ITAca - Storie d'Italia
16 giugno - 9 settembre 2012

Nell’anno in cui l’Italia ha festeggiato i suoi primi 150 anni, mentre ancora si stava svolgendo il grande evento di PASSIONE ITALIA - UNA GIORNATA ITALIANA la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche ha promosso un altro grande progetto fotografico che completa il percorso di lettura della realtà contemporanea mediante la fotografia.
Da marzo 2011 a marzo 2012 Giovanni Marrozzini e Matteo Fulimeni hanno percorso le vie del nostro Paese a bordo di un camper. Ospiti dei circoli fotografici locali hanno lasciato ad ogni fermata un cantiere aperto fatto di incontri, pensieri e di voglia di raccontare. Ed hanno loro stessi lavorato, ognuno con il proprio mezzo espressivo, interpretando le storie dei territori e delle persone incontrate durante il viaggio.

Il titolo ITAca - Storie d’Italia prende spunto da una lirica del grande poeta Kavafis: “Quando ti metterai in viaggio per Itaca/devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze”. E’ stato un viaggio del corpo e dello spirito, alla ricerca dei tanti mondi nascosti, delle storie e delle vicende che sono la linfa vitale del nostro Paese, nella consapevolezza che ciò che conta non è tanto raggiungere una meta quanto far tesoro delle esperienze e delle conoscenze acquisite durante il percorso.

ITAca – Storie d’Italia ha vissuto della forza trainante del fotografo professionista Giovanni Marrozzini, della sua competenza fotografica e della sua carica umana. Giovanni Marrozzini è l’Autore FIAF dell’anno 2011, affermato per la sua indiscussa capacità artistica ed espressiva e per le sue grandi doti umane e di comunicatore, nonché per la professionalità e gli ottimi risultati raggiunti con la docenza in numerosissimi workshop. Marrozzini ha fotografato l’Italia raccogliendo le storie di un Paese ricco di cultura, vario, vitale e sofferente. A lui si è affiancato il giovane scrittore Matteo Fulimeni con i suoi scritti fortemente intrisi di una straordinaria vena poetica: ne è nato un racconto forte e dolce, una visione sorprendentemente parallela e del tutto autonoma rispetto a quella fotografica. I due punti di vista svelano l’ambiguità delle situazioni, le arricchiscono di nuovi segni e propongono ulteriori e diverse letture. Da una parte il fotografo, con il suo occhio acuto e il suo vibrare verso l’essenza dei personaggi. Dall’altra parte lo scrittore che guarda in uno spazio più ampio, dove l’accadimento fotografato è spesso solo una piccola parte della complessa e inafferrabile realtà.
 
Ma il lavoro di Marrozzini è stato anche di tipo didattico: ogni fine settimana, nelle destinazioni toccate dal camper, si sono tenuti workshop di fotografia, incentrati sulle modalità del narrare. I partecipanti ai workshop sono stati quasi 220 e ad ognuno di loro sono stati offerti gli strumenti per iniziare un cammino di esplorazione fotografica sul territorio e sulle sue storie. La realizzazione dei lavori fotografici dei partecipanti, iniziata durante il workshop, è poi continuata fino al completamento delle opere. Una squadra di tutor ha lavorato per offrire assistenza agli autori nella realizzazione di un racconto, sia che avesse attinenza con il territorio sia che fosse elaborazione personale ed intima del tema fotografico scelto.
L’insieme delle opere è un grande mosaico di testimonianze, un documento espressivo e coinvolgente del nostro Paese e delle sue molte anime. Le fotografie di Marrozzini, i testi di Fulimeni con la loro capacità espressiva, ma anche il lavoro degli oltre 150 partecipanti alla selezione finale compongono una raccolta di STORIE dell’Italia contemporanea.

La grande mostra del fotografo Giovanni Marrozzini occuperà le sale del vecchio carcere, mentre negli spazi esterni del Centro saranno installate le fotografie dei partecipanti al progetto nazionale: un percorso umano e didattico di incredibile intensità, che completa il ritratto contemporaneo del nostro Paese iniziato con l’esaltante esperienza di Passione Italia (4500 fotografi all’opera nel giorno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia) conclusa con la mostra nazionale del settembre 2011 a Bibbiena e con oltre 200 mostre locali in tutta Italia.