IL LONGIMANUS
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Eravamo da poco arrivati a Elphinstone Sud tornando da Elphinstone Nord dove avevamo fatto una splendida immersione con gli squali martello; avevamo appena pranzato ed eravamo stesi sul ponte a prendere il sole in attesa della terza immersione del pomeriggio.

Ad un tratto Birga, la nostra guida tedesca, ci viene incontro esclamando: "Longimanus! Longimanus!".
Incuriosito alzo la testa e vedo che dalla barca vicina sono scesi tutti in acqua; immediatamente scendo gių in cabina a prendere la mia fotocamera digitale subacquea e dopo aver indossato pinne, maschera e boccaglio mi tuffo anch'io.

Inizio a pinneggiare verso il gruppo di snorkelisti scrutando nel blu senza scorgere nulla e pensando a un falso allarme, immaginavo cosa avessero potuto vedere quelli dell'altra barca; improvvisamente sollevo la testa e me lo trovo davanti: un bellissimo squalo oceanico a punte bianche (Carcharhinus longimanus) di circa un metro e mezzo, probabilmente un cucciolo, accompagnato da una remora e da una trentina di pesci pilota (Naucrates ductor). Pinneggio velocemente verso di lui scattandogli delle foto da lontano e, quasi raggiungendolo con una breve apnea, riesco a fargli una foto da dietro quasi decente.

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L'emozione era forte, uno squalo cosė vicino non l'avevo mai visto ma nonostante il longimanus viene considerato come una delle 4 specie pių pericolose non mi faceva paura, anzi, preso dalla voglia di filmarlo, decido di tornare in barca a prendere la videocamera. Salito a bordo mostro fiero agli altri increduli la foto appena scattata; in pochi minuti siamo tutti con bombole e erogatore, la terza immersione si fa sotto la barca!

Appena scesi lo ritroviamo subito, č molto curioso e continua a girarci intorno, sono talmente emozionato che durante una ripresa ravvicinatissima mi dimentico di premere il tasto REC!!! Ho comunque modo di rifarmi in seguito.

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In acqua ci sono una quarantina di sub, tutti con macchina fotografica; Michele, un open di 18 anni, riesce a scattargli queste bellissime foto e a riprenderlo in questi due incredibili filmati.

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Nel secondo lo si vede chiaramente passare sotto la barca e urtare la cima dei pesi, sotto lo sguardo vigile di Paola che cautelativamente solleva le gambe.

Dopo circa un'ora passata tra i cinque e i dieci metri torniamo a bordo euforici, tutti avevamo passato momenti indimenticabili.