LA TRANSIZIONE

 


 

Nella seconda metà del XV secolo l'Italia si porta all'avanguardia della tecnica fortificatoria. Appare un effimero - dal 1460 al 1500 circa - "stato di equilibrio transitorio" col tipo della rocca.

Contemporaneamente inizia la divaricazione tra le funzioni residenziale e difensiva : palazzo e rocca - seppur con le debite eccezioni tra cui Senigallia e Sassocorvaro, non costituiranno più un unico complesso edilizio.

"Oltre il perfezionamento dell'artiglieria, furono le condizioni politiche dell'Italia quattrocentesca a determinare un propizio campo di sperimentazione nella costruzione di rocche e castelli e nelle fortificazioni"
Mallett, Signori e mercenari, p.169.

AVVERTENZA: La realtà storica è sempre molto complessa e questo commento iniziale può essere  utile a fini schematici, ma certo non riassume e non esaurisce le infinite sfumature ed i casi singoli che si riscontrano sul terreno.

 


 


 
Ostia, RM

(da Cassi Ramelli)
 


 

Rocca Brancaleone, Ravenna

 


 

Ortucchio, AQ
Scurcola Marsicana, AQ

 
Bagnara di Romagna, RA


 

Otranto, BA


 

Acaja, BA

Accanto ai torrioni cilindrici compare un bastione.


 

Coriano, RN

Spalto per artiglieria.


 
Meldola, FC

Puntone di testa

 

 

La Transizione non si manifesta solo in Italia: la Turchia edifica a Rumeli Hisar, a fianco, tre torrioni di ottime caratteristiche, a parte l'eccessiva altezza che li fa somigliare più alle tours à canon francesi che ai torrioni italiani.


 

CARATTERI  DISTINTIVI  DELLE ROCCHE DELLA TRANSIZIONE

 


 

TORRIONI CILINDRICI

 


Rocca Brancaleone, Ravenna

 


Civitavecchia, RM

 


 

PIANTA USUALMENTE QUADRATA O PROSSIMA AL QUADRATO
Civitavecchia, RM

 


Imola, FC

 


 

CASAMATTE / MURATURE MASSICCE
Modigliana, FC

 

Montepoggiolo, FC

Nella torre maestra è evidente la deliberata concentrazione dei vuoti nelle muratura (finestra, scala, corridoio di ingresso, latrina) nell'angolo interno del torrione, al fine di indebolire il meno possibile la struttura.


 

CAMMINO DI RONDA A QUOTA UNICA 

I torrioni si portano alle stessa altezza delle cortine


Rocca Costanza, Pesaro

 


 

BOMBARDIERE  CASAMATTATE
(AL COPERTO)

 


Rocca Brancaleone, Ravenna

 


Mondavio, PU

 


 

CONDOTTI  DI  EVACUAZIONE  DEI  FUMI

nel cielo delle bombardiere e nelle gallerie di servizio


Fossombrone, PU

 


San Leo, PU

 


 

TIRO RADENTE DEL FONDO DEL FOSSATO

 



















Ostia, RM

 

 
  Gagliano Aterno, AQ

 


 

GALLERIE DI SERVIZIO ALLE BOMBARDIERE


Ostia, RM

 


Fossombrone, PU

 

 
Offagna, AN

 

 
Alvito, FR. Eccezionale triplo ordine di gallerie sovrapposte nel corpo aggiunto.

 


 

MINUZIOSO STUDIO GEOMETRICO DELLA COPERTURA DI TIRO

 


Rocca del Ravaldino, Forlì

 


Montepoggiolo, FC


 

PONTI  LEVATOI  A  SOLLEVAMENTO DIRETTO

Francesco di Giorgio Martini spiega perché: i bolzoni in posizione verticale, perché il ponte levatoio è sollevato, sono più facili da spezzare col tiro d'artiglieria di un bersaglio puntiforme come l'uscita della catena.


Scurcola Marsicana, AQ

 


 

USO SISTEMATICO DI RIVELLINI DAVANTI AGLI INGRESSI

 


Mondavio, PU
 
         Soncino (CR)              Sarzanello (SP)

Le dimensioni dei rivellini, in queste specifiche rocche, sono simili a quelle della fortificazione principale.

 


 

SCARPA DI SEMPRE MAGGIOR IMPORTANZA

 


Acquaviva Picena, AP

 


 

PUNTONI DIREZIONALI
Scurcola Marsicana
, AQ

 



Volterra, PI

 


 

CORTINE ANGOLATE
Brisighella, RA

 


 

ARTICOLAZIONE PLANIMETRICA COMPLESSA

spesso non più riscontrabile sul terreno.



Rocca del Ravaldino, Forlì.

 


 

Alla fine del periodo

DIFESA ALLA FRANCESE

e cioè:

merloni

Civitavecchia, RM

 

e

aperture di tiro a doppio strombo

Rocca Brancaleone, Ravenna

 

I PARAMETRI GEOMETRICI DELLA MODERNITA' 
FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI
LA TRANSIZIONE NEL RESTO D'EUROPA
INIZIO DI REPERTORIO CRONOLOGICO DELLE ROCCHE DI TRANSIZIONE