martedì 26 giugno 2007

COS'E' LA GRAFICA D'ARTE?___________ Marco Stagnozzi - inserito nella rubrica "A mano sciolta" n.32

xilografia “Libero e Schiavo” di Marco Stagnozzi



Con questo numero della rubrica apriamo un vaso di Pandora, come spiega l’autore dell’articolo e dell’opera. Ciò significa che questo è solo l’inizio di un viaggio per meglio comprendere le varie tecniche della grafica.



Il termine "grafica" viene usato come sinonimo della grafica pubblicitaria e editoriale, essendo attualmente un settore professionale ben definito e ricercato, ma sarebbe bello spendere due parole per precisare e descrivere il panorama artistico che si cela dietro questa limitata percezione che oggi abbiamo della "grafica". Basta ragionare per capire che l'etimologia del termine stesso ha poco a che fare con l'impaginazione e la scelta dei caratteri (font). Grafica deriva da graffio, sinonimo di segno inciso, solco e calza a pennello per definire l'arte dell'incisione. Ora avrete in mente le incisioni da orafi, le decorazioni dei gioielli..., ci siamo quasi (un tempo gli orafi erano anche dei grafici). L'arte dell'incisione è una tecnica grafica ( grafia = scrittura ) che ha come scopo la produzione di una matrice utile ad essere stampata per riprodursi in serie (tirature). Esistono molte tecniche grafiche: l'incisione in piano (litografia), in incavo (calcografia) e in rilievo (xilografia) secondo il principio che sta alla base della tecnica medesima e che ne definisce il metodo con cui le matrici prodotte andranno stampate. Volendo fare un esempio noto, possiamo affermare con sicurezza che Picasso era un grande grafico, ma perché di lui si conoscono solo i soggetti pittorici? Vorrei sapere quanti professori spiegano Goya citando la serie di incisioni intitolate "I capricci", che compongono un elemento fondamentale per comprendere la sua arte e il suo pensiero. Un'altra curiosità: quanti hanno una stampa appesa in casa senza sapere qual è la sua natura? Uno dei pochi grafici conosciuti nella storia dell'arte è Henri De Toulouse Lautrec (1864-1901), che disegnò molte locandine per il Moulin Rouge di Parigi (da qui forse l'idea comune che la grafica si sposa con la pubblicità?), ma anche qui molto spesso ai soggetti delle locandine viene data meno importanza dei suoi dipinti. Purtroppo l'incisione viene sottovalutata da molto tempo, viene considerata un arte minore, accessoria, come un espediente tecnico per poter copiare un disegno, ma non è così. Molto bene lo ha spiegato Max Klinger ( 1857-1920 artista simbolista) nel suo trattato della pittura e del disegno ("Malerei und Zeichnung" 1895) sottolineando come le tecniche di incisione sono molto più efficaci nel descrivere l'anima delle cose non essendo appariscenti e piacenti come i lavori di pittura. Lui scrive: “(un buon incisore) vuole spesso richiamare il colore, ma non vuole tradurlo, perché il colore reale distruggerebbe quel mondo spirituale che il disegno, unico tra le arti, ha in comune con l'Arte e con la Poesia.". Ciò che cerco di fare è di richiamare all'attenzione un mondo snobbato e nascosto, ma di incredibile importanza e fascino, che fa parte del panorama artistico passato e contemporaneo e che lotta continuamente per conquistarsi quella fetta di palcoscenico dominato troppo spesso da altri mezzi comunicativi.
Marco Stagnozzi

1 commento:

Nadia* ha detto...

Complimenti,condivido pienamente.
Io sono specializzata in grafica d'arte.
Saluti