I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia:
situazione, tendenze, prospettive
Seconda parte - Lo scenario al  2010
   
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Capitolo 4: Tendenze dei flussi turistici nelle principali cittą europee
I flussi turistici in Europa_____
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I. Un settore in crescita ma di quanto ?
L'industria mondiale del turismo e' un settore a rapida crescita. Tra il 1990 e il 2001 ha registrato, nella sua componente internazionale, una crescita del numero complessivo di turisti (arrivi) del 52,1%, pari ad un tasso medio annuo composto del 4,3%, nettamente superiore a quello medio del Prodotto Interno Lordo mondiale a prezzi costanti, stimato per lo stesso periodo dal Fondo Monetario internazionale al 3,5% medio annuo [1].

Figura 1 - Flussi turistici internazionali.
Mondo (arrivi internazionali)


La componente del turismo internazionale è l'unica per la quale esistono dati omogenei per un numero elevato di Paesi. Il suo peso sul totale dei flussi turistici di un Paese è però minoritario rispetto a quello dei flussi interni al Paese stesso. In Europa il tasso di internazionalizzazione dei flussi turistici (giorni di presenze di turisti esteri su giorni totali di presenze turistiche) va da un massimo del 75% della Grecia al minimo del 13% della Germania passando per il 60% della Spagna, il 44% del regno Unito, il 41% dell'Italia. Su scala globale il peso del turismo interno è ancora più elevato (per grandi paesi come Cina, Brasile o India le presenze di turisti esteri rappresentano ancora una quota molto ridotta) arrivando a oltre il 90% del totale dei flussi [2].
Analizzare soltanto i flussi internazionali fornisce quindi un quadro distorto del fenomeno turistico. Tuttavia, l'assenza di dati affidabili, omogenei e di serie storiche di lunghezza adeguata impedisce di effettuare stime e previsioni sul totale dei flussi turistici, tanto che le maggiori organizzazioni internazionali (WTO, WTCC) si limitano a realizzare scenari relativi ai flussi internazionali.
I flussi turistici interni possono muoversi in senso concorde o discorde rispetto a quelli internazionali. Si muoveranno nello stesso senso (crescita o diminuzione) quando nelle decisioni di spesa e di allocazione del proprio tempo sono prevalenti i fattori che determinano spostamenti da/verso la voce viaggi, turismo e tempo libero a/da altri capitoli di spesa. Si muoveranno in senso discorde, quando sono prevalenti le scelte di sostituzione tra turismo nazionale e internazionale.
Non si può quindi giudicare a priori se il non considerare i flussi turistici interni determini una sovrastima o una sottostima della dinamica in cifra assoluta dei flussi totali.
Una analisi dei flussi interni ed internazionali per alcuni paesi europei per i quali i dati sono omogenei e comparabili consente tuttavia di sostenere che, almeno negli ultimi anni ed in Europa, le due componenti abbiano marciato nella medesima direzione di crescita, seppur a ritmi diversi (più elevati per la componente internazionale).

Figura 2 - Presenze in alberghi, 4 maggiori destinazioni turistiche europee (Francia, Italia, Spagna, Germania). Var % 99/95

(Fonte: elaborazioni Hermes lab su dati Eurostat)

Le tendenze degli ultimi anni suggeriscono quindi che ipotizzando anche per i prossimi anni il prevalere dell'effetto di espansione della spesa su quello di sostituzione tra destinazioni, l'utilizzo dei soli dati di flussi internazionali nella elaborazione di scenari tende mediamente a sovrastimare i tassi di crescita, ma a sottostimare gli incrementi assoluti.

II. Le previsioni
Le previsioni per l'industria del turismo nei prossimi anni sono particolarmente favorevoli. Nell'ultimo rapporto al parlamento europeo sul turismo la Commissione dell'UE afferma che "il turismo è uno dei settori dell'economia europea con le migliori prospettive. Le previsioni indicano una costante crescita del turismo in Europa, superiore a quella media dell'economia" [3]
Le previsioni a 10 e 20 anni del World Tourism Organization [4], pubblicate nel 2000, indicano che i flussi internazionali di turisti [5] cresceranno dai 636 milioni del 1998 fino a superare nel 2020 la cifra di 1,56 miliardi. Di questi 1,18 miliardi saranno flussi su scala continentale e 0,38 miliardi su scala intercontinentale. La suddivisione per destinazione mostra che le prime tre regioni per numero di arrivi nel 2020 saranno l'Europa (717milioni) l'Asia orientale e del Pacifico (397 milioni) e le Americhe (282milioni).
A metà del periodo di previsione, nel 2010, il flusso mondiale dei turisti supererà di poco il miliardo, di cui 527 milioni sono costituiti da flussi verso l'Europa (+3% medio annuo), 195 milioni da flussi verso l'Asia Orientale e del Pacifico (+7,7% medio annuo) e 190,4milioni verso le Americhe (+3,9% medio annuo).

Tabella 1 Previsioni sulla dinamica del turismo internazionale 2000-2020
Regione 2010 (mln) 2020 (mln) Var % media annua 2000/2010
Mondo 1.006,4 1561,1 +4,5
Europa 393,4 527 +3,0
Asia Orientale e P. 195,2 397,2 +7,7
Americhe 190,4 282,3 +3,9
(Fonte: World Tourism organization, 2000)

Le previsioni del WTO sono state formulate nel 2000, a partire da dati storici fino al 1998. L'anno base per il calcolo delle variazioni presentate nella [Tabella 1] è quindi esso stesso una previsione. Le cifre a consuntivo per l'anno 2000, oggi disponibili, mostrano che le previsioni del WTO sono conservative. La cifra prevista era di 668 milioni di visitatori, quella effettiva è di 697 milioni.
Se si rifacessero i calcoli a partire da questa nuova base mantenendo ferme le previsioni al 2010 i tassi di crescita risulterebbero, ovviamente, lievemente inferiori.
Le prime stime sul 2001 che incorporano gli effetti a breve termine degli attacchi terroristici dell'11 settembre registrano un calo su base annua dello 0,7%, come risultato di una crescita del 2,9% nel periodo gennaio agosto ed un calo del 9,2% nel periodo settembre dicembre.
L'Europa è l'area che ha subito in misura minore gli effetti della crisi con un calo limitato allo 0,6% su base annua. L'Italia è risultata la quarta destinazione mondiale, ma con un calo (-5,3%) rispetto al 2000 superiore alla media europea, uno dei principali concorrenti dell'Italia, la Spagnola ha invece registrato, anche nel 2001 un incremento (+2,4%).
Le indicazioni sulla prima parte del 2002 preludono ad una ripresa e in un ritorno ai normali tassi di crescita, una tendenza che si va affermando con maggiore rapidità nelle regioni dell'Asia orientale e del Pacifico e in Europa.

[1] Calcolato ai tassi di cambio di mercato.

[2] TCI-Mercury, Decimo rapporto sul turismo italiano, p15, Firenze, 2001.

[3] Commission of the European Communities; Commission communication to the Council, the European Parliament, the Economic and Social Committee and the Committee of the regions: Working Together for the Future of European Tourism; COM(2001) 665 final; Bruxelles 13.11.2001.

[4] WTO, Tourism Vision 2020, Europe, Madrid 2000 .

[5] Per flussi internazionali si intendono gli arrivi di turisti dall'estero. I dati dunque escludono i movimenti turistici interni ai singoli paesi.


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