Nel mio perimetro di sole – Gianni De Feo canta Sergio Endrigo

 di Maria Cristina Tora

Fino al 31 ottobre presso il Teatro Due di Roma saranno in scena Gianni De Feo, Elisa Conti e Barbara Caracci, protagonisti di Nel mio perimetro di sole – Gianni De Feo canta Sergio Endrigo. Spettacolo presentato dalla Compagnia Le Nuovole Teatro e il cui filo conduttore sono le  canzoni di Sergio Endrigo.  Sullo sfondo degli arrangiamenti e dell’accompagnamento al pianoforte del Maestro Giovanni Monti, Nel mio perimetro di sole “racconta il percorso inquieto disordinato di un uomo che vaga disorientato e cosciente nel recinto della sua anima – come spiega l’autrice del testo Barbara Amodio – si muove con cura tra i fantasmi del suo registro, con foga e rigore, cercando di catalogare e comprendere l’origine del perché, o il perché dell’origine. Non c’è consolazione nel bisogno di risposte, nella ricerca dell’amore, nel dolore della fine, è tutto un inevitabile succedersi di eventi: dal buio alla luce, dalla luce al buio, come in una interminabile danza profetica e propiziatoria. Canzoni ritrovate (quelle di un grande della musica italiana come Endrigo, nda), parole cadenti, fogli sparsi, note illimitate, idee inattese si inseguono e distinguono, ricamandosi addosso un prezioso e consapevole perimetro di sole”.Lo spettatore viene quindi messo di fronte a sentimenti, pensieri e pezzi di umanità che, quasi in maniera ossimorica, resistono pur rinnovandosi al trascorrere dei tempi. Che nonostante siano stati raccontati in musica nel secolo scorso riescono, pur a distanza di anni, ad incollarsi perfettamente ai tempi odierni.

Sfaccettature che solo Gianni De Feo poteva interpretare in maniera così magistrale. Forse perché anche lui è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da comunicare cavalcando onde emotive sempre nuove. Come ha raccontato lui stesso: “seguendo da qualche tempo un personale percorso teatrale in cui non si percepisce separazione tra gesto, musica, canto e parola, in una continua fusione tra dimensione onirica e “naturalità” espressiva, invento spettacoli dove la narrazione si trasforma in lirismo e la canzone “interpreta” il testo. In sostanza parola e musica si osservano, si scrutano, alla ricerca di un equilibrio capace di esaltare entrambe”. Un esperimento che ha già fatto con lo spettacolo Grido d’amore – Edith Piaf dove, per dirlo con l’autore, “un fiume di parole, concitate, rarefatte e opulenti trovano “sfogo” nel canto. Ed è proprio la canzone che colpisce al cuore, senza paure né reticenze”. “Sergio Endrigo diventa allora  – continua De Feo – un’altra occasione (o un’altra sfida) per teatralizzare la canzone. E come non cedere alla tentazione se l’autore in questione è già di per sé un poeta. Ringrazio Claudia Endrigo per il sostegno alla mia idea e per avermi avvicinato ad una conoscenza intima con suo padre”.

Lo spettacolo è in scena tutte le sere dalle ore 21:00 presso il Teatro Due – sito in Vicolo dei due macelli, 37 – e, in versione pomeridiana la domenica alle ore 17:30.

 

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