/

Tennistavolo

Vento permettendo, anche all’aria aperta può essere svolto a scopo ricreativo a qualsiasi età e si può giocare in luoghi ristretti. Per la pratica agonistica sono necessari luoghi attrezzati e spaziosi al chiuso ma, negli ultimi anni è proposto anche ‘open air’ grazie a palline più pesanti e performanti. Richiede, inoltre, un'opportuna preparazione psicofisica a causa delle sollecitazioni, sia fisiche che di concentrazione mentale, espresse nei brevi tempi di ogni scambio. Per questo l'atleta di tennistavolo esprime in genere doti fisiche di coordinazione, rapidità di movimento e di esecuzione, ottimi riflessi e una certa sensibilità nel tocco.

/

Vela

Quando si parla di sport della vela ci si riferisce usualmente alla pratica sportiva della navigazione a vela, detta anche semplicemente velismo, benché la propulsione a vela accomuni molti sport, anche molto differenti fra loro. La vela si distingue dagli altri sport velici, perché richiede l'uso imbarcazioni  (che possono essere di dimensioni estremamente ridotte, come nel caso delle tavole a vela, o estremamente grandi, come nel caso delle competizioni fra maxi yacht o multiscafi). Tali imbarcazioni devono ricevere la loro propulsione esclusivamente da una o più vele, e devono essere manovrate manualmente da equipaggi composti da una o più persone. Ai Giochi del Mare la vela è sempre stata presente, un ‘must’ per chi fa da spola tra terraferma e mare.

/

Surfcasting

Il Surfcasting (letteralmente "lancio sull'onda") è una modalità di pesca sportiva che si effettua dalla spiaggia, con robuste canne, capaci di lanciare il complesso terminale (esca e piombo) a distanze considerevoli dalla riva. In Italia è la Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) che si occupa delle gare ufficiali e questa disciplina verrà inserita nel calendario dei Giochi del Mare strizzando l’occhio agli studenti.

/

Big Game

Il ‘Big Game’ è da molti considerato come la massima espressione della pesca d’altura, ovvero la pesca sportiva che si svolge dalla barca dove il mare raggiunge almeno i 30 metri di profondità e che ha come obiettivo prede di grandi dimensioni. A differenza di altre tecniche di pesca meno impegnative, il Big Game richiede una preparazione specifica e il rispetto di norme precise. Ai Giochi del Mare – organizzati dalla Fipsas – potrebbe ben presto entrare nel calendario delle gare.

/

Sandwalking

Il Sand Walking è una disciplina molto simile al Beach Nordic Walking, in quanto viene praticata con l’ausilio degli appositi bastoncini. Come tutte le altre attività che si svolgono sulla spiaggia, anche questa è l’ideale per tonificare i muscoli, mantenersi in forma e divertirsi all’aria aperta.

/

Equitazione sulla sabbia

Il termine equitazione indica l'utilizzo sportivo (agonistico o meno) del cavallo da parte dell'uomo. Presenta diverse discipline, alcune delle quali rientrano nel programma olimpico; può essere praticata sia singolarmente che in gare organizzate per squadre, in strutture coperte, in maneggi all'aperto, in ippodromi (è il caso dell'ippica) o in campagna a seconda della disciplina. Ai Giochi del Mare, l’equitazione, ha fatto il suo ingresso con gli studenti delle scuole.

/

Sup

Lo stand up paddle (acronimo SUP) è una variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola (simile a quella del surf ma con maggior volume per sostenere il peso dell'atleta), utilizzando una pagaia apposita per la propulsione. Questo sport ha avuto una considerevole crescita negli ultimi anni a livello mondiale, con molti praticanti anche in Italia. Ai Giochi del Mare è arrivato nel 2012.

/

Sollevamento pesi

Il sollevamento pesi, o pesistica è una disciplina atletica nel quale i concorrenti tentano di sollevare pesi montati su un bilanciere d'acciaio. Il sollevamento pesi femminile ha incominciato a diffondersi negli anni ottanta ed è stato aggiunto al programma olimpico nel 2000. Proposto in diverse occasioni ai Giochi del Mare ha riscosso uno straordinario successo soprattutto perché è inusuale vederlo praticato all’aria aperta.

/

Danza sportiva

La danza sportiva rappresenta la trasposizione del ballo, generalmente di coppia, da disciplina artistica in disciplina sportiva, con proprie regole, competizioni e gare agonistiche, il cui livello varia dall'amatoriale all'agonistico, suddiviso in varie classi. Le discipline riconosciute dal Coni nel vasto panorama agonistico della danza sportiva sono ben 54, articolate tra i settori delle Danze artistiche (Accademiche, Coreografiche, Street e Pop Dance, Etniche, Popolari e di Carattere) e delle Danze di coppia (Internazionali - tra cui Standard, Latine, Jazz, Caraibiche, Argentine e Afrolatine - Nazionali e Regionali). Ai Giochi del Mare hanno regalato spettacolo in diverse edizioni.

/

Tiro con l’arco

Il tiro con l'arco è uno sport di antiche origini. Diverse, nelle gare nazionali e internazionali, sono le prove che contraddistinguono questa disciplina e gli atleti italiani, sia normodotati sia disabili, hanno ottenuto e ottengono risultati straordinari. Grande appeal e fascino ai Giochi del Mare dove in Calabria sono state organizzate anche le finali dei Giochi Sportivi Studenteschi.

/

Nuoto pinnato

Il nuoto pinnato è una disciplina sportiva appartenente alle specialità acquatiche che, avvalendosi di attrezzature specifiche (monopinna, pinne, boccaglio o bombole) permette all'atleta il raggiungimento di velocità decisamente più elevate rispetto al nuoto. Questo sport viene definito come la Formula Uno delle discipline natatorie per via delle alte velocità non raggiungibili in altri sport acquatici. Si svolge anche in acque libere, in mare.

/

Beach Tennis

Il tennis da spiaggia è uno sport ideato e sviluppatosi in Italia, derivato dal gioco dei racchettoni, a sua volta derivato da tambeach. E’ del 1999 il primo torneo ai Giochi del Mare (la Playa, Catania) e, ad oggi, ha sviluppato un grande movimento di atleti-appassionati.

/

Beach Badminton

Le regole del Beach Badminton sono le stesse del Badminton. Cambiano le dimensioni del campo (5x12), il volano è di plastica, leggermente appesantito per resistere al vento mentre la racchetta è la stessa. Uguale anche la rete alta da terra 1,55 m, le righe del campo sono nastri appoggiati sulla sabbia. Si gioca scalzi, la divisa è..da spiaggia. Nei tornei ufficiali sono previste canotte personalizzate. Non ci sono giudici di linea: domina il fair play e gli arbitri possono essere a turno gli stessi giocatori.

/

Beach Volley

Il beach volley è nato come variante del gioco della pallavolo, è Sport Olimpico, poiché da semplice ricreazione sulle spiagge si è evoluto fino a diventare sport professionistico in vari paesi del mondo. In questa versione non si gioca al chiuso su superfici rigide, ma piuttosto su campi di sabbia. Invece di squadre di sei persone, i giocatori sono solo due per parte e non dispongono di cambi. Le regole del gioco non sono simili a quelle della pallavolo: Il campo di gioco è più piccolo (8m x 16m invece di 9m x 18m); nel caso in cui si effettui il primo tocco di squadra in palleggio, questo deve essere perfetto, ovvero deve essere valutato dall'arbitro con la massima severità, a meno che non si debba difendere un attacco forte; il limite dei tre tocchi di squadra comprende anche il tocco a muro; non sono validi i pallonetti (in quanto vengono sanzionati come fallo di accompagnata), se non fatti con colpi duri sulla palla (es. con le nocche); se si manda la palla nel campo avversario con un palleggio la traiettoria deve essere perpendicolare alla linea delle spalle; non è fallo se si invade il campo avversario senza toccare la rete, lo è invece se si ha un contatto con l'avversario sotto la rete e se ne ostacola l'azione. A differenza dell'Indoor, dove toccare la rete è fallo solo quando lo si fa durante l'azione di giocare la palla, nel beach è sempre fallo, tranne se la si tocca accidentalmente con i capelli.

/

Safari Fotosub

Il Safari Fotosub, in Italia, è nato agli inizi degli anni Settanta a Trieste sotto il nome di Caccia Fotosub. Un Regolamento sperimentale fu elaborato da due biologi, l'italiano Gianni Mangiagli e lo iugoslavo Tine Valentinch, prendendo come riferimento la pesca subacquea ed attribuendo ai pesci fotografati un punteggio in base alla difficoltà di cattura o alla rarità. La prima gara con queste regole si svolse nel 1971, sulla secca del Gobbo (a sud del golfo di Trieste), partendo da Piran (oggi Slovenia); mentre negli anni successivi altre furono organizzate dai circoli triestini, tra cui il Tergeste Sub. Ma fu il 26 Aprile 1975 che, per merito del Club Albatros Sub di Genova Quinto, si effettuò in Liguria la prima gara a carattere nazionale alla quale parteciparono alcuni noti personaggi della subacquea. Presidente di Giuria era il Prof. Enrico Tortonese, illustre ittiologo nonché Direttore del Museo di Storia Naturale di Genova. Questo evento determinò il lancio della specialità e così, nell'ambito della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee, si costituì una Commissione per elaborare un Regolamento Nazionale unico. Il primo Campionato Italiano si svolse a Portofino nel 1981 da allora, ogni anno, i migliori fotografi classificati nel circuito delle gare selettive, s'incontrano per darsi battaglia a colpi di flash.

/

Beach Rugby

Il beach rugby è giocato su campi in sabbia e ogni squadra ha quattro giocatori in azione nel campo di gioco. Il campo di gioco è lungo 30 mt comprese le zone di meta e largo 20 mt. Ogni squadra ha 8 giocatori, di cui 4 in campo e 4 in attesa di sostituirli. Le sostituzioni sono illimitate e l'espulsione temporanea dura 2'. La partita dura 10' divisi in 2 tempi da 5' con intervallo di 3'. In caso di parità si disputa un tempo supplementare a oltranza sin quando una squadra realizza una meta. Il portatore avversario di pallone può essere placcato tra spalle e piedi., non esistono mischie ordinate né rimesse laterali. Il pallone può può essere calciato all'inizio della partita, dopo una meta dalla squadra che ha subito la meta e dopo un fallo laterale ma in nessun'altra azione di gioco il pallone può essere calciato. La realizzazione della meta vale un punto.

/

Video sub

Ogni video operatore avrà a disposizione 2 immersioni di ricognizione ed una di gara per poter raccogliere le migliori immagini subacquee dei fondali dell'arcipelago. Aggiungendo le immagini esterne dell'isola necessarie, dovrà produrre per la serata finale un film, un suo cortometraggio, un racconto per immagini delle bellezze nascoste e non di questa terra. Proprio per valorizzare Ventotene, i video operatori avranno a disposizione la possibilità di raccogliere anche precedentemente ed inserire immagini storiche, storie ed ambientazioni per valorizzare al meglio le bellezze dell'isola.

/

Scherma

La scherma, arte marziale di antichissima e nobile origine, è oggi uno sport olimpico di opposizione a contesto aperto (open skill), che consiste nel combattimento leale tra due contendenti armati di spada, fioretto o sciabola. Tecnicamente la scherma comprende tre armi: il fioretto, la sciabola e la spada. Il fioretto è forse l'arma più elegante. Il bersaglio del fioretto, coperto da un giubbetto conduttivo (impropriamente detto "elettrico"), comprende il busto escluse braccia, gambe e testa, e può essere colpito solo di punta. Nel fioretto si tocca l'avversario con la punta dell'arma, che ha sulla sommità un bottone sostenuto da una molla: per segnalare il colpo deve essere esercitata una pressione di almeno 500 grammi. La spada è forse l'arma più praticata, oltre ad essere quella più rappresentativa del duello sul terreno; è un'arma molto complessa ad alti livelli ed in effetti il suo bersaglio comprende tutto il corpo; si può colpire solo di punta: come nel fioretto, sulla sommità dell'arma c'è un bottone, che viene azionato da una pressione di almeno 750 grammi. La sciabola, a differenza delle altre due discipline, è molto più veloce e istintiva. Il bersaglio della sciabola comprende il busto, comprese le braccia, e la testa; si può colpire di punta, di taglio e di controtaglio.

/

Canoa Polo

La canoa polo è uno sport di squadra che si svolge in acqua con una palla. È un gioco simile per alcuni aspetti alla pallanuoto, dove i giocatori (5 in campo e 3 in panchina) si muovono su canoe. Lo scopo è fare più goal della squadra avversaria in un tempo reale di 20 minuti (due tempi da 10', in cui il cronometro viene fermato ad ogni goal e ad ogni sospensione del gioco segnalata dall'arbitro), segnando in una porta di 1 m x 1,5 m sospesa due metri sul livello dell'acqua e protetta da un giocatore che usa la pagaia, sollevandola perpendicolarmente all'acqua, per parare i tiri. La palla è la medesima che si usa in pallanuoto e può essere giocata sia con le mani che con la pagaia. Presente in diverse edizioni dei Giochi del Mare.