PROFILO D'ALLEVAMENTO




L’affisso “ di Costa Rubea “ nasce formalmente il 10 marzo 1994 ,ma già da molti anni mi occupavo amatorialmente dell’allevamento e della selezione del Deutsch-Drahthaar tentando di raggiungere buoni risultati sotto l’aspetto della morfologia e della qualità del pelo, privilegiando comunque l’obbiettivo principale che è quello di ottenere cani con forte predisposizione naturale al lavoro, inteso nella globalità delle varie discipline che sono richieste al Drahthaar nel suo Paese d’origine.

Infatti, le aspettative di un cacciatore che si avvicina alla razza Drahthaar sono quelle di avere un ausiliare “tuttofare”, che ben si adatti ai vari aspetti della pratica venatoria, ossia una cerca vigorosa e attenta nel lavoro in campo, nella quale dimostri resistenza alla fatica e non curanza dei disagi provocati dalla vegetazione fitta.

Che abbia una naturale predisposizione alla ferma, che eccella nel riporto di animali abbattuti e nel recupero di selvaggina ferita, in qualsiasi ambiente e situazione.

Che abbia una forte predisposizione per il lavoro in acqua, e alla caccia della selvaggina da pelo.

La regola che ho sempre cercato di osservare da cacciatore e allevatore amatoriale è quella di impiegare a caccia tutte le femmine destinate alla riproduzione in modo da poterle testare direttamente sul campo e poterne valutare l’avidità nel reperimento del selvaggina, la continuità di impegno durante una battuta di caccia di diverse ore, la sopportazione alla fatica e non ultimi l’equilibrio psicofisico e la solidità di carattere nei confronti degli animali nocivi . Infatti, se è relativamente facile trovare sia in Italia che in Germania dei buoni stalloni, con eccellenti risultati nelle prove di lavoro e buone genealogie, non è altrettanto agevole avere a disposizione dell’allevamento, femmine di pari qualità da impiegare in riproduzione .

Per quel che riguarda le genealogie poi, è giusto che ognuno abbia le proprie convinzioni, tenendo presente che la riuscita di una combinazione va interpretata, essendo consapevoli che non tutti i soggetti prodotti dall’allevamento verranno messi in condizione di esprimersi al meglio, sia a causa delle scarse attitudini cinofile dei cacciatori-conduttori che li utilizzeranno, che della mancanza di ambiente e quindi di selvaggina e opportunità venatorie offerte in Italia.

L’esperienza mi ha però insegnato che un soggetto equilibrato trova sempre il modo di farsi apprezzare e se ben avviato può riservare piacevoli sorprese sia a caccia che nelle prove.

GIANNI MONGA

 E-mail

Giovanni Monga - Via Po n. 55 – Breme (Pv) - Tel. 038477324 – Cell. 3356002171

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