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Chiese e oratori

Chiesa parrocchiale di Borgomanero

Facciata della Chiesa della Collegiata di San Bartolomeo<br /> in Piazza Martiri

Premesso che la chiesa più antica di Borgomanero è quella di San Leonardo e che la stessa è stata certamente anche la prima parrocchiale della Comunità borgomanerese, l'attuale "Parrocchiale", dedicata al santo Bartolomeo, venne eretta sin dai primi anni del secolo XIII e via via a cavallo dei secoli successivi vi furono apportati notevoli ampliamenti, sino a quello del 1680 con la costruzione del "Voltone" sovrastante l'attuale via Prevosto Felice Piana e la sopraelevazione del presbiterio. In quegli stessi anni venne costruito il "Teatro o Trionfo dell'Immacolata", poi chiamato dal volgo "lobietto", per ospitare gli amministratori del Contado di Novara nel giuramento di fedeltà pubblica. Venne eretta a Collegiata con Bolla di Papa Innocenzo XI del 16 aprile 1681; da allora è retta da un Prevosto. Notevoli gli affreschi e le tele, di cui è dotata, realizzati da insigni frescatori fra il '300 e il '600.

Oltre alle Chiese che appartengono alle parrocchie del Centro e delle frazioni, esistono sul territorio del Comune di Borgomanero molti altri Oratori, che elenchiamo e dei quali diamo un breve cenno storico.


San Leonardo

Chiesa romanica di San Leonardo

È la Chiesa più antica del nostro Borgo e certamente la prima Parrocchiale, esistente già nella prima metà del sec. XII. La sua importanza è rilevabile dalla denominazione che da essa ebbe l'abitato del Borgo, citato nella "carta di Romagnano" del 1198 come "Burgus Sancti Leonardi", preesistente al "Burgus Maynerius".
L'Oratorio è certamente il più insigne monumento della Città. Costruita sulle terre dei marchesi di Pombia, sul varco dell'Agogna, fra il 1125 e il 1150, forse come primitivo ospizio di viandanti della Via Francisca e poi trasformato in luogo di culto e dedicata a San Leonardo, santo francese a cui erano devoti i marchesi anch’essi originari della Francia. Nei secoli subì molte trasformazioni anche barocche, almeno all’interno, fino al 1955 quando iniziarono i restauri che continuarono anche negli anni ’80 e la liberarono dagli intereventi posticci che si erano aggiunti (il coretto con l’organo, le volte, il campanile…. Ora è visitabile al Sabato a cura di un gruppo di volontari. La chiesa in stile romanico a capanna venne affrescata nel XIII, da autore ignoto formatosi nella bottega del Maestro di Angera (abside e campate), nel XV sec. dal Maestro di Borgomanero (Madonna col bambino, trinità, Madonna del latte, Madonna con Santi Pietro e Paolo, Natività). L’ultimo affresco, in ordine di tempo, è del XVI secolo di ignoto pittore novarese e rappresenta la Madonna dei 7 dolori. Gli originali affreschi del XIII sec. raffigurano il Cristo Pantocratore coi simboli degli Evangelisti, i dodici Apostoli, i mesi dell’anno nell’abside; nella prima campata sinistra serie di sante; nella seconda campata destra di una bellissima "ultima cena" con scene che illustrano il tradimento di Giuda, soldati, santi e sante. Sono ancora visibili alcuni frammenti del martirio di san Bartolomeo nella seconda campata sinistra.


Santa Caterina

Anche questo Oratorio, che sorge in prossimità del Ponte Araldo, sull'Agogna, era presente nel Borgo dal sec. XII, poi riedificato ed ampliato nella prima metà del 1500, ricostruito dopo la peste del 1630-31 ed infine nel 1680 assunse l'attuale struttura, col portichetto esterno fatto edificare dalla illustre famiglia Ramellini.


Santissima Trinità

Chiesa della SS. Trinità in Corso Garibaldi

L'Oratorio venne costruito da Giuseppe Majone, cavaliere di san Pietro, nel 1587, quale parte integrante del "venerando Hospitale" per gli infermi, voluto col fratello Francesco, entrambi munifici benefattori, che vi avevano destinato le proprie sostanze.
I fratelli Maione fuggiti dal Borgo avevano realizzato, in trent'anni di permanenza a Roma, esercitando il mestiere di salumai, una straordinaria fortuna che vollero devolvere in favore della Chiesa e dell'Ospedale nell'assistenza dei pellegrini e dei malati indigenti.
Consacrato il 7 luglio 1590 dal card. Cesare Speciano, si arricchì del campanile nel 1613 e quindi di ristrutturazioni nel 1680 e nel 1770.
Una tela della "Trinità" opera del Bustino è collocata sull'altare.
Nel 1780 venne iniziata a cura del prevosto Giovanni Battista Curti la costruzione della architettonica facciata della Chiesa sul corso di "Porta Riviera".
Vi è conservato, dal 21 ottobre 1877 il corpo di santa Anatolia, traslato dall'Oratorio di Sant'Antonio per cura del prevosto Parnisetti, presente mons. Stanislao Eula vescovo di Novara.


San Nicola di Baraggiola

Chiesa di San Nicola alla Baraggiola

Costruzione ad una sola navata, facciata a capanna, abside semicircolare ornata da grossi archetti in cinque gruppi, uniti due a due. Datata alla fine del X secolo, è legata alle vicende della "curtis regia" di Barazzola ed alla donazione ottoniana del 962.
La chiesa fu usata dalla fine del XII sec. dagli Eremitani di Sant'Agostino, che avevano alloggio in un fabbricato adiacente, del quale si conservano tracce di un "refettorio".
Accanto ad esso sorge il campanile-torre, simbolo del medioevo borgomanerese alto una ventina di metri, è formato da grosse pietre ben squadrate, che compongono muri, aventi il lato di cm. 120. Ha monofore a feritoia ed in alto bifore architravate con capitello e stampella.
Alla sommità della torre esisteva certamente un posto di osservazione.


Sant' Alessandro

Vignetti a San Alessandro

Restaurata negli anni fra il 1920 e 1930 lascia tuttavia intravvedere una antica struttura gotica. Pare infatti già documentata nel sec. XIV. Il Molli lega questo edificio di culto alla protezione del bestiame. Lavori in questo Oratorio furono prescritti dal cardinale Taverna che ordinò "la demolizione dell'altare".
Il sacerdote borgomanerese Bartolomeo Falcone vi legò un lascito per la celebrazione della festa e delle messe nel sec. XVIII.

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