mercoledì 17 settembre 2008

il morbo di facebook

ovvero il vivere per apparire.
é una malattia che ho inventato io, ma vedrete che ben presto se ne parlerà. soprattutto in questo mondo legato fin troppo alla vita virtuale. e se non sarà il TG1 a farlo, lo farà studioaperto tra un tacco rotto a una velina e un altro gossip scemo. non importa chi lo farà arrivare in TV, adesso, su ilDPT, ve ne parlo io. che sono una specie di psicologo del web.
dicevo che il morbo di facebook é il vivere per apparire.
ovvero?
beh anzitutto ci tengo a dire (per chi non lo sapesse ancora) cos'é facebook. trattasi di un sito dove ti crei una pagina personale, piu o meno criptata in base ai settaggi (ti possono vedere tutti o solo i tuoi amici) dove la gente ti scrive su una bacheca, dove carichi foto, crei gruppi, partecipi ad altri gruppi, eventi e soprattutto dove ti fai i cazzi degli altri.
e se c'é gente che si fa i cazzi degli altri, c'é anche gente che vuole che questi cazzi gli altri se li faccia.
mi spiego meglio: che senso ha creare in continuazione album di foto dal titolo "vacanze parte1" "vacanze parte2", "festa da mario" e cose del genere?!?
il senso ce l'ha: vuoi far vedere dove sei stato in vacanza a tutti, vuoi far vedere che eri alla festa di mario, a cena da elisabetta, in montagna da gustavo.
sulla bacheca i vecchi amici delle medie ti chiedono come va, e tu rispondi, sempre, che va tutto bene, che stai facendo quello che sogavi fin da piccolo e bla bla bla.
in sostanza dici un sacco di cose, ma in realtà non dici nulla.
o meglio: dici solo quello che vuoi che gli altri sappiano di te, quello che non é chissàcosa ma ti fa fare bella figura.
questo é solo il primo step della malattia.
passiamo al secondo.
il secondo step é piu complicato da spiegare, ma anche il più sciocco. in questo step ci arriva chi usa facebook per "baccagliare" ragazze o ragazzi.
la scelta delle foto diventa minuziosa. se sei grassa metti solo quelle dalle tette in su, se sei grasso metti quelle in camicia nera, e un sacco di mezziucci del genere atti ad apparire fisicamente meglio di quello che sei. la mattina ti svegli, accendi il pc e ti loggi subito a facebook, scrivi pm a destra e a manca, poi vai a viverti la tua vita. la sera torni a casa e controlli come prima cosa se ti hanno risposto ai vari pm. ci si intesisce se quell'utente che proprio ci piace dalla foto del profilo non ha risposto, ci si stupisce che quell'altro invece ha mandato un saluto e così via. prima di cenare si mandano altri pm (private message) in giro, si spegne il pc per poi tornarci prima di andare a dormire.
facebook sta iniziando a portare dipendenza, orari fissi, tempo sprecato nel cesso. soprattutto se oltre a scriversi con sta gente ci si inizia pure a frequentare.
ma questo é solo il secondo step.
c'é un terzo, temutissimo, step. forse il peggiore.
ovvero usare volutamente facebook come mezzo per far vedere agli altri quello che si fa nella vita.
a questo livello, per fortuna, ci arrivano pochi. e per arrivarci bisogna aver vissuto i primi due step. diciamo che potenzialmente al terzo step cii può arrivare un single, infelice della sua situazione sociale, con pochi amici e tanti conoscenti, insicuro del futuro.
il terzo step porta l'utente ad arrivare a usare solo facebook per sentire la gente. invece di chiamare la gente, gli si mandano pm, invece che passare le foto le si carica sul sito, invece che uscire a farsi una birra si organizzano eventi via web. la scelta delle frasi é minuziosa, soprattutto quando si scrive sul wall delle altre persone: parole dette piu che per la persona a cui si scrive, per farle arrivare a chi vedrà tra le notifiche che tal dei tali ha scritto a tizio che domani farà la tal cosa.. foto con conoscenti taggati come amici, e la mania, in giro, di fare foto solo per poterle caricare sul facebook perché così i trombamici le vedano.
ma voliamo all'ultimo step, il peggiore, il quarto.
il quarto step si raggiunge quando, dalla fase virtuale, l'apparire entra in quella reale. ed é la fine.
si pensa che tutta la gente che si incontra siano amici, ci si aspetta da questi un trattamento privilegiato, un "pensare solo a noi", come se fossimo continuamente taggati in una foto, quando siamo in università, in ufficio, al parco o al lago.
facebook é la tua vvita, taggata in un album fotografico accessibile a chiunque. la morte dei rapporti.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto giusto ma ti sei dimenticato l'album di foto "FRIENDS"...il peggio del peggio!far vedere agli altri chi sono i tuoi amici e riempire l'album di foto di gente con cui non parli da una vita!

Anonimo ha detto...

io sono fermo al primo step della tua descrizione, e non mi trovo pentito di essermi iscritto a facebook, anzi lo trovo una ficata... ho ritrovato amici che non sentivo da tempo e mi ha fatto piacere risentirli. Poi chissà magari tra un mese mi scoccio e non ci posto più...

Anonimo ha detto...

sono daccordo con "anonimo" :P
alla fine l'uso di un portale é legato soprattutto all'individuo che ne usufruisce, ed é lui stesso a decidere quato, e come, utilizzarlo.
sono d'accordo sul fatto che sia un po' una malattia usare facebook pensandolo una forma di vita reale, ma mi chiedo:quante persone lo fanno?
tra lee mie amiche potrei elencarne un sacco!!!!!
comunque bel post, sul serio, interessante! inizierò a leggervi con interesse!

Anonimo ha detto...

Hai ragione! Il mio ragazzo è arrivato a dare prima il buongiorno a facebook e vedere le nuove "signorine" che lo hanno aggiunto e poi arriva il Buondì a me! penso che sia arrivato ad un punto di non ritorno!

Anonimo ha detto...

non posso che concordare pienamente con questo articolo, facebook non serve a niente per un semplice motivo: se guardi nel tuo "elenco amici" vedi che ci sono un sacco di "amici" e ti riempi di autocompiacimento, ma la verità è che i tuoi amici sono quelli che SENTI E VEDI tutti i giorni nella vita reale. Quelli su facebook sono amici finti.. o meglio virtuali.

Anonimo ha detto...

io ho dovuto eliminare facebook perchè stavo tutto il giorno a farmi i cazzi degli altri, mi sono accorta che con i miei veri amici parlavo al telefono o, comunque, non su facebook, era come una specie di droga che mi faceva perdere tempo;secondo me esiste veramente il "morbo di facebook"

Anonimo ha detto...

beato te caro anonimo che sei riuscito a cancellarti da facebook... vorrei farlo anche io ma ho paura che poi non saprei più cosa fare

Anonimo ha detto...

mio amico anonimo devi riuscirci!
poi sarà troppo tardi!sarà difficile ma ci riuscirai
in bocca al lupo

Anonimo ha detto...

beh non credo che abbia senso cancellarsi da un socialnetwork una volta che s'é scelto di iscriversi..
piuttosto sarebbe piu interessante sfidare se stessi a resistergli, no?

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo.. se hai la possibilità di eliminare il problema ed evitare di "impazzire".. perchè non farlo?

Anonimo ha detto...

beh sì...ipocrisia si chiama!
tutti che danno contro ad una cosa ed i primi che ne fanno uso
mah
io sono iscritta su facebook ma non per questo non ho una vita sociale al di fuori...anzi!!!
basta saper dare un limite a tutto...evidentemente c'è chi non lo sa dare

Anonimo ha detto...

c'é anche chi la vita sociale oramai riesce solo a crearsela tramite facebook!!!
aiutooooooooooooooooooooooooooo
ma quanti eventi ci sono???????
daiii é da sfigati andare agli eventi di facebook!

Anonimo ha detto...

di certo non è facebook il problema!
per gli eventi sono pienamente d'accordo

Anonimo ha detto...

Ormai tutti nascondono che facebook è diventata una droga,un mondo in cui l'unica cosa che conta è APPARIRE!!!
La mia è certamente una generalizzazione ma per la maggior parte è questo!

Anonimo ha detto...

Io aggiungerei uno step intermedio, nel quale sono caduto io. Mi sono lasciato un mesetto fa e l'ho bloccata, per impormi di non leggere i cazzi suoi. Risultato? Ora mi metto a spiare i wall di tutti gli amici (amici per modo di dire) in comune dai quali potrebbe apparire un suo commento o una sua frase, che quindi mi farebbe raggiungere lo scopo ultimo: sapere cosa fa e soprattutto con chi. E' un delirio, spero lo mettano a pagamento così mi toglierò definitivamente.

Il mondo è un nick ha detto...

Articolo ottimo, forse andavano usate parole ancora più pesanti man mano che si andava agli step successivi...io ho passato 3-4 mesi d'inferno su Faccialibro, mi sono riempito di merda prima di decidere, arrivato al secondo step quasi senza passare dal primo (avevo solo un paio di foto), e 8 mesi fa, me ne sono definitivamente liberato. Non me ne sono affatto pentito, non mi manca assolutamente.
P.S. Diffondiamo, magari...apriamo gli occhi alla gente!

Anonimo ha detto...

Io sto cercando di farlo capire a mia madre! Gli adulti sono molto ingenui a riguardo, in quanto ci sono molti (vedi mia madre) che hanno da poco imparato a rapportarsi al mondo della tecnologia, quindi di internet & co...e tutto è una novità per loro... Ma non si accorgono di quanto male questo faccia.. LA MORTE DEI RAPPORTI, non c'è frase più giusta!

lorenzo ha detto...

Ciao,
mi sono permesso di linkare il tuo articolo sul mio blog.

In caso sia contrario, ti prego di avvertirmi, lo cancello subito.

lorenzo ha detto...

dimenticato, l'indirizzo è questo http://napebook.blogspot.com/

ildpt ha detto...

lorenzo, il contenuto del mio blog è aperto, e urtilizzabile, da chiunque!
ti ringrazio davvero per avermi avvisato e linkato! appena ho un attimo, leggerò con piacere alcuni passaggi del tuo blog!

Anonimo ha detto...

per carità , tutto vero quello che hai scritto !!!!!! ma ... ricorda c'è sempre un ma .... dimentichi che ci
sono persone che per svariati motivi
hanno trovato uno scopo in fb per interaggire con il mondo...... da cui erano esclusi, bisogna comprare decine di giornali , o bisogna leggere tanti giornali , per sapere
quello che si viene a sapere attraverso fb .... è non è facile in primis per la questione economica in secondo per il tempo
lascia perdere i gruppi perchè sono dispersivi ... lascia perdere le foto delle vacanze ..... lascia perdere le foto degli " amici " che magari su 100 personalmente ne conosci 10 ..... ma , è bello per tante persone , che sono sole , dare il buongiorno e scambiare quattro " parole " nessuno vieta a chi puo' farlo di uscire , chiacchierare, e prendersi un caffè vero ..... ma lasciamo a tutti la libertà ,di poter utilizzare il proprio tempo , come vogliono
ciao e buona giornata
Concetta

Anonimo ha detto...

Meno male, sapere che c'è gente che si renda conto di quanto sia demoniaco fbook mi conforta. Certo in sè è solo un mezzo, ma ci sono mezzi nati per fini demoniaci e fbook è uno di questi... Esisteva benissimo MSN per tenersi in contatto con gli AMICI quelli veri o comunque quelli con cui si aveva contatti sociali frequenti nella vita reale, senza spendere i soldi del cellulare, fbook nasce SOLO per tirare fuori tutto il voyeurismo e l' esibizionismo dalle persone e coltivarlo ben benino. Sfido io la curiosità è incontrollabile quando ti trovi in una fantomatica "piazza virtuale" in cui puoi sapere tutto di tutti senza essere visto... Io avrei messo un servizio di notifica per ogni azione intrapresa dall' utente nei confronti di un altro utente, mi spiego, se X guarda una foto di Y, a Y arriva la notifica che X ha guardato la foto... Già questo minerebbe un po' il voyeurismo.. ma ovviamente il perverso Zuckerberg si guarda bene dal farlo...
E la cosa peggiore è che se ti cancelli, come ho fatto io ti devi addirittura GIUSTIFICARE con la gente, il che è divertente, ma anche abbastanza preoccupante... Alcuni se la prendono addirittura sul personale...
Che follia l' uomo...

Ciao!

P.S. complimenti per l' analisi, si vede che sei uno/una che ci è passato e con un salto di qualità se ne è sbarazzato, io avreifatto una descrizione identica degli step!

Anonimo ha detto...

Facebook è una complessa macchina psicológica, che Nei dovuti modi potrebbe anche essere utile.... Gli utenti sono "invischiati" per livelli, e questo si che è una dipendenza... Usar Bene le impostazioni privacy, barrare la lista amici, condividere pubblicamente solo qualcosa, Ed altre azioni mirate , possono fare di questo enorme pentolone, un qualcosa di utile... Ovviamente può nascere un amicizia reale, considerando il fatto che esprimere un concetto è più cómodo da una chat che in un locale con la música a palla... Ma ovviamente dev'essere solo l'anteprima di incontri dal vivo, sennò rimane Tutto sul virtuale.... Promosso, a patto che si usi col giusto distacco emotivo....

Unknown ha detto...

Grandiosa riflessione!! Tutto giusto, FaceBook è diventato "rovina famiglie", "cuttigghio", "falsità" e non solo un semplice posto in cui scambiarsi opinioni e contattarsi con le persone distanti che altrimenti non sentiremmo quasi mai!! ;)
Ti ho portato qui:
http://www.facebook.com/pages/La-Matta-LorySmile-3/111189232249052
<3
ho anch'io un BlogSpot... http://lorysmile87,blogspot.it !!

Anonimo ha detto...

Io mi ritrovo alla fine con l'odiare questo social network, mi cancello e mi riscrivo continuamente con dati parzialmente fasulli, l'idea che penso di avere è quella di cercare di crearmi delle amicizie reali partendo da questo presupposto con la coscienza di sbagliare, mi sento una persona sola ed ho bisogno di trovare altre persone che non vivano di dipendenza da questi strumenti, e che sappiano dare valore alle piccole cose della vita come un sorriso, il fatto è che non le trovo perchè non sono in grado di instaurare e/o creare e/o mantenere rapporti sociali veri e questo è un mio problema al quale sto lavorando per cercare di risolverli.
Il fatto che ci siano persone che vivono di apparire e che provano piacere nel crearsi un'identità virtuale (cercando di risalire il vertice della fama solo perchè ingrate nel sapersi porre nella realtà mentre in un contesto non reale come questo dove una figura di merda la puoi giustificare prendendoti tutto il tempo che vuoi per architettare le parole da usare) non mi interessa, il mio limite e nel non riuscire a trovare le altre, ma penso che quando ci riuscirò, tutto diventerà infinitamente più semplice.

Questo è solo un mio sfogo personale e lo scrivo da anonimo per paura di essere giudicato.
buona permanenza a tutti i lettori sul sito.