Il Rototom Sunsplash va a Benicàssim, all’Italia rimane Sanremo

di Benedetto Marchese

Il Rototom Sunsplash lascia ufficialmente l’Italia e per il 2010 sceglie Benicàssim, località costiera fra Valencia e Barcellona. Come ormai deciso da mesi, dopo l’assurdo attacco al suo presidente Filippo Giunta e le continue vessazioni che avevano segnato l’ultima edizione, il raduno reggae più importante d’Europa lascia il suo paese per trovare ospitalità e serenità in Spagna. Una notizia che per quanto attesa arriva curiosamente nel periodo in cui tutta l’attenzione mediatica è puntata su un altro Festival, quello di Sanremo preso fra storie di droga promozionali, regine, principi e una desolante aridità artistica che se possibile rende ancora più amara la perdita del Rototom. Una manifestazione che in 16 anni di attività aveva contribuito a fornire punto di riferimento culturale per migliaia di giovani creando un vero e proprio social forum europeo su tematiche quali la pace, l’ambiente, i diritti umani, lo sviluppo sostenibile. Un pubblico divenuto popolo che dal 21 al 28 agosto raggiungerà Benicàssim, già sede di un altro dei festival di musica internazionali più importanti, il Fib, per rivivere le emozioni e lo straordinario clima creatosi ad Osoppo, prima che intolleranza politica e culturale costringessero l’associazione Rototom a guardarsi intorno e cercare una sede più accogliente. La formula sarà sempre la stessa, mentre sui palchi si alterneranno le stelle internazionali della musica reggae, nelle altre aree si svolgeranno incontri, dibattiti, corsi di danza e musica, fino ad esposizioni d’arte e proiezioni di video. I valori aggiunti di una manifestazione che solo nel 2009 aveva richiamato un pubblico proveniente da 120 paesi diversi, creando uno spazio aperto di confronto sociale e culturale senza eguali. Forse troppo libero in un’Italia in grado di perdersi per giorni a disquisire sul rapporto di un cantante con la cocaina e incapace di chiedersi come sia stato possibile perdere uno dei festival musicali più importanti e seguiti a livello continentale. Una situazione paradossale che una società decisamente più aperta della nostra ha saputo cogliere al volo assicurandosi non solo un evento dall’alto profilo musicale e multirazziale, ma anche un festival in grado di valorizzare ulteriormente la sua nuova sede. La storia del Rototom Sunsplash dunque continua in Spagna, con lo stesso entusiasmo e lo spirito che negli anni lo ha fatto crescere e conoscere. A noi non restano che l’attesa febbrile per conoscere i vincitori di Sanremo ed i preziosissimi dati percentuali di share, sperando che il 21 agosto arrivi quanto prima.

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