L'estintore si definisce portatile quando complessivamente non
supera i 20 kg. Oltre questo peso abbiamo estintori carrellati
fino a 150 kg.
Gli estintori si dividono in:
estintori idrici
estintori a schiuma
estintori a polvere
estintori ad anidride carbonica
estintori ad halon (ora banditi dal commercio per l'impatto
ambientale negativo)
Per permettere alla sostanza estinguente di fuoriuscire gli
estintori sono tutti, tranne quelli ad anidride carbonica,
pressurizzati con un gas inerte, in genere azoto.
Vengono pressurizzati a circa 15/18 bar e possono essere
controllati grazie all'apposito manometro. Nel particolare il
manometro, strumento che ci permette di controllare la
pressione dell'estintore. E' importante un controllo visivo
periodico, in quanto l'estintore può, per varie cause,
depressurizzarsi ed essere inutilizzabile.
Per essere efficente la lancetta deve essere situata nel campo
verde.
Durata di funzionamento.
Per legge ogni estintore deve avere, in base alla
quantità di estinguente contenuto, una durata minima di
funzionamento:
fino 3 kg = 6 secondi
da 3-5 kg = 9 secondi
da 6-10 Kg = 12 secondi
oltre 10 Kg = 15 secondi
In realtà gli estintori durano di più dei tempi
sopra citati, anche se l'ordine di grandezza resta quello dei
secondi. Gli estintori devono essere utilizzati per principi di
incendio, cioè per piccoli focolai che se colti sul
nascere sono facili da spegnere. Sempre per decreto, tutti gli
estintori, devono essere di colore rosso, fatta eccezzione per il
Co2 che deve avere l'ogiva (parte superiore dell'estintore di
forma affusolata) colorata di grigio per permetterne la
distinzione. Gli estintori vengono suddivisi in base al materiale
estinguente contenuto ed in base al loro peso complessivo.
Queste informazioni le ritroviamo anche sull'etichetta riportata
da ogni estintore insieme a molti altri dati. Uno fra tutti
riguarda la classe e la dimensione dell'incendio che è in
grado di spegnere.
Sull'etichetta potremmo trovare ad esempio
34 A 233 BC 34 è una catasta di legna formata da 34
file di traversini di 5 cm x 5 cm. 233 sono i litri di liquido
infiammabile che l'estintore spegne, mescolati ad acqua (1/3
acqua).
Le lettere ABC indicano la classe dell'incendio:
A=Incendi di solidi (materiale che
forma braci);
B=Incendi di liquidi infiammabili;
C=Incendi di gas infiammabili;
D=Incendi di metalli (alluminio,magnesio);
E=Incendi di apparecchiature elettriche. (non più
menzionata)
I numeri e la capacità estinguente:
all'aumentare del numero corrisponde una maggiore
capacità estinguente. L'anidride carbonica è, a
temperatura ambiente in forma gassosa, quindi per metterla in
bombole viene liquefatta pressurizzandola a 70-80 atmosfere: non
ha quindi bisogno di gas propellente. Gli estintori vanno
controllati almeno ogni sei mesi da personale esperto e
revisionati in officina specializzata a scadenze più
lunghe rispetto a quella di controllo; per quanto riguarda gli
estintori a Co2 la bombola deve essere sottoposta ad un vero e
proprio collaudo ogni 10 anni. Nella foto due
estintore ad anidride carbonica con il caratteristico
"diffusore".uno da kg.5 l'altro kg.2 Per ogni litro di co2
liquida vengono prodotti circa 500 litri di gas ad una
temperatura di -78 gradi centigradi, ecco perché se
indirizzato sulla persona va usato con molta cautela per evitare
ustioni da raffreddamento.
In ogni ambiente lavorativo va posizionato l'estintore
più idoneo.
Per cui se devo salvaguardare un CED (centro elaboratore dati)
di una banca o ufficio, posizionerò nelle immediate
vicinanze un estintore a CO.2 (che non sporca e volatizza), se
invece ho un laboratorio dove si lavora l'alluminio(taglio,
giunzione, ecc) si fornirà un estintore con polvere di
classe D adatta per gli incendio di metalli come l'alluminio,
nella falegnameria si potrà posizionare estintori idrici e
a polvere, magari anche un bel carrellato da 30/50 kg.(secondo
quanto scritto nella valutazione dei rischi fatta da un tecnico
abilitato).
Si ricorda che, indicativamente ogni estintore copre una superficie di circa 150 mq.(estintore di classe 34 A 233 BC) ma è buona norma posizionarne sempre più di uno. Gli estintori commercializzati devono essere conformi al prototipo approvato dal Ministero dell'Interno, ai sensi del DM 20.12.82 - G.U. n. 19 del 20.01.1983 e dalla metà del 2003 devono avere la marchiatura CE.