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In visita da Franco Biondi Santi, anima del Brunello di Montalcino

marzo 10, 2012

di Roberto Gatti
Per un appassionato ed addetto ai lavori è “ doveroso “, ed al tempo stesso estremamente gratificante far visita all’azienda progenitrice del Brunello di Montalcino,  mi sono recato alla Tenuta il Greppo per incontrare Franco Biondi Santi ed assaggiare  i suoi vini.
D: Buongiorno Dott. Biondi Santi, intanto grazie di avermi ricevuto nella sua azienda.
A quando risale l’inizio dell’attività di viticoltori della sua famiglia?
R: I più importanti e comunque più significativi riconoscimenti di prestigio dei vini e del Brunello del Greppo cominciano con il diploma conseguito da Clemente Santi all’Esposition Universelle de Paris del 1867 con il suo Moscadello.Anche se, è soltanto nell’Esposizione Agraria di Montepulciano del 1869 che viene fatta menzione e viene premiato per “un vino rosso scelto (Brunello) del 1865”: tale data probabilmente segna la nascita di un così longevo prodotto, che vedrà  poi la sua consacrazione nelle due storiche Riserve del 1888 e 1891.

D:Iniziando cosi’ da lontano, e dopo avere letto la storia della Sua famiglia riportata sulle pagine del sito aziendale, è corretto pensare e scrivere che i Biondi e Santi sono stati “ gli inventori “ ed hanno l’imprimatur nell’elaborazione del Brunello di Montalcino?
R: Si è corretto, perché il tutto è stato ufficializzato nella relazione del 1932 redatta dalla Commissione Interministeriale del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste per la Delimitazione del Territorio del Vino Chianti, che riconosce il Brunello come ” una creazione recente del dott. Ferruccio Biondi Santi di Montalcino”.

D: Perchè i suoi Brunelli sono cosi’ longevi, rispetto ad altri che dopo “ appena “ 10 anni prendono la china del declino?
R: La longevità dei miei vini è dovuta alla vocazione del territorio, e quindi alle zone dove produco il mio Sangiovese.

D: nella Sua cantina non ho visto una sola barrique, da cosa deriva questa scelta produttiva?
R: I miei vini li definisco naturali perché non hanno bisogno d’apporti esterni con legni particolari, “barriques”che incidono molto sulla tipicità del vino accelerando anche la sua maturazione prima della bottiglia. Da sempre abbiamo saputo aspettare, lasciando maturare il Sangiovese lentamente in botti grandi, anche molto vecchie, seguendo i ritmi della natura; quindi botti grandi di Rovere di Slavonia. In cantina uso sempre 5 botti, di 30 Hl di capacità ciascuna, che furono acquistate da mio nonno Ferruccio Biondi Santi sul finire del 1800.

D: Ho degustato alcuni vini della Sua produzione e devo confessarle di avere provato emozione e gioia, cosi’come quando l’ho incontrata. Credo che l’assaggio di un vino non sia fine a se stesso, ma dentro ogni bottiglia sia racchiusa la storia di una famiglia e d’intere generazioni. Lei come la pensa a tal proposito?
R: Sono d’accordo con Lei e La ringrazio nuovamente.

D: Quale futuro vede per il Brunello di Montalcino nel suo insieme, ovvero per tutta la denominazione, in termini di consolidamento ed ampliamento delle esportazioni?
R:Sono ottimista.

D: Lei ha due figli ed alcuni nipoti, quale pensa potrà essere per il loro futuro il miglior insegnamento che lascerà sia dal punto di vista professionale ed umano?
R: Il miglior insegnamento per loro è quello di leggere quello che ho scritto e soprattutto saper seguire le scelte che i nostri antenati hanno fatto molti anni fa.

Grazie ancora della sua grande signorilità (quella con la S maiuscola )che appartiene solo a poche persone che ho incontrato nella mia, vita e della bellissima opportunità che mi ha riservato di degustare i suoi magnifici Brunello, dove ho colto tradizione, storia, territorio ed autenticità.

Le degustazioni in cantina:

Rosato di Toscana Igt 2008 Biondi Santi
Sangiovese Grosso 100%, affinamento 18 mesi in acciaio
Colore cerasuolo limpido e brillante, naso di bell’intensità, particolare e complesso allo stesso tempo, note d’agrumi, mandarino e leggero pompelmo rosa, in bocca è intenso, armonico ed equilibrato, con una beva piacevole e scorrevole, è sapido, leggermente “ abboccato ” con un leggerissimo residuo zuccherino. Ha una persistenza aromatica intensa ( Pai ) lunga. Da abbinare ad antipasti non salsati e piccanti, zuppe di pesce, pesci alla griglia. Un vino particolare ed originale da classificare Ottimo ( 89/100 )

Rosso di Montalcino Doc 2008 Biondi Santi
Sangiovese Grosso 100%, affinamento 15 mesi in rovere di Slavonia
Questo vino è semplicemente un “ piccolo Brunello “ se paragonato ai suoi fratelli maggiori.
Bello fin dal colore rosso rubino, naso elegante e fine, con note di viola e rosa appassita, in bocca ha un ingresso morbido, è armonico con tannini fini ed eleganti, sapido, già godibile fin da ora, con un buon sviluppo futuro, chiude con una leggera , sfumata e quanto mai piacevole nota d liquirizia. Da classificare Eccellente ( 90/100 )

Brunello di Montalcino Docg 2007 Biondi Santi
Sangiovese Grosso 100%, affinamento 36 mesi in rovere di Slavonia. Proveniente da vigneti di età tra i 10 ed i 25 anni.
Rosso rubino brillante, naso impeccabile ed elegante con note di rosa appassita e viola, in bocca entra armonico, con tannini presenti ma discreti, ovvero restano in sottofondo e non disturbano, (anzi) sono di grana finezza, vivi di grande eleganza; frutto, leggera nota di liquirizia, caldo e lunghissimo nel finale di bocca. Un Brunello da classificare Eccellente ( 92/100 )

Brunello di Montalcino Docg 2006 Riserva  Biondi Santi
Sangiovese Grosso 100%, affinamento 36 mesi in rovere di Slavonia. Proveniente da vigneti di età oltre i 25 anni.
Rosso rubino con leggerissima sfumatura aranciata sull’unghia, naso intenso di grande eleganza e piacevolezza, da stare minuti a coglierne ogni più piccola sfumatura, la tipicità del Brunello qui c’è tutta, la viola, l’amarena ma, anche il tabacco, in bocca è molto godibile, sontuoso, tannini di grana fine e nobile, morbidi ma ben presenti, intenso, ampio, lungo. Una bella acidità si coglie in sottofondo. Una vera emozione, da classificare Eccellente ( 94/95 )

Brunello di Montalcino Docg 1997 Riserva  Biondi Santi
Sangiovese Grosso 100%, affinamento 36 mesi in rovere di Slavonia. Proveniente da vigneti di età oltre i 25 anni.
Devo fare alcune considerazioni che mi sono balzate alla mente, durante questa degustazione : in degustazione “ alla cieca “ credo che sarebbe stato impossibile per chiunque, compresi i più grandi degustatori al mondo, assegnare la giusta età a questo vino al massimo 5/6 anni e non di più :
Rosso rubino con tipici riflessi aranciati del Sangiovese, al naso è “ giovane “, floreale e fruttato con una grande tipicità e legame al “ terroir “, per dirla alla francese ; in bocca è semplicemente “ Grande “, si allarga a meraviglia nel centro bocca, tannini presenti di grana finezza e nobiltà, giustamente caldo, lunghissimo nella sua Persistenza Aromatica Intensa ( Pai ), rimane per minuti e non secondi. Il miglior Brunello ad oggi degustato, emozionante, questi vini hanno una longevità di 70/80 anni, non mi restano più parole. Da classificare Eccellente ( 96/97 ).

Raramente capita di emozionarmi durante la degustazione di un vino, qui ho colto storia, tradizione, tipicità ed assoluta qualità organolettica.

2 commenti leave one →
  1. Turra Ico permalink
    marzo 12, 2012 9:57 am

    sei sempre il N° 1-arrivederci a Guimaraes ciao Ico

    • marzo 13, 2012 8:05 am

      Sei troppo buono Ico, io conto per uno….
      Ciao e grazie ed arrivederci molto volentieri in Portogallo
      Roberto

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