Sara Parolai racconta “Lkj”, vita e battaglie di Linton Kwesi Johnson

di Benedetto Marchese

Ci sono città che più di altre ti entrano dentro, ti trasmettono qualcosa che va al di là delle bellezze artistiche o le attrazioni turistiche. Ti affascinano per il loro passato storico e culturale fatto anche di battaglie sociali e razziali. Londra è sicuramente fra queste, col suo dna di contaminazioni e stili che nel corso degli anni hanno segnato buona parte del panorama musicale mondiale. Influenze profonde, che hanno ispirato l’esordio letterario della trentenne genovese Sara Parolai, autrice del libro “Lkj – Vita e battaglie del Poeta del reggae” pubblicato dalla Chinaski Edizioni e presentato anche nell’ultima edizione del Rototom Sunsplash ad Osoppo. L’acronimo del titolo è ovviamente quello di Linton Kwesi Johnson, poeta e musicista giamaicano, figura di riferimento nel panorama letterario britannico dagli anni Settanta ad oggi; maestro della “Dub Poetry” che ha riportato fedelmente la realtà e il disagio della sua generazione, quella degli afrocaraibici emigrati nell’Inghilterra Tatcheriana. Un approccio letterario-musicale espresso in Patois, o ancora meglio in “Jamaican” che ne hanno fatto il massimo esponente della comunità Giamaicana a Londra. E l’idea del libro parte proprio da qui, dalla tesi di laurea realizzata dall’autrice nel 2004 dal titolo “Afrocaribici a Londra: Linton Kwesi Johnson Cantore dub del sociale”, e da una serie di interviste realizzate nel corso degli anni con il poeta. Un’amicizia quella nata con il musicista, che ha portato Sara Parolai a conoscere da vicino la realtà sociale di quella pagina della storia inglese, dal massacro di New Cross, agli incidenti di Notting Hill fino alle rivolte di Brixton riprese anche da Don Letts nel suo “Culture clash”, la cui vicenda ricorda molto da vicino quella di Jonhson. “Nonostante non ami molto farsi intervistare mi ha accolta benissimo – racconta Sara – passeggiando con lui per Brixton ho capito ancora meglio la valenza culturale delle sue opere, nonostante adesso la situazione nel quartiere sia notevolmente migliorata rispetto ad allora. Ho avuto modo di conoscere i luoghi più significativi e i suoi amici più cari”. Nelle pagine del libro la biografia di Linton Kwesi Johnson è affidata proprio alle parole delle persone a lui più vicine che ne delineano un profilo di altissimo spessore morale oltre che culturale ed artistico. “Londra – prosegue l’autrice – mi ha aiutata a capire a fondo il reggae dato che nella storia del genere la città ha avuto un ruolo fondamentale. La passione per la musica mi accompagna da sempre avendo anche un padre musicista, ma il dub e le poesie di Linton mi hanno trasmesso l’amore per il reggae”. Una passione spoglia di ogni fastidioso luogo comune legato al genere ma anzi profondamente connessa a tutti i suoi valori più profondi che nel libro escono delineati in una storia essenziale ma dettagliata grazie anche alle note esaustive. Ma “Lkj” non è solo un’opera in bilico fra linguaggi tesistici e biografici espressi in una forma perfettamente scorrevole; l’autrice infatti racconta anche dell’intervento di Johnson al Festival della Poesia di Genova, aggiungendo al libro punti di vista personali ed autobiografici che ne impreziosiscono i contenuti. “L’esperienza con Linton è stata meravigliosa, ho imparato molto –conclude Sara le cui ricerche sui protagonisti della dub poetry proseguono con successo- mi ha notevolmente arricchita facendomi capire il valore della parola attraverso le esperienze, i luoghi e le emozioni vissute, dandomi modo di rapportare la sua poetica nella nostra società”. Un viaggio nella poesia della musica che parte da Kingston ed arriva a Londra passando per Genova, fra riverberi dub e il valore di un ottimo esordio letterario.

(Foto: Luca Sgamellotti per Rototom Sunsplash)

Sara Parolai

“LKJ, vita e battaglie del poeta del reggae”

Chinaski Edizioni

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