quindi essere necessariamente il proprietario della nave, perché egli può avere su essa un diritto reale anche diverso dalla proprietà.
Asintotico: in matematica, che si approssima indefinitamente a una grandezza senza raggiungerla appieno.
Aspirazione (fase di): nel motore a benzina il pistone, scendendo nel cilindro, aspira una miscela di aria e benzina (circa 18 parti d’aria e 1 di benzina) attraverso la valvola di aspirazione: questa miscela viene composta dal carburatore. Il motore diesel, in questa fase, aspira solo aria. Aspirazione (forzata): è prevista per le imbarcazioni dotate di motore a scoppio. Consistente nell’impiego di un aspiratore, situato nel locale motore, che entra in funzione nel momento in cui si gira la chiavetta d’accensione: per circa due minuti vengono aspirati i vapori di benzina creatisi nel vano motore (la benzina comincia ad evaporare già alla temperatura di - 15° C) e, solo dopo questa operazione, scatta un dispositivo a tempo che permette l’accensione del motore.
Aspirazione (naturale): è prevista per le imbarcazioni dotate di motore diesel. Consiste in prese d'aria situate nel locale motore (si ricordi che la benzina emette vapori già alla temperatura di -15° C, mentre il gasolio solo a + 300° C). Assecco: parte centrale della sentina. Sul fondo dell'assecco esiste un foro detto "allievo" che serve per lo scolo dell'acqua. L'allievo è chiuso da un tappo a vite a tenuta stagna detto "tappo dell'allievo".
Asse longitudinale (dell'imbarcazione): retta orientata nella direzione prua - poppa dell'imbarcazione.
Asse terrestre: diametro intorno al quale ruota la Terra.
Asse trasversale (dell'imbarcazione): retta orientata nella direzione dritta - sinistra al traverso dell'imbarcazione.
Assicurazione (dell'imbarcazione): si tratta di assicurazione per la responsabilità civile contro terzi ed è sempre obbligatoria indipendentemente dalla potenza del motore. Se il motore è amovibile si può assicurare solo questo e, in tal caso, l’assicurazione copre anche l'unità sulla quale esso è installato.
Atterraggio: raggiungere la terra.
Atterrare: complesso delle operazioni di una nave per avvicinarsi a terra e attraccare.
Attraccare: accostarsi con la fiancata di un'imbarcazione alla banchina o a un altro natante in modo che ci si possa collegare direttamente.
Attracco: manovra con cui si attracca, precede la manovra di ormeggio.
Attrezzature portuali: si tratta dei servizi collocati all'interno dei porti a beneficio dei naviganti (possibilità di avere acqua in banchina, gasolio, benzina, olio lubrificante, energia elettrica, assistenza sanitaria, officine meccaniche, cantieri per riparazioni allo scafo ecc.). Tali servizi sono indicati nel Portolano.
Autonomia (di un'imbarcazione): l’autonomia è il periodo di tempo durante il quale un’imbarcazione può navigare facendo assegnazione solo sulle sue provviste di bordo: dipende dalle condizioni meteorologiche, dalle condizioni della carena, da quelle di carico. Per quanto riguarda la quantità di carburante per l'autonomia del viaggio da intraprendere è necessario calcolarne un sovrappiù di circa il 30%.
Autorità Marittima: ufficio dello Stato cui è affidato il buon funzionamento tecnico-amministrativo dei porti. Svolge compiti esecutivi in ordine alla disciplina giuridica della marina mercantile, del traffico portuale, delle persone e della proprietà navale. Il litorale dello Stato Italiano è diviso in zone marittime, le zone sono divise in compartimenti e questi in circondari. Le autorità marittime sono quindi: - Direzioni Marittime - Compartimenti Marittimi (Capitanerie di Porto - Compamare -)- Circondari Marittimi (Uffici Circondariali Marittimi - Circomare -) - Uffici Locali Marittimi (Delegazioni di Spiaggia - Locamare).
Avaria: danno o guasto meccanico sofferto da un'unità durante la navigazione.
Avvisatore (acustico): v. segnalamento acustico.
Avvisi (ai naviganti): si tratta di notizie concernenti gli aggiornamenti da apportare ai documenti nautici (carta nautica, portolano, elenco dei fari ecc.) pubblicate con scadenza quindicinale dall’Istituto Idrografico della Marina Militare (I.I.M.M.) in omonimo fascicolo. I più importanti, che hanno carattere di urgenza e che possono riguardare la sicurezza della navigazione, vengono trasmessi anche in radiodiffusione.
Avvisi (di tempesta): comunicati che vengono annunciati sulla frequenza internazionale di soccorso (VHF = canale 16) preceduti dalla parola “Securité” e immediatamente trasmessi sulla frequenza di lavoro.

Baglio: una delle travi dello scafo disposte nel senso della larghezza; i bagli, collegati alle estremità superiori delle ordinate, fanno da appoggio al ponte e ne costituiscono la sua ossatura.
Bagnasciuga: zona della superficie esterna dello scafo della nave delimitata superiormente dal piano di galleggiamento di pieno carico e inferiormente da quello di nave scarica.
Banchina: terreno rialzato e pavimentato lungo i porti dove si svolge il movimento dei passeggeri e delle merci.
Banda: ciascuna delle parti laterali di una imbarcazione.
Bandiera (a riva): bandiera posta sulla parte alta dell'alberatura.
Bandiera (di cortesia): bandiera dello stato ospitante che si deve issare quando si naviga nelle acque territoriali di una nazione straniera: viene posta al di sotto di quella di navigazione.
Bandiera (di navigazione): bandiera indicante la nazione in cui è iscritta l'unità. Quella italiana è quella della marina mercantile: il tricolore con al centro gli stemmi delle 4 repubbliche marinare - Genova - Pisa - Amalfi - Venezia. Le unità iscritte devono sempre esporre la bandiera durante la navigazione mentre, durante la sosta nei porti, almeno dalle 08:00 al tramonto.
Bandiera (di segnalazione per un subacqueo in immersione): nelle acque territoriali il subacqueo deve essere segnalato da una bandierina rigida di colore rosso con diagonale bianca mentre, se il subacqueo pratica l’immersione in acque internazionali, deve mostrare la bandierina “ALFA” del Codice Internazionale dei Segnali (C.I.S.). (V. pag. 54, punto 88).
Bar: unità di misura della pressione (simbolo bar) del Sistema Internazionale (SI), pari circa a 1 atm. (1 bar = 0,9869 atm.). In meteorologia è usato il sottomultiplo mb (1 mb = 0,001 b).
Barca: piccola unità per il trasporto di persone o cose, di dimensioni limitate, adibita ai più vari impieghi (traghetto, carico, pesca, diporto, ecc.)
Barografo: barometro registratore che dà su un diagramma (barogramma) le variazioni della pressione atmosferica in funzione del tempo. Un barografo per uso meteorologico è costituito da un barometro metallico il cui indice porta a un'estremità una pennina scrivente che segna l'andamento della pressione su una carta avvolta attorno a un cilindro rotante per azione di un meccanismo a orologeria.
Barogramma: diagramma dell'andamento della pressione atmosferica scritto dalla pennina di un barografo su carta avvolta ad un cilindro.
Barometro: strumento che serve per misurare la pressione atmosferica. Per poter disporre una previsione meteorologica, si dice che con il “barometro basso” il tempo peggiora e che con “il barometro alto” il tempo migliora. Ma ciò che è soprattutto importante rilevare è la “tendenza barometrica” e non la singola lettura istantanea: si leggerà allora il barometro più volte, a distanza di una o due ore l’una dall’altra, per vedere se la pressione aumenta o diminuisce.
Barometro (a mercurio): è il più preciso. È costituito da una colonna di mercurio, alta 760 millimetri, contenuta in un tubo di vetro avente sezione di 10 millimetri chiuso a un'estremità e immerso con l'altra in una vaschetta di mercurio; il livello del mercurio dentro il tubo varia con il variare della pressione.
Barometro (aneroide): meno preciso di quello a mercurio ma più usato. È senza fluido.
Barometro (metallico): v. barometro aneroide.
Barra: 1) leva del comando del timone. 2) Deposito generalmente sabbioso che si forma alla foce dei fiumi dovuto a correnti e marea.
Basamento (del motore): v. monoblocco Bassa marea: v. riflusso di marea.
Bastimento: nome generico di tutte le grosse navi; oggi specialmente, indica navi da carico o da trasporto.
Batimetrica: v. linea batimetrica.
Battagliola: sorta di parapetto che si eleva sul ponte formato da montanti (candelieri) e da correnti orizzontali (passamani).
Battello: termine generico che designa imbarcazioni di varia forma e grandezza, di legno, di materiale plastico, di tessuto gommato, a remi, a motore, a volte con vela, impiegate per svariati usi.
Battello fanale: battello generalmente ancorato in zone di particolare interesse o pericolosità, sul quale viene posto un fanale di grandi dimensioni, visibile anche a notevole distanza. Negli ultimi decenni si è affermata la tendenza a sostituire questi battelli fanale con boe gigantesche dette superboe.
Batteria: accumulatore di corrente che viene caricato da una dinamo (generatore di corrente) azionata dall’albero motore per mezzo di una cinghia. La corrente a bassa tensione (12-24 volt) dalla batteria raggiunge la bobina che la trasforma in corrente ad alta tensione (15.000-18.000 volt) per mezzo di due avvolgimenti contenuti nel suo interno che provocano il fenomeno di induzione elettromagnetica. Dalla batteria la corrente raggiunge direttamente (quindi senza passare dalla bobina) anche il motorino d’avviamento che ingrana un pignoncino (posto sul suo asse) alla corona dentata del volano dando rotazione al motore.
Battigia: fascia della spiaggia interessata dal movimento di flusso e riflusso delle onde.
Bava: leggero soffio di vento.
Beaufort: ammiraglio inglese (1774 - 1857) che propose nel 1806 una scala per la classificazione della forza del vento (da 0 - calma - a 12 - uragano) adottata internazionalmente nel 1926.
Beccheggio: movimento oscillatorio di un’imbarcazione intorno al proprio asse trasversale; ne determina l’alterno e periodico innalzamento della prua e della poppa (come un uccello che becca).
Biella: asta che collega il pistone all'albero motore; la parte superiore della biella (piede) è unita al pistone da uno spinotto mentre la parte inferiore (testa) è unita all’albero motore dalle bronzine.
Bilancieri: organi costituiti da un braccio incernierato al centro per trasformare un moto rotatorio in alternativo.
Biscaggina: v. biscaglina.
Biscaglina: scaletta costituita da due cavi paralleli tra i quali sono inseriti gradini di corda, di legno o metallici.
Bitta: colonnina larga e poco alta, terminante con un collarino, che serve sulle banchine per dar volta ai cavi d'ormeggio delle navi e, sulle navi, per avvolgervi la catena dell'ancora o le gòmene.
Boa: 1) segnalamento marittimo ottico diurno consistente in una costruzione galleggiante ancorata sul fondo del mare posta per segnalare pericoli generici spesso sormontata da un fanale. 2) galleggiante ancorato sul fondo del mare usato per segnalazione o per ormeggio.
Bobina: trasformatore di corrente che riceve la corrente a bassa tensione dalla batteria (12-24 volt) e la trasforma in corrente ad alta tensione (15.000-18.000 volt) per mezzo di due avvolgimenti contenuti nel suo interno che provocano il fenomeno di induzione elettromagnetica. Dalla batteria la corrente raggiunge direttamente (quindi senza passare dalla bobina) anche il motorino d’avviamento che ingrana un pignoncino (posto sul suo asse) alla corona dentata del volano dando rotazione al motore.
Boccaporto: apertura, generalmente quadrangolare, praticata sul ponte di coperta per accedere all’interno dello scafo.
Bollettino (del mare): è costituito dalle prime tre parti del Meteomar e cioè: - avvisi - situazione - previsione e tendenza. Viene diffuso dalle stazioni radiofoniche della RAI (secondo programma) tre volte al giorno con i seguenti orari di tempo locale vigente: 07.00 / 15.45 (16.45 la domenica) / 22.45.
Bollettino (Meteomar): comunicato redatto a cura del Centro Nazionale Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) aggiornato e diffuso giornalmente ogni sei ore dalle stazioni radiotelefoniche costiere delle Poste e Telecomunicazioni in onde HF e VHF. I bollettini meteomar vengono annunciati sulla frequenza internazionale di soccorso (VHF = canale 16) e immediatamente trasmessi sulla frequenza di lavoro; sono consultabili anche presso le Capitanerie di Porto. Gli orari di trasmissione sono: 00.00 / 06.00 / 12.00 / 18.00 T.M.G. (ora di Greenwich); nel nostro fuso l’ascolto verrà fatto un’ora dopo. I bollettini Meteomar sono articolati in quattro parti: avvisi (temporali o burrasche in corso o previste) - situazione (caratteristiche del campo barico e della circolazione atmosferica nel Mediterraneo) - previsione (valida 12 ore) - tendenza (per le successive 12 ore) - tendenza del vento (per i mari italiani copre le 48 ore successive a quelle di previsione e tendenza) - osservazioni (vento, visibilità, stato del mare ecc.).
Bollettino (Meteo Telecom): si può ascoltare formando il numero telefonico indicato negli elenchi pubblicati dalla Telecom.
Bonaccia: calma assoluta del mare per mancanza di vento.
Bordo: a) ciascuno dei due fianchi di una nave e precisamente la parte al di sopra della linea di galleggiamento. b) lo spazio interno di un'imbarcazione, circoscritto dalle murate: a bordo (sulla nave) fuori bordo (fuori della nave).
Bordo (di marca libero): tacca impressa sulle murate di una nave che indica il livello massimo al quale può arrivare la linea di galleggiamento rispettando le condizioni di sicurezza indicate dal cantiere costruttore. L'altezza della linea di galleggiamento, ovviamente, varia a seconda del carico.
Bottazzo: corrente longitudinale, per lo più in legno o in canapa, applicato sul fianco delle imbarcazioni per protezione contro gli urti.
Bozzello: nome generico dei diversi tipi di carrucole usate in marina per le manovre, soprattutto veliche.
Bracciolo: elemento di sostegno, rinforzo, collegamento con altri elementi, per esempio all'unione tra baglio e costola ecc..
Brezza: modesto spostamento orizzontali dell’aria (6/10 kts), apprezzabile solo durante la bella stagione, che interessa le zone costiere. La formazione delle brezze avviene con la seguente modalità: di giorno la terra si riscalda più velocemente dell’acqua del mare e, l’aria calda, più leggera di quella fredda, tende a salire così che il vuoto creato viene colmato dall’aria più fresca proveniente dal mare. Si ha così la brezza di mare (dal mare verso la terra). Di notte il mare si raffredda più lentamente della terra e, l’aria calda, più leggera di quella fredda, tende a salire così che il vuoto creato viene colmato dall’aria più fresca proveniente dalla terra. Si ha così la brezza di terra (dalla terra verso il mare).
Briccola: nome che viene dato a segnalamenti marittimi ottici diurni nella laguna di Venezia. Si tratta di pali piantati a terra o in mare a opportuna distanza e sormontati da segnali, che hanno lo scopo di guidare navi e imbarcazioni in passaggi difficili e pericolosi.
Bronzina: cuscinetto di strisciamento in lega metallica facilmente fusibile, per supporti di perni.
Bugliolo: secchietto di legno, di cuoio o di tela spessa, con manico di corda, per attingere acqua dal mare.
Burrasca: vento violentissimo che imperversa su un ampio tratto di mare non sempre accompagnato da nubi, piogge o temporali.
Bussola (a torcia): v. bussola da rilevamento.
Bussola (da rilevamento): è una bussola dotata di un’impugnatura e di un traguardo (lente) attraverso il quale è possibile apprezzare il valore di un rilevamento. Tenendo in mano l’impugnatura, si orienta il traguardo nella direzione dell’oggetto da rilevare e si legge così l’angolo formato tra il nord magnetico, l’osservatore e la direzione dell’oggetto da rilevare (rilevamento magnetico). Essendo una bussola portatile, non si è in grado di determinare per essa una tabella delle deviazioni residue in quanto l’angolo di deviazione cambia a seconda del punto dell’imbarcazione nel quale ci si trova per effettuare il rilevamento; si userà allora l’accortezza di prendere rilevamenti stando il più lontano possibile da sorgenti magnetiche di bordo. Il rilevamento così ottenuto è quindi da ritenersi un rilevamento magnetico, essendo il campo magnetico di bordo incommensurabile (si considera d=0°).
Bussola (di governo o bussola normale): bussola posta in plancia in una posizione ben visibile che si usa durante la navigazione per leggere l'angolo di rotta o di prora. Attrezzata con apparecchio azimutale serve anche per apprezzare dei rilevamenti.
Bussola (giroscopica): bussola fondata sul principio del giroscopio. Indica il Nord Vero.
Bussola (magnetica): è uno dei quattro strumenti necessari per compiere la navigazione stimata (bussola - solcometro - contamiglia - orologio). Serve per determinare una direzione. In nautica viene impiegata per misurare: - l'angolo di prora - l’angolo di rotta - gli angoli di rilevamento, se attrezzata con particolari apparecchi -.I suoi componenti strutturali sono: il mortaio (contenitore amagnetico - bronzo, ottone, rame, materiali plastici -) - il liquido (contenuto all’interno del mortaio è costituito generalmente da una miscela di acqua distillata (80%) e alcool puro (20%), quest’ultimo miscelato per le sue proprietà anticongelanti; la funzione del liquido è duplice: smorzare i moti oscillatori, dovuti al rollio e al beccheggio e ridurre il peso della rosa dei venti sulla punta di sospensione) - lo stilo (perno costruito in materiale amagnetico duro, posizionato nel centro diametrale della base del mortaio dal quale s’innalza per terminare con una punta di sospensione su cui poggia la rosa dei venti) - la rosa dei venti (disco graduato da 0° a 360° in senso orario costruito in materiale amagnetico leggero; al centro della rosa dei venti e nella parte sottostante è collocato un cappelletto galleggiante la cui cavità è costituita da una pietra dura sulla quale poggia la punta di sospensione; la rosa dei venti è immobile e solidale agli aghi magnetici.) - l’elemento sensibile (insieme di aghi magnetici sempre in numero pari e paralleli tra loro; l’elemento sensibile è fissato inferiormente alla rosa dei venti, solidale con essa, in modo tale che lo zero della rosa, che indica il nord, sia disposto nella direzione della polarità positiva degli aghi magnetici) - la linea di fede (si tratta di una linea realizzata nella parte interna del mortaio che concretizza l’asse longitudinale dell’imbarcazione; in altre parole i gradi che si leggono in corrispondenza della linea di fede rappresentano la prora bussola dell’imbarcazione, cioè l’angolo formato tra la direzione del nord bussola e l’asse longitudinale dell’imbarcazione) - la chiesuola (colonna, fissata al ponte, sulla quale poggia la bussola; al suo interno sono alloggiati i magneti compensatori).
Bussola (normale): v. bussola di governo.

Cabotaggio: v. navigazione di cabotaggio.
Cala: 1) insenatura poco profonda che offre riparo a navi di modeste dimensioni. 2) Fondo della stiva di una nave adibito a magazzino. 3) Piano inclinato su cui si fanno scivolare i galleggianti per metterli in mare. 4) Operazione consistente nello stendere in mare le reti da pesca.
Calamita: v. magnete.
Calùmo: la parte del cavo di ancoraggio che sporge all'esterno della nave: si diparte dall'occhio di cubìa per arrivare alla cicala dell'ancora. In relazione alle condizioni meteorologiche la sua lunghezza deve essere dalle tre alle cinque volte il fondale.
Cambusa: deposito dei viveri per l'uso di bordo.
Cambusiere: marinaio addetto alla cambusa.
Camera (di carburazione): parte del carburatore all'interno della quale la benzina si mescola con l’aria.
Camera (di scoppio o di combustione): nella testa del cilindro di un motore lo spazio in cui avvengono le fasi di compressione e di scoppio (motore benzina) e quelle di compressione e di combustione (motore diesel).
Camicia (del cilindro): parte interna del cilindro in cui scorre il pistone.
Cammino (m): percorso compiuto dall'imbarcazione dall'inizio del suo moto, anche a diverse velocità.
Campana: segnalamento acustico, obbligatorio sulle imbarcazioni aventi lunghezza superiore ai 12 metri, usato soprattutto per segnalare la posizione in caso di visibilità ridotta.
Campo magnetico: spazio influenzato dal magnetismo.
Campo magnetico (di bordo): v. magnetismo di bordo.
Campo magnetico (terrestre): v. magnetismo terrestre.
Canale 16 (canale di soccorso): canale VHF con frequenza di 156.8 MHz (il numero dopo la virgola, moltiplicato per due corrisponde al numero del canale). Il VHF deve sempre essere tenuto acceso durante la navigazione sul canale 16.
Candela: organo che genera nella camera di scoppio la scintilla che provoca l'esplosione della miscela.
Candeletta: dispositivo posto nella precamera di combustione dei motori diesel a iniezione indiretta che ha la funzione di portare a temperatura adatta l’aria per rendere meno difficoltosa la partenza del motore.
Candeliere: asta verticale, metallica, fissata ai ponti scoperti delle navi per sostenere tende o battagliole.
Cannone (colpo di): segnale di soccorso emesso dalle navi militari.
Capitaneria di porto: ufficio amministrativo e residenza del capitano di un porto di mare, che ha giurisdizione su un tratto di costa, funzione di controllo sul movimento delle navi e di reclutamento per la leva marittima. (V. Uffici Marittimi e Autorità Marittima).
Capo di banda: v. falchetta.
Cappa: copertura di grossa tela impermeabile che protegge sopra coperta armi, boccaporti, strumenti, o altro dalla pioggia e dalle ondate. (V. navigare alla cappa).
Cappelletto (galleggiante): nella bussola magnetica è collocato nella parte sottostante la rosa dei venti; la sua cavità è costituita da una pietra dura sulla quale poggia la punta di sospensione.
Caratteristica luminosa (di un faro): ogni faro, di notte, è riconoscibile dalla sua caratteristica luminosa diversa l'una dall'altra. Tale caratteristica è descritta sulla carta nautica e, naturalmente, sul "Libro dei fari". Es.: Faro dell’isola di Pianosa: Lam. (2) 10s 47m 22M (vuol dire che lampeggia 2 volte ogni 10 secondi, è alto 47 metri sul livello del mare e ha 22 miglia di portata).
Carburatore: apparecchio che nei motori a scoppio serve a preparare la miscela aria-benzina (circa 18 parti d’aria e 1 di benzina) destinata a essere immessa nei cilindri. Nei motori a iniezione il carburatore è sostituito dalla pompa di iniezione e dagli iniettori.
Carena (o opera viva): la parte immersa dello scafo al di sotto della linea di galleggiamento. Sostanzialmente esistono tre tipi di carene: carena tonda (ha un grande volume e quindi una grande stabilità trasversale, è poco veloce e sopporta bene il carico), carena piatta (il suo volume è molto limitato ed è quindi poco stabile ma molto veloce), carena a “V” (permette all’imbarcazione di raggiungere forti velocità, non è particolarmente stabile ed è quella tipica delle imbarcazioni da diporto).
Carenare: 1) tirare in secco una nave per ripararne o pulirne la carena. 2) Operazione di pulitura o di riparazione della carena.
Carta nautica: rappresentazione in piano della superficie terrestre o di una sua porzione. Per ottenerla è necessario ricorrere a proiezioni che presentano però deformazioni angolari tra quanto rappresentato sulla carta e quanto realmente esistente sulla superficie terrestre. La proiezione più usata per la navigazione è la "proiezione di Mercatore". Carta nautica (1111): descrive la simbologia riportata sulla carta di Mercatore quindi altro non è che la legenda della simbologia delle carte nautiche.
Carta nautica (5D): è una carta ad uso didattico (la lettera “D” dopo il numero vuol proprio dire questo). Le carte ad uso didattico sono identiche a quelle usate per la navigazione, però non vengono aggiornate dall’I.I.M.M quindi "da non usare per la navigazione".
Carta sinottica (del tempo): letteralmente carta che dà una visione d'insieme, quindi che presenta le condizioni meteorologiche di varie regioni in un dato momento.
Carteggiare: eseguire il carteggio.
Carteggio: insieme delle operazioni grafiche che si compiono sulla carta nautica per risolvere i diversi problemi della navigazione.
Carter: v. coppa del motore.
Cassero: parte sopraelevata all'estrema poppa.
Castagnola: v. galloccia.
Castello: parte sopraelevata all'estrema prua.
Catamarano: nave da diporto, a vela o a motore, fatta di due scafi paralleli uniti da un ponte.
Catenaria: 1) curva che forma la catena o il cavo dell'ancora dall'occhio di cubia all'ancora. 2) Quantità di cavo o catena filata in acqua.
Cavallo (vapore): unità di misura pratica della potenza corrispondente a 735,5 wat (0,735 kW).
Caviglia: v. galloccia.
Cavitazione (dell'elica): è il fenomeno per cui l’elica non imprime all’imbarcazione la spinta che dovrebbe. Le cause della cavitazione possono essere diverse: una distribuzione errata dei pesi di bordo - un’errata inclinazione del motore rispetto all’asse longitudinale dell’imbarcazione (per un corretto funzionamento, l’angolo formato tra l’asse longitudinale e il piede del motore deve essere di 90°) - sagole o sacchetti di plastica impigliati all’elica - una pala dell’elica spezzata - l’elica che fuoriesce dall’acqua a causa di una rapida accostata.
Cavo: grossa e robusta corda di materiale vario. Nell'attrezzatura navale a seconda della costituzione e dell'impiego prendono nomi diversi: gòmene i cavi per ancore, gherlini quelli per ormeggio, sagole i cavi di piccole dimensioni.
Cavo (da tonneggio): uno dei grossi cavi che servono per tonneggiare. Si possono usare anche, in mancanza dell'ancora a paracadute, filati di poppa per mantenere la direzione verso la quale ci si sposta.
Cavo (dell'onda): il punto più basso dell'onda detto anche ventre o valle. Il dislivello tra la cresta dell'onda e il suo cavo dà l'altezza dell'onda.
CE: v. marcatura CE Centro Nazionale Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA): è l'organo operativo centrale del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Provvede alla ricezione, elaborazione e diffusione, nazionale e internazionale, dei dati e delle informazioni meteo convenzionali e da satellite. Elabora e distribuisce analisi e previsioni meteorologiche di base per le esigenze specifiche della Forza Armata e per l'utenza aeronautica e generale. Produce e diffonde gli avvisi meteorologici per la Protezione Civile e per la salvaguardia della vita in mare.
Ceppo: traversa posta sul fuso dell'ancora, presso la cicala, perpendicolare al piano che contiene le marre.
Cerchio azimutale: v. apparecchio azimutale.
Certificato d’uso del motore: è il documento ove sono indicate tutte le caratteristiche tecniche del motore fuoribordo. Nel certificato assume particolare importanza la potenza in kW e cv e la cilindrata del motore, ai fini dell'obbligatorietà della patente nautica per la condotta delle unità secondo le modalità previste per i natanti o per le imbarcazioni. Viene rilasciato dall'Autorità Marittima o dalla M.C.T.C.
Chiamata (VHF): bisogna innanzitutto accertarsi che la chiamata non avvenga nei primi tre minuti di ogni mezzora, periodo riservato esclusivamente alle chiamate di soccorso (silenzio radio). La chiamata tramite VHF viene inviata, sintonizzandosi su canale 16, con queste modalità: - tre volte il nominativo della stazione chiamata (nave, Capitaneria di Porto, stazioni delle PP.TT., circoli nautici ecc) - la parola “QUI” - tre volte il nominativo della propria imbarcazione -. Una volta ricevuta la risposta la stazione ricevente stabilirà su quale lunghezza d’onda continuare la conversazione poiché “canale 16” deve essere subito abbandonato in quanto “canale di soccorso”. Chiamata (VHF di soccorso): la chiamata di soccorso si invia solo quando una nave è minacciata da un pericolo grave ed è a rischio “l’incolumità della vita umana in mare”. Ci si collega a canale 16 e si segue la seguente procedura: - tre volte la parola “MAYDAY” pronunciata alla francese (MEDÈ) - la parola “QUI” - tre volte il nominativo della propria imbarcazione - la posizione geografica (latitudine e longitudine) - la natura del pericolo e altre informazioni utili ai soccorritori. Una volta ricevuta la chiamata di soccorso l’unità che si appresta a portare assistenza alla nave in difficoltà invierà a sua volta un messaggio di “RICEVUTO MAYDAY” e comunicherà a questa la propria posizione geografica, la sua velocità e il tempo presunto per raggiungerla. Chiamata (VHF messaggio di sicurezza): si tratta di un messaggio trasmesso dalle stazioni radiofoniche di Rai 2 e dalle stazioni R.T.F. delle PP.TT. che contiene notizie riguardanti la sicurezza della navigazione (zone interdette alla navigazione, rottami pericolosi alla deriva, installazione di piattaforme in mare, avvisi meteorologici importanti ecc.). Il messaggio di sicurezza è costituito dalla parola “SECURITÉ “ ripetuta tre volte sulla frequenza di canale 16. Anche gli “Avvisi ai Naviganti” che hanno carattere di particolare urgenza vengono trasmessi attraverso un messaggio di sicurezza. Chiamata (VHF messaggio di urgenza): Il messaggio di urgenza ha la precedenza su tutti gli altri ad eccezione di quello di soccorso e riguarda la sicurezza di una nave o dei suoi passeggeri quando, tuttavia, non è a rischio “l’incolumità della vita umana in mare”. Ci si collega a canale 16 e si segue la seguente procedura: - tre volte la parola “PAN” (Priority Advice Navigation - Annuncio Prioritario per la Navigazione) - la parola “QUI” - tre volte il nominativo della propria imbarcazione - la posizione geografica (latitudine e longitudine) - la natura del pericolo e altre informazioni utili ai soccorritori.
Chiesuola: colonna, fissata al ponte, sulla quale poggia la bussola; al suo interno sono alloggiati i magneti compensatori.
Chiglia: trave longitudinale collegata nella zona prodiera alla ruota di prua e in quella poppiera al dritto di poppa.
Cicala: anello situato all'estremità superiore del fuso dell'ancora, per il fissaggio della catena.
Ciclo luminoso (di un faro o di un fanale): periodo di tempo durante il quale si compie la fase luminosa e l'eclisse. È indicato sulla carta sulla carta nautica in prossimità del simbolo che identifica i segnalamenti luminosi e, più in dettaglio, sul Libro dei Fari.
Ciclone: area di bassa pressione atmosferica delimitata da linee isobare chiuse, a forma più o meno ellissoidale, con valori della pressione gradualmente decrescenti dalla periferia verso il centro. Il movimento dell'aria in una zona ciclonica è centripeto con senso antiorario nell'emisfero boreale e orario nell'emisfero australe.
Cilindro: organo entro il quale scorre il pistone.
Cima: cavo, fune.
Circolo massimo: uno degli infiniti circoli aventi come centro il centro della Terra.
Circolo meridiano: uno degli infiniti circoli massimi passanti per i poli; i principali sono 180 (uno per ogni grado dell’angolo giro).
Circomare: v. Autorità Marittima.
Circondari Marittimi: v. Autorità Marittima.
Circondariali marittimi: v. Autorità Marittima.
C.I.S.: v. Codice Internazionale dei Segnali.
Codice Internazionale dei Segnali (C.I.S.): si tratta di un codice internazionale composto da 26 bandiere (una per ogni lettera dell’alfabeto inglese) più 10 (una per ogni numero) alle quali si aggiungono guidoni che hanno particolari significati. Tali bandiere servono per comunicare tra imbarcazioni situazioni di pericolo o semplicemente richieste di vario tipo. Generalmente sono poco usate dai diportisti: tra queste ha particolare importanza la bandiera “ALFA” che segnala un sommozzatore nelle acque internazionali. (v. pag. 54, punto 88).
Coffa: sorta di terrazzino sugli alberi dei velieri destinato a contenere gli uomini addetti alle manovre delle vele.
(CNMCA): v. Centro Nazionale Meteorologia e Climatologia Aeronautica.
Collisione: scontro tra due unità in movimento.
Comandante: capo dell'equipaggio di un'unità avente diritti, come l'obbedienza delle persone a bordo agli ordini impartiti e doveri, come dover rispondere penalmente e civilmente di eventuali errori o mancanze.
Combustione - espansione (fase di): solo nel motore diesel. Delle quattro fasi del motore questa è quella attiva. Un iniettore spruzza all’interno del cilindro gasolio nebulizzato che, a contatto con l’aria surriscaldata, brucia, con conseguente discesa del pistone.
Compamare: v. Autorità Marittima.
Compartimenti marittimi: v. Autorità Marittima.
Compass: in inglese, bussola.
Compasso (a punte fisse): v. compasso nautico.
Compasso (nautico): strumento usato per descrivere circonferenze o prendere misure; è costituito da due aste di uguale lunghezza, collegate fra loro a cerniera così da poterle far divergere a piacimento. Il compasso nautico e del tipo a punte fisse ed è quindi dotato di due punte metalliche anziché di una punta metallica e di una mina per matita.
Compensazione (della bussola magnetica): operazione mediante la quale un tecnico autorizzato (tecnico compensatore) riduce il valore della deviazione magnetica agendo sui magneti compensatori situati all'interno della bussola stessa.
Compressione (fase di): nel motore a benzina il pistone risale e comprime la miscela; si chiude la valvola di aspirazione. Il motore diesel, in questa fase, comprime solo aria: a seguito di questa compressione (40-50 atmosfere) l’aria raggiunge una temperatura di circa 800° C.
Condurre (un'imbarcazione): guidare, portare un'imbarcazione.
Condotta (di un'imbarcazione): la guida di un'imbarcazione.
Cono (nero): segnale diurno esposto durante la navigazione dalle unità a vela quando navigano anche a motore: in questo caso la punta del cono deve essere rivolta verso il basso. Due coni uniti per le punte indicano un peschereccio, due coni uniti per le basi un rimorchiatore.
Consumo (di carburante): il consumo specifico di un motore si esprime in grammi/cavallo/ora (g/cv/h) che è costante per ogni motore a seconda della sua categoria. Il motore a scoppio 4 tempi consuma 230 g/cv/h, il motore a scoppio 2 tempi consuma 300 g/cv/h, il motore diesel consuma 180 g/cv/h. Una volta moltiplicato il consumo specifico del motore per il numero dei cavalli si procede trasformando i g/cv/h in chili e quindi in litri dividendo l'importo per 0,8 (peso approssimativo del carburante). A questo punto è sufficiente moltiplicare il consumo orario così trovato per il numero di ore di navigazione. Più semplicemente, ricordarsi di consultare la paginetta della licenza di navigazione, o il certificato d’uso del motore se trattasi di motore fuoribordo, sui quale sono indicate le caratteristiche del motore Qui si trova direttamente il consumo orario espresso in litri all’ora (lt./h). Molto importante aggiungere al consumo di carburante calcolato almeno un 30% in più: questo perché, durante la navigazione, si potrebbero trovare condizioni meteorologiche sfavorevoli (vento o corrente contrari), oppure l'imbarcazione potrebbe avere la carena sporca o potrebbe essere gravata da un carico particolarmente pesante ecc..
Contamiglia: è uno dei quattro strumenti necessari per compiere la navigazione stimata (contamiglia - bussola - solcometro - orologio) e misura le miglia compiute da un'imbarcazione: si chiama anche "log".
Controbordo: posizione riferita al modo di avanzare di due navi che procedono in senso opposto con rotte parallele.
Controchiglia: elemento esterno posto a protezione della chiglia.
Conversione: operazione algebrica attraverso la quale si trasformano la prora vera o i rilevamenti veri (tracciati sulla carta nautica) in prora bussola, da assegnare al timoniere, o in rilevamenti bussola. Si risolve cambiando il valore dei segni della declinazione e della deviazione: se questi sono positivi (+) il loro valore dovrà essere detratto, se sono negativi (–) il loro valore dovrà essere sommato. Nel procedimento di conversione prima si considera la declinazione e poi la deviazione in quanto il passaggio intermedio è sempre il valore magnetico. Nella pratica la conversione viene effettuata solo per le prore, mentre per i rilevamenti si attua solo la correzione. È infatti immotivato correggere una prora in quanto il comandante traccia sulla carta nautica la prora vera per poi trasformarla in prora bussola da dare al timoniere e non avrebbe senso il contrario.
Coordinate geografiche: sono la latitudine e la longitudine. I meridiani e i paralleli formano un reticolo ideale (reticolo geografico) attraverso il quale è possibile stabilire la posizione di un punto sulla superficie terrestre.
Coperta: il ponte scoperto esteso da poppa a prua.
Coppa (del motore o dell'olio): vaschetta posta sotto il basamento del motore in cui si raccoglie l'olio di lubrificazione.
Corno (da nebbia): segnalamento acustico di bassa tonalità usato in presenza di nebbia.
Coronamento: parte superiore dell'estremità poppiera..
Corpo morto: manufatto generalmente in cemento posato sul fondo, nei porti o in rada, dotato di un golfare al quale si dà volta una cima per ormeggiare l'imbarcazione.
Corrente (di marea): correnti di senso opposto generate dall'alternarsi dei due flussi e dei due riflussi di marea.
Corrente (marina): si tratta del movimento orizzontale degli strati superiori dell’acqua marina causati dalla differenza di temperatura e di densità dell’acqua. La si può considerare come un grande fiume che corre nell’acqua del mare. Quando si parla di direzione di una corrente ci si riferisce al senso verso la quale questa si sposta (es. corrente di nord-est vuol dire che si dirige a nord-est: questo contrariamente al vento la cui direzione ne indica la provenienza (es. il vento grecale proviene da nord-est). Per questo motivo si dice che "il vento viene e la corrente va".
Correzione: operazione algebrica attraverso la quale si trasformano la prora bussola o i rilevamenti bussola in prora vera o in rilevamenti veri. Si risolve mantenendo il valore dei segni della declinazione e della deviazione: se sono positivi (+) il loro valore dovrà essere sommato, se sono negativi (–) dovrà essere detratto. Nel procedimento di correzione prima si considera la deviazione e poi la declinazione in quanto il passaggio intermedio è sempre il valore magnetico. Nella pratica la correzione viene effettuata solo per i rilevamenti, mentre per le prore si attua solo la conversione. È infatti immotivato convertire un rilevamento in quanto lo si apprezza col suo valore bussola per poi riportarlo sulla carta nautica al fine di stabilire il punto nave e non avrebbe senso il contrario.
Costa: (v. ordinata).
Costola: ciascuna delle parti verticali o subverticali delle ordinate.
C.Q.R.: tipo di ancora a marre articolate detta anche ancora a vomere. Il termine "C.Q.R" è l'acronimo del francese "chasse que rarement" (scivola molto raramente), oppure lo si fa risalire anche alla parola inglese "security".
Cresta (dell'onda): il punto più alto dell'onda. Il dislivello tra la cresta dell'onda e il suo cavo dà l'altezza dell'onda.
Crociera: viaggio da diporto o di istruzione che si fa su un'unità seguendo un tragitto e un programma fissato in precedenza. Si dice "velocità di crociera" la velocità costante che può essere mantenuta in viaggio da un'unità: è inferiore alla velocità massima che il veicolo può tenere, ma è più sicura e più economica.
Cubia: v. occhio di cubia.
Cruiser: unità a motore avente dimensioni e caratteristiche tali da poter essere impiegata per lunghe navigazioni. Di prestazioni generalmente più modeste il tipo day cruiser, impiegato per lo più nella navigazione diurna.

d (delta): quarta lettera dell'alfabeto greco con la quale si indica la deviazione magnetica.
d. o decl.: declinazione magnetica.
Dar fondo (all'ancora): gettare l'ancora in mare, ancorarsi.
Dar volta (a una cima): legare una cima a un oggetto fisso tipo una galloccia o una bitta.
Darsena: specchio d'acqua interno di un porto, più riparato dal moto ondoso del mare aperto, nel quale ormeggiano navi e imbarcazioni; può essere delimitata da banchine.
Day Cruiser: unità a motore avente prestazioni più modeste del cruiser impiegata per lo più nella navigazione diurna.
Decl. o d: declinazione magnetica.
Declinazione (magnetica - d. o Decl. -): è l’angolo formato tra la direzione del nord vero e la direzione del nord magnetico; si misura da 0° a 180° verso Est (positiva ,+) e da 0° a 180° verso Ovest (negativa,–) a seconda che il nord magnetico sia a Est o a Ovest del nord vero. Il suo valore varia da luogo a luogo e, seppur lentamente, secondo il passare degli anni. Tale dato è indicato all’interno delle rose dei venti di ogni carta nautica riferito ad un certo anno come è inoltre indicata la sua variazione annua in valore assoluto (in aumento o in diminuzione). La causa della sua esistenza è il magnetismo terrestre.
Delegazioni di spiaggia: v. Autorità Marittima.
Delfiniera: sorta di passerella che sporge all'estrema prora di alcuni cabinati a motore per permettere la caccia, con il fucile lanciarpioni, di grossi pesci.
Demanio: il complesso dei beni dello Stato e degli enti pubblici. Del demanio statale fanno parte il lido del mare, la spiaggia, le rade, i porti, i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche e le opere destinate alla difesa militare. Caratteristiche dei beni che fanno parte del demanio pubblico sono l'inalienabilità e l'incommerciabilità.
Denuncia di evento straordinario: rapporto che il comandante deve stilare all’Autorità Marittima, dopo l’arrivo a destinazione, nel caso che, durante la navigazione, abbia assistito a collisioni, incagli, falle, incendi, danni causati a reti da pesca ecc., o nel caso che ne sia stata direttamente interessata la sua unità. Inoltre il comandante deve presentare al Pretore o al Tribunale del luogo di approdo, entro 24 ore dall’arrivo, la “relazione di evento straordinario” che servirà anche ai fini assicurativi.
Deriva: controchiglia nelle unità a vela avente lo scopo di limitare lo scarroccio.
Deriva (ldr): è l'angolo formato tra la Rv e la Pv a causa della corrente. Quindi lo si può definire come lo spostamento laterale dell’imbarcazione causato dalla corrente.
Derivare: detto di imbarcazione che subisce una deviazione su un fianco per l'azione della corrente. Durante la navigazione non ci si accorge se si va alla deriva in quanto il riferimento della scia dell’imbarcazione non è da prendere in considerazione (cosa che invece è utile per vedere se l'imbarcazione scarroccia) poiché, in questo caso, è tutto il mare che si sposta sotto e quindi la scia è sempre in corrispondenza dell’asse longitudinale. Appena se ne avrà la possibilità, si apprezzeranno dei rilevamenti che permetteranno di stabilire se il “Punto Nave” corrisponde al “Punto Stimato”. Si può però conoscere l’esistenza di eventuali correnti periodiche consultando il Portolano.
Deviazione magnetica (d=delta): è l’angolo formato tra la direzione del nord magnetico e la direzione del nord bussola; si misura da 0° a 180° verso Est (positiva ,+) e da 0° a 180° verso Ovest (negativa,–) a seconda che il nord bussola sia a Est o a Ovest del nord magnetico. Il valore della deviazione magnetica varia secondo l'orientamento della prora dell'imbarcazione. La causa dell’esistenza della deviazione magnetica è il magnetismo di bordo. Per ridurre la deviazione magnetica si deve far compensare la bussola da tecnici compensatori autorizzati i quali, attraverso un’operazione definita “giri di bussola”, riescono a ridurre la deviazione a valori oscillanti tra i -3° e i + 3° circa, inserendo nella chiesuola piccoli magneti che correggono l’andamento degli aghi della bussola (magneti compensatori). A questo punto viene redatta una “tabella delle deviazioni residue” (residue perché non più compensabili) che, in funzione dell’angolo di prora, fornisce il valore della deviazione.
Deviazione (magnetica residua): si tratta della deviazione magnetica di un'imbarcazione dopo che questa è stata sottoposta ai giri di bussola, effettuati da un tecnico compensatore, per ridurne la deviazione iniziale.
Diafono: segnalamento acustico funzionante mediante intermittenze di un flusso d'aria prodotto da un cassetto di distribuzione a movimento di traslazione. Il suo suono, in condizioni favorevoli, può essere udito fino a 25 miglia di distanza.
Diamante: parte terminale del fuso dell'ancora da cui si dipartono le marre.
Diametro (dell'elica): il diametro dell'elica fa parte delle caratteristiche dell'elica (diametro - passo - senso di rotazione - numero delle pale) e consiste nel diametro del cerchio circoscritto all'estremità esterna delle pale.
Differenza di latitudine: arco di meridiano compreso tra i paralleli passanti per due punti presi in considerazione.
Differenza di longitudine: arco di equatore compreso tra i meridiani passanti per due punti presi in considerazione.
Dinamo: generatore che produce ed eroga corrente continua.
Diporto: v. navigazione da diporto.
Direzione (del vento): settore dell'orizzonte da quale proviene il vento.
Direzioni marittime: v. Autorità Marittima.
Dislocamento: peso della nave espresso in tonnellate peso (1 T =1.000 chilogrammi). Il suo valore è identificabile con il principio di Archimede: ”un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del fluido spostato”.
Documenti di bordo: si tratta di documenti che devono essere a bordo dell'imbarcazione da mostrare su richiesta delle forze dell'ordine durante un eventuale controllo. Sono: licenza di navigazione, contrassegno di avvenuto pagamento dell'assicurazione, patente nautica, certificato d'uso del motore.
Doppiare: oltrepassare una nave o un altro punto evidente.
Dormiente: trave posta longitudinalmente tra un baglio e l'altro ai lati dello scafo.
Dotazioni di bordo di sicurezza: insieme di attrezzature e strumenti atti a prevenire o fronteggiare situazioni di pericolo o di emergenza. (V. pag. 12, punto 11).
Douglas: v. Scala Douglas.
Draga: v. nave che draga.
Dragamine: v. nave che draga le mine.
Dragare: scavare il fondo del mare, di un canale o di un porto per mezzo di una draga.
Dritta: la parte destra di un'imbarcazione.
Dritto di poppa: elemento strutturale che chiude lo scafo all'estremità poppiera.
Dritto di prua: elemento strutturale verticale che chiude lo scafo all'estremità prodiera.
Dromo: segnalamento marittimo ottico diurno consistente in una piccola costruzione a forma di parallelepipedo o di cilindro o di tronco di cono che permette di riconoscere la costa ove non siano presenti particolari caratteristiche naturali. Dromi sono anche i segnalamenti costieri artificiali, generalmente costituiti da file di pali piantati a terra o in mare a opportuna distanza e sormontati da segnali, che hanno lo scopo di guidare navi e imbarcazioni in passaggi difficili e pericolosi: questi ultimi, nella laguna veneta, si chiamano “briccole”.

Eccentrico: organo meccanico impiegato per trasformare moti rotatori in moti rettilinei alternativi.
Eclisse (di un faro o fanale): periodo di tempo durante il quale il segnalamento luminoso non emana luce.
Ecoscandaglio (o scandaglio acustico): scandaglio costituito da un generatore di suoni o ultrasuoni e da un ricevitore di eco (idrofono) che consentono di valutare la profondità dell'acqua misurando il tempo che intercorre dall'emissione del suono alla ricezione dell'eco.
Effetti (dell'elica sull'imbarcazione): sono sostanzialmente due: l’effetto propulsivo che permette all’imbarcazione di muoversi e l’effetto sbandante. A causa dell’effetto sbandante, con imbarcazione che avanza, la poppa accosta dalla stessa parte del senso di rotazione dell’elica; quindi con un’elica destrorsa la poppa accosta a dritta, con un’elica sinistrorsa la poppa accosta a sinistra. L’effetto sbandante è più sensibile con moto retrogrado (retromarcia) e nelle unità con motore entrobordo. Effetti (del timone sull'imbarcazione): sono tre: l’effetto direzionale che permette all’imbarcazione di accostare; l’effetto sbandante causato dalla forza centrifuga; l’effetto frenante (quando si accosta, l’imbarcazione perde velocità).
Elemento sensibile: nella bussola magnetica si tratta di un insieme di aghi magnetici sempre in numero pari e paralleli tra loro. L’elemento sensibile è fissato inferiormente alla rosa dei venti (solidale con essa) in modo tale che lo zero della rosa (che indica il nord) sia disposto nella direzione della polarità positiva degli aghi magnetici.
Elenco dei fari e dei segnali da nebbia: è una pubblicazione edita dall’I.I.M.M., chiamata comunemente “Libro dei fari”, in cui “sono riportate l’ubicazione e le caratteristiche di tutti i segnalamenti luminosi e sonori esistenti lungo le coste, in mare aperto e all’interno dei porti, del Mar Mediterraneo, del Mar Nero e del Mar d’Azov. I segnalamenti sono indicati in ordine geografico e contraddistinti da un numero progressivo al quale si fa riferimento nell’indice alfabetico delle località, in fondo al volume. In particolare per ogni segnalamento sono riportati: - il nome, l’ubicazione e le coordinate geografiche della località - la caratteristica della luce (tipo della luce, colore, periodo e portata) - l’altezza della luce espressa in metri riferita al livello medio del mare - la descrizione della costruzione o del sostegno.
Elica: organo propulsivo dell’imbarcazione costituito da una serie di pale calettate su un mozzo che, ruotando, si avvita nel fluido in cui è immerso a somiglianza di una vite che gira in un dado. Le sue caratteristiche sono: il passo; il senso di rotazione; il diametro; il numero delle pale.
Elica (destrorsa): ci si riferisce al senso di rotazione dell'elica. Vuol dire che, per un osservatore posto al di fuori dell’imbarcazione che vede la poppa (punto di vista) e, con imbarcazione che avanza, l’elica gira in senso orario.
Elica (duoprop): è costituita da due serie di pale simmetriche controrotanti inserite su un unico mozzo; è stata realizzata per diminuire l'effetto sbandante.
Elica (sinistrorsa):
ci si riferisce al senso di rotazione dell'elica. Vuol dire che, per un osservatore posto al di fuori dell’imbarcazione che vede la poppa (punto di vista) e, con imbarcazione che avanza, l’elica gira in senso antiorario. Eliche (controrotanti): nelle imbarcazioni dotate di due motori questi hanno le eliche controrotanti (una destrorsa e l’altra sinistrorsa); in questo modo gli effetti sbandanti provocati dalle eliche di ciascun motore si compensano tra loro, a condizione che i motori compiano lo stesso numeri di giri.
Equatore: circolo massimo perpendicolare all’asse di rotazione della Terra; l’equatore divide la Terra in due emisferi: - nord o settentrionale o boreale - sud o meridionale o australe.
Equatore (magnetico): circolo massimo perpendicolare all'asse magnetico. L'equatore magnetico coincide all'incirca con l'equatore vero.
Equipaggiamento: l'insieme degli strumenti, attrezzature e accessori, necessari per la navigazione.
Equipaggio: l'insieme di tutti gli uomini addetti al servizio di una nave con esclusione degli ufficiali.
Emisfero: la metà del globo terrestre e, più precisamente, ciascuna delle due parti uguali in cui è divisa la Terra dall'equatore o da un meridiano.
Emisfero meridionale (sud o australe): la metà del globo terrestre a sud dell'equatore.
Emisfero occidentale (ovest): la metà del globo terrestre a ovest del meridiano di Greenwich.
Emisfero orientale (est): la metà del globo terrestre a est del meridiano di Greenwich.
Emisfero settentrionale (nord o boreale): la metà del globo terrestre a nord dell'equatore.
Est: il punto cardinale corrispondente a quella parte dell'orizzonte dove sembra sorgere il Sole. Opposto a Ovest è chiamato anche "levante" o "oriente".
Estintore: apparecchio atto a spegnere inizi d'incendio. Durante l'operazione di spegnimento il suo getto deve essere orientato alla base della fiamma e, cosa molto importante, si ricordi che la durata dello spruzzo è molto limitata (circa 1 secondo per ogni chilo di sostanza estinguente). Estintore (ad anidride carbonica - CO2 -): agisce per soffocamento in quanto l'anidride carbonica, più pesante dell’aria, crea una nuvola isolante tra combustibile e aria. Adatta per incendi sprigionatisi in locali chiusi la si usa dopo aver serrato tutte le aperture esterne (oblò, boccaporti ecc.) in modo che, già con questa operazione, l’incendio tenda ad esaurirsi per mancanza di ossigeno. È importantissimo usare questo l’estintore stando fuori dal locale incendiato o usando opportune maschere in quanto l’anidride carbonica, togliendo ossigeno, potrebbe risultare mortale. Estintore (a gas alogenati - (fluobréne -): tali gas agiscono per azione chimica e per soffocamento; possono sviluppare gas tossici.
Estintore (a polvere inerte): agisce per soffocamento creando una nuvola isolante tra combustibile e comburente. È un estintore di tipo universale, idoneo per qualsiasi tipo di incendio (anche se il suo uso è sconsigliato sulle parti meccaniche perché la polvere potrebbe gripparle).
Estintore (a schiuma): agisce per raffreddamento e soffocamento; da non usare su incendi di apparecchiature elettriche in quanto, contenendo acqua, potrebbe provocare corti circuiti ed ancora, essendo l’acqua buon conduttore di corrente, potrebbe trasmettere corrente all’operatore.

Fi: ventunesima lettera dell'alfabeto greco con la quale si indica la latitudine.
Falchetta (o capo di banda): orlo superiore dei fianchi di un'imbarcazione.
Falla: squarcio, apertura prodottasi nella carena di una nave in seguito a collisione, incaglio, ecc.
Fanale: segnalamento marittimo ottico notturno. Si tratta di una luce che indica pericoli generici (piattaforme petrolifere, postazioni di pesca fisse, relitti affioranti, scogli affioranti ecc.). I fanali li troviamo anche all’imboccatura dei porti (verde a dritta e rosso a sinistra entrando) ed ancora sulle imbarcazioni (tutte le unità in navigazione notturna devono essere illuminate da appositi fanali. Non hanno una loro caratteristica luminosa, non servono per orientarsi essendo tutti molto simili tra loro. Hanno generalmente portata intorno alle 4 - 5 miglia.
Fanale di coronamento (135°): v. fanale di poppavia.
Fanale di fonda: fanale bianco (360°) posto a prua delle navi ancorate. Se la nave ha lunghezza uguale o superiore a 50 metri mostra un secondo fanale di fonda, a poppavia del primo, più in basso, rispetto al primo, di almeno 4,5 metri.
Fanale di poppavia (135°): fanale a luce bianca, posto il più possibile a poppa, che illumina un settore di orizzonte di 135° (67°30' a partire dalla poppa verso dritta e 67°30' a partire dalla poppa verso sinistra). È detto anche fanale di coronamento perché serve a completare (coronare) l'angolo giro formato dai due fanali laterali più questo di poppavia.
Fanale di testa d'albero (225°): si tratta di un fanale a luce bianca posto al disopra dell’asse longitudinale della nave che illumina un settore di orizzonte di 225° (112°30’ a partire dalla prua verso dritta e 112°30’ a partire dalla prua verso sinistra).
Fanale visibile per tutto l'arco dell'orizzonte (360°): può essere di vari colori e illumina tutto l’arco dell’orizzonte.
Fanali laterali (112°30'): si tratta di fanali consistenti in un fanale a luce verde (112°30’) posto sul lato di dritta della nave e in un fanale a luce rossa (112°30’) posto sul lato sinistro: entrambi illuminano un settore di orizzonte di 112°30’ a partire dalla prua, uno verso dritta (colore verde), uno verso sinistra (colore rosso).
Faro: segnalamento marittimo ottico notturno e diurno. Rappresenta un punto cospicuo (noto, riconoscibile). Dotato di una propria “caratteristica luminosa” (di notte) e identificabile dalla propria “struttura” (di giorno) permette al navigante di orientarsi; serve per stabilire il punto nave e, se è collocato all'interno di un porto, anche per gli atterraggi. Attraverso la sua caratteristica luminosa e la sua struttura (diversa l’una dall’altra), si è in grado di identificarlo e di riconoscerlo. Generalmente ha portata superiore alle 10 miglia. Il suo ciclo luminoso è costituito da una fase luminosa e da un'eclisse.
Fasce elastiche: anelli posti lateralmente ai pistoni che assicurano la perfetta tenuta tra cilindro e pistone; le ultime due, collocate inferiormente al pistone, hanno la funzione di raschiare l’olio in esubero e di riportarlo nella coppa (fasce raschiaolio). Fasciame: parte impermeabili che ricopre l'ossatura dello scafo creando quindi un involucro stagno.
Fase luminosa (di un faro o fanale): periodo di tempo durante il quale il segnalamento luminoso emana luce.
Fasi (del motore): v. aspirazione - compressione - scoppio - combustione - scarico.
Femminella: una delle boccole nelle quali si infilano gli agugliotti per incernierare il timone allo specchio di poppa.
Fiancata: ciascuna delle parti laterali di una imbarcazione.
Filare (la cima dell'ancora): lasciar scorrere il cavo dell'ancora quindi, per traslato, ancorarsi (contrario di spedare).
Fischio: segnalamento acustico usato per impartire ordini all'equipaggio o per segnalare la propria posizione in caso di visibilità limitata o per avvertire di una manovra che si sta eseguendo.
Flotta: l'insieme delle navi, da guerra o mercantili, di uno Stato o di una società di navigazione.
Flusso (di marea o alta marea): innalzamento della massa acquea con periodo di 12h25'.
Folata: soffio impetuoso di vento, ventata.
Fonda: insenatura marina, rada abbastanza profonda, perché una nave possa esservi ancorata. "Dare alla fonda" significa ancorarsi.
Fondale: profondità, in un dato punto, delle acque marine o lacustri.
Fondo (del mare): la superficie solida su cui posa la massa liquida.
Formaggetta: pomo di forma ellissoidale posto alla sommità dell'asta delle bandiera.
Fortunale: tempesta terribile e disastrosa con venti violentissimi che soffiano a una velocità di ca. 100 km. orari.
Frangente: 1) onda di mare che si rompe spumeggiando contro scogli, navi, ecc.; in particolare onda che si frange in prossimità della spiaggia e scivola spumeggiante su di essa. 2) Roccia, secca o altro contro cui vanno a rompersi le onde del mare e, anche il punto in cui esse si frangono.
Frenello: ciascuna delle due funi o catene che, tramite una barra di comando concorrono a imprimere al timone l'evoluzione necessaria per l'accostata.
Frequenza (di lavoro - VHF -): una delle numerose frequenze, diverse da quella di canale 16 (156,8 MHz), attraverso la quale è possibile comunicare tra nave e nave, tra nave e Capitanerie di Porto, tra nave e stazioni delle PP.TT., al fine di lasciare libero canale 16 per eventuali chiamate di emergenza.
Frequenza (internazionale di soccorso - VHF -): frequenza di 156.8 MHz (il numero dopo la virgola, moltiplicato per due corrisponde al numero del canale). (V. anche "canale 16").
Fronte: linea che separa due masse d’aria aventi pressione e temperatura diverse. Fronte caldo: la massa d’aria calda avanza sospingendo l’aria fredda. Il passaggio del fronte caldo è accompagnato da piogge e da variazioni del vento.
Fronte freddo: la massa d’aria fredda avanza sospingendo l’aria calda. Il passaggio del fronte freddo è accompagnato da nubi basse e forti piogge.
Fronte occluso: quando un fronte freddo raggiunge un fronte caldo. Si hanno perturbazioni che presentano caratteristiche simili al fronte caldo e al fronte freddo.
Fronte caldo: massa d’aria calda che avanza sospingendo l’aria fredda. Il passaggio del fronte caldo è accompagnato da piogge e da variazioni del vento.
F.t.: v. lunghezza massima fuori tutta.
Fuoco a mano: cilindretto che si accende mediante sfregamento o "a strappo"; emette una luce rossa o arancione della durata di circa 60 secondi. Ha una portata non superiore alle 6 - 7 miglia considerata anche l'altezza limitata alla quale si trova l'operatore che lo usa.
Fuso: parte centrale rettilinea dell'ancora unita da una parte alla cicala e dall’altra alle marre.
Fuso (orario): ciascuna delle ventiquattro parti uguali (limitate da due meridiani che differiscono di 15° di longitudine) in cui è suddivisa la superficie terrestre. Sono dette fusi orari perché in ogni punto al loro interno si ha, per convenzione, la stessa ora (quella del meridiano medio). Il fuso zero è compreso tra il meridiano 7° 30' E ed il meridiano 7° 30' W ed ha come meridiano regolatore quello di Greenwich.

Gaffa: v. "mezzo marinaio".
Galloccia: elemento in legno o metallo a forma di "T", detto anche castagnola o caviglia, che fissato allo scafo o agli alberi di un natante serve per dar volta alle cime.
Gasdotto: conduttura per il trasporto del gas sul posto di consumo. Nelle carte nautiche i gasdotti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Gassa: anello formato da una cima o da un cavo.
Gavitello: piccolo galleggiante di legno, sughero, plastica, lamierino metallico, generalmente a forma di sfera o di due coni uniti per le basi, collegato con una cima o una catenella a un peso appoggiato sul fondo. È usato per segnalare qualcosa di sommerso: scogli, secche, relitti, corpi morti, ancore (in quest'ultimo caso, se collegato all'ancora prima di darle fondo, si chiama grippiale).
Gavone: spazio chiuso, utilizzabile per collocare liquidi o altri materiali, situato al di sotto del ponte di coperta.
Generatore (di corrente): v. dinamo.
Geografia: scienza che studia, interpreta, descrive e rappresenta la Terra e i diversi organismi che si individuano sulla sua superficie, particolarmente in relazione alla presenza e all'opera dell'uomo. Il Portolano contiene una raccolta sistematica di informazioni riguardanti la geografia, la meteorologia, i segnalamenti delle coste, dei porti ecc..
Geoide: solido grossolanamente sferico, simile alla forma della Terra, ottenuto matematicamente, senza cioè tener conto delle irregolarità della superficie terrestre.
Gerhard Kremer: v. Mercatore.
Gherlino: cima per l'ormeggio o l'ancoraggio.
Ginocchio (o staminale): parte ricurva dell'ordinata.
Giorno (lunare medio): periodo in cui la luna compie un giro di rotazione intorno al suo asse: la sua durata è di 24h50'.
Giardinetto: parte esterna dello scafo a dritta (giardinetto di dritta) e a sinistra (giardinetto di sinistra) che collega la poppa al traverso. “Prendere il mare al giardinetto”: con mare formato è così possibile avere migliore manovrabilità. (v. pag. 51, punto 80).
Giri (di bussola): operazione attraverso la quale un tecnico autorizzato riesce a ridurre la deviazione magnetica della bussola agendo sui magneti compensatori situati all'interno di essa.
Girobussola: v. bussola giroscopica.
Giroscopio: corpo con simmetria di rotazione attorno a un asse. In particolare, strumento o dispositivo costituito, nella forma più comune, da un massiccio disco metallico omogeneo che può liberamente ruotare attorno al proprio baricentro, tenuto fisso in modo che l'asse di rotazione sia in grado di compiere qualsiasi deviazione. Se l'asse di rotazione del giroscopio è orientata secondo l'asse terrestre, si ha una girobussola.
Golfare: anello metallico saldamente fissato in coperta o altrove.
Golfo: tratto di mare che s'interna nella terra.
Gòmena: grosso cavo di canapa usato per ancoraggio o rimorchio di navi.
Governare: dirigere un'imbarcazione col timone. In senso più esteso manovrare.
Grado: unità di misura di grandezze fisiche. 1) grado sessagesimale (unità di misura degli angoli, pari alla 360ª parte dell'angolo giro). 2) grado termometrico (unità della scala termometrica - grado Celsius - grado Fahrenheit -).
G.P.S.: acronimo della locuzione inglese Global Positioning System (Sistema Globale di Rilevamento della Posizione). Si tratta un sistema mediante cui un idoneo apparato é in grado di rilevare le proprie coordinate geografiche in qualunque punto della terra esso si trovi. Tale sistema é costituito da una sezione orbitante (un gruppo di satelliti in orbita terrestre), una sezione terrestre (un idoneo apparato costituito da antenna e ricevitore), e da una sezione di controllo (le parti preposte al mantenimento del perfetto funzionamento del sistema). Il sistema è di proprietà del dipartimento di difesa degli Stati Uniti d'America.
Grafometro (Baroni): strumento che serve per apprezzare rilevamenti polari. Consiste in un semicerchio graduato da 0° a 180° in senso orario con il diametro 0° - 180° parallelo all’asse longitudinale dell’imbarcazione ed avente lo 0° rivolto a prua. Per apprezzare un rilevamento si orienta una delle due tacche di mira dell’alidada (sorta di diametro girevole che ha la funzione di traguardo, posta al di sopra del grafometro e libera di ruotare attorno al suo asse verticale) nella direzione dell’oggetto da rilevare e si legge, in corrispondenza del disco graduato, l’angolo formato tra lo 0° (asse longitudinale prodiero), l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato. Si useranno quindi due grafometri Baroni, il primo posto a dritta dell’imbarcazione, il secondo posto a sinistra.
Grafometro (circolare): strumento che serve per apprezzare rilevamenti polari. Consiste in un cerchio graduato da 0° a 360° in senso orario con il diametro 0° - 180° parallelo all’asse longitudinale dell’imbarcazione ed avente lo 0° rivolto a prua. Per apprezzare un rilevamento si orienta una delle due tacche di mira dell'alidada (sorta di diametro girevole che ha la funzione di traguardo posta al di sopra del grafometro e libera di ruotare attorno al suo asse verticale) nella direzione dell’oggetto da rilevare e si legge, in corrispondenza del disco graduato, l’angolo formato tra lo 0° (asse longitudinale prodiero), l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato.
Grappino: piccola ancora, a quattro marre e priva di ceppo, che serve per ancorare battelli o per rastrellare il fondo di uno specchio d'acqua.
Grecale: vento proveniente da Nord-Est, 45° rispetto al Nord.
Grippia: sagola o cima collegante il diamante dell'ancora con un galleggiante (grippiale); in questo modo, se non si riesce a spedare l’ancora agendo sulla cicala, si cercherà di recuperarla sfilandola dalla parte opposta.
Grippiale: gavitello collegato a una grippia mediante la quale è possibile recuperare l'ancora dalla parte del diamante.
Groppo: raffica di vento violenta e impetuosa.
Guidone: bandiera triangolare.

Hertz (Hz): unità di misura della frequenza nei fenomeni di vibrazione (luminosi, elettromagnetici e meccanici) corrispondente a una vibrazione al secondo.
Hovercraft: veicolo a cuscino d'aria che si muove ad alcuni centimetri dal suolo, su superfici leggermente accidentate o su acque poco ondose. Di notte mostra gli stessi fanali di una nave a propulsione meccanica e, in aggiunta, un fanale a luce gialla (360°) che compie 120 lampeggi al minuto. Di giorno non mostra alcun segnale.
HF (High Frequency): termine che indica bande di frequenza elevate, che trovano applicazione nelle telecomunicazioni.

Iala (A - B): sistema di segnalamento marittimo predisposto dalla International Autorithies Lighthouses Association (Associazione Internazionale per il Segnalamento Marittimo - AISM -) che regolamenta forma, colore, miragli e caratteristiche luminose delle boe e delle mede destinate al segnalamento dei passi e dei canali navigabili, dei pericoli naturali e di altri ostacoli, delle acque sicure e delle zone di particolare interesse. Il sistema IALA, si suddivide in IALA "A" (mar Mediterraneo, coste dell'Atlantico orientale, oceano Indiano e gran parte del Pacifico occidentale) che è caratterizzato dall'avere, per i segnalamenti laterali, il verde a dritta e il rosso a sinistra) e IALA "B" (coste del continente americano, del Giappone, della Corea e delle Filippine) che è caratterizzato dall'avere, per i segnalamenti laterali, il verde a sinistra e il rosso a dritta. Il sistema IALA si basa sull'impiego dei seguenti tipi di segnali: 1) segnali laterali (delimitano i canali navigabili) - 2) segnali cardinali (delimitano un pericolo per la navigazione e sono collocati a nord, est, sud, ovest dello stesso) - 3) segnali di pericolo isolato (sono sistemati sul pericolo stesso delimitato dai segnali cardinali) - 4) segnali di acque sicure (indicano punti circondati da acque profonde) - 5) segnali speciali (segnali di separazione del traffico, segnali di fondo sporco, segnali di esercitazioni militari, segnali che indicano la presenza di cavi o condutture sottomarine, segnali che indicano zone riservate ad attività sportive o ricreative.). (V. pag. 130).
Idrofono: negli ecoscandagli è il ricevitore di eco creato da un generatore di suoni o ultrasuoni (v. ecoscandaglio).
Idrovolante: velivolo atto a decollare dall'acqua e capace di ammarare grazie alla forma a scafo della fusoliera (idrovolante a scafo centrale) o alla presenza di uno o più galleggianti. Di notte mostra gli stessi fanali obbligatori per la navigazione marittima. Di notte non mostra alcun segnale.
Igrometro: strumento per la misura dell'umidità assoluta e relativa dell'aria. Gli igrometri sono di differenti tipi a seconda del trasduttore utilizzato per rivelare il vapor d'acqua atmosferico e permetterne la misura quantitativa come umidità.
Igroscopio: apparecchio indicatore delle variazioni di umidità dell'aria. Ve ne sono di svariati tipi, generalmente basati sulla proprietà di alcune sostanze igroscopiche (capelli, membrane organiche, lamine di corno, ecc.) di accorciarsi o di allungarsi assorbendo l'umidità. In altri tipi si usano sostanze chimiche che hanno la caratteristica di cambiare colore al variare dell'umidità dell'ambiente come per esempio il cloruro di cobalto che, assorbendo vapore acqueo, varia gradatamente il suo colore da azzurro a rosa.
I.I.M.M.: v. Istituto Idrografico della Marina Militare.
Imbarcazione: unità avente lunghezza f.t. superiore a 10 metri e fino ad un massimo 24 metri.
Imbragare: legare un oggetto con funi.
Immersione: distanza verticale, misurata a metà della lunghezza, tra il piano di galleggiamento di pieno carico e la faccia inferiore della chiglia.
Impavesata: nella costruzione navale, parte della murata che sporge sopra coperta in funzione di parapetto.
Impiombare: unire due cavi tra loro, per una delle due estremità, intrecciandone i trefoli.
Impavesare: 1) munire una nave di pareti di difesa. 2) Munire una nave di pavese.
Incaglio (incagliarsi): toccare il fondo con la chiglia, arenarsi.
Incattivire: 1) impigliarsi di un cavo. 2) Riferito all'ancora quando essa resta impigliata col suo cavo o catena.
Incazzottare: piegare una bandiera con la sua sagola, in modo tale che si spieghi di colpo se si tira la sagola stessa.
Incendio: l'incendio consiste in una combustione non controllabile dall'uomo. Perché questo avvenga sono necessari tre elementi fondamentali: il combustibile (si tratta di materiali solidi, liquidi o gassosi: legno, carta, benzina, metano, ecc.) - il comburente (l'ossigeno che costituisce circa il 21% dei gas contenuti nell'aria - perché il fuoco si sviluppi e si mantenga è necessario che la sua percentuale non scenda al disotto del 16%) - il calore: necessario sia per l'innesco del fuoco sia per sostenerlo (fiammifero, corto circuito, fulmine ecc.). Questi tre elementi, indispensabili per l'inizio e il sostentamento di un incendio, formano un triangolo detto "il triangolo del fuoco": rimuovendo uno dei lati del triangolo si previene (o si spegne) l'incendio.
Induzione (elettromagnetica): l'induzione elettromagnetica consiste nel prodursi di una forza elettromotrice indotta in un circuito, detto indotto, che venga immerso nel flusso variabile di un campo magnetico. Nella bobina tale fenomeno è generato da due avvolgimenti contenuti nel suo interno: il risultato è che la corrente viene trasformata da bassa ad alta tensione.
Ingavonare: sbandare di una nave tanto che l'acqua arriva al trincarino.
Iniettori: costituiscono l'organo dell'apparato di alimentazione a iniezione, attraverso il quale il gasolio viene polverizzato e immesso, da solo o con un piccolo getto d'aria o di gas incombusti, nella camera di combustione dei cilindri.
Insenatura: la curva a forma di seno che fa il mare, un lago o un fiume avanzandosi entro terra.
Interruttore di minima: regolatore elettromagnetico, collocato tra la batteria e la dinamo, che impedisce alla corrente accumulata nella batteria di scaricarsi sulla dinamo a motore spento o al minimo.
Invertitore: dispositivo a ingranaggi atto a cambiare il senso di rotazione della linea d’asse (e quindi dell’elica) o ad arrestarla.
Isobara: linea immaginaria, tracciata sulle carte sinottiche del tempo, che unisce tutti i punti aventi uguale pressione atmosferica. Le isobare sono segnate con una progressione in millibar di 4 in 4 (es.1000 / 1004 / 1008 ecc.). Ne consegue che più le isobare sono ravvicinate tra loro maggiore sarà l’intensità del vento poiché vengono a contatto masse d’aria aventi pressione e temperature diverse che originano appunto i venti.
Isobata: v. linea batimetrica.
Isogono: che ha angoli uguali. In riferimento alla proiezione di Mercatore significa che gli angoli formati sulla carta sono uguali a quelli corrispondenti sulla superficie terrestre.
Issare: alzare con un cavo, sollevare.
Istituto Idrografico della Marina Militare (I .I.M.M.): è l’organo cartografico dello Stato italiano con sede a Genova e dipendente dallo Stato Maggiore della Marina. È l'Ente preposto essenzialmente alla produzione di cartografia nautica e di pubblicazioni ufficiali connesse con navigazione marittima allo scopo di garantirne la sicurezza. Raccoglie, valuta, elabora e diffonde informazioni di carattere nautico attraverso i portolani, l'elenco dei fari, i radioservizi per la navigazione e i fascicoli riguardanti gli avvisi ai naviganti.

Kilowatt: misura della potenza corrispondente a 1.000 Wat. kW= 1,36 cv. Kn: v. nodo.
Kremer Gerhard: v. Mercatore. Kts: v. nodo. L l=lambda: undicesima lettera dell'alfabeto greco con la quale si indica la longitudine.

Lacustre:
di un lago o dei laghi; che sta e vive nei laghi o intorno ad essi; che serve per la navigazione sui laghi.
Larghezza dello scafo: si intende la larghezza massima dello scafo misurata fuori fasciame.
Latitudine (j=fi): insieme alla longitudine una delle due coordinate geografiche. È l'arco di meridiano compreso tra l'equatore ed il parallelo passante per il punto preso in considerazione. La si può definire anche come la distanza angolare di un punto dall’equatore. La si misura in gradi, primi e secondi partendo dall’equatore: da 0° a 90° verso nord e da 0° a 90° verso sud; latitudine nord ha segno +, latitudine sud ha segno -. I punti situati sull’equatore hanno latitudine 0°; la latitudine del polo nord è 90° Nord; la latitudine del polo sud è 90° Sud.
Latitudine crescente: la proiezione di Mercatore si dice che è "a scala variabile" o "a latitudini crescenti" in quanto, diventando i meridiani paralleli tra loro, si ottiene una dilatazione longitudinale della carta con conseguente deformazione angolare. Per ovviare a tale alterazione Mercatore ha dilatato la carta, mediante calcoli matematici, anche nel senso della latitudine. Il risultato è che la lunghezza grafica di uno stesso arco di meridiano aumenta con l’aumentare della latitudine.
Ldr: v. deriva.
Levante: 1) vento proveniente da Est, 90° rispetto al Nord. 2) il termine "levante" è usato anche per indicare genericamente l'Est o l'oriente.
Levare (l'ancora): v. spedare.
Libeccio: vento proveniente da Sud-Ovest, 225° rispetto al Nord.
Libro dei fari: v. "Elenco dei fari e dei segnali da nebbia".
Licenza di navigazione: documento rilasciato da un Ufficio Marittimo o dalla M.C.T.C sul quale vengono iscritte le caratteristiche tecniche dell’imbarcazione nonché i suoi requisiti amministrativi. (v. pag. 15, punto 15).
Lido: lembo di terra a contatto con il mare; spiaggia sabbiosa. Il lido del mare appartiene allo Stato e fa parte del demanio marittimo a cui spetta anche la proprietà delle costruzioni e delle altre opere che esistono sul lido. Il demanio marittimo può concedere a privati l'uso temporaneo del lido marittimo, contro il pagamento di un canone.
Linea batimetrica (o isobata): linea immaginaria, tracciata anche sulla carta nautica, che unisce tutti i punti di fondale avente uguale profondità.
Linea demaniale: v. demanio.
Linea (d'asse): albero di trasmissione che trasferisce il moto dal motore entrobordo all’elica. È dotata di una guarnizione chiamata premistoppa che impedisce infiltrazioni d’acqua nel punto in cui essa attraversa lo scafo.
Linea (di base): linea di color magenta tracciata sulla carta nautica che congiunge due punti della costa racchiudendo una zona di mare. In presenza di queste linee le acque comprese tra le linee stesse e la costa si definiscono acque interne, mentre sono acque territoriali quelle tra la linea di base fino 12 miglia dalla stessa.
Linea (di fede): si tratta di una linea realizzata nella parte interna del mortaio della bussola che concretizza l’asse longitudinale dell’imbarcazione. I gradi che si leggono in corrispondenza della linea di fede rappresentano la prora bussola dell’imbarcazione, cioè l’angolo formato tra la direzione del nord bussola e la direzione dell'asse longitudinale dell’imbarcazione.
Linea ( di forza magnetica): una delle infinite linee lungo le quali agisce il campo magnetico: in un campo magnetico le linee di forza magnetiche escono dal polo magnetico Nord per entrare nel polo magnetico Sud. Ora, poiché il "fittizio magnete" collocato all'interno della Terra ha la sua polarità negativa nel polo terrestre Nord e quella positiva nel polo terrestre Sud, le linee magnetiche terrestri escono dal polo terrestre Sud per entrare in quello Nord.
Linea (di galleggiamento): linea orizzontale che separa l’opera viva dall’opera morta.
Liquido (nella bussola magnetica): è contenuto all’interno del mortaio. É costituito generalmente da una miscela di acqua distillata (80%) e alcool puro (20%); quest’ultimo miscelato per le sue proprietà anticongelanti. La funzione del liquido è duplice: smorzare i moti oscillatori (dovuti al rollio e al beccheggio) e ridurre il peso della rosa dei venti sulla punta di sospensione.
Litorale: che è lungo il lido; bassa zona costiera, spiaggia. Il litorale dello Stato Italiano è diviso in zone marittime, le zone sono divise in compartimenti e questi in circondari. (V. Autorità Marittima).
Livello del mare: sulla carta in proiezione di Mercatore è indicato il livello medio delle basse maree sigiziali, ossia il livello medio delle basse maree più basse (basse maree di plenilunio e di novilunio).
Locale motore: ambiente in cui è collocato il motore entrobordo o entrofuoribordo.
Locamare: v. Autorità Marittima.
Log: v. contamiglia.
Longitudine (l=lambda): insieme alla latitudine una delle due coordinate geografiche. È l'arco di equatore compreso tra il meridiano di Greenwich e il meridiano passante per il punto preso in considerazione. La si può definire anche come la distanza angolare di un punto dal meridiano di Greenwich. La si misura in gradi, primi e secondi partendo dal meridiano di Greenwich: da 0° a 180° verso est e da 0° a 180° verso ovest; longitudine est ha segno +, longitudine ovest ha segno -. I punti situati sul meridiano di Greenwich hanno longitudine 0°; i punti situati sul suo antimeridiano hanno longitudine 180°.
Losca: apertura praticata sotto la volta per il passaggio dell'asta del timone.
Lossodromia: linea a spirale asintotica (che si approssima indefinitamente ai poli senza mai raggiungerli) che taglia tutti i meridiani sotto lo stesso angolo. Il percorso lossodromico non è il più breve, ma è l'unico che permette di mantenere l'angolo di rotta costante.
Lsc: v. scarroccio.
Lubrificazione (di un motore marino): nei motori a due tempi la lubrificazione dei cilindri è assicurata dall’olio miscelato con la benzina. Nei motori a quattro tempi una pompa immersa nell’olio contenuto nella coppa lo aspira e lo invia all’interno dell’albero motore, lubrificando le bronzine e la biella, attraverso la quale arriva poi al pistone e al cilindro; l’olio in esubero rientra nella coppe grazie alle fasce raschia olio. La lubrificazione dei bilancieri, dello stelo e delle molle delle valvole è assicurata da un passaggio ottenuto nel monoblocco e nella testa.
Luce (del motore a due tempi): feritoia praticata sul cilindro che viene aperta e chiusa durante la corsa ascendente e discendente del pistone stesso. Luce di aspirazione (mette in comunicazione il carburatore col carter), luce di immissione (permette alla miscela contenuta nel carter di entrare nel cilindro), luce di scarico (attraverso la quale i gas combusti escono nell’atmosfera).
Lunghezza (dell'onda): distanza tra due creste successive dell'onda.
Lunghezza di rimorchio: per lunghezza di rimorchio si intende la lunghezza dall'estremità poppiera della nave che rimorchia fino all'estremità dell'ultimo oggetto rimorchiato.
Lunghezza massima fuori tutta (f.t.): lunghezza massima dello scafo (cioè del corpo dell’imbarcazione) misurata fra i punti estremi della prua e della poppa, escluse le appendici.
Luogo di posizione: luogo geometrico dei punti che godono tutti di una determinata proprietà accertabile mediante appropriate misure. Sono luoghi di posizione le linee batimetriche (tutti i punti determinanti una batimetrica hanno la proprietà di congiungere fondali di uguale profondità), i rilevamenti (tutti i punti determinanti un rilevamento hanno la proprietà di osservare un oggetto sotto la stessa angolazione) ecc. Con due luoghi di posizione è possibile stabilire il punto nave.

M M: miglio nautico (anche mg).
Madiere: porzione inferiore della costola a cavallo della chiglia.
Maestrale: vento proveniente da Nord-Ovest, 315° rispetto al Nord.
Magenta: sfumatura di rosso molto acceso: è il colore delle linee di base.
Magistrato del Po: è l’Ente preposto a sovrintendere alle problematiche idriche del fiume Po, in particolare a monitorare il livello delle acque e a difendere i centri abitati dalle piene, mediante argini e altri sistemi di contenimento.
Magnete (o calamita): corpo in grado di esercitare azioni attrattive e repulsive in presenza di altri magneti e di attirare a sé pezzettini di ferro.
Magneti (compensatori): magneti collocati all'interno della bussola o nella chiesuola delle grandi bussole, agendo sui quali il tecnico compensatore riesce a ridurre la deviazione magnetica.
Magnetismo: il magnetismo è la proprietà, di cui sono dotati alcuni corpi (magneti o calamite), di attirare oggetti ferrosi.
Magnetismo (di bordo): è il campo magnetico di un'imbarcazione causato dalle masse ferrose e dalle apparecchiature elettriche che si trovano a bordo. Per questo motivo gli aghi della bussola non si orientano più verso la direzione del nord magnetico poiché il loro percorso viene appunto deviato da queste masse ferrose. Gli aghi magnetici assumono allora un’altra direzione che conduce ad un punto chiamato nord bussola (Nb).
Magnetismo (terrestre): è il campo magnetico causato dalle proprietà di attrazione della Terra. Si immagini che al centro della Terra sia posizionato un magnete di dimensioni più piccole di quelle del nostro pianeta, inclinato di circa 11° rispetto all’asse di rotazione terrestre ed avente la sua polarità sud nell’emisfero settentrionale e quella nord nell’emisfero meridionale.
Manovra: il complesso delle operazioni per spostare, fermare o mettere in movimento una nave. Durante la navigazione deve essere sempre presente un appropriato servizio di vedetta e si deve sempre mantenere una velocità di sicurezza che permetta, in qualsiasi situazione, di avere il tempo per la manovra da compiere o per fermare l'unità a seconda delle circostanze che si presentano di volta in volta. Si deve accertare con ampio margine di tempo un eventuale rischio di collisione e, in caso di dubbio, lo si deve dare per certo. La manovra deve essere eseguita con decisione e non deve dare adito a dubbi da parte della nave che si sta incrociando.
Manovrare: effettuare una manovra. Marca di bordo libero: segno di riferimento che indica il livello massimo di immersione dello scafo nel rispetto delle condizioni di sicurezza previste dal costruttore.
Marcatura CE: la direttiva CE classifica le unità da diporto secondo un nuovo criterio: “categoria A” (abilitate alla navigazione senza alcun limite dalla costa); “categoria B” (abilitate alla navigazione con vento fino a forza 8 e onde di altezza significativa fino a 4 metri - mare agitato -); “categoria C” (abilitate alla navigazione con vento fino a forza 6 e onde di altezza significativa fino a 2 metri - mare molto mosso -); “categoria D” (abilitate alla navigazione in acque protette con vento fino a forza 4 e onde di altezza significativa fino a 0,50 metri).
Marea: oscillazione del livello del mare causata dall'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna. La deformazione periodica e regolare della massa acquea si manifesta con il ripetersi, nell'arco di 24h50', (giorno lunare medio) di due innalzamenti (flusso o alta marea) e due abbassamenti (riflusso o bassa marea). All'alternarsi dei due flussi e dei due riflussi si generano due correnti di senso opposto (correnti di marea). Le maree possono considerarsi come onde estese (onde di marea) con periodo di 12h25' e lunghezza pari a circa una semicirconferenza terrestre. L'altezza dell'onda di marea è data dal dislivello tra alta e bassa marea: è massima quando Terra, Luna e Sole sono allineati, sia in congiunzione sia in opposizione (sizigie); è minima quando la Luna si trova a 90° con l'allineamento Terra-Sole (quadratura).
Marina: 1) tratto di mare vicino alla terra e anche zona di terra confinante col mare;fascia costiera, litorale. 2) Tutto l'insieme delle navi e di quanto è necessario alla navigazione; l'insieme dei naviganti e dei marinai.
Marinaio: chi è addetto al servizio o al governo di una nave. Marinaio semplice è quello che non ha alcun grado. marinaio d'alto bordo è quello che naviga di solito su navi di linea; marinaio di cabotaggio, quello delle navi mercantili o adibite a piccoli viaggi.
Marinaresco: tutto ciò che si riferisce ai marinai.
Marinaro: relativo al mare. Marittimo.
Marittimo: 1) che è vicino al mare, che riguarda il mare, che si svolge sul mare. 2) Chi lavora in mare, chi lavora nella marina mercantile.
Maroso: alta e violenta ondata del mare in tempesta.
Marra: ciascuno dei bracci ricurvi dell'ancora che si dipartono dall’estremità inferiore del fuso.
Mascone: parte esterna dello scafo a dritta (mascone di dritta) e a sinistra (mascone di sinistra) che collega la prua al traverso. “Prendere il mare al mascone”: con mare formato è così possibile rendere minime le sollecitazioni alle quali l'unità viene sottoposta. (v. pag. 50, punto 79).
MAYDAY: segnale di richiesta di soccorso in radiotelefonia (VHF) che si lancia solo quando vi è pericolo per la vita umana in mare. Si pronuncia medè, è l’anglicizzazione del verbo francese m’aidez e, in tutto il mondo, significa "aiuto". In caso di Mayday tutte le navi in zona sono obbligate ad intervenire in soccorso, possibilmente coordinate dalla Capitaneria. Non si è tenuti a prestare soccorso solo se, così facendo, si mettesse in pericolo l'incolumità dei propri passeggeri, del proprio equipaggio e quella della propria unità, ma bisogna ugualmente prodigarsi, in qualsiasi modo, per aiutare chi lancia questo segnale. Chi lancia un Mayday è però tenuto a rifondere le spese di chi viene in soccorso.
Mb: v. millibar. M.C.T.C. (Motorizzazione Civile e Trasporti in Concessione): v. Motorizzazione Civile.
Meda: segnalamento ottico diurno. Costruzione fissa o galleggiante di solito in ferro o muratura a forma di piramide, traliccio, pilastro, asta ecc. posta vicino alla costa per segnalare pericoli e spesso sormontata da un fanale. Spesso individuano allineamenti.
Mega Hertz (MHz): un milione di hertz. (V. hertz).
Mercatore: nome italianizzato di Gerhard Kremer: geografo fiammingo (1512-1594). Promosse una profonda innovazione della rappresentazione cartografica, adottando per primo procedimenti scientifico-matematici al posto di quelli empirici fino allora usati. Nel grande mappamondo in 18 fogli del 1569 applicò la proiezione cilindrica isogona a latitudini crescenti (proiezione di Mercatore). (V. proiezione di Mercatore).
Meridiano: uno degli infiniti semicircoli massimi passanti per i poli (la metà di un circolo meridiano). I principali sono 360 (uno per ogni grado dell’angolo giro). Ogni meridiano interseca perpendicolarmente l’equatore.
Meridiano (di Greenwich): meridiano di riferimento o primo meridiano, passante per Greenwich, località situata nei pressi di Londra.
Meridiano (magnetico): uno degli infiniti semicircoli massimi passante per i poli magnetici.
Messaggio di sicurezza: v. Chiamata (VHF messaggio di sicurezza).
Messaggio di soccorso: v. Chiamata (VHF di soccorso).
Messaggio di urgenza: v. Chiamata (VHF messaggio di urgenza).
Metanodotto: gasdotto per il trasporto di metano. Nelle carte nautiche i metanodotti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Meteomar: v. bollettino meteomar.
Mezza quarta (o quartina): settore della rosa dei venti corrispondente a 5°,625. V. anche "quarta" e "mezzi venti".
Mezzo di governo ausiliario: attrezzo improvvisato per governare l'unità in caso di avaria al timone. Potrebbe essere un remo, una pagaia, un secchio ecc..
Meteorologia: scienza che studia l'atmosfera terrestre, le sue proprietà e i fenomeni che in essa avvengono. Si distinguono: una meteorologia scientifica rivolta allo studio delle leggi fisiche dei fenomeni atmosferici; una meteorologia strumentale che si occupa degli strumenti usati per le misurazioni meteorologiche; una meteorologia sinottica che si occupa dello studio delle condizioni del tempo su una data zona e in un certo momento, allo scopo di trarne dati per la previsione del tempo. Si distinguono inoltre una meteorologia statica e una meteorologia dinamica: la prima comprende lo studio dell'atmosfera (composizione e pressione atmosferiche, temperatura, umidità, nebbie, nubi, precipitazioni), la seconda tratta i movimenti dell'aria (venti, cicloni, temporali ecc.). Lo studio dei fenomeni dell'atmosfera ha come risultato anche la previsione del tempo. Il progresso della fisica dell'atmosfera e lo sviluppo dei calcolatori elettronici e dei satelliti meteorologici consentono di realizzare previsioni per periodi abbastanza lunghi.
Mezzo di salvataggio: una delle attrezzature individuali e collettive atte a salvaguardare la vita umana in mare in caso di naufragio o di caduta di uomo in mare. "Devono essere sufficienti per il numero delle persone presenti a bordo, compreso l'equipaggio e sistemati in modo che, nella manovra di messa a mare, non vi siano impedimenti per il loro libero galleggiamento." (v. pagg. 12-13).
Mezzo di svuotamento: apparecchiatura o attrezzo che consente di aspirare l'acqua o altri liquidi depositatisi in sentina (v. "pompa di sentina" e "sassola").
Mezzogiorno (o Ostro): 1) vento proveniente da Sud, 180° rispetto al Nord. 2) In astronomia l'istante in cui il sole si trova a passare per il punto più alto dell'orizzonte che corrisponde alle ore 1200.
Mezzo marinaio: asta con puntale e uncini nei due sensi usata per l'attracco delle imbarcazioni.
Mezzo vento: settore della rosa dei venti corrispondente a 22°,5. V. anche "quarta" e "mezza quarta".
MHz: v. Mega Hertz.
Mg: miglio nautico (anche M).
Miglio nautico (M o mg): è l’unità di misura delle distanze in mare; corrisponde a un primo di grado (1’ è uguale alla sessantesima parte di 1°) ed equivale a 1.852 metri. Per determinare tale misura si è proceduto come segue: la circonferenza terrestre (circolo massimo) ha una lunghezza di 40.000 Km; 40.000 Km corrispondono a 40.000.000 di metri; 40.000.000 : 360 ("360" sono i gradi in un angolo giro) è uguale a 111.111 metri; 111.111 : 60 ("60" sono i primi in un grado) è uguale a 1851,85 metri, arrotondato a 1852. Ecco perché 1 miglio nautico corrisponde a 1’. Lo strumento che misura le miglia compiute da un’imbarcazione si chiama contamiglia o Log.
Millibar (mb): sottomultiplo dell'unità di misura della pressione (simbolo mb), pari a 1/1000 di bar; molto usata in meteorologia, nonostante l'unità di misura ufficiale della pressione sia divenuto il pascal.
Minimo governabile: velocità di un'imbarcazione al di sotto della quale non si riuscirebbe a governare.
Miscela (aria benzina nel motore a scoppio): si tratta di una miscela costituita da circa 18 parti di aria e 1 di benzina, preparata dal carburatore e destinata ad essere immessa nei cilindri.
Mollare: sciogliere o allentare un cavo o una cima.
Mollare (in bando): abbandonare del tutto un cavo o una cima. In senso figurato disiniteressarsi.
Molo: opera portuale di protezione al moto ondoso attrezzata per l'ormeggio delle imbarcazioni.
Monoblocco (del motore - o basamento): parte centrale del motore nella quale sono ricavati (in genere per fusione diretta) i cilindri, le intercapedini per l’acqua di raffreddamento, i condotti per la lubrificazione, l’albero motore. È inoltre dotato di supporti ai quali vengono affissi elementi ausiliari (bobina, spinterogeno, motorino di avviamento, pompa di alimentazione ecc.).
Mordere (dell'ancora): si dice quando l'ancora fa presa sul fondale del mare (contrario di arare).
Morse: v. "alfabeto Morse".
Mortaio: contenitore amagnetico (bronzo, ottone, rame, materiali plastici) di tutte le parti componenti la bussola.
Motolancia: imbarcazione a carena tonda dotata di motore entrobordo usata soprattutto dalla Marina Militare.
Moto ondoso: movimento delle onde.
Motoscafo: unità munita di motore usata per diporto o per competizioni sportive.
Motore (a due tempi): Nella fase di aspirazione aspira una miscela di aria, benzina e olio: quest'ultimo serve per lubrificare le parti meccaniche del motore. Il ciclo di funzionamento si compie in due corse del pistone (le fasi sono sempre quattro) a cui corrisponde un giro dell’albero motore. Il motore a due tempi si differenzia da quello a quattro tempi perché mancano gli organi di lubrificazione e di distribuzione. Inoltre non ha valvole e in luogo di queste vi sono 3 feritoie (luci) praticate sul cilindro che vengono aperte e chiuse durante la corsa ascendente e discendente del pistone stesso. Luce di aspirazione (mette in comunicazione il carburatore col carter), luce di immissione (permette alla miscela contenuta nel carter di entrare nel cilindro), luce di scarico (attraverso la quale i gas combusti escono nell’atmosfera).
Motore (a iniezione diretta): nei motori ad iniezione diretta una pompa di alimentazione aspira il gasolio dal serbatoio e lo invia alla pompa di iniezione la quale, a sua volta, lo immette a forte pressione (180-250 atmosfere) negli iniettori; questi, dopo averlo polverizzato, lo iniettano nella camera di combustione.
Motore (a iniezione indiretta): nei motori ad iniezione indiretta il gasolio viene iniettato non direttamente nella camera di combustione, ma in una precamera di riscaldamento: si tratta generalmente di motori di piccole dimensioni nei quali la pressione del gasolio immesso non supera generalmente le 100 atmosfere. Anche la pressione alla quale l’aria è sottoposta è inferiore a quella di un motore a iniezione diretta ed, essendo per questo motivo difficoltosa la partenza a freddo, è posta nella precamera una candeletta elettrica che ha la funzione di portare a temperatura adatta l’aria.
Motore (a quattro tempi): Nella fase di aspirazione aspira, se a benzina, una miscela di aria e benzina, se a gasolio solo aria. La lubrificazione del motore è assicurata dal prelievo di olio dal carter da parte di una pompa Indipendentemente dal fatto che siano a benzina o diesel, il ciclo di funzionamento si compie in quattro corse del pistone (fasi) a cui corrispondono due giri dell’albero motore. Ha valvole per l'aspirazione e lo scarico.
Motore (a scoppio): il ciclo di funzionamento dei motori a scoppio si svolge in quattro fasi successive: aspirazione, compressione, scoppio e scarico. Se l'intero ciclo di funzionamento è realizzato in due giri dell'albero motore, cioè in quattro corse dello stantuffo, si ha il motore a quattro tempi (aspirazione, compressione, scoppio, scarico), se è realizzato in un solo giro dell'albero motore, cioè in due corse dello stantuffo, si ha il motore a due tempi (compressione-aspirazione, scoppio-scarico).
Motore (Diesel): il ciclo di funzionamento dei motori diesel si svolge in quattro fasi successive: aspirazione, compressione, combustione e scarico. Se l'intero ciclo di funzionamento è realizzato in due giri dell'albero motore, cioè in quattro corse dello stantuffo, si ha il motore a quattro tempi (aspirazione, compressione, combustione, scarico), se è realizzato in un solo giro dell'albero motore, cioè in due corse dello stantuffo, si ha il motore a due tempi (compressione-aspirazione, combustione-scarico).
Motore entrobordo: motore installato internamente allo scafo insieme agli organi di trasmissione (ad esclusione del tratto terminale dell’asse su cui è fissata l’elica - linea d'asse).
Motore entrofuoribordo: è costituito da un motore entrobordo accoppiato ad un piede fuoribordo (piede poppiero) in cui è posta parte degli organi di trasmissione.
Motore fuoribordo: motore installato esternamente allo scafo (applicato allo specchio di poppa).
Moto retrogrado: retromarcia.
Motorino d'avviamento: meccanismo elettrico, che riceve corrente dalla batteria, per l'avviamento del motore a scoppio.
Motorizzazione Civile (MCTC -Motorizzazione Civile e Trasporti in Concessione): organo con funzioni di vigilanza e controllo su attività di carattere tecnico, organizzativo, amministrativo e giuridico inerenti all'impiego dei veicoli a motore.
Motoscafo: unità veloce di limitato dislocamento, dotata di uno o più motori che, nei motoscafi di piccole e medie dimensioni, possono essere sistemati fuoribordo o entrobordo, mentre nei grandi motoscafi da crociera (detti anche cruisers) sono esclusivamente entrobordo.
Motoveliero: unità a propulsione meccanica e velica in cui il rapporto tra la superficie velica spiegata (con esclusione dello spinnaker) e la potenza del motore in cv sia uguale o superiore a 1, ma non superiore a 2. 1 cv = 0,73 kW. Ne consegue che 1 kW = 1,36 cv.

Natante: unità avente lunghezza f.t. non superiore a 10 metri.
Nautofono: particolare tipo di segnalamento acustico usato in caso di visibilità assai ridotta, sia da terra sia tra navi in mare; è costituito essenzialmente da una membrana che vibra fra i poli di un elettromagnete posto sul fondo di una tromba amplificatrice di grandi dimensioni. Il suono può essere udito fino a cinque miglia di distanza.
Nave: 1) per la normativa italiana è un'unità avente lunghezza f.t. superiore a 24 metri. 2) per la legislazione internazionale si intende ogni tipo di costruzione, compresi gli hovercraft e gli idrovolanti, usata come mezzo di trasporto sull’acqua.
Nave (a cuscino d'aria): v. hovercraft.
Nave (a propulsione meccanica): qualsiasi nave mossa da macchine. Di notte mostra due fanali laterali, il fanale di poppavia, il fanale di testa d’albero. Se la nave ha lunghezza uguale o superiore a 50 metri, mostra un secondo fanale di testa d’albero, a poppavia del primo, più in alto, rispetto al primo, di almeno 4,5 metri. Di giorno non mostra alcun segnale.
Nave (a vela): qualsiasi nave che navighi con le sole vele indipendentemente dal fatto che sia dotata o no di motore. Di notte mostra due fanali laterali e il fanale di poppavia. La nave a vela può mostrare due fanali facoltativi (360°) collocati nella parte superiore dell’albero in linea verticale, uno al disotto dell’altro, di cui quello superiore a luce rossa, quello inferiore a luce verde. Nel momento in cui una nave a vela accende il motore diventa a tutti gli effetti una nave a propulsione meccanica e, in questo caso deve esporre un cono nero con la punta rivolta verso il basso.
Nave (alla fonda): qualsiasi nave ancorata. Di notte tutte le navi alla fonda mostrano un fanale bianco (360°), chiamato “fanale di fonda”, a prua. Se la nave ha lunghezza uguale o superiore a 50 metri, mostra un secondo fanale di fonda, a poppavia del primo, più in basso, rispetto al primo, di almeno 4,5 metri. Fa eccezione la draga che, quando è alla fonda, anziché mostrare questi fanali mostra i fanali delle navi con manovrabilità limitata. Nave (che draga): nave attrezzata con una macchina escavatrice per asportare sabbia, ghiaia o detriti da un fondo subacqueo. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di testa d'albero, il fanale di coronamento, i fanali di nave con manovrabilità limitata (v.). Due fanali rossi (360°) disposti in linea verticale uno al di sotto dell'altro per indicare il lato in cui si trova l'ostruzione, due fanali verdi (360°) disposti in linea verticale uno al di sotto dell'altro per indicare il lato in cui un'altra nave può passare. Di giorno espone gli stessi segnali di una nave con manovrabilità limitata e inoltre due palloni neri disposti in linea verticale uno al di sotto dell'altro per indicare il lato in cui si trova l'ostruzione e due coni uniti per le punte per indicare il lato in cui un'altra nave può passare. Se la draga è alla fonda, anziché mostrare i fanali e i segnali di nave alla fonda, mostra i fanali e i segnali delle navi che hanno manovrabilità limitata.
Nave (che draga mine): nave da guerra attrezzata per dragare le mine o per fare esplodere sul posto quelle che non possono essere asportate. Bisogna mantenere una distanza di 1.000 metri da una nave che sta svolgendo tali operazioni. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di coronamento, il fanale o i fanali di testa d’albero. Tre fanali a luce verde (360°) disposti uno in cima all’albero prodiero e gli altri due all’estremità dei pennoncini dello stesso. Di giorno espone tre palloni neri disposti come i fanali sopra indicati.
Nave (che non governa): nave che non è in grado di governare per allontanarsi dalla rotta di un'altra nave e quindi è impossibilitata a darle la precedenza qualora se ne presenti la necessità. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia due fanali a luce rossa (360°) disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro. Di giorno espone due palloni neri disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro.
Nave (che rimorchia): nave usata per rimorchiare le grandi navi verso le acque di porti o canali. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, 1 fanale di testa d’albero a poppavia solo se la lunghezza del rimorchiatore è uguale o superiore a 50 metri. Se la lunghezza del rimorchiatore è inferiore a 50 metri, questo può mostrare il fanale di testa d’albero a poppavia, ma non è obbligato a farlo. La nave che rimorchia deve inoltre mostrare due fanali di testa d’albero disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro se la lunghezza di rimorchio è inferiore o uguale a 200 metri; tre fanali di testa d’albero disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro se la lunghezza di rimorchio è superiore a 200 metri; un fanale di rimorchio a luce gialla (135°) disposto al disopra del fanale di poppavia. Di giorno non espone alcun segnale se la lunghezza di rimorchio è inferiore o uguale a 200 metri, mentre espone due coni uniti per le basi se la lunghezza di rimorchio è superiore a 200 metri. Per lunghezza di rimorchio si intende la lunghezza dall'estremità poppiera della nave che rimorchia fino all'estremità dell'ultimo oggetto rimorchiato.
Nave (con difficoltà di manovra): qualsiasi nave che, a causa del lavoro che sta svolgendo o a causa di guasti meccanici, presenta difficoltà di manovra (nave che non governa, nave condizionata dalla propria immersione, nave con manovrabilità limitata, nave da pesca, draga, dragamine).
Nave (con manovrabilità limitata): qualsiasi nave che, per la natura del lavoro che sta svolgendo, ha limitate capacità di manovra (navi oceanografiche, navi posacavi, navi impegnate in operazioni di rifornimento ecc.). Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, il fanale o i fanali di testa d’albero. Inoltre mostra tre fanali (360°) disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro: quello superiore e quello inferiore hanno luce rossa, quello in mezzo ha luce bianca. Di giorno espone tre segnali disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro: quello superiore e quello inferiore sono palloni neri, quello in mezzo è costituito da due coni uniti per le basi.
Nave (condizionata dalla propria immersione): nave a propulsione meccanica che a causa della sua grande immersione e della limitatezza dei fondali può difficilmente allontanarsi dalla propria rotta per dare la precedenza a un'altra nave qualora se ne presenti la necessità. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, il fanale o i fanali di testa d’albero. Tre fanali a luce rossa (360°) disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro. Di giorno espone un cilindro nero.
Nave (da pesca): nave intenta a pescare con attrezzi che riducono la sua capacità di manovra. Se il peschereccio sta effettuando pesca a strascico di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, 1 fanale di testa d’albero a poppavia solo se la lunghezza del peschereccio è uguale o superiore a 50 metri. Se la lunghezza del peschereccio è inferiore a 50 metri, questo può mostrare il fanale di testa d’albero a poppavia, ma non è obbligato a farlo, un fanale a luce verde (360°) al disopra di un fanale a luce bianca (360°). Di giorno espone due coni uniti per le punte; se il peschereccio ha lunghezza inferiore a 20 metri può mostrare una cesta. Se il peschereccio sta effettuando pesca diversa da quella a strascico di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, (manca il fanale di testa d’albero a poppavia). Un fanale a luce rossa (360°) al disopra di un fanale a luce bianca (360°). Di giorno espone due coni uniti per le punte più un cono nero con la punta rivolta verso l’alto, nella direzione dell’attrezzo, se questo supera i 150 metri di lunghezza.
Nave incagliata: nave che ha toccato il fondo con la chiglia, che si è arenata. Di notte mostra il fanale o i fanali di nave alla fonda. Due fanali a luce rossa (360°) disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro (come la nave che non governa). Di giorno espone tre palloni neri disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro.
Nave (pilota): nave in dotazione ai "Piloti del Porto". I piloti vengono trasportati per mezzo di questa pilotina su navi che devono entrare in porto e le conducono, data la loro esperienza della zona, scegliendo la rotta più idonea. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, (manca il fanale di testa d’albero). Un fanale a luce bianca (360°) al disopra di un fanale a luce rossa (360°). Di giorno non mostra alcun segnale.
Nave (raggiungente): nave che si appresta a superare un’altra nave (nave raggiunta).
Nave (raggiunta): nave che sta per essere superata da un'altra nave (nave raggiungente).
Navigare: percorrere una zona d'acqua su un'imbarcazione; in senso più stretto viaggiare per mare su una nave. (V. problemi della navigazione).
Navigare (alla cappa): navigare a minima velocità, in senso contrario al moto delle onde, nel caso di mare molto grosso. In questo caso si fila a prua un'ancora a paracadute per ammortizzare la spinta che il vento esercita sull'imbarcazione.
Navigazione: l'arte di navigare.
Navigazione (da diporto): tipo di navigazione che esclude il fine di lucro; la navigazione da diporto è quindi finalizzata esclusivamente a scopi sportivi e ricreativi.
Navigazione (di cabotaggio): modo di navigare seguendo da vicino la linea della costa. Piccolo cabotaggio è definito quello che si fa navigando lungo la costa nell'ambito di un'estensione limitata; grande cabotaggio è quello che si fa passando lungo un tratto assai vasto, ma sempre a vista di terra. Da un punto di vista strettamente giuridico, la navigazione costiera è quella che si effettua restando a una distanza non maggiore di 20 miglia dalla costa.
Navigazione piana: è la navigazione che si compie considerando piana la superficie terrestre: comprende la navigazione costiera (in prossimità della costa) e la navigazione stimata.
Navigazione stimata: si basa sulla stima dei dati forniti dai seguenti strumenti di bordo: la bussola (per avere l’orientamento e per stabilire delle direzioni) - il solcometro (per calcolare la velocità dell’imbarcazione) - il contamiglia (per calcolare la distanza percorsa) - l’orologio (per calcolare il tempo).
Nodo: legamento di una cima o di un cavo.
Nodo (kn - kts al plurale -): è l’unità di misura della velocità in mare. 1 nodo = 1 mg/h (1 nodo è come dire 1 miglio all’ora). Lo strumento che misura la velocità di un’imbarcazione si chiama solcometro.
Nord Bussola (NB): il punto in cui è concentrato il magnetismo di bordo verso il quale si orientano gli aghi della bussola.
Nord geografico: v. Nord Vero.
Nord Magnetico (NM): il punto in cui è concentrato il magnetismo terrestre nell'emisfero settentrionale verso il quale si orientano gli aghi della bussola se non vi è magnetismo di bordo (d = 0). Il Nord magnetico ha polarità negativa.
Nord Vero (NV) (o Nord geografico): il punto cardinale in cui l'asse di rotazione della Terra tocca la superficie terrestre, dalla parte dell'emisfero boreale: corrispondente approssimativamente alla posizione della Stella polare. Detto anche "settentrione", "tramontana" o "mezzanotte" è opposto al Sud o "mezzogiorno".
Novilunio: periodo della Luna nuova, durante il quale il satellite rivolge alla Terra la faccia non illuminata dal Sole.
Numero (della carta nautica): viene riportato a grossi caratteri in due angoli opposti della carta: in base al titolo e a questo numero essa viene elencata nei cataloghi dell'Istituto editore.
Numero (delle pale dell'elica): il numero delle pale di un'elica fa parte delle caratteristiche dell'elica (numero delle pale - diametro - passo - senso di rotazione) e deve essere minimo due.

Oblò: ognuno dei portelli circolari posti sulle murate per dar luce e aria ai locali interni.
Occidente: v. Ovest.
Occhio di cubìa: apertura circolare, praticata sulla fiancata dello scafo, per il passaggio della catena dell'ancora.
Ombrinale: ciascuna delle bocche, ricavate nelle murate, attraverso cui si scaricano le acque che si sono depositate sui ponti.
Onda: movimento oscillante della massa marina prodotto dall'azione del vento, dalle maree, da perturbazioni atmosferiche violente ecc. Le principali caratteristiche delle onde marine sono l'altezza, cioè il dislivello tra il punto più alto (cresta) e il più basso (valle, ventre o cavo), la lunghezza, cioè la distanza tra due creste successive, il periodo, cioè il tempo intercorrente tra il passaggio di due creste successive per uno stesso punto, la velocità di propagazione, ossia il rapporto tra la lunghezza e il periodo.
Onda (di marea): onda estesa causata dalla marea con periodo di 12h25' e lunghezza pari a circa una semicirconferenza terrestre. L'altezza dell'onda di marea è data dal dislivello tra alta e bassa marea: è massima quando Terra, Luna e Sole sono allineati, sia in congiunzione sia in opposizione (sizigie); è minima quando la Luna si trova a 90° con l'allineamento Terra-Sole (quadratura).
Onda lunga: moto ondoso caratterizzato da onde di notevole sviluppo sia orizzontale che verticale, ma non frangenti.
Onde HF: v. HF (High Frequency).
Onde VHF: sigla dell'inglese Very High Frequency (frequenza molto alta) che designa la banda delle onde metriche comprese nell'intervallo di frequenze dai 30 ai 300 MHz (Mega Hertz). L’intervallo delle frequenze per le comunicazioni in mare è compreso tra 156 e 174 MHz.
Opera morta (o vela): parte emersa dello scafo al di sopra della linea di galleggiamento.
Opera viva: v. carena.
Ordinanze marittime: si tratta di disposizioni a carattere locale, emanate dalle Autorità Marittime che hanno valore solo nel territorio di competenza di ciascuna di esse e che disciplinano lo sci nautico, la pesca subacquea, la pesca sportiva, la balneazione, gli sport acquatici ecc.
Ordinata (o costa): ciascuno degli elementi della struttura trasversale concorrenti in misura determinante alla robustezza dello scafo. L'ordinata sistemata in corrispondenza della sezione di massima larghezza si presenta a forma di "U", quelle della prua e della poppa a forma di "V".
Organi di trasmissione del moto: Il motore trasmette l’energia da lui generata all’elica mediante gli organi di trasmissione che sono: l'invertitore, il riduttore, la linea d'asse.
Orientarsi: stabilire la posizione dei punti cardinali.
Oriente: v. Est.
Orizzonte: linea immaginaria che separa il cielo dalla terra o dal mare. La distanza dell'orizzonte espressa in miglia è stabilita dalla seguente relazione: nella quale "e" indica l'altezza in metri dell'occhio dell'osservatore.
Ormeggiare: assicurare un'imbarcazione a punti fissi e solidi, servendosi di cavi e catene in modo che né vento, né tempesta o altro abbia a smuoverla dalla posizione in cui è stata lasciata.
Ormeggio: 1) l'insieme delle manovre e delle operazioni che si effettuano per ormeggiare. 2) Ciascuno dei mezzi (cavo, catena, ecc.) usato per ormeggiare una nave, un galleggiante, ecc.. 3) Il luogo stesso che si sceglie per ormeggiare e il modo di ormeggiare.
Ormeggio (in andana): ormeggio costituito da una fila di navi disposte fianco a fianco, perpendicolarmente alla banchina.
Orologio: è uno dei quattro strumenti necessari per compiere la navigazione stimata (orologio - bussola - solcometro - contamiglia -) e serve per calcolare il tempo della navigazione da effettuare. L'orologio può servire anche per orientarsi in mancanza della bussola: infatti, la bisettrice dell'angolo minore formato dalla lancetta delle ore e le ore 12 indica la direzione del Sud. Il Nord sarà quindi dalla parte opposta. (V. pag. 116).
Ortodromia: arco di circolo massimo, inferiore a 180° che unisce due punti sulla superficie terrestre. Il percorso ortodromico è il più breve tra due punti, ma viene seguito raramente poiché è giustificato solo nelle traversate oceaniche per una navigazione in direzione est - ovest o nord - sud (e viceversa), in quanto taglia tutti i meridiani con angoli diversi.
Ossature: insieme delle strutture di sostegno di uno scafo.
Osteriggio: apertura quadrangolare sulla coperta per dare aria e luce ai locali sosstostanti.
Ostro (o mezzogiorno): vento proveniente da Sud, 180° rispetto al Nord.
Ovest: il punto cardinale corrispondente a quella parte dell'orizzonte dove sembra tramontare il sole. Opposto a Est, è chiamato anche ponente e occidente.

Pagaia: remo con una pala larga e piatta che si manovra senza lo scalmo.
Pagaia doppia: pagaia con due pale, così da permettere al rematore di vogare alternativamente ora sull'uno ora sull'altro lato dell'imbarcazione.
Pagliolato: v. pagliolo.
Pagliolo (o pagliolato): piano fisso o amovibile che ricopre la sentina.
Pala (del remo): parte terminale del remo che si immerge in acqua.
Pala (del timone): la parte del timone che rende possibile l'accostata. Ha forma di lastra piana girevole attorno ad un asse verticale (asse di rotazione del timone).
Pale (dell'elica): elementi appiattiti che costituiscono la parte operativa dell'elica. Il loro numero minimo deve essere di due.
PAN (Priority Advice Navigation): annuncio Prioritario per la Navigazione. (V. Chiamata - VHF messaggio di urgenza).
Parabordo: ciascuno di quei ripari, di forma e materiale diversi, con cui si proteggono i fianchi delle imbarcazioni dagli urti e dagli strisciamenti; ve ne sono di fissi e mobili. Spesso sono sistemati anche lungo le banchine.
Parallela a rulli: sorta di riga fornita di due rulli sporgenti che le permettono di spostarsi parallelamente alla direzione identificata sulla carta. Facendola scorrere fino alla rosa dei venti è possibile leggere il valore di rotte, prore e rilevamenti.
Parallelo: uno degli infiniti circoli minori paralleli all’equatore. I principali sono 178 (non come potrebbe sembrare 180 perché i due paralleli estremi, passanti per i poli, sono punti e quindi non rispondono più alla definizione di circoli).
Paramezzale: elemento di rinforzo estendentesi da prua a poppa al di sopra dei madieri.
Paratia: ciascuno dei tramezzi verticali, in legno o lamiera, che dividono in compartimenti lo spazio interno di uno scafo.
Parte maestra: parte dello scafo che collega la prua con la poppa.
Passacavo: attrezzo sagomato, simile a un piccolo scalmo, in cui vengono fatti scorrere cime o cavi.
Passamano: corrente orizzontale di materiale vario sorretto dai candelieri che costituisce la battagliola.
Passerella: ponticello mobile che permette il transito tra l'imbarcazione e la terra.
Passo (dell'elica): il passo dell'elica fa parte delle caratteristiche dell'elica (passo - diametro - senso di rotazione - numero delle pale). Si distinguono due passi dell’elica: il "passo teorico" (o passo geometrico) che rappresenta la distanza di cui avanzerebbe l’elica in suo giro completo (360°) se lavorasse in un corpo solido e il "passo effettivo" che rappresenta la distanza di cui avanza l’elica in un suo giro completo (360°) lavorando in un fluido. Ne consegue che il passo teorico è superiore a quello effettivo (pensiamo a una vite che si avvita in un corpo solido anziché in un liquido: la distanza che compie è superiore in un corpo solido). La differenza tra passo teorico e passo effettivo si chiama regresso dell’elica.
Patente nautica: la cosiddetta “patente nautica” è in realtà una “abilitazione al comando e alla condotta di unità da diporto”. La responsabilità del comando comporta diritti, come l'obbedienza delle persone a bordo agli ordini impartiti e doveri, come dover rispondere penalmente e civilmente di eventuali errori o mancanze.
Patta: ciascuna delle punte dei bracci delle ancore.
Pavese: ornamento fatto con bandiere di colori diversi e di varia grandezza, disposte lungo le fiancate e sugli alberi di una nave. Gala di bandiere. (V. pag. 135 del libro di testo).
Pb: prora bussola.
Pennone: specie di antenna disposta a croce sugli alberi.
Periodo (dell'onda): il tempo intercorrente tra il passaggio di due creste successive dell'onda per uno stesso punto.
Perturbazione: Nella meteorologia sinottica, fase di sviluppo di una depressione ciclonica a cui sono associate condizioni di tempo nuvoloso con piogge estese o temporali; è quindi sinonimo di tempo cattivo o comunque instabile. Spesso però il termine si riferisce al passaggio di un fronte su una determinata zona territoriale o regione geografica. I fenomeni meteorologici associati a tale tipo di perturbazioni dipendono dalla natura del fronte, a seconda che sia caldo, freddo, oppure occluso.
Perturbazioni traslatorie: agenti esterni che producono una variazione della rotta: sostanzialmente si tratta di scarroccio e deriva.
Pescaggio: profondità della carena misurata dalla faccia inferiore della parte più bassa della sottochiglia.
Pesca (a strascico): si tratta di pesca effettuata da un peschereccio le cui reti toccano il fondo del mare.
Pesca (con sistemi diversi dalla pesca a strascico): si tratta di pesca effettuata da un peschereccio le cui reti non toccano il fondo del mare.
Pesca (sportiva): attività regolamentata dalle ordinanze marittime.
Pesca (subacquea): attività regolamentata dalle ordinanze marittime. (v. pag. 19, punto 23).
Peschereccio: v. nave da pesca.
Piano di galleggiamento: è il piano a cui appartiene la superficie dell'acqua tranquilla in cui galleggia la nave. Il piano di galleggiamento interseca la superficie esterna dello scafo nella linea di galleggiamento.
Piano di navigazione: insieme di informazioni da comunicare, prima di intraprendere una navigazione, all'Autorità Marittima. Consiste nel trasmettere l’orario di partenza, la località di destinazione, la rotta da seguire, la velocità stimata, l'orario presunto di arrivo, il colore dell’unità, la sigla e il numero d’iscrizione se imbarcazione. Allo stesso modo, una volta giunti a destinazione, si informerà l’Autorità Marittima del proprio arrivo.
Piattaforma (petrolifera): struttura ad altissima tecnologia che permette l'estrazione del petrolio dal fondo del mare. Sulla carta nautica le piattaforme sono indicate da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Piede (poppiero del motore fuoribordo e entrofuoribordo): parte inferiore e immersa del motore che contiene gli ingranaggi per la trasmissione del moto all'elica (riduttore) e per l'inversione di marcia (invertitore).
Piede (della biella): parte superiore della biella.
Pilotina: v. nave pilota.
Pinna stabilizzatrice (nei motori fuoribordo): per diminuire l'effetto sbandante dell'elica la si installa sotto il piede del motore fuoribordo cosi che, come un piccolo timone, produce una spinta laterale in senso opposto a quella che fa sbandare l'imbarcazione. (V. effetti sbandanti dell'elica e del timone).
Pistone: organo cilindrico, cavo all’interno, che scorre dall’alto al basso all’interno del cilindro (dal punto morto superiore - Pms - al punto morto inferiore - Pmi -). La perfetta tenuta tra cilindro e pistone è garantita da anelli (4 o 5) posti lateralmente ai pistoni, chiamati fasce elastiche; le ultime due, collocate inferiormente al pistone, hanno la funzione di raschiare l’olio in esubero e di riportarlo nella coppa (fasce raschiaolio).
Plancia: ponte di comando.
Plenilunio: la fase in cui la Luna ci appare con la faccia illuminata.
Pm: prora magnetica.
PN: punto nave.
Polo (magnetico): uno dei due punti estremi di un magnete in cui è concentrato il suo magnetismo. I poli magnetici sono di natura diversa e vengono denominati NORD (positivo) e SUD ( negativo); poli dello stesso segno si respingono, mentre poli di segno contrario si attirano.
Polo (magnetico terrestre): uno dei due punti in cui l’asse del magnete fittizio che si immagina posizionato all'interno della Terra incontra la superficie terrestre (polo nord e polo sud magnetici). Data l’inclinazione dell’asse magnetico rispetto all’asse terrestre, i poli magnetici non corrispondono con quelli geografici, ma distano da essi circa 2.000 Km (Polo N: lat.= 72°N long.= 96°W - Polo S: lat.= 71°S long.=150°E).
Polo (magnetico terrestre Nord): punto in cui il magnete fittizio che si immagina posizionato all'interno della Terra, tocca la superficie terrestre nell'emisfero nord.
Polo (magnetico terrestre Sud): punto in cui il magnete fittizio che si immagina posizionato all'interno della Terra, tocca la superficie terrestre nell'emisfero sud.
Polo (Nord - vero o geografico -): punto in cui l'asse di rotazione della Terra incontra la superficie terrestre nell'emisfero settentrionale.
Polo (Sud - vero o geografico -): punto in cui l'asse di rotazione della Terra incontra la superficie terrestre nell'emisfero sud.
Polo ( vero o geografico): uno dei due in cui l’asse di rotazione della Terra incontra la superficie terrestre (polo nord e polo sud).
Pompa (a membrana o pompa AC): pompa che aspira la benzina dal serbatoio e la invia al carburatore.
Pompa (di alimentazione): nei motori diesel aspira il gasolio dal serbatoio e lo invia alla pompa di iniezione la quale, a sua volta, lo immette a forte pressione (180-250 atmosfere) negli iniettori.
Pompa (di iniezione): nei motori diesel immette a forte pressione il gasolio il gasolio (180-250 atmosfere) negli iniettori.
Pompa (di sentina): mezzo meccanico o elettrico situato in sentina che scarica liquidi di scolo fuoribordo.
Ponente: 1) vento proveniente da Ovest, 270° rispetto al Nord. 2) il termine "ponente" è usato anche per indicare genericamente l'Ovest o l'occidente.
Pontato: di unità munita di ponte di coperta completo o parziale.
Ponte: ciascuno dei piani orizzontali che dividono l'interno di una nave.
Pontile: a) opera in legno, in ferro o in muratura che si protende in mare per consentire l'attracco di navi o imbarcazioni; b) tavolato costruito lungo la sponda di un fiume o la riva di un lago, per facilitare lo sbarco o l'imbarco su natanti.
Poppa: parte posteriore dello scafo.
Poppavia: direzione verso la poppa di una nave.
Portata: a) peso complessivo trasportabile mantenendo inalterate le condizioni di sicurezza previste dal costruttore; b) numero massimo di passeggeri trasportabili e numero minimo di equipaggio.
Portata (dei fari e dei fanali): la massima distanza in miglia dalla quale un faro o un fanale può essere avvistato. Esistono tre tipi di portata: portata luminosa, portata nominale, portata geografica. (V.).
Portata (geografica): la più grande distanza dalla quale un segnalamento luminoso può essere visto in funzione della curvatura terrestre e delle altezze della sorgente luminosa. Il valore della portata geografica (D), in miglia, è stabilito dalla seguente relazione: nella quale "e" ed "H" sono le altezze in metri dell'occhio dell'osservatore e della sorgente luminosa. La portata geografica dei segnalamenti indicati nelle carte nautiche e descritti nel libro dei fari viene calcolata per un osservatore il cui occhio si trova ad un'altezza convenzionale di 5 m sul livello del mare. La portata geografica è minore della portata luminosa e della portata nominale.
Portata (luminosa): la più grande distanza dalla quale un segnalamento luminoso può essere visto in funzione della sua intensità e della visibilità meteorologica. (V. Visibilità meteorologica).
Portata (nominale): portata luminosa di un segnalamento in un'atmosfera nella quale la visibilità meteorologica è di 10 miglia.
Portello: ogni apertura rettangolare in una nave, sopra la linea più alta di galleggiamento.
Porto: specchio d'acqua sulla riva del mare, di un fiume o di un lago, che per natura o per arte può offrire alle navi rifugio o sosta per sbarcare le merci, i passeggeri o per altra operazione commerciale, militare, marittima, ecc.
Portolano: è una pubblicazione edita dall’I.I.M.M. “necessario complemento delle carte nautiche”. Contiene tutte le notizie utili al navigante che non è possibile riportare sulle carte. È quindi una raccolta sistematica di informazioni riguardanti la geografia, la meteorologia, i segnalamenti delle coste, dei porti ecc.. Descrive, in modo particolareggiato, mediante fotografie e disegni, l’aspetto verticale della costa e dei suoi punti cospicui - suggerisce la condotta da tenere durante la navigazione e durante gli atterraggi, indicando, con meticolosa cura, i pericoli che si possono incontrare (massi sul fondo, scogli sommersi, relitti affioranti, piattaforme petrolifere, gasdotti, metanodotti, acquedotti, postazioni di pesca fisse ecc. - illustra come comportarsi per ottenere il migliore ancoraggio possibile a seconda del tipo e della profondità dei fondali, indicando i venti dominanti, le eventuali correnti periodiche e le maree - dà informazioni riguardanti le ordinanze marittime che regolamentano l’entrata nei porti, la pesca sportiva, la pesca subacquea, lo sci nautico, la distanza da mantenere dalla costa durante la navigazione ecc. - descrive i servizi e le attrezzature portuali (possibilità di avere acqua in banchina, gasolio, benzina, olio lubrificante, energia elettrica, assistenza sanitaria, officine meccaniche, cantieri per riparazioni allo scafo ecc.). L’I.I.M.M. pubblica 11 portolani che espongono quanto sopra indicato per l’intero Mar Mediterraneo, per il Mar Nero, per il Mar d’Azov e per il Mar di Marmara. I volumi riguardanti l’Italia sono tre: - il volume "1A", da Nizza a Capo Circeo - il volume "1B", da Capo Circeo a S. Maria di Leuca - il volume "1C", da S. Maria di Leuca a Venezia.
Postazione di pesca: zona di mare all'interno della quale si esercita la pesca professionale. Può essere fissa o mobile a seconda che il pescato venga preventivamente allevato (miticulture, viviculture ecc.) o che sia di origine spontanea.
Pozzetto: spazio scoperto della zona poppiera dove trovano collocazione i principali comandi e la ruota del timone.
PP.TT.: Poste e Telecomunicazioni.
Precamera: camera di combustione di motori a ciclo Diesel a iniezione indiretta. È un vano ricavato nella testa comunicante con il cilindro per mezzo di un canale di piccola sezione atto a laminare il flusso dei gas in espansione. All'interno della precamera si affacciano l'iniettore a pernetto e la candeletta a incandescenza che ha la funzione di riscaldare la precamera per facilitare l'avviamento del motore a freddo.
Precedenza: le navi che hanno sempre il diritto di precedenza sono quelle che, o per avarie, o a causa del lavoro che stanno eseguendo, hanno più difficoltà di manovra e sono: navi che non governano - navi condizionate dalla propria immersione (es. petroliere) - navi con manovrabilità limitata (es. posacavi, navi oceanografiche) - pescherecci - rimorchiatori - draghe - dragamine. Se si volesse compilare una scala delle precedenze sarebbe così composta: al primo posto le navi con difficoltà di manovra, al secondo le navi a vela, al terzo le navi a propulsione meccanica. Ciò significa che le navi a vela debbono dare la precedenza alle navi con difficoltà di manovra, ma hanno la precedenza nei confronti delle navi a propulsione meccanica, mentre le navi a propulsione meccanica debbono dare la precedenza a tutte le altre. Una nave a vela perde il diritto di precedenza : quando incrocia navi con difficoltà di manovra - quando naviga a motore (diventa a tutti gli effetti una nave a motore e, di giorno, deve mostrare un cono nero con la punta rivolta verso il basso) - quando transita davanti ai porti (in questo caso, come tutte le navi che transitano davanti ai porti, deve dare la precedenza a chi esce dal porto e a chi entra) - quando è “nave raggiungente” (cioè quando si appresta a superare un’altra nave - nave raggiunta - ; in questo caso si dice che la nave raggiungente perde la precedenza in quanto deve essere lei a manovrare, lasciando la rotta libera alla nave raggiunta e consentendo a questa di mantenere la propria velocità). Tra due navi a motore in rotta di collisione si verificano due casi: se si tratta di rotte d’incrocio, ha la precedenza la nave che viene da dritta (si dice che ha la precedenza la nave che ha la dritta libera) e, in questo caso, la nave che viene da sinistra deve darle la precedenza accostando a dritta e passando a poppavia della nave che ha la precedenza; se si tratta di rotte opposte tutte due le navi accostano a dritta. Durante la navigazione ogni nave deve sempre mantenere un appropriato servizio di vedetta e deve mantenere una velocità di sicurezza che le permetta, in qualsiasi situazione, di avere il tempo per la manovra da compiere o per essere fermata, a seconda delle circostanze che si presentano volta per volta. Si deve accertare con ampio margine di tempo un eventuale rischio di collisione e, in caso di dubbio, lo si deve dare per certo. La manovra deve essere eseguita con decisione e non deve dare adito a dubbi da parte della nave che si sta incrociando.
Premistoppa: guarnizione che impedisce infiltrazioni d’acqua nel punto in cui la linea d'asse attraversa lo scafo.
Presa a mare: uno dei fori praticati al di sotto dello scafo, sigillati da idonee guarnizioni, che consentono il passaggio di cavi o tubazioni (es. cavi del solcometro, tubazioni di scarico dell'impianto idraulico ecc.).
Pressione (atmosferica): la pressione atmosferica è il peso della colonna d’aria che sovrasta una superficie. Si misura in millibar e si definisce: pressione normale se uguale a 1013 millibar - alta pressione se superiore a 1013 millibar - bassa pressione se inferiore a 1013 millibar.
Prigionieri: bulloni che uniscono la testata del motore al basamento.
Primo: nel sistema sessagesimale la sessantesima parte di un grado.
Problemi (della navigazione): sono sostanzialmente tre: 1) scegliere ed individuare il percorso da compiere (rotta); 2) condurre l'imbarcazione sul percorso prescelto; 3) determinare la propria posizione geografica (Punto Nave) non appena se ne ha l'opportunità.
Profondità dei fondali: sulle carte nautiche italiane la profondità dei fondali e l'altezza dei rilievi sono espresse in metri, come indicato al disotto del Titolo della carta stessa.
Proiettore: apparecchio ottico orientabile con potente sorgente luminosa che è obbligatorio avere a bordo durante la navigazione fluviale per osservare i cartelli di segnaletica posti sulle rive.
Proiezione (cartografica): rappresentazione della superficie terrestre, o di una sua porzione, su una carta.
Proiezione (di Mercatore): è la proiezione più usata per la navigazione. Esemplificando il procedimento adottato da Mercatore (basato in realtà su calcoli matematici) si immagini un mappamondo trasparente contornato da un cilindro di carta tangente l’equatore; al centro di tale mappamondo è accesa una sorgente luminosa (punto di vista della proiezione) che riflette sul cilindro i continenti. Tagliando tale cilindro lungo un meridiano e svolgendolo si ottiene una proiezione riguardante l’intera superficie terrestre. Le caratteristiche della carta in proiezione di Mercatore sono: - i meridiani diventano rette parallele ed equidistanti tra loro (sulla superficie terrestre non sono paralleli in quanto convergono ai poli) - i paralleli diventano rette parallele ma non equidistanti tra loro (sulla superficie terrestre invece sono circoli paralleli ed equidistanti) - la carta in proiezione di Mercatore è isogona o conforme (ciò vuol dire che gli angoli formati sulla carta sono uguali a quelli corrispondenti sulla superficie terrestre) - in proiezione di Mercatore non si possono rappresentare zone di latitudine maggiore a 60° - 65° - la proiezione di Mercatore si dice che è "a scala variabile" o "a latitudini crescenti" in quanto, diventando i meridiani paralleli tra loro, si ottiene una dilatazione longitudinale della carta con conseguente deformazione angolare (per ovviare a tale alterazione Mercatore ha dilatato la carta, mediante calcoli matematici, anche nel senso della latitudine. Il risultato è che la lunghezza grafica di uno stesso arco di meridiano aumenta con l’aumentare della latitudine). All’interno della carta di Mercatore sono riportati: - titolo e numero della carta - data dei rilievi e fonti impiegate per la topografia - la scala - l'unità di misura (sempre in metri nella carte italiane) adottata per indicare le profondità del mare e le elevazioni dei monti sul livello del mare prese alle medie delle maree sigiziali - le scale della latitudine (ai lati della carta) e le scale della longitudine (in alto e in basso alla carta). Proiezione (gnomonica): si ottiene proiettando dal centro della Terra i punti della superficie terrestre su un piano tangente in uno dei suoi punti. Viene utilizzata per costruire carte a piccola scala (minore di 1:10.000.000) che si definiscono carte gnomoniche e carte a grande scala (maggiori di 1:15.000) che si definiscono piani nautici.
Prora: sinonimo di prua (v.), ma anche angolo formati tra il Nord e l'asse longitudinale dell'imbarcazione. (V. prora bussola, prora magnetica, prora vera).
Prora bussola (Pb): è l’angolo formato tra la direzione del nord bussola e la direzione dell’asse longitudinale prodiero dell’imbarcazione: si misura da 0° a 360° partendo dal nord bussola in senso orario. E’ l’angolo che si legge sulla rosa dei venti in coincidenza della linea di fede quando la bussola è installata su un’imbarcazione avente campo magnetico di bordo.
Prora magnetica (Pm): è l’angolo formato tra la direzione del nord magnetico e la direzione dell’asse longitudinale prodiero dell’imbarcazione: si misura da 0° a 360° partendo dal nord magnetico in senso orario. E’ l’angolo che si legge sulla rosa dei venti in coincidenza della linea di fede quando la bussola è installata su un’imbarcazione priva di campo magnetico di bordo (d=0°).
Prora Vera (Pv): è l’angolo formato tra la direzione del nord vero e la direzione dell’asse longitudinale prodiero dell’imbarcazione: si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord vero. Quindi è l’orientamento della prua dell’imbarcazione rispetto al nord vero. Rotta vera e prora vera, in assenza di vento e di corrente, (perturbazioni traslatorie) coincidono.
Proravia: direzione verso la prora di una nave. Prua: parte anteriore dello scafo. PS: punto stimato.
Psicrometro: strumento usato in meteorologia per misurare il contenuto di vapor d'acqua nell'atmosfera e dedurre, quindi, l'umidità (relativa o assoluta) dell'atmosfera. Il tipo più comune è costituito da due termometri accoppiati di cui uno ha il bulbo libero e l'altro il bulbo infilato in un involucro di cotone bagnato con acqua distillata. Poiché l'evaporazione provoca un abbassamento di temperatura assorbendo calore, la temperatura del termometro con il bulbo bagnato è inferiore a quella segnata dall'altro termometro, e la differenza dei valori è proporzionale all'evaporazione. Punta (di sospensione): nella bussola magnetica parte terminale dello stilo sulla quale poggia la rosa dei venti.
Puntale: elemento di sostegno del baglio e del ponte sovrastante.
Punterie: elementi di un dispositivo a eccentrico dotato di moto rettilineo alternato. In particolare, dispositivo a bilanciere della distribuzione di motori per autoveicoli. La regolazione della punteria si effettua mediante un registro situato sulle punterie.
Punto cardinale: ciascuno dei quattro punti che fungono da riferimento fisso e quindi sono fondamentali per l'orientamento: Nord - Est - Sud - Ovest.
Punto cospicuo: punto noto, riconoscibile, identificabile, (faro, rilievo, chiesa, campanile, ecc.) presente in mare o sulla terra ferma e indicato sulla carta nautica che permette al navigante di apprezzare rilevamenti per individuare il punto nave.
Punto intercardinale: ciascuno dei quattro punti intermedi ed equidistanti da quelli cardinali: Nord-Est - Sud-Est, Sud-Ovest - Nord-Ovest.
PN: punto nave.
Punto Nave (PN): è la posizione geografica in cui si trova l'imbarcazione.
PS: punto stimato.
Punto Stimato (PS): è il punto in cui si presume (si stima) si trovi l'imbarcazione in considerazione della distanza percorsa, della rotta e della velocità.
Punto trigonometrico: Punto cospicuo individuato mediante misurazioni trigonometriche.
Pv: prora vera.

Quadrante (nella rosa dei venti): ciascuna delle quattro sezioni di 90°, compresa tra due punti cardinali contigui.
Quarta (o Rombo): settore della rosa dei venti corrispondente a 11°,25. V. anche "mezza quarta" e mezzi venti".
Quartina: v. "mezza quarta" R Ro (r): rilevamento polare.

Rada: specchio di mare, normalmente prospiciente o prossimo a un porto, che, essendo in parte riparato da venti o dai marosi, offre alle navi la possibilità di una temporanea sosta. Le rade si distinguono in: naturali (se il riparo è dato da elementi naturali - rilievo delle coste - isole - banchi), artificiali (se il riparo è dato in tutto o in parte da opere artificialmente costruite), protette (se riparate da tutte le direzioni), foranee (se riparate solo in talune direzioni).
Radar: acronimo della locuzione inglese "Radio Detecting and Ran Ging". Dispositivo radioelettrico che permette di localizzare a distanza un corpo nello spazio mediante invio di radioonde in una determinata direzione (a tale scopo vengono impiegate antenne direzionali). Le radioonde, incontrando un ostacolo, vengono da questo riflesse nella direzione di provenienza; captate da un'antenna ricevente possono essere analizzate per determinare così la posizione e la distanza dell'ostacolo stesso. Radiofaro: stazione che emette un segnale per mezzo di radioonde su frequenze ben determinate. Un apposito strumento (radiogoniometro) sintonizzato sulle stesse frequenze e installato su aeromobili o navi; captando tale segnale è in grado di determinarne la direzione di provenienza e, pertanto, anche la posizione dell'aeromobile o della nave e la loro rotta.
Radionavigazione: navigazione che si affida all'aiuto di apparecchiature radioelettriche (radiofari e radiogoniometri).
Radiogoniometro: apparecchio radioricevente che, con l'ausilio di un'antenna girevole, è in grado di captare le radioonde emesse da un radiotrasmettitore (radiofaro), localizzandolo. Installato su aeromobili o navi, serve per la radionavigazione.
Radiotrasmittente: v. apparato trasmittente.
Raffica: soffio impetuoso di vento, improvviso e di breve durata; è sinonimo di folata. Si parla anche di raffiche di pioggia e di neve, quando al vento è mescolata pioggia o neve.
Raffreddamento (di un motore marino): nei motori fuoribordo è di tipo "diretto" o "a circuito aperto". È costituito dall’impiego di una pompa dotata di una girante con palette in gomma flessibile, la quale aspira acqua dal mare e la invia direttamente intorno alle pareti dei cilindri; dopo averli raffreddati l'acqua viene espulsa attraverso una presa a mare situata nel piede del motore. Lo zampillo che si vede uscire dalla parte emersa del motore ha la funzione di segnalare il perfetto funzionamento del sistema di raffreddamento. Nei motori entrobordo o entrofuoribordo, è di tipo "indiretto" o "a scambiatore di calore". È costituito dall’impiego di due pompe, di uno scambiatore di calore e di un circuito interno sigillato di acqua dolce. La prima pompa aspira acqua dal mare e la invia a raffreddare dei tubicini inseriti nello scambiatore; l’altra pompa aspira l’acqua dolce del circuito chiuso, la invia all’esterno dei tubicini dello scambiatore di calore, dove questa si raffredda e successivamente la manda intorno alle pareti dei cilindri. Tale sistema è senz’altro preferibile al primo, in quanto evita il contatto di acqua salata con le intercapedini del motore, preservando quest’ultimo da incrostazioni e corrosioni dovute alla salsedine.
Razzo a paracadute: cilindretto di circa 5 x 30 cm (dotato di paracadute per rallentarne la discesa e quindi renderlo visibile per più tempo) che, acceso, s'innalza rapido in aria per circa 200 metri lasciando dietro di sé una lunga striscia luminosa di colore rosso o bianco. Resta acceso per almeno 30 secondi. Ha una portata notturna fino a 30 miglia di distanza e diurna intorno alle 7 miglia.
Refolo: leggero e improvviso soffio di vento.
Regresso (dell'elica): la differenza tra passo teorico e passo effettivo.
Relitto: gli avanzi di un naufragio, i rottami galleggianti o incagliati sul fondo. Sulla carta nautica i relitti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Relitto (affiorante): relitto particolarmente pericoloso perché in parte fuoriuscente dall'acqua. Sulla carta nautica i relitti affioranti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Relitto (pericoloso per la navigazione): relitto coperto da meno di 20 metri di acqua Sulla carta nautica i relitti affioranti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Remare: mettere in movimento i remi per far procedere l'imbarcazione.
Remo: robusta asta di legno che serve a spingere un'imbarcazione sull'acqua, valendosi della forza delle braccia; risulta della "pala" (la parte che viene immersa nell'acqua), del "manico" (detto anche "girone" o "impugnatura") e del "ginocchio" (la parte di mezzo rigonfia a nocca che viene imperniata, sul bordo dell'imbarcazione, o a una caviglia, "scalmo", o a una forcola). Il remo può essere usato come "mezzo di governo ausiliario", in presenza di avaria al timone.
Reticolo geografico: reticolo ideale formato dai meridiani e dai paralleli attraverso il quale è possibile stabilire la posizione di un punto sulla superficie terrestre.
Ridosso: zona di mare riparata dalla forza ostile del vento o del mare.
Riduttore: organo meccanico interposto fra motore ed elica che consente di ridurre i giri dell’elica rispetto a quelli del motore. Nelle piccole imbarcazioni l’invertitore ed il riduttore sono un unico congegno detto "invertitore - riduttore". Nelle imbarcazioni dotate di motori entrobordo o entrofuoribordo l’invertitore - riduttore è collocato nella parte poppiera del motore, da cui si diparte la linea d’asse; in quelle aventi motore fuoribordo l’invertitore - riduttore è posto alla fine della linea d’asse e collegato all’elica da ingranaggi (ingranaggi del piede poppiero).
Riflusso (di marea o bassa marea): abbassamento della massa acquea con periodo di 12h25'.
Rilb: rilevamento bussola.
Rilevamento: è l'angolo formato tra una direzione, l'osservatore e un'altra direzione.
Rilevamento (Bussola - Rilb -): è l’angolo formato tra la direzione del nord bussola, l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato: si misura da 0° a 360° in senso orario, partendo dal nord bussola. E’ l’angolo che si legge sulla rosa dei venti, in coincidenza del traguardo, quando la bussola è installata su un’imbarcazione avente campo magnetico di bordo. Se si usa la bussola di governo attrezzata con l'apparecchio azimutale allora si apprezzeranno rilevamenti bussola in quanto si è a conoscenza della deviazione della bussola riscontrabile sulla tabella delle deviazione residue rilasciata dal tecnico compensatore.
Rilevamento (Magnetico - Rilm -): è l’angolo formato tra la direzione del nord magnetico, l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato: si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord magnetico. E' l'angolo che si legge sulla rosa dei venti, in coincidenza del traguardo, quando la bussola è installata su un'imbarcazione priva di campo magnetico di bordo (d= 0°). Su un'imbarcazione avente magnetismo di bordo, se si usa una bussola da rilevamento, il rilevamento così ottenuto è in ogni caso da ritenersi un rilevamento magnetico, essendo il campo magnetico di bordo incommensurabile (si considera d=0°).
Rilevamento (Polare - r= ro -): è l’angolo formato tra la direzione prodiera dell’asse longitudinale dell’imbarcazione, l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato. Si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dalla direzione prodiera dell’asse longitudinale dell’imbarcazione (in questo caso si usa un grafometro circolare), oppure da 0° a 180° a dritta e da 0° a 180° a sinistra, partendo dalla direzione prodiera dell’asse longitudinale dell’imbarcazione (in questo caso si usa un grafometro Baroni).
Rilevamento (Vero - Rilv -): è l’angolo formato tra la direzione del nord vero, l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato: si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord vero.
Rilm: rilevamento magnetico.
Rilv: rilevamento vero.
Rimessaggio: 1) ricovero di imbarcazioni da diporto in un locale ove possano rimanere al riparo quando non vengono utilizzate. 2) Le opere di manutenzione eseguite su tali imbarcazioni nel periodo in cui rimangono ricoverati e inutilizzati.
Rimorchiatore: v. nave che rimorchia.
R.I.Na (Registro Italiano Navale): ente di certificazione accreditato la cui attività copre l'intero territorio nazionale. Stabilisce le misure da adottare, nell'osservanza delle normative nazionali, comunitarie e internazionali, relative all'attività di verifica, di controllo, di certificazione e di ricerca riguardo ai materiali, ai progetti, alle tecnologie, ai prodotti e alle installazioni del settore marittimo.
Risacca: ritorno o rimbalzo, rumoroso e disordinato dell'onda respinta da un ostacolo (coste a picco, scogli, moli, frangiflutti e simili).
Rispetto: riserva di bordo di materiali o ricambi.
Riva: la parte alta dell'alberatura; es. bandiera a riva: bandiera posta sulla parte alta dell'alberatura.
Rizza: cavo o catena che serve sulle navi per legare un oggetto mobile di modo che non abbia a spostarsi a causa dei movimenti della nave.
Rizzare: legare oggetti mobili servendosi della rizza.
Rollio: movimento oscillatorio di un’imbarcazione intorno al proprio asse longitudinale; ne determina l’alterno e periodico innalzamento dei fianchi.
Rombo: v. "quarta". Rosa dei venti: disco graduato da 0° a 360° in senso orario che rappresenta l’orizzonte in piano. Indica i quattro punti cardinali: Nord - Est - Sud - Ovest. I punti intermedi ed equidistanti da quelli cardinali si chiamano intercardinali o venti: Nord-Est - Sud-est - Sud-Ovest - Nord-Ovest. La rosa dei venti disegnata sulle carte nautiche serve per leggere il valore angolare di rotte, prore e rilevamenti mediante l'uso della parallela a rulli.
Rotta di collisione: rotta che si viene a creare quando, dopo due o più rilevamenti polari, l’angolo di rilevamento non cambia e la distanza tra le due navi diminuisce. Se vi è anche una minima incertezza bisogna credere di essere in rotta di collisione e quindi l'imbarcazione che deve dare la precedenza dovrà iniziare a manovrare. Lo strumento usato per apprezzare tali rilevamenti è il grafometro.
Rotta Vera (Rv): è l’angolo formato tra la direzione del nord vero e la direzione che l’imbarcazione percorre rispetto al fondo del mare: si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord vero. Quindi è la direzione che percorre l’imbarcazione, riferita al fondo del mare, rispetto al nord vero. Rotta vera e prora vera, in assenza di vento e di corrente, (perturbazioni traslatorie) coincidono.
Ruota di prua: solido pezzo strutturale che dall'estremità prodiera della chiglia si innalza fino alla parte superiore della prua.
Rv: rotta vera.

Sagola: piccola cima.
Salpare: levare l'ancora. V. "spedare".
Sassola: grosso cucchiaio di legno o altro materiale per sgottare le imbarcazioni.
Scafo: corpo di una imbarcazione senza le attrezzature.
Scala (Beaufort): scala che misura l'intensità del vento (da 0 - calma - a 12 - uragano -) proposta dall'ammiraglio inglese Beaufort nel 1806 e adottata internazionalmente nel 1926.
Scala (della latitudine): ai lati della carta nautica serve per la misurazione della latitudine di un punto e per la misurazione delle distanze (1’=1 miglio). Scala (della longitudine): in alto e in basso alla carta nautica serve esclusivamente per la misurazione della longitudine di un punto.
Scala (Douglas): scala che misura lo stato del mare in base all'altezza delle onde (da 0 - calmo - a 9 - tempestoso -).
Scala di riduzione (sulla carta nautica): rapporto di riduzione che intercorre tra le dimensioni degli oggetti rappresentati e quelle degli oggetti reali (es: scala 1:100.000 significa che ogni misura rilevata sulla carta è 100.000 volte più piccola di quella corrispondente alla realtà). Le carte nautiche, in base alla loro scala, possono essere così suddivise: 1) carte generali o a piccola scala - compresa tra 1:3.000.000 e 1:1.000.000; 2) carte costiere o a media scala - compresa tra 1:250.000 e 1:1000.000; 3) piani nautici o a grande scala - compresa tra 1:60.000 e 1:2.000.
Scalandrone: scala o passerella mobile per salire sulle navi dalle banchine o dalle unità di servizio.
Scala variabile: v. latitudine crescente. Scalmo: 1) piolo fissato sull'orlo dello scafo, su cui fa forza il remo durante la voga. 2) pezzo facente parte della costola. Scalo: luogo marittimo adibito all'imbarco o allo sbarco di passeggeri e merci. Anche, per estensione, la sosta che l'imbarcazione effettua in tale luogo.
Scalo (d'alaggio): opera in muratura o in legno ove viene tratta in secco un'imbarcazione per la pulitura della carena o per effettuare riparazioni.
Scalo (di costruzione): nei cantieri navali, piano formato di travi e tavoloni in pendio verso il mare, per la costruzione o la riparazione delle navi.
Scandaglio: strumento che serve per misurare la profondità del mare. Il tipo più semplice è lo scandaglio comune (o a sagola), consistente in un peso di piombo o di ferro attaccato a una sagola graduata metro per metro. La parte inferiore di questo peso è incava cosi che, mettendo un po' di sego in questa zona, è possibile prelevare campioni del fondo marino e di conseguenza conoscerne la sua costituzione (fango, alghe, rocce, pietra, sabbia ecc.). Sostanzialmente analogo è lo scandaglio a mulinello, nel quale il peso è fissato a un filo di acciaio avvolto su un mulinello; la profondità si legge direttamente su un contagiri. I tipi più perfezionati (ecoscandagli o scandagli acustici) sono costituiti da un generatore di suoni o ultrasuoni e da un ricevitore di eco (idrofono) che consentono di valutare la profondità dell'acqua misurando il tempo che intercorre dall'emissione del suono alla ricezione dell'eco.
Scandaglio acustico: v. ecoscandaglio.
Scarico (fase di): il pistone risale e scarica i gas combusti attraverso la valvola di scarico che si apre.
Scarrocciare: detto di imbarcazione che subisce uno spostamento su un fianco per l'azione del vento. Ci si accorge se l'imbarcazione scarroccia osservandone la scia: se questa è in corrispondenza dell’asse longitudinale, vuol dire che non si è in presenza di scarroccio; se questa forma un angolo rispetto all’asse longitudinale (angolo di scarroccio - lsc), significa che si è in presenza di scarroccio.
Scarroccio (lsc): è l'angolo formato tra la Rv e la Pv a causa del vento. Quindi lo si può definire come lo spostamento laterale dell’imbarcazione causato dal vento.
Scia: la traccia spumosa, visibile per un certo tratto, che lascia dietro di sé sull'acqua un'imbarcazione o altro galleggiante in movimento.
Scialuppa: piccola imbarcazione a motore o a remi, utilizzata per le comunicazioni delle navi ancorate con la terra ferma o anche, durante i naufragi, per il salvataggio dell'equipaggio e dei passeggeri.
Sciare: vogare a ritroso per portare indietro l'imbarcazione.
Sci nautico: sport praticato in acque calme in cui lo scinauta , munito di attrezzi del tutto simili agli sci da neve, viene trascinato per mezzo di un tirante da una barca a motore. Per poterlo praticare è necessario rispettare una determinata normativa atta a garantire la sicurezza della vita umana in mare. (v. pag. 18, punto 19).
Scirocco: vento proveniente da Sud-Est, 135° rispetto al Nord.
Scontrare (il timone): portare rapidamente la barra del timone dal lato opposta dal quale si trova.
Scoppio (fase di): solo nel motore a benzina. Delle quattro fasi del motore questa è quella attiva. La candela emette una scintilla che provoca lo scoppio della miscela con conseguente discesa del pistone. Nel motore diesel non si ha la fase di scoppio, ma quella di combustione.
Secca: zona di mare in cui l'acqua è poco profonda. Anche rilievo, sopraelevazione del fondo del mare rispetto ai fondali vicini.
Secondo: nel sistema sessagesimale la sessantesima parte di un primo.
SECURITÉ: v. Chiamata (VHF messaggio di sicurezza).
Segnalamenti (acustici): si tratta di segnali emessi dalle imbarcazioni (fischi, campane, nautofoni ecc.) o collocati sulla terra ferma (nautofoni, diafoni, sirene ecc.) che vengono usati quando la visibilità è ridotta.
Segnalamenti (marittimi): si tratta di segnalamenti ottici e acustici che, installati lungo le coste o su speciali galleggianti; permettono al navigante di avere dei punti di riferimento indispensabili per la navigazione.
Segnalamenti (luminosi): comprendono fari, fanali, battelli fanale e superboe.
Segnalamenti (ottici): comprendono fari, fanali, boe, mede, dromi.
Segnaletica (del fiume Po): è costituita da segnali aventi forma di rombi bicolori (bianco e rosso), che vengono disposti sulle sponde del fiume o sui pilastri dei ponti dal Magistrato del Po; la loro posizione viene aggiornata secondo le stagioni, le piene, l’intensità della corrente ecc. Seguendo le rotte indicate da questi segnali (rotte di allineamento), è possibile navigare in sicurezza senza il pericolo di incaglio.
Semicircolo massimo: la metà di un circolo massimo.
Senso di rotazione (dell'elica): il senso di rotazione fa parte delle caratteristiche dell'elica (senso di rotazione - passo - diametro - numero delle pale). L’elica può essere destrorsa o sinistrorsa. Vuol dire che, per un osservatore posto al di fuori dell’imbarcazione che vede la poppa (punto di vista) e, con imbarcazione che avanza, se l’elica gira in senso orario è destrorsa, se gira in senso antiorario è sinistrorsa.
Sentina: il fondo dello scafo di un'imbarcazione dove si raccolgono i liquidi di scolo.
Serrette: ciascuno dei corsi di tavole del fasciame interno del ginocchio e del fondo; le serrette del ginocchio, particolarmente robuste, sono dette anche serrettoni.
Servizi radiometeorologici: si tratta di informazioni meteorologiche relative alla sicurezza della navigazione nei mari italiani e comprendono - Bollettini Meteomar - Bollettini del mare - Bollettini meteo Telecom - avvisi di tempesta.
Sessagesimale: v. sistema sessagesimale.
Sgottare: liberare dall'acqua il fondo di un imbarcazione usando la sassola.
Silenzio radio: periodo che comprende i primi tre minuti di ogni mezzora riservato esclusivamente alle chiamate di soccorso; in questo lasso di tempo non si può usare il VHF per chiamate di altro tipo.
Sinistra: la parte sinistra di un'imbarcazione.
Sinottico: visione d'insieme, anche riassuntivo.
Sirena: segnalamento acustico funzionante mediante flussi d’aria emessi attraverso un disco.
Sistema decimale: sistema di numerazione che ha per numero base il dieci. Le cifre decimali sono quelle poste dopo la virgola.
Sistema IALA A e IALA B: v. IALA (A - B).
Sistema sessagesimale: sistema di numerazione in sessantesimi, cioè che ha per numero base il sessanta; tale sistema è adottato per la misura degli angoli e del tempo.
Solcometro: è uno dei quattro strumenti necessari per compiere la navigazione stimata (solcometro - contamiglia - bussola - orologio) e misura la velocità dell'imbarcazione. Il più comune è quello a elica. È costituito da un tubo metallico posto al disotto della carena all’interno del quale è sistemata un’elichetta messa in movimento, in maniera direttamente proporzionale alla velocità dell'imbarcazione, dalla pressione dell’acqua che passa attraverso questo condotto. A questa elichetta è collegato un contatore meccanico o elettronico che trasmette i dati allo strumento posizionato in plancia.
Sopraparamezzale: trave di rinforzo posto sopra al paramezzale.
Sopravvento: dalla parte da cui spira il vento.
S.O.S.: segnale radiotelegrafico di soccorso di uso internazionale, costituito da tre segnali Morse (tre punti, tre linee, tre punti). Le lettere S.O.S sono state interpretate come le iniziali dell'espressione inglese "Save Our Souls" (salvate le nostre anime).
Sottovento: dalla parte opposta a quella dalla quale spira il vento.
Spedare (l'ancora): sollevare l'ancora dal fondo del mare (contrario di filare).
Spera: v. ancora a paracadute.
Specchio di poppa: parte terminale emersa della poppa.
Spiaggia: striscia di costa bassa, sabbiosa o ciottolosa, delimitata verso l'acqua dalla battigia e verso l'interno dalla linea di spartiacque che corre sulle parti più elevate del cordone litorale formato dal materiale grossolano trasportato e accumulato dalle mareggiate più forti. La spiaggia è un bene che appartiene al demanio dello Stato e perciò non può formare oggetto di negozi di diritto privato.
Spinterogeno: distributore di corrente che, mediante delle puntine platinate che aprono e chiudono il circuito, distribuisce la corrente alle candele secondo l’ordine di scoppio (nel motore a 4 cilindri è: 1° - 3° - 2° - 4°).
Spruzzatore di minima: congegno situato nel carburatore che entra in funzione quando il motore gira al minimo e la valvola a farfalla si chiude.
Squadretta nautica: strumento avente forma di triangolo rettangolo, graduato sui cateti, che serve, nel carteggio, per leggere il valore di rotte, prore e rilevamenti.
Staminale: (v. ginocchio).
Stare (alla cappa): v. navigare alla cappa.
Stazione meteorologica (di bordo): stazione costituita da tre strumenti necessari per effettuare una previsione del tempo: barometro (che misura la pressione atmosferica), termometro (che misura la temperatura dell’aria), igrometro (che misura l’umidità dell’aria in percentuale).
Stazza: il termine identifica il volume degli spazi chiusi o chiudibili di una nave. La sua unità di misura è la “tonnellata stazza” (t.s.) che, pur chiamandosi tonnellata, indica volume e non peso. Una t.s. corrisponde 2,832 m3: questo valore coincide a 100 piedi cubi. Nelle navi mercantili si distingue una "stazza netta" che indica il volume degli spazi utilizzabili per il carico di merci e una "stazza lorda" che include tutti gli spazi chiusi, compresi quelli non utilizzabili per il carico.
Stella Polare: ultima della coda dell'orsa minore è di grande utilità per l'orientamento essendo posta a meno di un grado dal Polo Nord Geografico e quindi indica la direzione del Nord. (V. pag. 117).
Stilo: perno costruito in materiale amagnetico duro, posizionato nel centro diametrale della base del mortaio della bussola dal quale s’innalza per terminare con una punta di sospensione su cui poggia la rosa dei venti.
Stima: computo approssimativo del percorso e del cammino della nave.
Stiva: la parte bassa di una nave, destinata ad accogliere le merci e i bagagli.
Stroppo: anello di cima, formato da un pezzo di cavo, che serve ad avvolgere un oggetto mobile e unirlo a un punto fisso (per esempio quello che tiene il remo allo scalmo).
Sud: il punto cardinale opposto al Nord. È chiamato anche mezzogiorno.
Superboa: boa gigantesca che ha la stessa funzione di un battello fanale.

Tabella (delle deviazioni residue): prospetto compilato da un tecnico autorizzato sul quale vengono indicati i valori della deviazione magnetica dopo che questi ha compensato la bussola agendo sui magneti compensatori.
Tambuccio: struttura di protezione e copertura degli sbocchi delle scale che salgono dai ponti inferiori a quello di coperta.
Tappo dell'allievo: tappo a vite a tenuta stagna che chiude l'allievo.
Tecnico compensatore: tecnico autorizzato che, mediante un'operazione definita "giri di bussola", riesce a ridurre il valore della deviazione magnetica di un'imbarcazione.
Temperatura: grandezza che misura lo stato termico o di energia interna, cioè il grado di agitazione molecolare. Lo strumento che la misura è il termometro.
Tempesta: sconvolgimento impetuoso delle acque del mare sotto l'azione di venti turbinosi, o in concomitanza con temporali o pioggia dirotta.
Tempo Medio di Greenwich (GMT): tempo universale, detto anche Tempo Medio di Greenwich (GMT - Greenwich Mean Time -) misurato con metodi astronomici, corrispondente al tempo solare medio del primo meridiano.
Tendenza barometrica: per poter disporre una previsione meteorologica non è indicativa la lettura immediata del barometro, ma la sua tendenza barometrica, cioè il risultato della comparazione dei dati acquisiti da più letture a distanza di una o due ore l'una dall'altra.
Tender: piccola battello di servizio o di emergenza.
Termometro: strumento che permette di misurare la temperatura dell'aria mediante una scala convenzionale opportunamente stabilita. Per poter misurare la temperatura dell'aria occorre quindi stabilire una scala e adottare quindi due punti fissi corrispondenti a due determinate temperature. Le scale termometriche più usate sono la scala Celsius e la scala Fahrenheit. La scala Celsius si ottiene attribuendo il valore zero alla temperatura del ghiaccio fondente e il valore 100 alla temperatura di ebollizione dell'acqua. La centesima parte dell'intervallo detto grado Celsius è l'unità di misura della scala e si indica con °C. La scala Fahrenheit si costruisce attribuendo i valori 32 e 212 alle temperature sopraddette; la centottantesima parte dell'intervallo è il grado Fahrenheit indicato col simbolo °F.
Testa (del cilindro): chiusura superiore del cilindro (testata nel caso di più cilindri) che alloggia le sedi delle valvole ed eventualmente la punta della candela. Inferiormente è chiuso da una struttura metallica detta basamento.
Testa (della biella): parte inferiore della biella.
Testata: parte superiore del motore che chiude i cilindri dotata di sedi per le valvole e per le candele (iniettori se diesel); vi trovano inoltre alloggio i condotti di aspirazione e di scarico e i sostegni per i bilancieri. Testata e basamento sono uniti tra loro da bulloni detti prigionieri con interposte idonee guarnizioni.
Timone: organo direzionale dell’imbarcazione: disposto a poppa, ha forma di lastra piana girevole attorno ad un asse verticale. È comandato manualmente mediante una barra o da una ruota di governo con sistema di catene (o servomotore elettrico o idraulico). Viene incardinato al dritto di poppa mediante perni (agugliotti) che si inseriscono in apposite boccole (femminelle).
Timone compensato: timone in cui una parte della superficie della pala è a proravia dell’asse di rotazione. Il timone compensato è stato costruito per diminuire la forza necessaria alla sua manovra.
Timone ordinario: è quello in cui la superficie della pala è tutta a poppavia dell’asse di rotazione.
Titolo (della carta nautica): viene riportato a grossi caratteri in due angoli opposti della carta: in base al titolo e al suo numero essa viene elencata nei cataloghi dell'Istituto editore.
Tonneggiare: azione mediante la quale una nave o un'imbarcazione vengono mosse agendo su cavi che le congiungono con punti fissi (bitte, boe ecc.).
Topografia: scienza che studia i metodi e gli strumenti che servono a rappresentare graficamente su un piano una data parte della superficie terrestre.
Torcia (elettrica): segnalamento luminoso che il conduttore di una barca a remi deve accendere quando vede altre unità che si dirigono verso di lui.
Torello: ciascuna delle tavole che formano il fasciame esterno dello scafo e che sono disposte ai due lati della chiglia.
Tramontana: vento proveniente da Nord.
Traversia: vento impetuoso che agita e sconvolge le acque del mare spingendole perpendicolarmente verso una nave o verso la costa.
Traverso: settore della nave compreso tra il mascone e il giardinetto.
Trefolo: ciascuna delle cordicelle o dei fili metallici che, intrecciati insieme, formano un cavo.
Triangolo del fuoco: i lati che formano questo triangolo sono: 1) il combustibile (si tratta di materiali solidi, liquidi o gassosi - legno - carta - benzina - metano, ecc.); 2) il comburente: l'ossigeno che costituisce circa il 21% dei gas contenuti nell'aria (perché il fuoco si sviluppi e si mantenga è necessario che la sua percentuale non scenda al disotto del 16%); 3) il calore: necessario sia per l'innesco del fuoco sia per sostenerlo (fiammifero, corto circuito, fulmine ecc.). Questi tre elementi, indispensabili per l'inizio e il sostentamento di un incendio, formano un triangolo detto "triangolo del fuoco": rimuovendo uno dei lati del triangolo si previene (o si spegne) l'incendio.
Trincarino: il corso esterno del fasciame di ciascun ponte, che corre cioè più vicino al fianco; esso è perciò generalmente più sollecitato e quindi più robusto degli altri corsi del fasciame del ponte stesso.
Tuga: sovrastruttura al di sopra del ponte scoperto avente dimensioni inferiori a esso.

Uffici circondariali marittimi: v. Autorità Marittima.
Uffici locali marittimi: v. Autorità Marittima.
Umidità: quantità di vapore acqueo contenuta nell'atmosfera. In meteorologia si distinguono: 1) umidità assoluta (quantità, espressa in grammi di vapore acqueo contenuto in un dato volume d'aria - solitamente 1 m3 -) 2) umidità relativa (rapporto tra il peso del vapore acqueo contenuto in un dato volume d'aria - umidità assoluta - e il peso massimo di vapore acqueo che, alle stesse condizioni di temperatura, può essere contenuto nello stesso volume - umidità di saturazione -). L'umidità si misura con igrometri, igroscopi, psicrometri ecc. Con un valore dell'umidità relativa al 50%, l'aria è assai secca.
Unghia: estremità acuminata della marra dell'ancora.
Unità: questo termine accomuna generalmente natanti, imbarcazioni e navi. Quindi "unità da diporto" significa, di regola, qualsiasi tipo di costruzione usata come mezzo di trasporto sull'acqua il cui uso non comporti fine di lucro.

Valle (dell'onda): v. cavo (dell'onda).
Valvola: organo di regolazione del flusso di un fluido (valvola di aspirazione - valvola di scarico).
Valvola (a farfalla): dispone la quantità di miscela da inviare alla camera di scoppio; se il motore gira al minimo, la valvola a farfalla si chiude ed entra in funzione uno spruzzatore di minima.
Vano motore: v. locale motore.
Varare: immettere per la prima volta in acqua una nuova imbarcazione, facendola scivolare sul piano inclinato dello scalo di costruzione.
Varo: l'operazione del varare una nave.
Vela: 1) superficie di tela che, spiegata al vento da un natante, gli imprime il moto sfruttando appunto la spinta del vento. 2) Opera morta.
Variazione magnetica (V): la somma algebrica di declinazione e deviazione.
Velocità (di crociera): velocità costante che può essere mantenuta in viaggio da un'unità: è inferiore alla velocità massima che il veicolo può tenere, ma è più sicura e più economica.
Velocità (di propagazione dell'onda): il rapporto tra la lunghezza e il periodo dell'onda.
Venti (nella rosa dei venti): i quattro punti cardinali e i quattro punti intercardinali della rosa dei venti indicano la direzione d’origine dei venti principali e la loro provenienza angolare rispetto al nord geografico. La loro denominazione prende origine dagli antichi navigatori veneziani i quali credevano la Terra piatta ed il suo centro ubicato nel mar Ionio. Da tale punto di vista: il vento proveniente da NE giunge dalla Grecia (grecale); quello da E da dove leva il sole (levante); quello da SE dalla Siria (scirocco); quello da S da mezzogiorno (mezzogiorno o ostro); quello da SW dalla Libia (libeccio); quello da W da dove pone il sole (ponente); quello da NW da Roma, considerata “magistra mundi” - maestra del mondo - (maestrale); quello da N per giungere deve attraversare le montagne (tramontana). I venti provenienti dal I° e dal IV° quadrante della rosa dei venti portano bel tempo (sono freddi e liberano il cielo dalle nuvole); quelli provenienti dal II° e dal III° quadrante portano cattivo tempo (sono carichi di umidità e forieri di piogge).
Ventilazione (del locale motore): circolazione d'aria provocata nel locale motore. Per le imbarcazioni dotate di motore a scoppio è prevista una “ventilazione forzata” che consistente nell’impiego di pompe aspiranti che entrano in funzione nel momento in cui si gira la chiavetta d’accensione: per circa due minuti vengono aspirati i vapori di benzina e, solo dopo questa operazione, scatta un dispositivo a tempo che permette l’accensione del motore. Per le imbarcazioni dotate di motore diesel è prevista solo una adeguata “ventilazione naturale” che consiste in aperture praticate nel locale motore per far circolare l'aria (ricordiamoci che la benzina emette vapori già alla temperatura di -15°, mentre il gasolio solo a + 300°). In ogni caso è sempre buona norma aprire i boccaporti del locale motore per verificare anche eventuali perdite di carburante. È molto importante aerare il vano motore dopo una sosta prolungata in porto o dopo un lungo periodo in cui non si è usata l’imbarcazione.
Vento (nella rosa dei venti): settore della rosa dei venti corrispondente a 45°.
Vento: spostamento, più o meno rapido e intenso, di masse d'aria, dovuto a diversità di temperatura e di pressione fra un luogo e un altro. Quando si parla di direzione del vento si intende la sua provenienza riferendosi alla rosa dei venti (es. il vento di grecale proviene da nord-est): questo contrariamente alla corrente marina la cui direzione indica il senso verso il quale si sposta (es. una corrente di nord-est si dirige verso nord-est). Per questo motivo si dice che "il vento viene e la corrente va". Il vento è la causa diretta dello stato del mare. La sua intensità si misura con l'anemometro. Esiste una scala dell’intensità del vento “Scala Beaufort” che ne misura la velocità da 0 (calma) a 12 (uragano).
Ventre (dell'onda): v. cavo (dell'onda).
Verricello: argano orizzontale cilindrico con manubri alle estremità, usato per sollevare pesi, mediante una corda o catena che s'avvolge su di esso, via via che si gira.
Virare: invertire la rotta: muoversi in direzione opposta.
Visibilità meteorologica: la più grande distanza dalla quale un oggetto nero di appropriate dimensioni può essere identificato all'orizzonte.
VHF: ricetrasmittente che opera su onde cortissime (Very High Frequency - altissima frequenza) nell’intervallo di frequenze compreso tra 156 e 174 MHz (Mega Hertz). Tali radioonde si propagano come un raggio di luce (propagazione ottica) e non superano quindi le 80 miglia. Il VHF permette la comunicazione tra nave e nave, tra nave e Capitanerie di Porto, tra nave e stazioni delle PP.TT.; deve sempre essere tenuto acceso durante la navigazione su “canale 16” - canale di soccorso - (frequenza di 156.8 MHz - il numero dopo la virgola, moltiplicato per due corrisponde al numero del canale -). (V. chiamata - di soccorso - di sicurezza - di urgenza).
Visita iniziale: accertamento atto a verificare che l’imbarcazione, le dotazioni di bordo di sicurezza, i motori, gli impianti elettrici, l’impianto di alimentazione del motore, le prese a mare ecc. rispondano ai requisiti tecnici prescritti per la sicurezza in mare. La visita iniziale può essere omessa qualora l’armatore presenti “dichiarazione di conformità al prototipo” rilasciata dal costruttore.
Visite occasionali: da effettuare a seguito di gravi avarie subite dall’imbarcazione che potrebbero alterarne le condizioni previste dai regolamenti di sicurezza (grave incendio, falle ecc. o, semplicemente, sostituzione dei motori entrobordo o entrofuoribordo).
Visite periodiche: volte ad accertare che persistano a bordo le condizioni di sicurezza esistenti all’atto della visita iniziale.
Vogare: remare, spingere energicamente sui remi in modo che l'imbarcazione proceda rapidamente.
Volano: organo rotante di rilevante momento d'inerzia rispetto al proprio asse, che viene impiegato per regolarizzare il moto di un albero motore a cui è applicato o come accumulatore di energia.
Volta (di poppa): parte compresa fra lo specchio di poppa e il dritto di poppa.
Vogare: remare, spingere energicamente sui remi in modo che l'imbarcazione proceda rapidamente.

Yacht: termine anglosassone entrato nella lingua italiana per identificare una nave da diporto.
Yachting: termine inglese entrato nella nostra lingua corrispondente a "navigazione da diporto".

Zattera: 1) galleggiante di forma quadrata o rettangolare a fondo piatto, formato da tavole fissate su tronchi, adatto al trasporto di materiale su bassi fondi 2) Galleggiante di fortuna costruito dai naufraghi con tronchi o travi strettamente connessi.
Zattera (di salvataggio): galleggiante munito di prese che, gettato in acqua, serve per il salvataggio dei naufraghi.
Zavorra: massa pesante, solida o liquida, messa nella stiva di una nave senza carico o con carico insufficiente allo scopo di farle raggiungere la linea di galleggiamento necessaria alla sua stabilità.
Zavorrare: munire una nave di zavorra.