martedì 27 marzo 2012

PD e turismo: Convegno all’Hotel Aequa il 26 marzo 2012




Sentire parlare ieri sera, presso l’Hotel Aequa, il dottor Armando CIRILLO, Responsabile Nazionale Turismo del Partito Democratico, mi ha sconfortato non poco. Non che riponessi chissà quali aspettative, ma sentirgli dire che le politiche del turismo sono un affare che si deve fare solo lasciando grande libertà all’iniziativa privata,  e poi portare come esempio Rimini, per la costiera Sorrentina, mi ha fatto ben comprendere la grande conoscenza di turismo del responsabile nazionale. Forse lui non sapeva che i viaggiatori del Gran Tour non sono mai passati per Rimini, ma avevano come meta il paese dove fioriscono i limoni: “ Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn?” e poi la poesia continuava : “Nel verde fogliame splendono arance d'oro/Un vento lieve spira dal cielo azzurro/Tranquillo è il mirto, sereno l'alloro/Lo conosci tu bene?Laggiù, laggiù/Vorrei con te, o mio amato, andare!”. Goethe non avrebbe scritto queste cose per Rimini e oggi faticherebbe molto a riconoscere la Costiera Sorrentina ! Pensare che gli operatori turistici della Costiera Sorrentina dovrebbero utilizzare gli stessi standard promozionali dagli operatori di Rimini e della Costiera Romagnola, significherebbe, dal mio punto di vista, distruggere definitivamente la peculiarità dell' offerta turistica della penisola sorrentino/amalfitana . Come pure, mi è sembrato riduttivo focalizzare l’attenzione sulla ristorazione di qualità, che è si un fattore importante e trainante, ma non certo l’unico.
 La mia delusione è stata che potevano prendere la parola solo gli operatori del turismo e dunque non ho preso la parola, quello che però ho sentito dai quei pochi intervenuti mi è bastato ed avanzato. Se il turismo sulla nostra zona dovesse crescere o svilupparsi grazie alle loro iniziative, saremmo messi ancora peggio di quando già non siamo. Comunque l’incontro organizzato è stato deludente: grosse perplessità, se non contrarietà assolute sulla pioggia di euro prevista dai tanti PIT e POR, annunciati dal dr. Savarese, funzionario regionale. Bene sarebbe stato intanto spiegare cosa si cela dietro gli acronimi: i Piani Integrati per il Turismo e i Piani Organizzativi Regionali, ovvero lo sperpero di denaro europeo, cioè pubblico, dato a pioggia per iniziative, quasi sempre private, per devastare ancora di più un territorio già seriamente compromesso dall’iniziativa già molto disinvolta di molti operatori turistici e albergatori. L’Unione Europea dovrebbe smetterla di dare soldi alla regione Campania o dovrebbe darli solo se questa presentasse seri progetti di tutela e recupero delle aree verdi e di bonifica delle acque del golfo e delle aree costiere, se non altro, in memoria della terra descritta da Goethe.   Avrei voluto sentire parlare di tutela dei luoghi per esempio o di progetti per il risanamento delle nostre coste, per la ripiantumazione di aree devastate dagli sbancamenti per la costruzione di box interrati, di politiche serie per i beni culturali. Invece sempre dei soliti flussi di presenze in calo e piagnistei  degli albergatori o della solita eno gastronomia. Vorrei ricordare che albergatori e altri operatori turistici non sono gli unici depositari della programmazione turistica, ma solo quelli che dovrebbero offrire strutture e servizi efficienti, per questo sono in totale disaccordo con il responsabile del PD. Avrei voluto chiedergli: ma quand’è che il pubblico ha funzionato da solo in Campania? Il pubblico o le politiche del territorio, non sono mai esistite in campania, ma sempre e solo la discutibile iniziativa dei privati! Ma quando si smetterà con questa idiozia dei privati che investono soldi?!? Piuttosto ci saremmo dovuto chiedere e chiederci tutt’ora: ma perché dei turisti dovrebbero venire a Vico Equense o a Sorrento, dove esistono ormai livelli macroscopici di inquinamento acustico, di inquinamento di monossido di carbonio, di inquinamento del mare, il tutto con costi di soggiorno proibitivi . Argomenti che non sono stati nemmeno sfiorati . L’unico che ha provato a delineare scenari relativi al turismo un poco più alternativi rispetto alla solita tiritera della crescita economica è stato il prof. Minguzzi, ma poi si è perso anche lui per strada. Il consigliere Maresca, dell’opposizione ha parlato di difesa del paesaggio, avrei voluto chiedergli cosa intende per paesaggio, credo che pensasse a quello codificato dell’olografia cartolinistica, un po’ come tutti d’altra parte, ma forse è stato meglio se non l’ho chiesto. La  Armato – avendola già conosciuta come assessore regionale – non l’ho voluta sentire. Insomma! Se fossi intervenuto avrei detto queste cose e come si può capire da ciò che ho scritto, questo incontro sul turismo organizzato dal PD è stata come al solito la recita stereotipata del politichese più plateale.
 Franco Cuomo –VAS – Vico Equense 

14 commenti:

  1. No caro Franco, intendevo il paesaggio come quella complessa interazione di ambiente naturale e presenza dell'attività umana che la Storia ci ha dato in eredità e che noi abbiamo preso a prestito dai nostri figli (retorica?).
    Intendevo parlare della tipicità delle nostre architetture urbane e rurali, della tipicità delle nostre colture, dei terrazzamenti delle nostre colline. E poi ci sono anche i paesaggi in senso stretto e quello della vallata di Aequa ferita dal mostro della strada grida vendetta e non credo che ci siano interventi di recupero validi di quella schifezza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Franco,
      concordo con te sulle enormi responsabilità della politica tutta che ha portato allo scempio dell'idea di turismo che doveva realizzarsi nella penisola sorrentina.
      Ma stiamo parlando di un altra e lontana stagione politica che spero non si voglia comunque addebitare al Pd.
      Non posso condividere invece la critica che hai mosso verso il dr. Cirillo che ha chiuso i lavori del convegno. L'esponente del Pd ha semplicemente, e giustamente, parlato della necessità di avere infrastrutture e servizi adeguati al turismo. E' una assoluta forzatura affermare che immaginava di trasformare Sorrento in una Rimini del Sud. Anche se posso assicurarti che avremmo tanto da imparare dagli operatori romagnoli.
      Abbiamo ora due strade da percorrere. O voltarci indietro e rimpiangere quello che fu e che non sarà mai più, oppure provare a governare il presente, immaginando un futuro migliore ed evitando nel contempo ulteriori perdite di competitività sui mercati nazionali ed internazionali.
      Citi Ghoete. Allora chi viaggiava lo faceva in carrozza ed era parte di una elité, aristocratica e ricca. Rispetto ad allora il mondo è andato avanti nel bene e nel male, i movimenti turistici si sono gonfiati e le opportunità sono completamente cambiate. Bisogna sapere guardare avanti.
      Non è nemmeno condivisibile, consentimelo, la tua sprezzante e generica critica nei confronti di chi fa impresa. Sembra che tutto il male si celi nella ricerca del profitto quale "peccato" originale della perversione capitalistica. Credo che tu abbia abbastanza anni per avere capito che forse il vero problema è da ricercare nella natura "perversa" dell'uomo più che nel sistema sociale nel quale si organizza. Si può avere forse nostalgia della stagione del capitalismo di stato che investe, o meglio che spreca, che crea povertà e debito, ma personalmente io questa nostalgia non la ho.

      Elimina
  2. Nel merito delle cose scritte da Franco Cuomo, concordo ampiamente. Paragonare Rimini alla costiera sorrentino-amalfitana significa non conoscere la nostra realtà. La proposta di trasformare gli inutili enti provinciali del turismo in società per azioni ha fatto sobbalzare alcuni di noi; qualcuno nel pubblico ha esclamato "ma non gli bastava la Protezione Civile SpA?". Non ho ascoltato il prof. Minguzzi e Nello Savarese perché giunto in ritardo (il lunedì si lavora ovviamente), ma la politica dei finanziamenti regionali/europei andrebbe ampiamente rivista nel settore. Ad esempio, bisognerebbe smetterla di finanziare falsi agriturismo che non hanno niente a che vedere con l'agricoltura e che sono solo ristoranti per ospiti domenicali di bocca buona finanziati con soldi pubblici e che godono di regime fiscale agevolato.

    RispondiElimina
  3. natà, il centro.....sinistra al 20% a vico equense non è un caso...
    ti stai appuntando un'altra medaglia per scendere al 10
    brà

    RispondiElimina
  4. E' notizia di stamani che il "depuratore" di Cuma sta sversando milioni di ettolitri di liquami in mare che si stanno depositando tra il fetore insopportabile sulla costa. La circumvesuviana ha eliminato o soppresso due tratte e per giugno prevede di lasciare aperta soltanto la tratta Napoli-Sorrento con orari ridottissimi. Per arrivare a Sorrento da Castellammare ci si impiega circa due ore se va bene.Tutto questo nella completa inerzia della classe politica dirigente e nella più assoluta barbarie e inciviltà dei cittadini che regrediscono sempre più a plebe suburbana. Mi spiegate perché dovremmo avere dei turisti in queste condizioni? Io credo che dovremmo dare spazio a comitati di salute pubblica dove si possa rifondare il senso della cultura e della tutela e protezione del territorio e processare tutti i politici, che già per esser tali, sono tout court dei corrotti.

    RispondiElimina
  5. Anche la critica a Nello Savarese è ingenerosa. Ha dato semplicemente delle informazioni utili provando a spiegare le opportunità e i limiti dalla legislazione regionale e più nello specifico ha relazionato sui più recenti atti di indirizzo della attuale amministrazione Caldoro.
    Riguardo alle tue opinioni sui finanziamenti "a pioggia" distribuiti nei decenni passati voglio comunque invitarti sempre ad assumere posizioni obbiettive, evitando affermazioni approssimative, sommarie e prive di fondamento come quelle che il dr. Natale Maresca fa in merito agli Agriturismi. (Se il dr. Maresca ritiene oggettivamente che ci siano strutture che non hanno i requisiti per essere annoverati come agriturismi secondo le normative vigenti le denunci, considerato anche il suo ruolo, o altrimenti eviti di fare certe affermazioni - sarebbe più serio -!). Anche perchè la stagione dei Pop Campania, della L.488 e dei Por nel territorio della penisola sorrentina non hanno comportato alcun aumento significativo delle attività ricettive. Oggi - notizia - i contributi in conto capitale non ci sono più. Per la mia personalissima esperienza posso dire che sono stati uno strumento importante.
    Per promuovere lo sviluppo di zone depresse, per rendere conveniente gli investimenti si devono inevitabilmente alzare i livelli di redditività o ridurre i rischi del capitale investito. Diversamente, come pensi di attrarre investimenti, imprese e lavoro vero? Dobbiamo lasciare tutto al libero gioco del mercato? Se poi c'è una politica e un apparato pubblico - burocratico oscuro e corrotto che crea un sottobosco imprenditoriale altrettanto oscuro e corrotto nonchè clientelare questo è un altro discorso.

    RispondiElimina
  6. Ho utilizzato i Pop per ristrutturare la mia attività alberghiera nel 2001 a Torre del Greco. Ho aumentato la forza lavoro impiegata, pago le tasse, e ho oggi la possibilità di continuare una attività fondata da mio padre negli anni sessanta, che nel suo piccolo distribuisce ricchezza ad un territorio che sta vivendo una desertificazione economica terribile.
    Ho anche utilizzato i POR per ristrutturare Villa Chiara a Vico Equense e per avviarci una attività agrituristica. Se non lo avessi fatto, non potendo immaginare di avere una qualche convenienza a raccogliere pomodori, avrei venduto tutto e probabilmente, anzi sicuramente, avrei avuto meno pensieri e mi sarei goduto di più la vita. Oggi occupo 6 addetti, ho recuperato uno dei casali della più originale archiettura rurale di Vico Equense, ho ripreso la produzione di vino doc penisola sorrentina (che mi pare hai assaggiato), e ho pure ripreso a coltivare pomodori.

    Infine devo prendere le difese del Pd. Almeno quello del Circolo di Vico dove io e tanti altri, con modestia e con sacrificio, proviamo ad impegnarci per fare qualcosa per questa città e per questo paese. Commetteremo errori, potremmo fare meglio, potremmo fare di più. Però ci proviamo. Sentiamo anche l'esigenza di spingere per un ricambio della classe politica. Ma siamo consapevoli che per cambiare occorre formarsi e prepararsi a fare politica seguendo canovacci diversi di quelli del passato, che è necessario conoscere i problemi, ascoltare, mediare, provando a cercare le soluzioni possibili in un confronto attivo e costruttivo senza avere mai la presunzione o l'arroganza di essere detentori di una presunta verità assoluta.
    Il Pd è una delle poche se non l'unica parte politica che sta provando ad aprire tavole di discussioni e a fare politica sul territorio.E tu lo sai perchè hai sempre partecipato ai nostri appuntamenti.
    Hai ascoltato la mia introduzione al convegno. Ho provato a sostenere che il turismo è una naturale risorsa strategica per il nostro territorio, ed ho spiegato che dobbiamo avere la consapevolezza comunque del fatto che il mercato turistico sta attraversando un momento di profonda crisi a Vico Equense e in tutta la Penisola Sorrentina. Sembrano concetti abbastanza scontati ma non lo sono per la nostra amministrazione comunale che invece ritiene che tutto vada a gonfie vele. Questo è stato il motivo per il quale abbiamo preferito dare con precedenza la parola agli operatori del settore.
    E' stato solo l'inizio di un percorso che ci auguriamo possa continuare rapportandoci con i soggetti istituzionali, politici ed economici coinvolti, e che di certo non possiamo immaginare di sostituire o cambiare con altri a noi più congeniali.
    Non sei intervenuto come avresti voluto, ed è vero. Non è stato possibile farti parlare per il semplice fatto che si era sforato ogni limite di tempo. In altre occasioni lo hai sempre fatto e saremo più attenti a fare in modo che possa sempre farlo in futuro.

    Cordialmente
    Tommaso de'Gennaro
    Circolo Pd - Vico Equense

    RispondiElimina
  7. Gentile Tommaso,
    è encomiabile la tua attività, che io credo di non aver sottoposto a giudizio. Sui PIT e sui POR, nonostante l'esempio personale che porti a riprova, continuo ad evere severe riserve. Avresti potuto utilizzare quei finanziamenti per incentivare l'agricoltura e il rimboschimento con progetti di risanamento ambientale, avresti comunque dato lavoro e migliorato il territorio e non invece aprire l'ennesima attività agrituristica o enogastronomica. Ma queste sono le scelte appunto che ognuno fa. Risostengo che, se non tutto, ma per lo meno una buona parte del male, sta nella ricerca del profitto, infatti io sono un comunista, tu no.Riguardo al PD conoscete tutti come la penso.
    Saluti

    RispondiElimina
  8. E' stato fatto in parte anche questo con la ripresa, fra l'altro, della produzione di vino doc Penisola Sorrentina e quindi del vigneto aziendale!
    Il problema più grande è che alla fine del mese bisogna pagare stipendi, utenze, tasse e queste idee bellissime che tu proponi non sono purtroppo assolutamente remunerative. Bisogna sempre avere una posizione oggettive e concreta, altrimenti creiamo solo delle bellissime favole. Senza l'avvio di queste attività agrituristiche porzioni ancora più grandi di territorio sarebbero rimaste abbandonate, col rischio di alimentare deturpazione e abusivismo. Di contro, sviluppando una attività di ristorazione agrituristica si riescono a trovare delle risorse (almeno in parte) per sostenere la parte agricola. Infine,ma voi siete consapevoli dell'ammontare dei finanziamenti che hanno distribuito i Por per singola azienda (forse non !)?

    Il Pd è fatto di uomini nel bene e nel male e a volte cambiano.
    Ciao e Buona Domenica

    RispondiElimina
  9. Gentile Tommaso,
    Allora mettiamola così: io a 61 credo ancora nelle favole e tu no. D'altra parte quelle belle mie idee, come le hai definite tu, non remunerative, in altre parti del mondo funzionano. Funzionano in California , in Brasile in Aegentina e nin solo in Dznimarca. Olanda e Svezia, come tutti spesso credono. Poi vorrei capire perché debbano esserci dei finanziamenti per far diventare tutti imprenditori, con piccole aziende e nin finanziamenti POR per migliorare servizi , Ospedali scuole, asili nido Trasporti Ecc. Ecc. Come vedi è proprio il punto di vista ad essere diverso.

    RispondiElimina
  10. Questo è l'idea di stato efficiente e non una colpa dei privati.
    L'Italia per il debito che ha dovrebbe essere piena di belle favole da raccontare al mondo. Invece ci sono tanti sprechi e inefficienze. Sarebbe ingeneroso dare la colpa di questo ai privati, specie i piccoli che arrancano nelle inefficienze e nella tassazione terrificante di questo paese. La colpa è di un sistema malato in cui una minoranza di paese si ingrassa e si arricchisce alle spalle di uno larga maggioranza che stenta ad andare avanti. Il punto di vista è lo stesso. Ognuno deve giocare il suo ruolo.

    RispondiElimina
  11. non hai risposto alla mia domanda, ma non fa niente

    RispondiElimina
  12. Non servono finanziamenti "Por" per la Circumvesuviana, per gli ospedali, asili nido etc etc. Servono le tasse che già paghiamo in maniera copiosa ed esagerata. Il dramma è che le nostre tasse vengono sperperato da uno stato vorace ed incapace di gestire qualsiasi cosa. Le tasse si possono pagare se c'è economia reale, se c'è sviluppo, se c'è crescita economica, imprese floride ed occupati. Se riteniamo di dare una mano ad un territorio, o ad un settore economico per esigenze di carattere strategico è giusto utilizzare "por" e altre forme di finanziamento. Lo stato non ha bisogno di ulteriori finanziamenti, ne spreca già abbastanza!
    (ti ho rispost). Notte

    RispondiElimina