INTERPRETI: SI DIVENTA ALLA SSML GREGORIO VII

 

 

convegni

Come si diventa interpreti:

Si diventa interprete attraverso un corso di laurea in Mediazione Linguistica che ha una durata triennale e al quale si accede dopo aver superato un esame di ammissione euna laurea specialistica/magistrale come quella attivata presso la SSML Gregorio VII  . Ci sono diverse forme d’interpretazione: simultanea, consecutiva e il cosiddetto chuchotage (o interpretazione sussurrata). Durante l’interpretazione simultanea l’interprete traduce simultaneamente il discorso dell’oratore dalla lingua originale nella lingua d’arrivo, utilizzando cuffia e microfono, in cabine isolate acusticamente dal resto della sala. L’interpretazione consecutiva, invece, avviene prendendo appunti in sala, ricostruendo il discorso dell’oratore frazionato in porzioni di testo. Lo chuchotage si utilizza in casi dove gli uditori sono pochissimi, al massimo tre o quattro. Rappresenta la traduzione quasi simultanea di un messaggio trasmesso dall’oratore alla persona che si trova nelle immediate vicinanze dell’interprete

Come diventare interprete   al Parlamento europeo:

Fondamentale per l’interprete è il possesso di una combinazione linguistica interessante. Per combinazione linguistica si intende l’insieme delle lingue dalle quali si traduce verso la propria. Si parla di lingue attive (come la madrelingua) e di lingue passive, che sono quelle dalle quali si traduce.  Ad esempio come madrelingua italiana si può tradurre dal tedesco, dall’inglese, dal francese e dall’olandese. Per lavorare al Parlamento europeo è necessaria una combinazione linguistica di almeno 3 o 4 lingue passive (oltre alla madrelingua), oppure 2 o 3 se la combinazione è particolarmente rara.

Le principali capacità che l’interprete deve avere:

Concentrazione e capacità di sintesi. Molta cultura generale.Inoltre in cabina nessuna distrazione è permessa. La velocità con cui gli oratori parlano è spesso molto elevata. L’interprete, quindi, deve essere in grado di concentrarsi e sintetizzare i contenuti in pochissimo tempo mantenendosi assolutamente fedeli al testo originale.

 Sbocchi lavorativi per un giovane interprete italiano:

Gli sbocchi lavorativi dell’interprete italiano sono principalmente due: il settore privato e il mercato internazionale, che è comunque limitato alle Istituzioni europee perchè l’italiano non è una lingua di lavoro delle Nazioni Unite. Per poter lavorare al Parlamento Europeo esistono due canali. Il primo è quello di vincere il concorso interistituzionale, che vale per Commissione, Parlamento e le altre istituzioni. Il secondo è quello di lavorare come “ausiliari di sessione” mandando una candidatura spontanea al responsabile dell’interpretazione italiana. Comunque in entrambi i casi è sempre la combinazione linguistica a fare la differenza tra un candidato ed un altro.

 

cabine1

Lascia un commento