domenica 22 marzo 2009

Risorse tangibili ed intangibili: quale la differenza?

La settimana che entra si aprirà con la discussione sulla rilevanza delle risorse per la formulazione della strategia aziendale. Qual è la differenza fra risorse tangibili ed intangibili di un'impresa? In che modo le une e le altre possono concorrere al vantaggio competitivo di un'impresa? In generale, qual è la specificità della valutazione dell'ambiente interno rispetto a quella dell'ambiente competitivo? Provate a rispondere a questi "quesiti aperti", non dimenticando mai di citare le fonti sito-bibliografiche e di firmare il "post" sul blog. Buon lavoro!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Le risorse sono l’insieme dei fattori tangibili e intangibili controllati dall’impresa e utilizzati nei suoi processi operativi. Sono “sostanze” dotate della proprietà di autoalimentarsi e di alimentare altre sostanze della stessa natura.
Il processo vitale dell’impresa è basato sulla sua capacità di generare nuove risorse a partire da
quelle possedute. L’approccio fondato sulle risorse (Resources Based View - RBV) è caratterizzato dall’identificazione dell’impresa quale una configurazione di risorse eterogenee. Il conseguimento di rendite superiori
rispetto ai competitors deriva da risorse superiori e/o da una maggiore efficienza nella combinazione delle risorse.
Le risorse possono essere suddivise in: risorse tangibili(risorse finanziarie, risorse fisiche),risorse intangibili(risorse tecnologiche,risorsa reputazione)e risorse umane.
Le risorse tangibili sono quelle più semplici da valutare e spesso sono le uniche che figurano in bilancio e sono facilmente riproducibili e quindi poco utili al vantaggio competitivo
--> Risorse Finanziarie: la capacità di indebitamento dell’impresa e di autofinanziamento determinano la capacità di investimento e di recupero ciclico delle risorse --> Indicatori chiave: rapporto di
indebitamento, rapporto flusso di cassa netto/investimenti, classificazione dei titoli emessi.
--> Risorse Fisiche: asset tangibili di proprietà, usati nella produzione e nell’amministrazione delle risorse tangibili (es: materie prime,impianti, dimensioni, localizzazione, ecc.).
Le risorse intangibili contribuiscono in misura rilevante al raggiungimento del vantaggio
competitivo, ma differenza di quelle tangibili, le risorse intangibili non diminuiscono di valore con l’uso.
--> Risorse tecnologiche: knowledge generato dalla R&S e protetto da brevetti, licenze, diritti di autore, i segreti tecnologici ed i processi di proprietà, laboratori di ricerca ed il personale dedicato.
-->Risorsa reputazione: percezioni che ha l’ambiente esterno dell’impresa[a livello di prodotto: fiducia nel marchio
generata da relazioni consolidate, qualità, affidabilità; a livello corporate: immagine globale dell’impresa (es:qualità del management, dei prodotti e dei servizi; capacità di innovazione,
solidità dei risultati].
-->Risorse umane: Knowledge e le
esperienze dell’imprenditore, degli
impiegati e dei manager (es:la lealtà dei dipendenti, disponibilità ad adattarsi ed a
relazionarsi con soggetti esterni, tasso di turnover del personale,ecc).

Mariagrazia Lanza.

Fonte:docenti.luiss.it

Anonimo ha detto...

Le risorse si dividono in tangibili e intangibili.
Le prime sono più facilmente individuabili, perchè sono visibili fisicamente, mentre per le seconte mi sono avvalsa della possibilità di reperire del materiale da internet.IL sito in questione è: www.antoniosavarese.it
Negli asset intangibili di un’organizzazione possiamo ricondurvi:

il Capitale Umano (human capital), che può essere descritto dalla conoscenza che le persone trattengono alla fine della giornata lavorativa, una conoscenza che possiamo definire tacita o implicita, in quanto non formalizzata. Esso comprende: le conoscenze, le abilità e le esperienze delle persone e può essere strettamente individuale ma anche molto generico;
la Proprietà Intellettuale, che comprende i brevetti, i marchi registrati e i diritti di copyright in possesso dell’azienda. Dei diversi asset che costituiscono il Capitale Intellettuale, questo è probabilmente il meno intangibile, in quanto composto da elementi di norma agevolmente esprimibili in termini monetari;
il Capitale Organizzativo o Strutturale (structural capital), ovvero l’insieme di conoscenze che rimangono all’impresa alla fine della giornata lavorativa: in questo caso, la conoscenza può essere esplicita e, quindi, formalizzata, ma anche semplicemente incorporata nei modi di fare le cose. Esso comprende i documenti prodotti, le procedure utilizzate, i modelli organizzativi, le strategie, la cultura aziendale e i contenuti dei database. Alcuni di questi beni possono divenire di proprietà legale dell’azienda;
il Capitale Relazionale Esterno (relational capital), rappresentato dal valore delle risorse collegate alle relazioni esterne dell’azienda: i rapporti con la clientela, con i fornitori, con i business partner, con i centri di Ricerca & Sviluppo, ecc.Nell’ambito del Capitale relazionale esterno, al contempo, si può isolare un importante elemento:
il Capitale Sociale (social capital), nel quale possono riscontrarsi tre elementi di base: la fiducia generalizzata prodotta dalla socialità, le interazioni sociali e le istituzioni formali create dalla socialità. Si può parlare di capitale perché le relazioni sociali sono di natura durevole e comportano effetti durevoli e si definisce sociale in quanto le interazioni non sono di mercato, pur producendo effetti economici.

FONTE: www.antoniosavarese.it

Anonimo ha detto...

Provo a rispondere.
Facciamo caso che un’impresa deve affrontare l’obsolescenza imminente
di un prodotto importante.La prima reazione che viene in mente,in base all'analisi che abbiamo fatto fino adesso è che bisogna in questi casi rispondere repentinamente ai nuovi bisogni del consumatore.
Ma c'è un'altra alternativa:
basarsi sulle risorse e
competenze interne dell'impresa.
E quando un ambiente è instabile, l’insieme delle
risorse e delle competenze espresse dall’impresa
offre una prospettiva più stabile ed efficace per la
definizione di una strategia!

E per una strategia basata sulle risorse la chiave della redditività non è inserirsi nei settori più attrattivi imitando i concorrenti, ma sfruttare piuttosto le differenze
tra le imprese..
Questo perchè ogni impresa è un insieme distinto di risorse e di competenze molto differenziate.
Dunque la ricerca del vantaggio competitivo richiede la
formulazione di una strategia che riconosca e sviluppi le
caratteristiche distintive di un’impresa.
I 3 elementi chiave che ho individuato per formulare una strategia basata sulle risorse sono:
-identificare le risorse più significative dell’impresa e
formulare una strategia che le sfrutti (allineare la strategia
alle risorse)
-assicurarsi che le risorse dell’impresa siano
interamente utilizzate
-ampliare le risorse dell’impresa

Si delinea che la prospettiva fondata sulle risorse vede l’impresa come un insieme eterogeneo di risorse e competenze che rappresentano la base prioritaria per la realizzazione di un vantaggio competitivo e una determinante principale della redditività!

Ovviamente le risorse non creano da sole valore per l’impresa.
Affinché l’azienda stabilisca un vantaggio competitivo, le
risorse devono collaborare insieme per generare capacità organizzativa.
Le capacità organizzative fanno riferimento a processi
e routine che utilizzano risorse per intraprendere una
particolare attività produttiva.

L’analisi di questi processi si svolge su due livelli:
1. Risorse individuali dell’impresa: beni, competenze
individuali, brevetti ecc..
2. Capacità (o competenze organizzative) dell’impresa:

Per adesso dobbiamo parlare del primo livello,ovvero quello che riguarda le risorse individuali dell'impresa. Queste risorse individuali si distinguono in tangibili e intangibili.

Le risorse tangibili sono le risorse finanziarie e i
beni industriali.
Sono le più facili da individuare e valutare perché sono
riconosciuti nei documenti contabili.

Le risorse intangibili sono principalmente:
-marche e marchi industriali: forma di patrimonio,
reputazionale il cui valore è nella fiducia del cliente (valore
riflesso nella diff. di prezzo tra bene di marca e bene non di
marca X volume di vendite).
-tecnologia: brevetti, copyright, segreti industriali
di proprietà dell’impresa.
Sono poco visibili dalla lettura dei dati contabili (anche se questi
possono includere capitalizzazione costi R&S, valore di brevetti e
marchi ecc.)

Fonti:
www.compass.unibo.it/Materiali/Documenti/2005/Bonini_Lezione6.ppt
didattica.spbo.unibo.it/adon/files/lezione3.pdf

Stefania Niciforo

Anonimo ha detto...

Le risorse tangibili sono contraddistinte dal fatto di essere supportate da un
elemento fisico e, generalmente, hanno un riscontro quantitativo nel patrimonio
dell’impresa, rappresentato dall’attivo di bilancio.
Ne fanno parte, le risorse finanziarie(che determinano la capacità d'investimento di un'impresa) e le risorse fisiche(che condizionano le possibilità di produzione dell'impresa e influenzano la sua struttura dei costi). Fanno parte di quest'ultimi,quindi, tutti quei beni connessi al processo produttivo.

Le risorse intangibili,sono invece quelle risorse contraddistinte dall’immaterialità, e che difficilmente
possono essere valorizzate nel bilancio dell’impresa.
Ne fanno parte la conoscenza tecnologica dell’impresa, la reputazione e cultura. Fra queste, sono facilmente riconoscibili il marchio, i brevetti,la reputazione nei confronti dei clienti e dei fornitori.

Per raggiungere un'efficace vantaggio competitivo, non basta disporre di una dotazione iniziale delle risorse prima citate, ma è necessario saperle aggregare nella maniera più efficiente.

infatti è proprio in questo contesto che si inserisce il concetto di COMPETENZE, cioè, quella capacità di ottenere un certo risultato, combinando tra loro un insieme di risorse.

fin'ora abbiamo parlato di un'analisi strategica concentrata sull’ambiente esterno, con
particolare riferimento allo studio del contesto settoriale e della posizione
competitiva dell’impresa rispetto agli avversari.

oggi invece abbiamo intrapreso l’analisi dell’ambiente interno
all’impresa.
abbiamo visto come l’impresa sia considerata un insieme eterogeneo di risorse e competenze, che
rappresentano la base per la realizzazione di un vantaggio competitivo e la
determinante principale della redditività d’impresa; si individua, quindi un nesso
strettissimo tra risorse, competenze e performance delle imprese.

fonti:
-libro di testo Grant
- appunti di lezione

Finocchiaro C.Letizia