domenica 12 aprile 2009

Ipod Shuffle per correre

Da un paio di settimane sono diventato felice proprietario del mio quinto Ipod. Si tratta del nuovo Ipod Shuffle di 3a generazione. Devo dire che, malgrado il mio Nano andasse più che bene, questo oggetto sembra veramente fatto per noi appassionati del running.
In soli 11 grammi di peso e la dimensione di un cappuccio di penna, si possono caricare 4 giga di musica. Si indossa facilmente grazie ad una clip integrata e una volta addosso quasi non ci si accorge di averlo.
Tutti i comandi tranne accensione e riproduzione casuale sono azionabili mediante un selettore sul cavetto dell'auricolare, in modo da poter mettere la riproduzione in pausa, regolare volume, cambiare brano o playlist con un semplice tocco. Una tecnologia chiamata VoiceOver consente di conoscere i brani che si stanno ascoltando e di accedere alle playlist tramite una voce sintetizzata in 14 lingue diverse. Questa volta Apple ha davvero azzeccato il prodotto perfetto per il runner e non solo...
Unico difetto: non è compatibile con lo Sport Kit Nike+. Ma se lo usate con lo Sportband è davvero OK.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Andateci a correre 2 volte e vi renderete conto del problema: il sudore scorre lungo il cavo degli auricolari e il lettore va in tilt (il volume si alza o si abbassa da solo e diventa incontrollabile). Apple non sembra avere intenzione di risolvere la cosa.
Se desiderate usarlo per correre o il consiglio è uno solo: NON ACQUISTATELO!

Enrico ha detto...

Mi sento di sottoscrivere pienamente il commento. In effetti il mio post era stato scritto pochissimo tempo dopo l'acquisto di questo accessorio. Poi non ho più aggiornato l'argomento in attesa di sviluppi. In realtà il difetto che hai segnalato si era presentato poco dopo. Da allora l'ho sostituito in garanzia per tre volte. Il quarto che ho ora mi sono deciso a non usarlo per la corsa (in attesa che magari esca un nuovo auricolare idrorepellente). Ora, da una parte è apprezzabile che la Apple abbia dimostrato un'attenzione non comune al cliente e abbia prontamente sostituito il prodotto guasto (sebbene con altro, nuovo, ma con le medesime pregiudiziali di affidabilità); dall'altra è incredibile che abbiano fatto uscire un prodotto del genere, che per dimensioni, peso e caratteristiche tecniche è perfetto per un impiego sportivo, pur sapendo che non avrebbe retto l'umidità. Il caso somiglia tristemente alla vicenda dello Sportband Nike I serie.