"FUGATINCANTI" di Monica Pavani - (Mobydick)



da "Fugatincanti"
di MONICA PAVANI


Non potrei donarti che un'intermittenza
e il saluto di me consumato solo in qualche sera
quando il disgregarsi del vento
s'incontra negli aloni
di stelle in esilio
che ammorbidiscono l'asfalto

Non è grave
l'inganno poetico del morire:
la custodia dell'anima
che si sfalda
come se solo l'inverno
contenesse la culla gelata del poi

non più conforto di primavere
non più solchi sul ghiaccio scavati dalle azalee
ad arginare l'alluvione del bianco





"CON LA PELLE ACCANTO" di Monica Pavani - (Mobydick)

"A VOLTE ACCADE COSI'"
di MONICA PAVANI
da "Con la Pelle Accanto"


A volte accade così
che tutto è chiaro nella mente
e da lei si attende un dono -
bellezza in atto - lampante

Che la paura
sia questo
improvviso avverarsi
nel silenzio

Piantami un coltello
nel pensiero che corre gioioso
e io non arrivo

Vorrei andare un po' più piano
a consumare il mio mistero
e di noi,
di questo amarsi accanto

Poche le parole sanguinanti
io verrò passi a te, a rilento



Monica Pavani (Ferrara 1968). Da tempo si dedica alla poesia e alla traduzione. Ha curato, tra l'altro, la versione italiana di "Giardini profumati per i ciechi" di Janet Frame (Guanda, 1997), "Scale di fuoco" di Anaïs Nin (Fazi, 1998), "La legge del fiume" di Colum McCann (Il Saggiatore, 2000), "Oleandro bianco" di Janet Fitch (Il Saggiatore, 2000), la raccolta di racconti "Juliette éternelle" di Corinna Bille (di prossima pubblicazione per Luciana Tufani Editrice), nonchè la traduzione di "Jusqu'au bout du feu", una silloge - ancora in cerca di editore - di Frère Christophe, monaco martire di Tibhirine.
Collabora inoltre con riviste e periodici e, per Mobydick, ha pubblicato "Fugatincanti" (Premio "Bologna Poesia" 1998) e "Con la pelle accanto".
Tiene inoltre laboratori di traduzione a Torino alla Scuola Holden e a Ferrara.


vai a casa