Energia Sottile: i Solidi Platonici, i Quattro Elementi, l’Etere (El3)

Un Universo regolato dalla Geometria

Nel precedente articolo, Energia Sottile: dai Solidi Platonici ai Quattro Elementi (El2), proponevo tre domande:

PRIMA DOMANDA: come possono i Solidi aver generato gli Elementi? E poi …

SECONDA DOMANDA: i Solidi li hanno generati all’origine del Cosmo o li generano ancor oggi? Ed anche …

TERZA DOMANDA: possono avere ancor oggi una qualche utilità?

E’ il momento di tentare qualche prima risposta …

L’ETERE SCHIUMOSO E LE FORME CHE CAMBIANO LA MATERIA. Le idee di Platone circa i Quattro Elementi e l’Etere o Quintessenza e i suoi cinque Solidi sono – a mio avviso – di una modernità sconcertante. Sappiamo che è possibile confrontare quattro dei Cinque Solidi Platonici con i quattro Elementi e, attraverso questi, con i quattro  stati della materia, ovvero il solido, il liquido, il gassoso e il plasma. La mia prima domanda poneva il problema del come un solido platonico possa in effetti aver generato – e magari possa ancora generare! – l’Elemento a lui corrispondente. Ebbene, in una versione moderna, assai controversa, dell’antico concetto dell’Etere, la Aether Wave Theory o AWT, si postula l’esistenza di un Etere “schiumoso”, in cui lo spazio è strutturato in ultra-microscopiche bolle, la cui forma è continuamente cangiante e che sono in perpetuo movimento. La forma tridimensionale di queste bolle determinerebbe la natura della materia e questo potrebbe avvenire esattamente proprio come insegnato da Platone. L’Universo sarebbe dunque formato da una sorta di schiuma densa ed elastica, un coacervo di bolle, le cui deformazioni torsionali creerebbero le particelle della materia osservabile. Insomma: la forma delle bolle determinerebbe lo stato della materia a cui la particella apparterebbe.

Faccio un esempio. Nell’acqua allo stato solido, cioè di ghiaccio, le bolle dell’etere schiumoso avrebbero la forma cubica. Se scaldiamo il ghiaccio, l’incremento di temperatura trasformerebbe  le bolle cubiche in bolle icosaedriche e dunque il ghiaccio diverrebbe acqua allo stato liquido. Ancora altro calore e le bolle cubiche diventerebbero ottaedriche e l’acqua si trasformerebbe in vapore (un gas). Ancora tanto calore e si genererebbero bolle tetraedriche con la formazione di un plasma.

I passaggi di stato (come l’acqua liquida che diventa vapore o ghiaccio) altro non sarebbero dunque se non delle deformazioni geometriche delle bolle costituenti l’Etere schiumoso. Come dire: dalla Geometria alla Fisica!

DA KOZYREV AD HEIM: GENI INCOMPRESI? Nel mio libro La Cellula Madre ho descritto il grande lavoro dell’astrofisico russo Dr. Alexander Nikolai Kozyrev e, sia pure molto superficialmente, ho trattato l’argomento della Fisica Torsionale. In sostanza, lo spazio-tempo di Einstein sarebbe soggetto, secondo questo modello fisico, ad una rotazione, un movimento spiraliforme conosciuto come  “torsione“. Il merito di Kozyrev è stato quello di dimostrare sperimentalmente che quest movimento è reale e che esiste veramente. In poche parole, Kozyrev avrebbe dimostrato l’esistenza dell‘Energia Sottile! Questo è avvenuto in decenni di lavoro, grazie ad una strumentazione da lui elaborata che consisteva in un tipo modificato di bilancia a torsione. Kozyrev avrebbe dimostrato che quella che noi, forse molto impropriamente, chiamiamo Energia Sottile ha un suo peso, infinitamente piccolo, ma misurabile.

Aprendo una piccola finestra: quando noi con il nostro palming (vedi Percepire l’energia sottile) sentiamo una pressione, una sorta di peso sulle nostre mani, non sentiremmo dunque altro se non il peso dell’Energia Sottile!

Un altro fisico geniale ha descritto la materia come costituita da strutture di tipo geometrico: Burkhard Heim, di cui ho parlato in Un fisico teorico spiega cos’è l’Energia Sottile e la natura occulta del templum e dello Spazio Sacro? (Cl 3) Da Heim allo spazio sacro (Cl 4) Dalla Fisica di Heim allo Spazio Sacro. E ora si chiude il cerchio! (Cl5). Ricordo che Heim postulava uno spazio multidimensionale, ben oltre le canoniche quattro dimensioni di Einstein. Heim parlava di due dimensioni – oltre le quattro di Einstein – in cui si manifestano quelle che lui chiamava “strutture” e di altre due successive a queste, in cui si manifestano quelle che lui chiamava “informazioni“. Ebbene, mi sembra che il concetto di struttura non sia troppo distante da quello di un solido in grado di generare un certo tipo di materia attraverso certe determinate informazioni che è in grado di fornire.

Quegli articoli sottolineavano questi principi essenziali, che emergono dal lavoro di Heim:

1) La struttura è informazione che si è manifestata.

2) La realtà a 4 dimensioni è, a sua volta, struttura che si è manifestata.

3) Lo spazio è quantizzato, ovvero è basato su entità minime di spazio-tempo-struttura-informazione, che Heim chiama Metron.

4) L’insieme dei Metron forma un reticolo, che, quando non è deformato, rappresenta il vacuum perfetto ovvero il vuoto. Se nel reticolo compaiono delle deformazioni, ciò sta a significare che la massa e l’inerzia si stanno manifestando. Così, la teoria di Heim geometrizza il mondo, considerandolo un enorme assemblaggio di deformazioni geometriche molto piccole di un reticolo.

5) Lo spazio, il tempo, la materia e l’energia densa (ovvero la manifestazione “ordinaria”) possono essere descritte da un reticolo geometrico a 2 dimensioni composto da caselle molto piccole (il metron).

Mi sembra insomma che la distanza concettuale tra il Metron e il reticolo di Heim e le bolle dell’Etere schiumoso sia davvero piccola, almeno a livello intuitivo!

OGNI STRUTTURA PUO’ GENERARE MATERIE DIVERSE O CON CARATTERISTICHE DIVERSE? E’ questa una domanda che sorge proprio dalle considerazioni di cui sopra. Sappiamo che gran parte dei fenomeni naturali e perfino di quelli biologici (ed io sospetto anche di quelli psichici e spirituali) sono il risultato dell’azione della risonanza. In campo fisico, il pendolo, i circuiti oscillanti elettronici costituiti da un condensatore ed una bobina, i risonatori di Helmholtz, il diapason utilizzato dai musicisti, lo “scappamento” degli orologi a molla, sono solo alcuni dei tantissimi esempi di risonatori. La Fisica ci dice che un risonatore è una struttura che può essere eccitata in vibrazioni di una specifica frequenza. Insomma: un risonatore crea una certa determinata vibrazione, se lo si eccita in un certo modo. Sembra addirittura che nel nostro cervello esistano dei neuroni speciali – apparentemente inutili (!) – il cui assone invece di essere diretto verso un altro neurone, ritorna sul neurone stesso. Si ipotizza che si tratti di veri e propri risonatori neuronali. A che servono? Mah… misteri di madre Natura!

Torniamo dunque ai Solidi di Platone. Secondo la teoria esposta (forme che generano bolle che a loro volta determinano cambiamenti nello stato della materia) i Cinque Solidi di Platone sarebbero dunque dei veri e propri risonatori. Ma di un tipo molto speciale: risonatori Eterici. Risonatori che genererebbero qualità diverse di Etere.

COME LE BOLLE CREANO LA MATERIA. Secondo il Maestro, gli Elementi – e dunque i quattro stati della materia – sarebbero generati da queste celebri quattro figure solide. Ignoro volutamente i risvolti matematici della cosa per centrare soltanto il rapporto che esiste tra i  Solidi e gli Elementi, nonché quello tra gli Elementi e gli stati della materia. Secondo la AWT, l’Etere sarebbe costituito da bolle, le cui forme (questa è però una mia personale quanto arbitraria estensione della teoria!) formerebbero i quattro stati della materia. Sommando – per così dire – Platone alla AWT avremmo:

che le bolle tetraedriche sono connesse al fuoco (Focus) ovvero al plasma;

che le bolle ottaedriche sono connesse all’aria (Aer) ovvero ai gas;

che le bolle icosaedriche sono connesse all’acqua (Aqua) ovvero ai liquidi;

che le bolle cubiche sono connesse alla terra (Terra) ovvero ai solidi.

Ma come una forma può generare una materia, o meglio: uno stato della materia? Nel campo delle Energie Sottili, c’è chi parla di energie di forma, e di onde di forma. Può sembrare una cosa poco credibile, eppure c’è una disciplina, la Cimatica, che dimostra visivamente il rapporto tra le vibrazioni e le forme.

(SEGUE)

Pubblicato il dicembre 1, 2010, in Cinque Solidi Platonici, Energia Sottile, Etere, Quattro Elementi con tag , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 5 commenti.

  1. Interessantissimo.
    Ricordo che lessi la prima volta il termine “cimatica” all’inizio del 2007, subito dopo aver consciuto il Cleanergy.
    Mamma mia quanto tempo……, a me sembra ieri..!!!!

  2. Per stati della materia intendiamo una data temperatura di quel corpo. Poi ci sono i composti e/o miscele di sostanze.Ad es. l’idrogeno è sicuramente un gas, ma legato al carbonio forma dei solidi, mentre il carbonio legato con l’ossigeno è un gas, e così via.
    Ma a temperature elevate tutto è gas,come a temperature basse e pressioni elevate tutto e solido. Percio tutto è riferito alla vibrazione e allo stato espanso degli elettroni fra loro e il nucleo.
    Ma tutto ciò andrebbe rapportato all’enorme spazio che c’è (relativo) fra elettroni e nucleo.

    • Volevo dire con il post sopra, che molto probabilmente, come il fenomeno dei neutrini che cambiando oscillazione cambiano di massa in continuazione in tre stadi, anche l’etere e le sue forme (solidi)derivano dall’oscillazione che ha in quel momento,ma è altrentanto chiaro che il fenomeno della risonanza come descritto nell’articolo, una particella che risuona si “nutre” di etere.

  3. Che fine a fatto il dodecaedro? Mi è sfuggito qualcosa? E’ connesso al 5° elemento Etere?

  4. La figura geometrica (stella tetraedrica) che si associa alla merkaba e connessa a qualche elemento o a tutti i 5? E’ una figura associata al corpo di luce dalla new age oppure lo è dall’antichità? Qualcuno ha delle info a riguardo?

Lascia un commento