venerdì 23 gennaio 2009

Web Quest (seconde Liceo) Mendel e la genetica


1)Devi trovare foto su Mendel ed i suoi esperimenti e la biografia di Mendel utilizzando i seguenti Link:
http://www.romagnosi.it/genetica/PAG%201%20G-r.htm
http://www.liceofoscarini.it/studenti/c2003/evoluzione/Ipertesto/leggimendel.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Gregor_Mendel

http://www.dia.unisa.it/~ads/BIOINFORMATICA/BiologiaMolecolare/pag/codicegenetico.html
http://it.encarta.msn.com/media_121625461_981524163_-1_1/Esperimento_di_Mendel.html
2)elabora uno schema o una tabella che illustra le leggi di Mendel e tutte le informazioni che hai trovato.
3) Inserisci come commento a questo post il tuo lavoro

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La genetica Mendeliana


Mendel,vissuto in Cecoslovacchia, nel 1868 divenne abate.Si scrisse all'università di Vienna e studiò scienze naturali, matematica e fisica.
Durante gli anni del suo insegnamento,formulò l'ipotesi dell'esistenza di qualke carattere della trasmissione dei caratteri e cominciò gli
esperimenti per verificare la propria ipotesi per poi arrivare a formulare delle leggi.


Mendel cominciò i suoi esperimenti dividendo le piante in due gruppi:piante con fiore rosso e piante con fiore bianco, piante con seme verde
e piante con seme giallo,ecc..In seguito si dedicò alla riproduzione delle piante e selezionò alcuni caratteri come il colore dei fiori e
ne individuò la linea pura.


Egli morì nel 1884 e le sue scoperte non vennero riconosciute.Nel 1900 alcuni studiosi confermarono l'ipotesi di Mendel facendo
degli esperimenti e solo negli anni venti e trenta venne riconosciuto il suo lavoro e compreso il significato.

LE LEGGI


Con i suoi esperimenti Mendel incrociò due linee pure, di cui una a fiori rossi e una a fiori bianchi. Egli ipotizzò l'esistenza di due unità
ereditarie distinte (alleli), responsabili del carattere fiori rossi e fiori bianchi delle piante, la prima dominante e la seconda recessiva.


La prima legge di Mendel o legge della dominanza dice che: incrociando due individui di linea pura che differiscono per un solo carattere
si ottengono nella prima generazione filiale individui che manifestano il carattere dominante mentre rimane nascosto quello recessivo.


Dopo una serie di esperimenti scoprì un altra generazione o Legge della segregazione che dice: incrociando tra loro due eterozigoti della F1,
gli alleli che determinano il carattere, si separano in gameti diversi.


L'ultima legge fu la Legge dell'indipendenza che dice: le coppie di alleli di ciascun carattere si comportano indipendentemente le une dalle
altre durante la formazione dei gameti.

Anonimo ha detto...

LA GENETICA MENDELIANA


Johann Mendel (1822-1884), cresciuto in una zona rurale dell'attuale Cecoslovacchia, fu ordinato sacerdote all'età di 25 anni. Nel 1868 divenne abate del convento di S. Tommaso a Brno e cambiò il suo nome in Gregor. Si formò all'università di Vienna dove studiò scienze naturali, matematica e fisica. Durante gli anni del suo insegnamento nel liceo della sua città coltivò piante di pisello odoroso nel giardino del convento. Si dedicò per otto anni all'ibridazione sperimentale di piante di PISUM, riuscendo a determinare la percentuale secondo la quale i caratteri ereditari si presentano nelle generazioni successive. Mendel formulò l'ipotesi dell'esistenza di qualche elemento responsabile della trasmissione dei caratteri, e su questa base cominciò gli esperimenti per verificare la propria ipotesi fino ad arrivare alla formulazione di leggi in grado di spiegarla.



Cominciò i suoi esperimenti dividendo le piante in due gruppi: piante con fiore rosso e piante con fiore bianco, piante con seme verde e piante con seme giallo, e così via. In seguito si dedicò alla riproduzione delle piante, procedendo in questo modo: prendeva il polline dal fiore di una pianta e lo spolverava sul pistillo del fiore di un'altra pianta, per fecondarlo; poi copriva il fiore da fecondare con un cartoccio per evitare che l'altro polline potesse raggiungerlo. Mendel selezionò alcuni caratteri come il colore dei fiori e ne individuò la linea pura.

I risultati dei suoi studi, pubblicati nel 1866, non furono compresi dai suoi contemporanei e rimasero per molti anni nell'ombra. Per questi motivi nel 1870 Mendel abbandonò i suoi studi.

Morì nel 1884, senza che le sue scoperte venissero riconosciute. Nel 1900 alcuni studiosi confermarono le ipotesi di Mendel ripetendone gli esperimenti; tuttavia solo negli anni venti e trenta l'importanza ed il significato del suo lavoro vennero compresi completamente e utilizzati per spiegare fenomeni complessi, quali la variabilità genetica e i meccanismi evolutivi.



LE LEGGI

Nei suoi esperimenti con le piante di pisello Mendel incrociò due linee pure (omozigote dominante e omozigote recessivo), di cui una a fiori rossi e una a fiori bianchi ottenendo una discendenza ibrida identica alla linea parentale a fiori rossi e non, come uno potrebbe aspettarsi, con caratteristiche intermedie fra la pianta a fiori rossi e quella a fiori bianchi. Per spiegare quanto osservato, Mendel ipotizzò l'esistenza di due unità ereditarie distinte (oggi chiamate alleli), responsabili del carattere fiori rossi (A) e fiori bianchi (a) delle piante, la prima dominante e la seconda recessiva.



La prima legge di Mendel o Legge della dominanza enuncia quindi che: incrociando tra loro due individui di linea pura che differiscono per un solo carattere si ottengono nella prima generazione filiale (F1) individui che manifestano il carattere dominante mentre quello recessivo rimane nascosto.

Per confermare quest'ipotesi, Mendel proseguì gli esperimenti incrociando fra loro gli individui ottenuti dal primo incrocio, cioè gli ibridi a fiori rossi (Aa), e trovò nella seconda generazione il rapporto tra piante a fiori rossi e a fiori bianchi era di 3/4. Allora ipotizzò che i fattori formassero coppie AA, Aa, aA, aa e che, a causa della dominanza di A su a, le piante che ereditavano le configurazioni AA, Aa, aA fossero a fiori rossi, mentre quelle con i fattori aa fossero a fiori bianchi


Di conseguenza Mendel arrivò ad enunciare la seconda legge o Legge della segregazione dei caratteri: incrociando tra loro due ibridi (eterozigoti) della F1, gli alleli che determinano il carattere si separano in gameti diversi.

Mendel arrivò poi ad incrociare due individui di linea pura che differiscono tra loro per due o più caratteri e si convinse che sono trasmessi in modo indipendente. Enunciò quindi la terza legge o Legge dell'indipendenza dei caratteri: le coppie di alleli di ciascun carattere si comportano indipendentemente le une dalle altre durante la formazione dei gameti.

Noi oggi sappiamo però che la legge risulta vera solo se i caratteri si trovano su cromosomi diversi. (link immagini) http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/17/Punnett_square_mendel_flowers.svg/550px http://www.molwick.com/it/evoluzione/t-leggi-ereditarieta-mendel-fiori.gif

Anonimo ha detto...

Gregor Johann Mendel naque a Heizendorf, in Austria il 22 luglio 1822. Era l'unico figlio di un contadino. Nel 1843 cominciò a studiare nel monastero di
St. Thomas di ordine agostiniano a Brno, vista la sua attitudine e facilità all'apprendimento. Nell'agosto 1847 ricevette gli ordini sacerdotali. Venne assegnato, dopo la sua ordinazione, alle funzioni pastorali, ma presto divenne chiaro che era più adatto ad insegnare. Nel 1849 gli venne assegnato ad una scuola media nella cità di Znaim; fu qui che fece l'esame di qualificazione per la certificazione come insegnante. Dopo essere entrato nell'Università di Vienna nel 1851 per imparare ad insegnare matematica e biologia, per due anni si dedicò all'insegnamento nell'abbazia. Proprio all'Universit࠳viluppò le sue abilitࠣome ricercatore che utilizzò successivamente nel corso della sua vita. Mendel tornò ad insegnare nel monastero di Brno nel 1854. Nel 1868 ne divenne anche abate.
Mendel amava molto curare l'orto e si stupì ben presto di come spesso le piante presentassero caratteristiche atipiche. Proprio l'osservazione della trasmissione dei loro caratteri lo portò a svilupare la teoria dell'ereditarietà. Morì il 6 Gennaio 1884.


Le leggi di Mendel
1. Legge della dominanza (o legge della omogeneità di fenotipo): Gli individui nati dall'incrocio tra due ceppi puri che differiscono per una coppia di fattori presentano tutti uno solo dei due fattori, quello dominante. Questo significa che, in ogni caso, nella generazione successiva uno dei caratteri antagonisti non si manifesta mai nel fenotipo. Il rapporto tra alleli dominanti e recessivi è di 3 a 1.
2. Legge della segregazione (o legge della disgiunzione): durante il processo di meiosi, i caratteri (siano essi dominanti o recessivi) si posizionano casualmente sui cromosomi omologhi. A seguito della divisione e della successiva fecondazione i cromosomi che andranno a unirsi posseggono dei caratteri casuali ereditati da entrambi i genitori.
3. Legge dell'assortimento indipendente (o legge di indipendenza dei caratteri): in un incrocio, prendendo in considerazioni due coppie di caratteri alla volta, ad esempio incrociando piselli a semi gialli e lisci con altri a semi verdi e grinzosi, si ottiene una prima generazione costituita interamente da piselli gialli e lisci, essendo questi caratteri dominanti. Incrociando poi tra loro questi individui si ottiene una seconda generazione costituita da 9/16 di piselli gialli e lisci, 3/16 di piselli gialli e grinzosi, 3/16 di piselli verdi e lisci, 1/16 di piselli verdi e grinzosi. Questa legge è perfettamente valida per geni di cromosomi differenti mentre è solo in parte verificata per i geni dello stesso cromosoma.
La prima però non è una vera e propria legge. Le leggi di Mendel, per definizione, sono quella della segregazione e quella dell'assortimento indipendente.
Esistono anche delle eccezioni alla legge della dominanza: una pianta può presentare fiori di vario colore. Se si incrocia una pianta con fiori rossi con una con fiori bianchi, si ottiene un fiore rosa(bocca di leone). Perché entrambi i geni dei colori sono dominanti, in questo caso si chiama dominazione incompleta.


Da Sofia Masiello, Liliana Esposito, Giuseppina Izzo. 2°b l.s.p.p.