Questo blog è nato dall'esigenza di un nuovo modo di fare didattica. Una didattica che si avvalga dei nuovi strumenti che la tecnologia ci offre. E il web è quello straordinario contenitore che ci permette di reperire testi, video, musica, e quant' altro possa essere di incremento al nostro patrimonio culturale. Attraverso questo blog la nostra classe si apre al mondo; la lezione non rimane confinata nel chiuso di un'aula, ma trova, attraverso internet, una "vetrina" attraverso cui poter mostrare tutto quello che da essa nasce e si sviluppa.
La musica di sottofondo è la sonata "facile" di Mozart. La scelta non è casuale, la musica di Mozart esprime infatti quella vitalità e quella leggerezza che spero accompagnino sempre i miei alunni.

domenica 16 marzo 2008

Poesia e immagine: "Ritratto della mia bambina" di U. Saba

(disegno di Alessandro della classe III C. La scelta è ricaduta su questo disegno perchè l'idea di mettere la bambina su di una nuvola, ben interpreta il senso di leggerezza che il poeta vuole esprimere attraverso i suoi versi.)

La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva vesticciola: "Babbo
-mi disse – voglio uscire oggi con te"
Ed io pensavo : Di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.
U. Saba



Considerazioni su "Ritratto della mia bambina"
(Lavoro svolto dalla III C della Scuola Elementare di via Graf a cura della ins. Stefania Giacalone)
Dopo aver letto alcune volte la poesia, chiariti i termini che parevano di difficile comprensione, ho posto le seguenti domande:



Come immaginiamo la vesticciola della bambina?
Fatta di velo (Alessandro)
Sbracciata, smanicata (Marika, Marco)
Una vesticciola con le bretelle (Aurora)
Di colori caldi…-poi si accorge-..no,è azzurra (Alessandro)
Cosa hanno in comune la bambina e gli elementi naturali a cui viene paragonata?
Tutti non si possono toccare, sono impalpabili (Andrea R.)
Sono cose alte, che vanno in alto, leggere (Andrea C.)
Si muovono, vengono portati

In che senso la sua bambina è leggera? E' magra?

No, è sensibile, carina, delicata (Ettore)
E' leggera come una bambina, allegra (Alessia, Gaia, Aurora, Ida)
Porta colori chiari, che danno un senso di leggerezza (Francesca)
Il poeta usa tanto il cielo, perché sono tutte cose che vanno in cielo (Marco)

Guardiamo insieme dove il poeta inserisce la parola cielo…(notano la posizione in punta sia del v.2,che del v.12)

Vi è piaciuta questa poesia?

Mi è piaciuta, perché ha delle similitudini delicate (Gaia)
E' armoniosa, leggera (Alessandro)
Mi piace, perché paragona la figlia alla natura. E'una poesia tranquilla(Marco)
E' come una musica, scorre, senza interruzioni (Andrea)
(qui ho parlato della musicalità dell'endecasillabo. Abbiamo provato a contare le sillabe e a vedere quali si accentano)
Mi piace il modo in cui descrive sua figlia (Marika)
Ha trovato sinonimi dolci, come "insensibili nubi" (Alessia)
Mi è piaciuta (Ossama)
E' una poesia leggera, non come quella del mare, che abbiamo letto l'altra volta (Francesca, Antimo)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che ci fa la III A delle elementari sul blog della IIA delle medie?!
È stato un piacere leggere questa poesia di Saba, non la conoscevo, inoltre le vostre riflessioni e i vostri commenti la fanno apprezzare ancora di più! Perché non mettete anche “quella del mare” che avete nominato alla fine? Così potrei capire cosa intendevate dire!

teacher Lidia

Anonimo ha detto...

...ho scritto III A?! ops! III C III C III C !!! sorry!

teacher Lidia