“Ragazze che mangiano la cacca”, primo tour in Italia

Stanno girando l’Italia da qualche mese, a dire il vero senza un vero piano di promozione che somigli a un tour vero e proprio. Fanno ‘grunge’ e a dire il vero se lo potrebbero risparmiare, dato l’enorme numero di gruppi musicali che si esibiscono sul suolo patrio, da 150 anni in qua. Ve ne parlo semplicemente perché altrimenti difficilmente potreste sentire qualcosa su questo gruppo. Tanto per cominciare, perché è ovvio, partiamo dal nome “Ragazze che mangiano la cacca”. All’inizio pensavo che si chiamassero così per utilizzare un escamotage simile a quello della rivista “Frenulo a mano” che molti di voi blogger di certo ricorderanno. Per chi non se lo ricorda ci penso io a rinverdire i vostri neuroni a pezzi, “Frenulo a mano” era una rivista e un sito che c’era su internet fino a qualche anno fa e che per sottotitolo aveva “rivista di letteratura fica”. Il titolo scelto era dovuto al fatto che quando la gente andava su internet la cosa più ricercata era – inverosimilmente neppure Giorgio Tesen riesce a spiegarsi il perché ditemelo voi – “fica”. Ecco, perché quindi non inserire detto termine nella sigla del sottotitolo della rivista. Detto fatto inutile dire che il sito di “Frenulo a mano” ottenne il risultato in un periodo in cui su internet le parole tag e social network erano ignote. Fatta questa premessa veniamo alle “Ragazze che mangiano la cacca” che appena nate hanno fatto una delle scelte più radicali che si possono fare in questo mondo digitale 1 2 e 3.0, ovvero sia quella di non comparire in nessun modo su internet. Lo dicono prima dei concerti, lo dicono alla fine dei concerti, a volte lo dicono tra un pezzo e l’altro, lo dicono al punto che uno gli viene quasi voglia di non andare più in rete se non fosse che di questi tempi è difficile, sembra quasi che lo dicano per scherzo, anche perché alla fine del concerto una di loro – la bassista – l’ho vista anche io che scriveva qualcosa sul cellulare, mi sono avvicinato e l’ha nascosto, se non era twitter o facebook perché nasconderlo, stava messaggiandosi con l’amico della migliore amica? Avete capito perché difficilmente troverete notizie sulle “Ragazze che mangiano la cacca”, si tratta di uno dei ‘primi gruppi’, dicono loro, di native digitali che hanno deciso di non essere digitali. Quindi? Quindi, locandine scritte a mano e con i pennarelloni a colori e poi fotocopiate in copisteria con le fotocopiatrici a colori, se all’ultimo momento cambia la data del concerto prendono un altro foglio e rifanno la locandina a mano. Non hanno un gruppo su facebook, non mettono pezzi su myspace, chiedono a tutti quelli che vanno ai loro concerti la cortesia di non immettere loro immagini o video dei loro pezzi in rete. “Insistiamo finché possiamo per cercare di essere a tutti i costi nella realtà, se poi qualcuno non ci dà retta non possiamo farci nulla”, hanno ragione da vendere. Tanto è vero che prima di scriverci sopra un post ci ho pensato un po’ su, poi mi sono detto “non ci sarà nulla di male a scrivere che le Ragazze che mangiano la cacca” stanno per iniziare il loro primo tour ufficiale e completamente autoprodotto in Italia. Ecco, io l’ho scritto. Se qualcuno di voi vede un loro concerto dal vivo può scrivermi, così condividiamo di nascosto tra noi fan di un gruppo che non è in rete il piacere di apprezzare il grunge come va fatto, anche se le ragazze in questione hanno tutte meno di venticinque anni.