Ristorante Da Fernando
Viale dei Pini, 1
63017 – Marina di Altidona (AP)
Tel. +39 0734 931721
giorno di chiusura: Lunedì
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Il comune di Altidona è situato nella regione Marche in provincia di Ascoli Piceno e conta circa 3.000 abitanti.
Fa parte dell’Unione Comuni Valdaso, e sorge ad oltre 220 m. di altezza s.l.m.
Basa la sua economia sulla produzione di prodotti agricoli locali.
San Ciriaco, festeggiato l’8 agosto, è il patrono di Altidona.
Altidona è posta su di un’amena collina e domina dall’alto la porta di ingresso alla Valle dell’Aso . La sottostante spiaggia adriatica che ricade nel suo territorio per circa 3 Km, accoglie il turismo estivo, con diverse strutture ricettive all’aria aperta. Il Ristorante Da Fernando si trova lungo la statale adriatica nei pressi del casello A14 di Pedaso.
Le sue origini risalgono al popolo dei Piceni.
Arrivando, nonostante un parcheggio sia in grado di accogliere diverse decine di auto, l’aspetto esterno del locale ci è sembrato non all’altezza rispetto all’arredamento interno ma soprattutto della cucina.
nel retro, un giardino attrezzato anche per pranzi o cene all’aperto che però a detta del gestore non viene utilizzato per tale scopo (ed è un peccato specialmente in estate).
L’interno del locale non si discosta molto dalla media locale con pareti verniciate con particolari effetti decorativi che si rifà alle decorazioni venete (effetto anticato) e luci soffuse; nell’unico salone per circa 60 coperti, i tavoli sono apparecchiati con doppie tovaglie in stoffa senza orpelli segno che si guarda più alla sostanza che alla forma.
Abbiamo iniziato il pranzo con un piccolo antipasto a base di crostini con la paranza marinata (la paranza è detta anche “la nuda”); pietanza delicata anche se manca un po’ di sapore, rimane insipida.
Come primi piatti abbiamo, con l’amico Paolo, assaggiato le “tagliatelle rosse Inferno marino” e gli “gnocchi alla pescatora”; entrambi con lo stesso sugo anche se le tagliatelle (sottili) abbondavano di peperoncino per essere più piccanti. una particolarità: gli gnocchi erano al semolino e non di patata come tradizione vuole.
Come secondo abbiamo scelto una grigliata mista (abbastanza variegata e ben cotta) di pesce abbinata ad un tris di verdure alla griglia.
Da bere abbiamo voluto provare il vino della casa: un trebbiano fermo leggermente dolce che non era all’altezza dei cibi e lo sconsigliamo in favore di un vino in bottiglia (la carta dei vini non è vastissima) preferibilmente un Falerio dei Colli Ascolani: grazie alla sua freschezza il Falerio dei Colli Ascolani è un ottimo aperitivo, da abbinare con molluschi, crostacei, antipasti a base di pesce e con le locali olive all’ascolana. Se la vendemmia non è stata eccessivamente precoce, la morbidezza permette di accompagnare il Falerio dei Colli Ascolani anche con animali di bassa corte cucinati on cotture leggere. Generalmente da consumare entro il primo anno di vita.
Ha concluso il pasto il solito caffè, sulla media, non essendo disponibile alcun sorbetto.
Le portate, specialmente per i primi piatti, sono state “generose”; un po’ meno la grigliata pur essendo ancje questa sopra la media. Il pesce è risultato fresco , cosa da non tralasciare visto il costo del pranzo sotto la media.
Coperti: 60 circa su 1 sala
Chiusura: Lunedì
Ferie: gennaio, dopo l’Epifania
Carte di credito: le più comuni + bancomat
Prezzo medio: 23,00 euro escluse le bevande – menù degustazione a 45,00 euro
Note: pesce sempre fresco, a prezzi accettabili
Parcheggio: esterno, nei pressi della statale adriatica, di proprietà.
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