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PIANI DI SVILUPPO RURALE - Consulenze agronomiche e ambientali

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PIANI DI SVILUPPO RURALE

E' IN ARRIVO IL NUOVO PSR.
SI LE MISURE CHE POTREBBERO ESSERE INTERESSATE SONO LE SEGUENTI:
- TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE E AZIONI DI INFORMAZIONE
- SERVIZI DI CONSULENZA PER LA GESTIONE AZIENDALE E DI SOSTITUZIONE
- REGIMI DI QUALITA’ DEI PRODOTTI AGRICOLI E FORESTALI
- INVESTIMENTI MATERIALI
- RIPRISTINO DEL POTENZIALE PRODUTTIVO AGRICOLO DANNEGGIATO DA CALAMITÀ NATURALI E DA EVENTI CATASTROFICI  
- SVILUPPO AGRICOLO E AZIENDALE
- SERVIZI DI BASE E RINNOVAMENTO NELLE AREE RURALI
- INVESTIMENTI NELLO SVILUPPO DELLE AREE FORESTALI E NEL MIGLIORAMENTO DELLA REDDITIVITA’ DELLE FORESTE
- COSTITUZIONE DI GRUPPI E ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI
- MISURA AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALE
- AGRICOLTURA BIOLOGICA
- PAGAMENTI NATURA 2000 E DIRETTIVA QUADRO IN MATERIA DI ACQUE
- PAGAMENTI IN ZONE SOGGETTE A VINCOLI NATURALI O AD ALTRI VINCOLI SPECIFICI
- BENESSERE ANIMALE
- COOPERAZIONE
- GESTIONE DEL RISCHIO

-  SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LOCALE LEADER

A TITOLO ESEMPLIFICATIVO SI RIPORTA DI SEGUITO LA BOZZA DEL BANDO PER IL MIGLIORAMENTO AZIENDALE SCADUTO.

SI RIPORTA UN ESEMPIO
DI UN POSSIBILE
PIANO DI MIGLIORAMENTO
AZIENDALE

(i dati e valori sono ipotetici e di fanatsia)


INDICE
- Articolo 1 -Obiettivi e finalità
- Articolo 2 - Ambito territoriale di intervento
- Articolo 3 - Soggetti beneficiari
- Articolo 4 - Requisiti e condizioni di ammissibilità
- Articolo 5 - Modalità e termini di presentazione delle domande
- Articolo 6 - Tipologia degli interventi e spese ammissibili
- Articolo 7 - Spese generali
- Articolo 8 - Limitazioni e vincoli
- Articolo 9 - Documentazione
- Articolo 10 - Agevolazioni previste
- Articolo 11 - Criteri per la selezione delle domande e modalità di
formazione delle graduatorie
- Articolo 12 - Programmazione finanziaria
- Articolo 13 - Modalità di rendicontazione della spesa
- Articolo 14 - Procedure di attuazione
- Articolo 15 - Disposizioni generali

REGIONE LAZIO—Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca Pagina 2 di 37

ARTICOLO 1
Obiettivi e finalità
La misura introduce un regime di sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti materiali e immateriali per l'ammodernamento delle strutture e l'introduzione di tecnologie innovative, funzionali al raggiungimento degli obiettivi esplicitati nella misura, che dovranno comportare un miglioramento del rendimento globale dell'azienda agricola.
E' previsto il sostegno per una migliore utilizzazione dei fattori produttivi, anche attraverso una riduzione dei costi di produzione, per promuovere la qualità, tutelare l'ambiente naturale e migliorare le condizioni sulla sicurezza del lavoro, igiene e benessere degli animali, per favorire la diversificazione delle attività agricole.
Gli obiettivi specifici che si intendono perseguire sono pertanto i seguenti:
• razionalizzazione e ottimizzazione dei processi produttivi e incentivazione di investimenti volti a ridurre i costi di produzione, soprattutto attraverso l'introduzione di nuove tecnologie di prodotto e di processo;
• miglioramento dell'ambiente naturale e delle sue risorse, delle condizioni di igiene e benessere degli animali, delle condizioni di vita e di lavoro;
• adeguamento dell'azienda per il rispetto delle norme in materia di sicurezza, igiene e qualità dell'ambiente naturale e di lavoro nonché per l'igiene ed il benessere degli animali di nuova introduzione;
• incentivazione degli investimenti volti a favorire l'introduzione di sistemi volontari di certificazione della qualità e di strumenti per il controllo e la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera;
• incentivazione degli investimenti per incrementare il valore aggiunto delle produzioni agricole e promuovere la "filiera corta", attraverso il sostegno alle attività di trasformazione e commercializzazione realizzabili a livello aziendale;
• favorire gli interventi aziendali per la riconversione produttiva e il risparmio energetico.
La finalità operativa della misura è quella di concedere un sostegno alle aziende agricole che realizzano gli investimenti materiali ed immateriali per 4
a) migliorare il rendimento globale dell'azienda agricola;
b) rispettare gli standard comunitari applicabili all'investimento realizzato;
c) aumentare la competitività dell'impresa attraverso il sostegno agli
investimenti ad uno o più dei comparti in coerenza con la strategia di intervento definita per l'intero asse.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La misura si applica su tutto il territorio regionale.
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Possono partecipare al presente bando gli imprenditori agricoli, come impresa individuale o organizzati in forma societaria così come definiti dall'art. 2135 del c.c., che realizzino un piano di investimenti coerente con gli obiettivi e le finalità perseguite dalla misura e che soddisfino i requisiti e le condizioni di ammissibilità come specificato al successivo articolo 4.
I richiedenti per accedere al regime di aiuti dovranno dimostrare di essere proprietari o di aver titolo a disporre degli immobili ove si realizzerà l'investimento per una durata residua, a decorrere dal momento della presentazione della domanda, pari ad almeno 7 anni.
Le domande di aiuto già presentate a valere sulla Misura 121 secondo la procedura a bando singolo, di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii., nell'ambito della Quarta Sottofase temporale (Stop & Go), con esclusione di quelle già reiterate dalla Terza Sottofase temporale, nonché quelle presentate nell'ambito del "Pacchetto Giovani" ai sensi della DGR 368/2011, che non sono state finanziate per carenza di fondi, o che siano state
ammesse e finanziate nell'ambito di una Progettazione Integrata di Filiera decaduta per perdita dei requisiti, possono essere reiterate ai sensi del presente bando pubblico.
La reiterazione suddetta riguarda le domande di aiuto i cui piani d'investimento prevedono esclusivamente gli interventi di cui al successivo articolo 6.
Le domande di aiuto reiterate, saranno inserite nella graduatoria di ammissibilità relativa al presente bando sulla base del punteggio precedentemente attribuito e finanziate qualora collocate in posizione utile. Si precisa inoltre che in tal caso l'eleggibilità delle spese decorre dalla data della presentazione della prima domanda di aiuto.
Il sostegno non può essere concesso ad aziende in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà; in particolare, sono esclusi i soggetti in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette.
ARTICOLO 4
Requisiti e condizioni di ammissibilità
I soggetti richiedenti debbono possedere, al momento della presentazione della domanda di aiuto, i seguenti requisiti e corrispondere alle seguenti condizioni di ammissibilità:
a) requisiti soggettivi:
• essere Imprenditori Agricoli, come imprese individuali o organizzati in forma societaria, così come definiti dall'art. 2135 del c.c. titolari di partita IVA ed iscritti nei registri delle imprese presso la CCIAA, nell'apposita sezione riservata alle imprese agricole come previsto dalla normativa vigente.
La Regione, in qualità di Autorità di Gestione, provvederà a verificare, prima dell'autorizzazione di ogni forma di pagamento (anticipo, acconto, saldo), la regolarità contributiva INPS, acquisendo d'ufficio il documento unico di regolarità contributiva (DURC) in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge n. 35/2012 e Legge n. 98/2013.
• possedere adeguate conoscenze e competenze professionali attestate da almeno uno dei seguenti requisiti:
- dal possesso di un titolo di studio di livello universitario ovvero di un titolo di studio di scuola media superiore conseguito in campo agrario;
- dal possesso di un attestato di frequenza con profitto a corsi di formazione professionali in campo agrario o attraverso formazione con azioni di tutoraggio, della durata minima di 150 ore;
- dal possesso di una esperienza lavorativa, dopo aver assolto l'obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall'iscrizione al relativo regime previdenziale e perfezionata con la partecipazione ad un corso di formazione professionale in campo agrario o con azioni di tutoraggio della durata minima di 50 ore;
Ai fini della verifica del requisito al punto precedente il richiedente dovrà fornire idonea documentazione;
• per le persone fisiche, avere l'età non superiore a 65 anni;
• nel caso di forma societaria almeno un socio o il responsabile della gestione tecnico-amministrativa deve essere in possesso delle caratteristiche previste per le persone fisiche;
b) requisiti oggettivi:
• l'azienda agricola al momento della presentazione della domanda di aiuto dovrà dimostrare una capacità di impiego di almeno n. 0,50 unità lavorative uomo (ULU);
• l'azienda, a conclusione dell'investimento, dovrà giustificare un volume di lavoro, pari almeno a 1 Unità Lavorativa Uomo (ULU), corrispondente a 225 giornate lavorative/anno.
Per il calcolo delle ULU si tiene conto dei parametri e degli indicatori riportati nelle tabelle ettaro/colture predisposte dalla Regione ed approvate con DGR n. 506 dell'11/07/2008 e disponibili sul portale agricoltura della Regione Lazio.

c) altri requisiti di accesso:

• la realizzazione dell'iniziativa progettuale proposta in domanda di aiuto non deve essere vincolata alla preventiva richiesta e al rilascio di alcun permesso, autorizzazione, parere, nullaosta, ecc.;
• il richiedente deve assicurare il rispetto delle norme comunitarie applicabili all'investimento interessato.
Il richiedente dovrà inoltre presentare un piano degli investimenti (Business-Pian) volto a dimostrare il miglioramento del rendimento globale dell'azienda. Nel caso in cui il piano di investimenti proposti con la domanda di aiuto corrisponda ad un importo inferiore od uguale a Euro 50.000,00, in luogo del Business-Plan potrà essere presentato il conto economico dell'impresa con riferimento all'anno della presentazione dell'istanza (anno zero) ed all'anno successivo alla realizzazione degli investimenti (anno +N)
Il Business-Plan, od il conto economico dell'impresa nel caso di investimenti proposti eguali od inferiori a 50.000,00 euro, dovranno essere accompagnati da una descrizione dell'insieme dei fattori e delle attività che caratterizzano l'impresa agricola che, unitamente alle informazioni ricavabili dal bilancio aziendale, dovranno consentire di valutare il miglioramento del rendimento globale dell'impresa. Tali informazioni dovranno essere inserite ed integrate nella relazione tecnica su richiamata.
La valutazione, nel caso di utilizzazione del Business-Plan, terrà conto della misurazione e del calcolo di appropriati indicatori tecnico-finanziari, con riferimento sia alla situazione iniziale (ex-ante), sia a quella finale dopo la realizzazione dell'investimento (ex-post). Tali indicatori saranno utilizzati per la valutazione dell'intervento programmato, anche ai fini della determinazione della sua ammissibilità. Il modello di business fornito dall'Amministrazione contiene il set di informazioni minime, gli indicatori economici finanziari, il valore che deve assumere il giudizio sintetico finale per rendere l'investimento ammissibile, secondo quanto disposto dalle determinazioni dirigenziali n. C1867/2008, C2601/2008 e C1564/2009. (Sul sito internet regionale http://www.agricoltura.regione.lazio.it sono disponibili le determinazioni).
d) impegni specifici:
Il beneficiario si dovrà impegnare, inoltre, a:
• condurre l'azienda, in qualità di Imprenditore Agricolo (come imprese individuali o organizzati in forma societaria, così come definiti dall'art. 2135 del c.c.), ovvero gestire l'azienda assicurando il rispetto dei requisiti di ammissibilità, per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data di presentazione della domanda di pagamento del saldo finale;
• tenere per almeno 5 anni a decorrere dal momento dell'erogazione del primo pagamento dell'aiuto la contabilità aziendale secondo gli standard della R.I.C.A.. A tal fine dovrà essere utilizzato l'applicativo informatico denominato GAIA predisposto dall'Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) e dallo stesso reso disponibile;
• rendere disponibili i dati relativi alla contabilità aziendale di cui al punto precedente entro il 31 gennaio di ogni anno, per i 5 (cinque) anni successivi all'erogazione del primo pagamento . Qualora tra l'erogazione del primo pagamento e la data del 31 gennaio dell'anno successivo (anno n) siano intercorsi meno di 5 (cinque) mesi, la prima data utile per la trasmissione dei dati sarà il 31 gennaio dell'anno "n + 1";
• a non variare la destinazione d'uso agricolo e non alienare i beni oggetto di aiuto, salvo la sostituzione con altro bene di almeno pari caratteristiche preventivamente autorizzata dall'amministrazione regionale, per almeno 5 anni a decorrere dalla data di presentazione della domanda di pagamento del saldo finale.
ARTICOLO
Modalità e termini per la presentazione delle domande
Per l'adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via telematica una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo fascicolo di misura e della documentazione tecnica di cui al successivo articolo 9.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il facsimile predisposto dall'Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni, nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal

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richiedente e gli impegni sottoscritti dallo stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La presentazione della domanda di aiuto deve avvenire entro le ore 18 del 600 giorno decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del presente bando.
Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data dell’inoltro telematico (rilascio informatico). In ogni caso la data di sottoscrizione della domanda di aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a corredo della stessa dovrà essere non successiva alla data del rilascio informatico. L’inoltro cartaceo dovrà essere contestuale alla presentazione telematica e comunque mai oltre i due giorni successivi il rilascio informatico, facendo fede la data del timbro postale o del timbro di “accettazione” apposto dagli uffici preposti alla raccolta delle domande di aiuto, in caso di recapito a mano. Qualora la scadenza per la presentazione cartacea della domanda cada in giorno festivo o non lavorativo, questa è prorogata al primo giorno lavorativo immediatamente successivo.
Non possono presentare domanda di aiuto i richiedenti che non hanno effettuato la rendicontazione finale dei lavori e degli acquisti svolti ed inoltrato la relativa domanda di pagamento finale in ordine ad iniziative già presentate ed ammesse a finanziamento in attuazione della misura 121 del PSR 2007/2013
Le domande di aiuto dovranno essere presentate presso le sedi della Regione, incaricate dello svolgimento dei procedimenti istruttori, competenti per territorio, in funzione dell’ambito provinciale ove si intende realizzare l’intervento, ai seguenti indirizzi:
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Frosinone - Via Adige 41 03100 FROSINONE
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Latina - Via Villafranca 2/D 04100 LATINA; - Area Decentrata dell’Agricoltura di Rieti - Via Raccuini 21/A 02100 RIETI; - Area Decentrata dell’Agricoltura di Roma - Via Pianciani 16/A 00185 ROMA; - Area Decentrata dell’Agricoltura di Viterbo - Via Romiti 80 , 01100 VITERBO.

Tutte le informazioni ed i dati, dichiarati nel MUD, nel fascicolo di misura e negli altri allegati specifici previsti, sono resi ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000 e ss. mm. ii..
Gli esiti della verifica di ricevibilità della domanda sono comunicati all’interessato mediante posta elettronica certificata (PEC) o lettera raccomandata A.R..
ARTICOLO 6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Il sostegno è concesso esclusivamente per l'acquisto di dotazioni (macchine, macchinari e attrezzature), ivi compresi i mezzi per il solo trasporto delle merci, di impianti tecnologici e attrezzature nuove comprese quelle informatiche ed i relativi programmi, impiegate nella produzione agricola o nelle attività di trasformazione e commercializzazione realizzate all'interno dell'azienda agricola;
6.1 settori di intervento
Il sostegno è concesso esclusivamente nell'ambito dei prodotti di cui all'allegato I del Trattato dell'Unione Europea, per le filiere produttive di seguito specificate:
- lattiero-casearia, ivi incluso latte bufalino;
- carne bovina, suinicola, avicola e uova;
- ovi-caprina;
- cerealicola;
- ortofrutticola, ivi comprese patate e frutta in guscio;
- olivicola;
- vitivinicola (con esclusione degli interventi finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dell'uva da vino previsti dalla Misura investimenti del Piano nazionale di sostegno OCM vino Reg (CE) n. 123412007);

- ortofloroviviaistica;
- colture industriali e oleoproteaginose; - tabacco;
- foresta-legno, limitatamente ai nuovi impianti di colture arboree di cui al punto 11) del presente articolo;
- altri settori di nicchia.
6.2 Criteri di ammissibilità delle spese: disposizione enerale
Per i "criteri di ammissibilità delle spese% limitatamente agli interventi sopra specificati, si rinvia, per ciò che non è espressamente previsto nel presente bando pubblico, a quanto stabilito nella parte VIII delle "Disposizioni per l'Attuazione delle Misure ad Investimento del PSR 2007/2013 del Lazio", di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii..
ARTICOLO 7
Spese generali
Le spese generali quali:
a) onorari di professionisti regolarmente iscritti ai relativi ordini professionali,
b) studi di fattibilità,
c) acquisto di brevetti e licenze,
d) altre spese generali quali spese bancarie e legali (parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, ecc.), spese per consulenza tecnica e finanziaria, spese per la tenuta di conto corrente (purché trattasi di c/c appositamente aperto e dedicato all'operazione), spese per le garanzie fideiussorie, ecc.,
ed altri investimenti immateriali quali:
e) acquisizione di know-how,
f) spese propedeutiche per l'attivazione dei sistemi di tracciabilità e per l'acquisizione delle certificazioni di processo e di prodotto,

sono ammissibili se direttamente connesse all'iniziativa finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione. La quota complessiva di tutti gli investimenti immateriali ivi comprese le spese generali non può essere superiore al 2 5% del costo totale dell'investimento.
Le spese generali, di cui alle lettere da a) a d), direttamente connesse all'iniziativa finanziata, comprensive di onorari professionali, saranno riconosciute ammissibili nel limite massimo del 5% dell'investimento con un massimale di Euro 5.000,00, Iva esclusa.
ARTICOLO 8
Limitazioni e vincoli
8.1. Limitazioni
Fermo restando quanto già disciplinato nel documento "Disposizioni per l'attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio" in ordine ai criteri di ammissibilità delle spese, al quale si rinvia, e nei limiti di quanto previsto al precedente articolo 6 in ordine alle tipologie di intervento e di spese ammissibili, non sono riconoscibili le spese per:
• acquisto di dotazioni nuove non a norma con le vigenti disposizioni comunitarie e nazionali in materia di inquinamento e sicurezza;
• acquisto di dotazioni per la mera sostituzione di altre dotazioni già esistenti, ancora in condizioni di efficienza;
• acquisto di dotazioni usate;
• acquisto di mezzi di trasporto salvo quelli permanentemente attrezzati per l'esclusivo trasporto di merci direttamente connesse all'attività dell'azienda agricola;
• l'IVA non è ammissibile fatti salvi i casi previsti nel documento "Disposizioni per l'attuazione delle misure ad investimento" di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii.
Non potranno essere ammesse a finanziamento spese relative a interventi realizzati o comunque iniziati antecedentemente alla presentazione della domanda di aiuto, fatta eccezione:

• delle spese propedeutiche alla presentazione della domanda stessa che, in ogni caso, non saranno ritenute ammissibili se relative ad un periodo superiore ai 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda.
• delle spese afferenti alla domande reiterate di cui al precedente art. 3.  8.2 Vincoli
Per gli interventi relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli aziendali l'approvvigionamento deve essere garantito per almeno i 2/3 dalla stessa azienda.
Per gli impianti irrigui non sono ammissibili interventi che comportano un aumento della superficie irrigua aziendale.
Non sono finanziabili con la presente misura i medesimi interventi previsti nell'ambito delle Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM), fatte salve le eccezioni e le indicazioni di seguito riportate:
OCM Ortofrutta, le agevolazioni previste dalla presente misura possono riguardare:
1. aziende agricole che non aderiscono ad OP per tutte le tipologie di intervento;
2. per le aziende agricole aderenti alle Organizzazioni di Produttori sono ammissibili e finanziabili con la presente misura le operazioni (progetti) che prevedono un costo totale dell'investimento superiore ai 25.000 euro.
Si specifica, altresì, che gli investimenti collettivi che interessano più aziende agricole aderenti ad Organizzazione dei produttori che non possiedono i requisiti minimi per l'accesso al regime di aiuto attivato con la misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole" potranno essere finanziati dalla OCM unica settore ortofrutta.
OCM Vino, le agevolazioni previste dalla presente misura possono sostenere esclusivamente investimenti che riguardano le fasi antecedenti alla lavorazione,  trasformazione e commercializzazione del prodotto, con eccezione degli interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, che sono e continueranno ad essere finanziati esclusivamente nell'ambito dell'OCM — misura ristrutturazione e riconversione vigneto;

OCM Olio di oliva, la presente misura interviene:
• per le aziende agricole non aderenti alle Organizzazioni dei produttori per tutte le tipologie di intervento;
• per le aziende agricole che aderiscono alle Organizzazioni dei produttori per le operazioni (progetti) che prevedono un costo complessivo dell'intervento superiore a 5.000 euro;
Si specifica, altresì, che gli investimenti collettivi, realizzati su iniziativa delle OP, sono finanziati con le risorse della relativa OCM.
OCM Lattiero —casearia, con la presente misura è possibile intervenire a sostegno nel settore lattiero-caseario, a condizione che gli investimenti ritenuti ammissibili non comportino un incremento delle quantità prodotte tale da superare il quantitativo di riferimento, così come ricavabile dalle norme relative al prelievo supplementare nel settore lattiero-caseario.
OCM carni bovine e ovicaprine, con la riforma di medio termine della politica agricola comune anche per tale settore il sostegno è stato ricondotto al pagamento unico aziendale e pertanto la misura, ed in particolare il presente bando, opera in maniera complementare con interventi sulle dotazioni delle aziende agricole.
OCM apicoltura, con la presente misura sono ammissibili gli interventi riguardanti l'ammodernamento dei laboratori locali per smielatura e l'acquisto delle relative attrezzature, nonché gli interventi relativi alle successive fasi lavorazione, confezionamento e commercializzazione del miele; non sono ammissibili gli interventi finanziati con il Reg. (CE) 797/2004 (acquisto di arnie, attrezzature per il trasporto, acquisto di sciami, ecc).

ARTICOLO 9
Documentazione
Al modello unico di domanda ed al relativo fascicolo di misura dovrà essere allegata la seguente documentazione:
1. Business-plan, nel rispetto delle condizioni di seguito specificate:
• le imprese che inoltrano domande di aiuto con importi di investimento superiori a 50.000,00 euro dovranno presentare il Business Plan redatto utilizzando le specifiche funzioni disponibili nel Sistema Informativo PSR Lazio, nell'ambito della procedura di compilazione ed invio telematico della domanda di aiuto (MUD). Per la formulazione del business Plan sono disponibili una opzione semplificata ed una opzione ordinaria, a scelta del proponente;
• le imprese che inoltrano domande di aiuto con importi di investimento eguali od inferiori a 50.000,00 euro potranno limitarsi a fornire i dati del conto economico all'anno zero ed all'anno +N, utilizzando l'opzione "Business Plan semplificato" imputando in questo unicamente detti dati del conto economico.
• in ambedue i casi di cui ai precedenti punti, il Business Plan Ordinario o Semplificato ovvero il conto economico dell'impresa, dovranno essere accompagnati da una relazione tecnica, formata secondo il modello in allegato 2 alla determinazione n. CI867/2008, che descriva l'insieme dei fattori e delle attività che caratterizzano l'impresa agricola che siano coerenti con le informazioni ricavabili dal bilancio aziendale.
2. Elaborati progettuali comprensivi di:
a) relazione tecnica illustrante il programma degli investimenti e le relative motivazioni tecnico-economiche delle scelte effettuate, nonché i risultati economici finanziari ed i benefici attesi dall'investimento proposto. La relazione dovrà essere predisposta secondo lo schema dell'Allegato 2 della

Det. n. 1867 del 8/8/2008, pubblicata sul s. ord. n. 108 del BURL n. 34 del 13/09/2008.
b) elaborati grafici con allegate le planimetrie aziendali riportanti l'esatta ubicazione degli interventi programmati e comprensivi anche di quelli delle strutture dove dovranno essere collocate le dotazioni oggetto di richiesta di finanziamento; e degli impianti (se presenti);
c) quadro analitico degli acquisti programmati;
d) analisi dei prezzi  secondo le modalità previste nel documento "Disposizioni per l'attuazione delle misure ad investimento".
3. Preventivi:
a) per l'acquisto delle dotazioni, e necessario adottare una procedura di selezione basata sul confronto di almeno tre preventivi di spesa forniti dalle ditte in concorrenza. La scelta operata dal beneficiario sarà giustificata da una specifica relazione, sottoscritta dal tecnico progettista o da altro tecnico abilitato, nella quale siano riportate disaggregate le singole voci di costo con una sintetica motivazione dei criteri seguiti per la scelta dello stesso.
b) per investimenti immateriali, quali ricerche di mercato, brevetti, studi, etc., dovranno essere presentate n. 3 offerte di preventivo di soggetti in concorrenza tra loro. Le offerte dovranno contenere informazioni puntuali sulle precedenti esperienze del fornitore, modalità di esecuzione del progetto e sui costi di realizzazione. Nel caso non fosse possibile reperire n. 3 offerte occorrerà produrre una dichiarazione di un tecnico qualificato che dovrà attestare, dopo aver svolto le necessarie indagini sul mercato, l'impossibilità di individuare altri soggetti fornitori.
Nel caso di beni altamente specializzati o nel caso di completamento di linee di lavorazioni preesistenti, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, dovrà essere predisposta, sempre da un tecnico qualificato, una specifica dichiarazione nella quale si attesti l'impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento.
L'Amministrazione si riserva di verificare la congruità di tali prezzi e la loro effettiva rispondenza a quelli del mercato attraverso le proprie strutture, ovvero

REGIONE LAZIO—Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca Pagina 16 di 37

mediante ricorso a professionisti esterni e/o Istituzioni, Enti od Associazioni operanti nei vari settori.
Per acquisti di beni e/o forniture il cui costo non superi singolarmente l'importo di € 5.000 IVA esclusa, fermo restando l'obbligo di presentare n. 3 preventivi è sufficiente una dichiarazione resa dal soggetto beneficiario con la quale si dia conto della tipologia del bene da acquistare e della congruità dell'importo previsto.
Il richiedente dovrà presentare la documentazione attestante la piena disponibilità e agibilità dei locali destinati al ricovero o installazione delle dotazioni oggetto della domanda di aiuto.
4. Per le forme giuridiche societarie, diverse dalle società di persone, e per le cooperative oltre alla documentazione sopra prevista è necessario produrre:
a) deliberazione dell'organo competente con la quale:
¨ si richiamano:
n l'atto costitutivo e/o lo statuto,
n gli estremi dell'iscrizione ai registri della C.C.I.A.A. nella relativa sezione di appartenenza;
¨ si approva il progetto;
¨ si incarica il legale rappresentante ad avanzare la domanda di finanziamento nonché ad adempiere a tutti gli atti necessari;
¨ si assumono gli impegni specificati nel modello unico di domanda e nel fascicolo integrativo di misura/azione;
¨ si assume l'impegno per la copertura finanziaria della quota a carico, con indicazione della fonte di finanziamento;
¨ si dichiara di non aver beneficiato di altri contributi pubblici concessi a qualsiasi titolo da normative regionali, nazionali o statali per gli investimenti previsti nella iniziativa progettuale inoltrata ai sensi del presente bando;

¨ si dichiara di essere a conoscenza dell'impegno di non distogliere dalla prevista destinazione, per un periodo di almeno 5 anni, i beni immobili e i beni strumentali e che, per questi ultimi non si può procedere alla loro alienazione a terzi per un periodo di almeno 5 anni.
b) Per le imprese di recente costituzione il bilancio dell'ultimo anno deve essere
consegnato prima dell'autorizzazione della prima forma di pagamento (anticipo, acconto, saldo); per tutte le altre imprese i bilanci degli ultimi tre anni. I bilanci dovranno essere corredati dell'attestazione del loro deposito presso la C.C.I.A.A., completi dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa, nonchè la relazione degli amministratori e del collegio sindacale. Dovrà essere presentata, inoltre la documentazione dalla quale risulti la situazione contabile relativa al periodo compreso tra la chiusura del bilancio dell'esercizio immediatamente precedente e la data di presentazione della domanda o di data prossima alla stessa, quando tale periodo è superiore a 6 mesi;
In caso di imprese impossibilitate alla presentazione di bilanci, in quanto non soggette a tale obbligo ai sensi della normativa vigente, dovrà essere presentata documentazione equipollente. Deroghe sono previste anche nel caso di imprese di nuova costituzione.
Il provvedimento di concessione del contributo verrà emesso a favore del soggetto richiedente ad avvenuta acquisizione, da parte delle competenti strutture regionali di apposito documento con il quale si certifichi che non sussistono, per l'impresa, condizioni economiche e finanziarie anomale. Tale documento dovrà essere sottoscritto:
- da società di revisione dei bilanci nel caso in cui l'impresa disponga di bilanci certificati;
ovvero
- dal presidente del collegio sindacale se presente nell'ambito degli organi societari;
ovvero

- dal revisore contabile iscritto all'apposito registro nei rimanenti casi;
- nel caso di cooperative attraverso la presentazione del certificato di revisione.
Nel documento dovrà essere attestato che l'impresa non è in stato in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o che, a parere del certificatore, non vi sono situazioni economiche o finanziarie che possano nel breve periodo determinare una delle situazioni suddette.
9.1. Documenti essenziali
Oltre al modello unico di domanda e al relativo fascicolo di misura, tutta la documentazione prevista ai precedenti punti 1, 2, 3 e 4, in funzione della tipologia degli investimenti richiesti, è ritenuta essenziale. La mancanza della documentazione essenziale comporterà la irricevibilità dell' istanza.
9.2.Documentazione: disposizioni enerali
Tutte le informazioni ed i dati dichiarati nel MUD e nel fascicolo di misura così come per gli altri allegati specifici previsti sono resi ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000
La domanda dovrà essere firmata dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante.
Gli elaborati progettuali, le relazione tecniche e le dichiarazioni di cui ai punti 2, 3 e 4 del presente articolo dovranno essere sottoscritti da tecnici in possesso di adeguata qualifica professionale ed iscritti al relativo ordine o collegio professionale.
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validit alla data di presentazione della domanda.
Per la presentazione della documentazione inerente investimenti materiali e immateriali da parte di privati (elaborati progettuali, preventivi, ecc.) oltre quanto a espressamente previsto nel presente bando avviso si fa riferimento a quanto stabilito nel documento "Disposizioni per l'attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio" .

ARTICOLO 10
Agevolazioni previste
Sono previsti finanziamenti in conto capitale da calcolarsi in percentuale sul costo totale dell'investimento ammissibile.
Possono essere corrisposti anticipi per un importo non superiore al 50% dell'aiuto pubblico relativo all'investimento. Il relativo pagamento è subordinato alla presentazione di una garanzia fidejussoria di importo pari al 110% dell'anticipo concesso.
Per gli interventi finanziati nell'ambito della presente misura sono fissati i seguenti massimali riferiti al costo totale degli investimenti ammissibili di cui una azienda può beneficiare nell'intero periodo di programmazione del PSR Lazio 2007/2013, che potranno essere raggiunti con un massimo di numero due piani di investimento:
• per le imprese agricole singole € 1.000.000,00, elevabile a € 1.500.000,00 nel caso in cui l'investimento riguardi la trasformazione del prodotto aziendale od interventi volti alla produzione energetica da fonti rinnovabili.
• per le imprese agricole associate e per le cooperative agricole € 1.500.000,00 elevabile a 2.000.000,00 nel caso in cui l'investimento riguardi la trasformazione del prodotto aziendale.
L'investimento massimo per piano di investimento è pari a € 250.000 di spesa ammissibile/ULU.
E' fissato, altresì, un importo minimo per ciascuna operazione pari a € 25.000 riferito al costo totale dell'investimento complessivo ammissibile a finanziamento.
I livelli di aiuto massimi erogabili sono distinti in funzione del territorio di intervento, secondo quanto di seguito riportato:
  DOTAZIONI
%
Giovani agricoltori in
svantaggiata zona  50
Altri Imprenditori in
svantaggiata zona  40
Giovani agricoltori in altre zone   40
Altri imprenditori in altre zone   35

Per "zona svantaggiata" si intendono le zone individuate ai sensi della lettera a), punti i), ii) e iii) dell'articolo 36 del Reg CE 1698/2005, così classificate:
• per i punti i) e ii) — lettera a) art. 36, sino a nuova perimetrazione, le zone delimitate ai sensi della direttiva 75/268/CEE;
• per il punto iii) — lettera a) — art 36, i siti delle rete Natura 2000 delimitati in attuazione delle direttive comunitarie 79/409/CEE (Uccelli) e 92/43/CEE (Habitat) e le "Zone Vulnerabili ai Nitrati" come individuate ai sensi della direttiva 91/676/CEE (Direttiva nitrati).
La maggiorazione per i giovani agricoltori, con età compresa tra 18 e 40 anni, è applicabile fino a cinque anni a decorrere dalla data di perfezionamento del primo insediamento.
ARTICOLO 11
Criteri per la selezione delle domande e modalità di formazione delle graduatorie
Per la misura sono individuati specifici criteri di selezione, approvati dal Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si terrà conto ai fini della predisposizione delle graduatorie di ammissibilità.
Sarà predisposta una unica graduatoria regionale sino alla concorrenza delle risorse stanziate.
Per la presente misura è stabilita una priorità assoluta per i soggetti richiedenti in possesso della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).
Pertanto nella graduatoria di ammissibilità, sino alla concorrenza delle risorse stanziate si collocheranno in testa le domande ammissibili in possesso del requisito di "Imprenditore Agricolo Professionale" (IAP) ordinate in funzione dei punteggi attribuiti sulla base delle priorità relative, e a seguire tutte le altre operazioni che saranno collocate secondo il punteggio attribuito.
Per rivestire la qualifica di Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) ai sensi del D.lgs 29 marzo 2004, n.. 99 e ss.mm.ii, occorre che il reddito ed il tempo rispettino i seguenti parametri: almeno il 50% del reddito derivi dalle attività agricole di cui all'art. 2135 del Codice Civile e che l'imprenditore dedichi alle attività agricole di cui sopra almeno il

50% del proprio tempo di lavoro complessivo. Ai sensi dell'art. 1 del citato D. lgs 99/2004 e ss.mm.ii, nelle zone svantaggiate di cui all'art. 17 del Reg. (CE) n. 1257/99, la condizione di reddito e la condizione da lavoro vengono soddisfatte quando il reddito globale da lavoro è costituito per almeno il 25% da reddito derivante dalle attività agricole di cui all'art. 2135 del Codice Civile e quando l'imprenditore dedichi alle attività agricole di cui sopra almeno il 25% del proprio tempo di lavoro complessivo.
Il requisito di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) può essere, in fase di presentazione della domanda di aiuto, oggetto di autocertificazione ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445/2000. L'Amministrazione si riserva, con verifiche incrociate presso altre autorità competenti e/o con la richiesta di documentazione integrativa nel corso della fase di istruttoria, di accertare il possesso del requisito dichiarato.
Oltre a quanto già specificato nel documento "Disposizioni per l'attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio" viene ribadito che i requisiti e le condizioni per l'attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono essere possedute e dimostrate dal richiedente in fase di presentazione della domanda di aiuto iniziale.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Nelle tabelle che seguono sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità relative in funzione dei quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nella graduatoria di ammissibilità.
I punteggi attribuibili per le priorità relative, sempre per un massimo di 100 punti, sono assegnati sulla base dei tre raggruppamenti omogenei previsti nella presente scheda, così definiti:
1) "priorità settoriali di comparto" con un punteggio compreso tra 0 e 25 attribuibile in funzione della combinazione del settore produttivo con il territorio di intervento;
2) "priorità di comparto", per un punteggio massimo di 60 punti, differenziato in funzione del settore produttivo;

P.S.R. 2007/2013 del Lazio Bandi Pubblici
3) "altre priorità relative", per un punteggio massimo di 15 punti, non differenziato per comparto ed inerenti priorità correlate ai requisiti soggettivi, alla tipologia degli interventi ed a ulteriori priorità relative.
1 . PRIORITA' SETTORIALI (di comparto)
COMPARTI PRODUTTIVI AREE DI INTERVENTO (ZONE PSR)
A B C D
Vitivinicolo 5 15 15 5
Olivicolo 5 15 15 12
Cerealicolo 0 10 10 5
Ortofrutticolo 10 20 15 5
Florovivaistico 15 15 0 0
Tabacco (^) 100 100 100 100
Latte fresco 15 15 5 5
Latte trasformato 5 10 15 15
Ovicaprino 18 18 20 25
Carne bovina (*) 10 10 15 25
Carne bovina (fase di ingrasso) 5 10 10 15
Altri settori di nicchia 10 10 10 15

Per l'attribuzione dei punteggi relativi al comparto produttivo si terrà conto della tipologia degli interventi ritenuti ammissibili a seguito dell'istruttoria tecnico -amministrativa. In caso d'operazioni che interessano più comparti produttivi sarà applicato il principio della prevalenza finanziaria degli interventi ammissibili e pertanto il punteggio sarà assegnato in funzione del settore a cui è correlata la più alta spesa ammissibile.
(^) Per il comparto "tabacco" il punteggio è pari a 100 in tutte le aree di intervento (zone PSR)
(*) Al comparto "carne bovina" sono ricondotti anche gli interventi relativi ai comparti suinicolo, avicoli, compresa la produzione di uova
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si terrà conto della localizzazione degli interventi previsti nell'ambito dell'operazione. Nel caso d'interventi ricadenti in diverse aree per l'assegnazione dei punteggi si applicherà il principio della prevalenza finanziaria e pertanto la priorità sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade l'intervento con la più alta spesa ammissibile.


piano di miglioramento aziendale
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