09-04-2009 INVERNALE AL PIZZO SURETTA

Salita invernale al Pizzo Suretta (m. 3027)

09/04/2009

 

 

Introduzione: Il Pizzo Suretta (m.3027) è la prima cima sia delle Alpi Retiche (che vanno dal Passo Spluga al Passo del Brennero) sia, secondo la nuova classificazione SOIUSA (Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino – 2005) delle Alpi Orientali, partendo dal loro limite occidentale, appunto il Passo Spluga.

Si trova alla testata della Valle di San Giacomo (o Valle Spluga), subito ad Est del Passo Spluga.

Pur non avendo sul suo versante Sud (versante italiano), se non negli ultimi 250 m. di dislivello prima della vetta, fianchi molto dirupati, domina con la sua mole il Lago di Monteslpuga.

Nel vasto anfiteatro compreso tra le Cime Cadenti, la vetta del Pizzo Suretta e la Punta Adami si trova l’ormai decadente Ghiacciaio di Suretta Sud.

Sul versante elvetico invece la vedretta del Ghiacciaio di Suretta Nord risulta ancora abbastanza estesa. Al suo fianco, sulla Cresta Nord, si sviluppa il frequentato itinerario della Via Normale Svizzera.

 

Descrizione della salita: Appena passato il Lago di Monte Spluga, si lascia l’auto presso le Alpi di Suretta (m.1908) e ci si inoltra, con percorso subito ripido, nella ampia Val Suretta sopra la quale si notano le vette rocciose delle Cime Cadenti (m.2984) e, sulla destra, sopra un’altura rotondeggiante, un puntino rosso corrispondente al piccolo Bivacco Suretta (m.2748 – sempre aperto – 9 posti letto, coperte, fornelletto, stoviglie e cassetta del pronto soccorso – contributo per il pernotto: 3 € per i soci Cai, 5 € per tutti gli altri).

Dopo aver attraversato alcune conche intermedie, si giunge ad un anfiteatro con una grande barriera rocciosa. Si piega a sinistra (NE) e con alcune svolte, su terreno ancora più ripido, si raggiunge la selletta al culmine del pendio (m.2500 ca. – ore 1½ dalla macchina) che mette in comunicazione con la parallela Val di Zocapél e dalla quale, proseguendo dritti verso il confine con la Svizzera (N-NE) ci si ricollega al tracciato della Via Normale svizzera per il Pizzo Suretta.

Si prosegue invece in direzione del bivacco (E) dapprima in lieve pendenza si rimontano alcuni dossi poi, dopo essere passati in una piccola conca pianeggiante, con percorso molto ripido (talvolta ghiacciato) si sale l’ultima altura che domina l’antico catino glaciale al di sotto delle Cime Cadenti.

Con un sali-scendi si percorre tutta la morena frontale della conca fino ad arrivare ad affacciarsi sul Ghiacciaio di Suretta (m.2700 ca. – traccia in dir. Sud che in 5 min. conduce al Bivacco Suretta). Si mette ora piede sul vasto plateau glaciale e lo si percorre con moderata pendenza, formando un semicerchio, in direzione Nord.

Nella parte superiore del Ghiacciaio, quando la pendenza inizia ad aumentare, si prende il ripido canale ghiacciato che sale alla sinistra della fascia rocciosa sotto la cima del Suretta, che con pendenze che toccano i 50° e con circa 200 metri di sviluppo conduce ad una selletta (m.3000 ca.) che si affaccia sul versante Nord a poca distanza dalla cima.

Per raggiungere la vetta del Pizzo Suretta (m.3027 – ore 3½ dalla macchina) non rimane altro che proseguire verso destra (E) e percorrere gli ultimi metri della non difficile cresta prestando attenzione alle grandi cornici ed alla notevole esposizione su entrambi i versanti.

Si ritorna al punto di partenza in poco più di due ore ripercorrendo l’itinerario di salita. Prestare particolare attenzione alla discesa nel canale e a non attardarsi più di tanto per non pregiudicare la sicurezza del manto nevoso.

 

Note: Prestare particolare attenzione alla discesa nel canale e a non attardarsi più di tanto per non pregiudicare la sicurezza del manto nevoso.

Salita subito ripida e faticosa che concede solamente due brevi tratti dove riprendere fiato.

Itinerario chiuso nel primo tratto ma poi panoramicissimo fino alla vetta.

Molto suggestive le vedute sui pizzi Tambò, Ferrè, Quadro e Stella.

Di estrema bellezza la traversata sotto le Cime Cadenti, la salita nel canale ed il percorso sulla cresta sommitale.

 

  • Gruppo montuoso:         Monti d’Avers – Alpi Retiche
  • Tipo di salita:                Invernale con neve
  • Difficoltà:                      EE fino al canale ghiacciato poi PD+
  • Dislivello in salita:          m. 1119
  • Tempo salita:                ore 3 (soste escluse)
  • Tempo discesa:             ore 2
  • Attrezzatura necessaria:  Piccozza, ramponi, ciaspole. Utile il casco
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