Emulazione:
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Emulazione di un Mac su NeXT



di Luciano Dadda


Anche se l'hardware non è più attuale, l'argomento merita due righe, se non altro per curiosità :-)


Le possibilità di emulazione offerte all'hardware NeXT sono due: quella software e quella hardware.

Nel primo caso possiamo parlare di SoftPC, una brillante applicazione di Insignia Solutions.


SoftPC 3.0


La versione 3.0 è stata la più matura e performante: essa, tramite le versioni preinstallate di Windows 3.1 e MS-DOS 5.0 permetteva di utilizzare gran parte dei programmi per PC compatibili disponibili all'epoca (CorelDraw, dBFast, Visual Basic, Excel, ObjectVision).

SoftPC includeva una speciale versione di Windows realizzata da Insignia, la quale permetteva di emulare gli standard SVGA e VGA a 256 colori.

La macchina emulata corrispondeva ad un 80286 con coprocessore matematico 80287. Il supporto della memoria estesa permetteva di utilizzare applicazioni che richiedevano più di 640KB di memoria.

Tramite il lettore CD NeXT era inoltre possibile utilizzare tutti i CD-ROM in formato ISO 9660 e High Sierra, che venivano gestiti in maniera assolutamente "trasparente" dall'emulatore.




Soft Pc


Daydream


La Daydream 1.46 di Quix Computerware era uno straordinario emulatore hardware Macintosh: in pratica una scatolina contenente le rom di un Macintosh LC :-)

Nonostante l'importante lato "fisico" della faccenda, la brochure originale definiva Daydream come "una versione del System 7 per NeXT computers"!

Questo interessante prodotto va ricordato anche per una caratteristica curiosa: era la prima volta che il System 7 (il System di punta al tempo) veniva ufficialmente licenziato per macchine non-Apple.


L'installazione era abbastanza semplice: a macchina spenta si collegava la Rom Box alla porta DSP sul retro della macchina NeXT (Cube o Station).

All'accensione della macchina, loggandosi come "root" era possibile installare il software Daydream, che si componeva di due soli elementi: il kernel e l'applicazione per configurarlo.

Sul secondo floppy a corredo si trovava invece "Mini7.daydream", in pratica un System 7 minimale. L'emulatore funzionava anche senza questo file, ma non si sarebbe potuto avviare il sistema senza inserire fisicamente un floppy di avvio.

Completata la copia di questi files e riavviata la macchina, l'emulatore era pronto: lanciata l'applicazione Daydream.app si era pronti al via!



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Ecco la schermata al boot:


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Incredibile ma vero...




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L'emulatore completava l'avvio: dopo pochi secondi dal boot si era pronti ad usare il Mac virtuale.

A questo punto è bene ricordare che, volendo, era possibile installare la versione completa del System 7.1 al posto del sistema minimo fornito da Daydream (questo si rendeva necessario soprattutto con l'utilizzo di programmi che richiedono tutte le librerie del System).


Terminato l'uso del Mac virtuale era possibile ritornare a NeXTstep premendo il tasto Alt mentre si seleziona la voce "Shut Down" nel menù "Special".


Diversamente a quanto accade con altri emulatori (tipo VPC), utilizzando il comando "Shut Down" nel menù "Special" si poteva spegnere direttamente la macchina NeXT.


Altra grande prova di flessibilità della Daydream era la possibilità di gestire direttamente stampanti e dischi rigidi o unità removibili del Mac: interagendo opportunamente con le preferenze dell'applicazione si potevano rendere disponibili in maniera del tutto trasparente tutte le periferiche SCSI utilizzate su Mac (con l'eccezione dei tape drive, per i quali non vi fu mai piena compatibilità).


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La versione successiva Daydream 2.11 (1994)  fu il canto del cigno di questo incredibile emulatore: con essa venne aggiunto il supporto a System 7.5 e numerosi altri benefici quali la visualizzazione di migliaia di colori e la piena compatibilità ad Adobe illustrator 88 e Photoshop 2.5 oltre ad un migliorato supporto del protocollo SCSI.

Veniva dichiarata persino la compatibilità quasi completa verso i sistemi PowerPC, ma la prematura scomparsa dell'hardware NeXT segnò la fine di Daydream come di tante altre piccole realtà che gravitavano attorno ad esso.



Alcuni utili links: