George
Gordon Byron (1788-1824) membro
della Camera dei Lords e considerato il più grande
poeta romantico inglese, giunge a Ravenna
nel 1819, irresistibilmente attratto dall’antica “città
dei sepolcri e del silenzio”, e soprattutto dall’irrefrenabile
desiderio di incontrare la diciassettenne Teresa Gamba, conosciuta
poco prima a Venezia, sposa del conte Guiccioli, anziano aristocratico
ravennate.
Un amore travolgente, alimentato da forti contrasti e intensamente
intrecciato con la passione politica rivoluzionaria. Byron,
infatti, a Ravenna aderisce alla setta dei “Carbonari”,
liberali repubblicani in lotta per l’indipendenza d’Italia,
contro il papa e contro l’occupazione austriaca,
A Ravenna trascorrerà i due anni migliori della sua
vita, confortato dall’amore di Teresa, e perennemente
impegnato in riunioni segrete e congiure.
La passione rivoluzionaria lo travolgerà poi, a Missolungi,
dove, cacciato da Ravenna, era giunto per combattere la guerra
di indipendenza greca.
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