mercoledì 13 maggio 2009

la normativa italiana riguardante il collocamento alla pari

L'Italia, con legge n. 304 del 18 maggio 1973, ha ratificato l'Accordo europeo "sul collocamento alla pari" stipulato a Strasburgo il 24 novembre 1969. L' età per essere au pair in Italia deve essere compresa fra i 18 e 30 anni. La durata del collocamento in questione non può superare il limite di 1 anno, prorogabile al massimo per un altro anno. Le ore lavorative dell' au pair cambiano a seconda della formula scelta. Ci sono quattro formule diverse:
con il Demi Pair si lavora per 15 ore alla settimana in 5 giorni per 3 ore al giorno, più
2-3 sere di baby-sitting addizionale alla settimana ed 1 intero giorno libero alla settimana
con una paghetta di 120 € al mese;
con il Demi Pair Plus si lavora per 20 ore alla settimana in 5 giorni per 4 ore al giorno, più 2 sere di baby-sitting addizionale alla settimana e 2 interi giorni liberi e 3 sere libere alla settimana con una paghetta di 160 € al mese;
con la formula Au Pair si lavora per 30 ore la settimana in 6 giorni per 5 ore al giorno, più 2-3 sere di baby-sitting addizionale alla settimana ed 1 intero giorno libero più 2-3 pomeriggi liberi e 3-4 sere libere alla settimana con una paghetta di 240 € al mese;
con Au Pair Plus si lavora 40 ore alla settimana in 6 giorni più 2-3 sere di baby-sitting addizionale alla settimana e 1 intero giorno libero, più 3-4 sere libere alla settimana con una paghetta di 300 € al mese. Inoltre per ogni 6 mesi di lavoro, la famiglia ospitante dovrà dare alla ragazza au pair 2 settimane di ferie retribuite e tutti i giorni festivi nazionali sono liberi. La ragazza alla pari deve disporre di tempo libero sufficiente per poter seguire un corso di lingua.
Le spese per il corso di lingua sono a carico della ragazza alla pari.
Le spese del viaggio sono sempre a carico dell' au pair. Un au pair che non dispone di un' assicurazione malattia valida in Italia può iscriversi volontariamente al Servizio Sanitario Nazionale. Spetta alla famiglia ospitante iscrivere l'au pair al SSN entro 10 giorni dall'arrivo presso la famiglia. I ragazzi alla pari che si sono iscritti volontariamente al SSN hanno parità di trattamento rispetto ai cittadini italiani. La famiglia ospitante non deve pagare nessun contributo previdenziale all' au pair, però è bene stipulare un' assicurazione privata chiamata Polizza Responsabilità Civile del Capofamiglia. Tale assicurazione copre tra le altre cose anche i danni cagionati da persone collocate alla pari. Risponde anche nel caso di infortunio della ragazza alla pari mentre accudisce il figlio dell' assicurato.

I ragazzi alla pari proveniente dagli Stati Membri dell'UE possono entrare in Italia senza dover richiedere un visto d'ingresso, inoltre la futura famiglia ospitante non dovrà richiedere nessun Nulla Osta al lavoro subordinato nè è necessaria l'autorizzazione al lavoro. In caso di soggiorni superiori ai tre mesi i cittadini comunitari devono però richiedere alla Questura del luogo di residenza della famiglia ospitante il rilascio della carta di soggiorno per cittadini Ue.

Gli au pair provenienti dai paesi extracomunitari devono presentare domanda, tramite la famiglia ospitante, all' Ufficio Provinciale del Lavoro per ottenere il rilascio dell' autorizzazione al lavoro per motivi di lavoro subordinato. Quando la famiglia ospitante avrà ottenuto l'autorizzazione al lavoro, essa dovrà richiedere un Nulla Osta al lavoro subordinato allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura UTG del luogo di residenza della famiglia stessa. L'autorizzazione al lavoro e il Nulla Osta sono poi spediti all' au pair perché essa possa richiedere il visto presso l' Ambasciata Italiana all'estero. Per maggiori informazioni riguardo il rilascio dei visti si prega di consultare i siti delle Ambasciate italiane all'estero del Paese che vi interessa
I ragazzi alla pari extracomunitari devono richiedere un permesso di soggiorno alla Questura del luogo dove risiede la famiglia ospitante entro 8 giorni dall'entrata in Italia. Il permesso di soggiorno va richiesto per motivi di lavoro subordinato. Per poter richiedere il permesso di soggiorno sono necessari l' autorizzazione al lavoro nonché il Nulla Osta. Inoltre l' au pair deve essere iscritta al Servizio Sanitario Nazionale Italiano o deve essere munita di una polizza di un' ente assicurativa straniera riconosciuta in Italia.
Il permesso del soggiorno per motivi di lavoro subordinato ottenuto al di fuori delle quote non è rinnovabile.

Vacanze-lavoro
Il programma vacanze-lavoro che si applica all' Australia ed alla Nuova Zelanda è rivolto ai giovani in età compresa tra i 18 ed i 30 anni compiuti al momento della richiesta del visto per vacanze-lavoro. La partecipazione al programma vacanze-lavoro è possibile una volta sola. Il motivo principale per il soggiorno di vacanze-lavoro deve essere quello di voler trascorrere le vacanze. Il lavoro è consentito solo se è di carattere occasionale e deve servire a guadagnare per il proprio mantenumento durante la vacanza. Chi fa domanda per un visto di vacanze-lavoro non deve avere figli a carico. Gli au pair devono essere in possesso di un titolo di viaggio che garantisce il loro ritorno in patria. Se al loro arrivo non sono ancora muniti di un titolo di viaggio devono disporre di mezzi finanziari sufficenti per acquistarne uno. Per chi è munito di un visto per vacanze-lavoro, l'autorizzazione al lavoro sarà rilasciata su richiesta della famiglia ospitante successivamente all'entrata della ragazza in Italia per un periodo di 6 mesi massimo. La famiglia ospitante dovrà fare domanda allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura UTG competente per luogo. Dopo l'arrivo del giovane in Italia, la famiglia ospitante dovrà richiedere il rilascio del Nulla Osta presso la Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente.

Il programma di vacanze-lavoro che si applica al Canada è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni compiuti al momento della richiesta del visto per vacanze-lavoro. La partecipazione al programma vacanze-lavoro è possibile una volta sola. Il motivo principale per il soggiorno di vacanze-lavoro deve essere di voler trascorrere le vacanze. Il lavoro è consentito solo se è di carattere occasionale e deve servire a guadagnare per il proprio mantenimento durante la vacanza. Ai partecipanti del programma vacanze-lavoro sarà accordato un permesso di soggiorno per motivi di lavoro per una durata di 6 mesi massimo. I giovani che desiderano partecipare al programma vacanze-lavoro devono essere cittadini canadesi e residente in Canada e in possesso di passaporto canadese in corso di validità. Il giovane deve disporre di mezzi finanziari sufficienti per poter mantenersi durante le prime settimane in Italia. Si deve richiedere il visto prima di lasciare il Canada. Non è possibile ottenere un visto dopo l'arrivo in Italia. Entro otto giorni dall'arrivo in Italia, il titolare di un visto per vacanze-lavoro dovrà recarsi alla Questura nella Provincia dove risiede la famiglia ospitante al fine di richiedere un permesso di soggiorno. Dopo l'arrivo del giovane in Italia nonché dopo la concessione del permesso di soggiorno al partecipante, la famiglia ospitante dovrà richiedere il rilascio del Nulla Osta allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura - UTG competente per luogo. I partecipanti al programma vacanze-lavoro dovranno stipulare per l'intera durata del soggiorno un'assicurazione malattia che copra i costi di trattamenti medici nonché di un eventuale ricovero ospedaliero e rimpatrio.


1 commento:

  1. Ciao Liliana, sono una hostmum e vorrei tanto mettermi in contatto con te per parlare un attimo della normativa extra-ue, perchè ho chiamato il Ministero degli Esteri e nessuno mi sa dare info sul "Modulo N". Ti lascio il link al mio profilo FB se ti va di mandarmi un messaggio. Grazie! claudia https://www.facebook.com/claudiambrosini

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