Circolo Trasimeno: Splendori e MIserie del gioco del calcio

SPLENDORI E MISERIE DEL GIOCO DEL CALCIO…FATTO IN CASA

 

Ci sono storie che vale la pena raccontare anche se non narrano di grandi imprese, ci sono storie che sono talmente longeve ed ordinarie da divenire straordinarie. La piccola storia che voglio raccontarvi comincia nel 1987 e tuttora continua ad arricchirsi di aneddoti e capitoli. La protagonista della nostra storia è una piccola società di calcio amatoriale: il Circolo Trasimeno. Il calcio amatoriale, quello giocato (quasi sempre) con il pallone a spicchi bianconeri, quello con i numeri delle maglie che vanno ancora dal numero 1 che gioca in porta e quindi dovrebbe parare, al numero 11 che gioca in attacco e quindi dovrebbe segnare (chi gioca questi campionati sa che il condizionale è d’obbligo), quello che si gioca generalmente il sabato pomeriggio per poter così sfuggire alla giornata dello shopping al mesto seguito di mogli e fidanzate, insomma questo tipo di calcio è una realtà importante del nostro territorio. Dal 1987 grazie al lavoro di Daniele Spadoni e Fausto Possieri (ancora presenti nei ranghi della società calcistica in qualità di dirigenti)a nche Castiglione del Lago ha la sua squadra di calcio amatoriale sponsorizzata dal Circolo Arci locale. Le premesse iniziali sono ottime anche perché quella squadra ha nei ranghi il blocco di giocatori che tra il 1976 ed il 1979 hanno dominato il campionato ARCI-UISP della zona del Trasimeno con la compagine di Vitellino che aveva cessato la sua attività l’anno precendente. Come spesso nel calcio capita, le premesse verranno tradite e la nuova squadra di calcio denominata Circolo Trasimeno arriverà spesso vicina ad alzare un trofeo senza però mai farlo fino al 2006 quando la società del presidente Giancarlo Parbuono sotto la guida tecnica di Valerio Baldi e Gianluca Cirotti vince finalmente il campionato. Penserete che 19 anni senza vittorie siano stati un peso insopportabile da tollerare ma in fin dei conti il calcio è pieno di situazioni simili, basti pensare in Europa al mitico Liverpool, il cui ultimo successo in campionato è datato 1989, oppure in Italia all’Inter che prima che la giustizia sportiva sterminasse tutte le squadre rivali ha atteso quasi venti anni prima di vincere di nuovo uno scudetto. Ma non facciamo torto al calcio amatoriale confondendolo col calcio dei miliardi, delle truffe, del doping e degli stipendi a troppi zeri anche in categorie infime. L’importanza della storia del Circolo Trasimeno sta nel fatto che questa piccola società da oltre venti anni permette a ragazzi e calciatori più stagionati di stare insieme, in amicizia, di condividere un’esperienza comune, di lottare per raggiungere un obiettivo comune divertendosi. In questi ventitré anni di vita quasi 150 giocatori, 150 persone quindi, hanno vestito la maglia a strisce biancorosse di questa società; in questo lasso di tempo questa società ha permesso ad una cosi vasta massa di persone così diverse spesso tra loro di conoscersi, e talvolta stringere amicizie che durano ancora nel tempo. E’ l’aspetto sociale che rende giustizia al calcio Amatoriale e alle numerose società che partecipano ai campionati, sostenendo spese non trascurabili, quasi sempre autofinanziate. La passione è il comune denominatore di tante persone che nel tempo qua a Castiglione del Lago, ma anche in altre parti del nostro comune e del nostro territorio, fanno sì che queste piccole storie continuino ad esistere, perché il calcio è bello non solo quando lo giocano i campioni; il calcio diventa affascinante quando è il presupposto per stare insieme e condividere esperienze, e non importa poi molto se alla fine quello stopper sovrappeso ha svirgolato la palla, non importa se la palla non viene “calciata” ma presa a calci, anzi tutto questo è il vero splendore e la comica miseria del gioco del calcio come il poeta uruguaiano Eduardo Galeano ci ha insegnato con i suoi libri. Il Circolo Trasimeno, da qualche anno sostenuto anche dall’Avis, ha fatto e sta facendo la piccola storia del nostro territorio. Con i suoi rari trionfi, le sue vittorie e le sonanti batoste rimediate ha raccontato ed ancora racconta molte storie, come quella bella del bomber Arcangioli che ininterrottamente dal 1992 veste la maglia biancorossa oltrepassando la soglia dei 250 gol realizzati, e come quella triste di chi ora non c’è più. Il pensiero va a Stefano Novembri e Massimiliano Marzotti, giovani calciatori scomparsi tragicamente troppo presto ed al vulcanico dirigente nonché magnifico inseguitore di arbitri Paolo Nofrini. Per onorare la loro memoria e permettere ad altre generazioni di ragazzi e vecchietti di dare due calci al pallone la storia del Circolo Trasimeno continuerà a scrivere capitoli ricchi di soddisfazioni ed amarezze (un po’ come nella vita), e chissà magari anche di qualche altro trionfo.

Charlie Del Buono

 

Articolo estratto dalla Rivista L'ATIPICO