Idee e Progetti

Questo programma da noi scritto è suscettibile di ampliamenti accogliendo, come già premesso, opinioni e progetti da tutti coloro che vogliano riappropriarsi del diritto-dovere di partecipazione alla gestione della cosa pubblica.

SOMMARIO

1 – COMMERCIO
Accessibilità del Centro Storico e delle Arterie Commerciali Periferiche
  Per il Centro Storico compreso l’Oltretorrente
    Nel breve periodo 1 anno
    Nel lungo periodo
  Per le Arterie Commerciali della Periferia
Contingentamento (limitazione) commerciale
Promozione delle Aziende del Centro Storico e degli Assi Commerciali Periferici
Ridistribuzione del carico delle imposte comunali
Liberalizzazione degli orari dei negozi
La Ghiaia come supporto per riportare persone in Centro Storico

2 – ORGANIZZAZIONE MACCHINA COMUNALE
Più economica, valorizzata e in legame con la struttura politica
Componenti nominati in enti partecipati
Professionalità interne e Consulenze esterne

3 – LOCALI EX CONSIGLI DI QUARTIERE

4 – CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA SUL WEB

5 – SICUREZZA
Illuminazione nelle strade e video sorveglianza
Ripristino Vigile o Poliziotto di quartiere
Proseguo della permanenza dell’Esercito
Gabbiotto Polizia Municipale

6 – SCUOLA
Utilizzo Happy Bus
Edilizia Scolastica
Servizi per le Scuole
Collaborazioni

1 – COMMERCIO

Accessibilità del Centro Storico e delle Arterie Commerciali Periferiche

Per il Centro Storico compreso l’Oltretorrente:

Nel breve periodo 1 anno
a) creazione parcheggi a raso al limite del centro storico utilizzando come a Bologna anche aree private o cortili interni o spazi da riqualificare
b) limitazione temporale delle ZTL e di conseguenza dei Varchi Elettronici mediante l’apertura completa il Sabato e la Domenica e dalle 18:30 nei giorni feriali
c) ricerca di soluzioni che possano abbattere il costo della prima ora nei parcheggi a pagamento (Toschi – Goito – Duc – etc.)
d) potenziamento e riorganizzazione del Servizio Pubblico di Autobus e Filobus con il ripristino di alcuni servizi, di vitale importanza per i commercianti ed artigiani, come ad es. la linea  11 in Via Bixio e la linea 7 in Via Imbriani da tempo cancellate, causa di chiusura attività e di agonia per quelle rimaste.
e) uovo di Colombo in P.le Rondani: riducendo i marciapiedi e mettendo le righe blu a lisca di pesce, raddoppierebbero i parcheggi per le auto. A parer di tecnici, cosa fattibile con una spesa minima.
Alcune di queste cose potrebbero essere fatte nell’immediato senza aspettare la campagna elettorale e di questo noi ci faremo carico cercando di contattare quanto prima i referenti dell’attuale Amministrazione Comunale (per inciso P.le Rondani, ripristino della linea 7 e della linea 11)
f) capire se effettivamente il restringimento in P.le Corridoni ha penalizzato   residenti e  commercianti. Se sono stati fatti errori di valutazione che possono aver recato danno alla collettività, si può avere il coraggio anche di tornare indietro sui propri passi. Due esempi su tutti: P.le Salvo d’Acquisto e P.le Inzani

Nel lungo periodo
a) investimenti per la creazione di parcheggi in struttura al limite del Centro Storico per aumentare, soprattutto in Oltretorrente e nelle zone di Via XXII Luglio, l’ insufficiente disponibilità con  prezzi accessibili e competitivi. Nello specifico in Oltretorrente capire se l’ex Ospedale Stuard potrebbe essere trasformato a parcheggio tipo silos in quanto lo spazio lo permetterebbe e farebbe da risorsa per tutto il quartiere attualmente scarso di spazi per la sosta

Per le Arterie Commerciali della Periferia
a) creazione di spazi di sosta nelle attuali piste ciclabili in alcune arterie come Via Montebello e Via Venezia
b) logica di base, nei prossimi interventi di riqualificazione, prediligere le aree di sosta a rotazione sulle arterie soggette ad interventi stradali al fine di garantire l’accessibilità e la fruizione dei negozi alla clientela

Contingentamento (limitazione) commerciale
Politica di moratoria (sospensione) sulle nuove aree a destinazione commerciale sopra i 1500/2000 mq.: la situazione congiunturale, sia in campo alimentare sia nel despecializzato, non permette l’apertura di altre aree commerciali se non per strutture di servizio di carattere alimentare nelle periferie, che siano punti di attrazione e di servizio per i residenti e per i negozi aggregati. Per intenderci dare uno STOP alla nascita di altri Centri Commerciali Artificiali che possono arrecare ulteriore danno ai negozi esistenti in Centro Storico sia quelli presenti negli Assi Commerciali Periferici.
Non è discriminazione ma è sopravvivenza, visto la chiusura di molte attività a fine 2011.

Promozione delle Aziende del Centro Storico e degli Assi Commerciali Periferici
Incentivazione, all’interno di un coordinamento temporale, di iniziative di attrazione per la rete commerciale dei negozi sia del Centro Storico sia degli Assi Commerciali Periferici.
In particolare:
a) per il Centro Storico, la continuazione della positiva esperienza dei CCN e del GECC su cui la futura Amministrazione dovrà continuare ad investire anche grazie ai fondi della Regione Emilia Romagna di 150.000 euro che devono essere spesi solo per iniziative inerenti al progetto.
b) Rivalutazione della gestione dei  vari e numerosi mercatini , che vedono spesso protagonisti troppi commercianti da “fuori le mura”.
c) per gli Assi Commerciali Periferici le iniziative devono essere concordate con il consenso degli operatori commerciali delle Vie interessate e non imposte ne calate dall’alto come è accaduto più volte nel recente passato
Importante è che il tutto sia calendarizzato con il giusto anticipo

Ridistribuzione del carico delle imposte comunali
a) ridefinizione delle tariffe rifiuti attraverso una politica che vada sempre di più verso il pagamento per quanto prodotto e non su parametri legati alla sola metratura degli immobili
b) facilitazione con detassazione per le aziende commerciali insediate in zone soggette a lunghi lavori di rifacimento o ristrutturazione
c) blocco del costo del plateatico

Liberalizzazione degli orari dei negozi
“Il sempre aperti” ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette è una condizione
di “non liberalizzazione” favorevole all’oligopolio dei grandi gruppi ed una “penalizzazione” per i piccoli commercianti i quali non possono permettersi incrementi di costi per il personale a fronte di un’evidente scenario di contrazione dei fatturati. Già sarà uno sforzo riuscire a mantenere l’occupazione attuale entro regole chiare e condivise continuando a fornire il servizio ai residenti garantito sino ad oggi. Inoltre “il sempre aperti” non aumenta il potere d’acquisto, ma lo ripartirà semplicemente su sette giorni anzichè sei. Si potrebbe prendere in considerazione l’Orario Continuato, per far sì che chi lavora abbia la possibilità di poter fare acquisti durante la pausa pranzo.

La Ghiaia come supporto per riportare persone in Centro Storico
Al piano meno uno di Piazza Ghiaia esiste un locale che sarà ultimato a breve di circa 1000 mq. di cui l’ex Amministrazione Comunale ha firmato un contratto con Progetto Ghiaia per l’acquisto di una parte e l’affitto dell’altra. Tale progetto prevedeva che il locale fosse adibito ad uno spazio per i giovani gestito dalla partecipata Engioi a cui pare con una delibera (da verificare) sia stato tolto. Attualmente non si ha a sapere se il Comune intende procedere sia all’acquisto di una parte del locale e sia alla continuazione del contratto esistente per l’affitto. Fatto sta che alle casse comunali per quest’ultimo costerebbe la bellezza di 100.000 euro all’anno.
Riservandoci di verificare l’esattezza delle nostre informazioni, una parte del locale potrebbe essere utilizzata per un progetto interessante: creare uno spazio sulla tipologia del baby parking con  giochi per bambini fornendo ai genitori la possibilità di poter “parcheggiare” i propri figli per andare a fare shopping o la spesa, pagando una tariffa oraria non superiore ai 5 euro. Ciò sarebbe fattibile se ci fosse la   possibilità di utilizzare i bus navetta che partano dai parcheggi scambiatori a prezzi “politici”. La famiglia si reca al parcheggio scambiatore, prende il bus navetta, si porta in centro, lasciano il bambino al baby parking dove fa anche merenda, fa shopping, riprende il bambino, riprende il bus navetta, arriva al parcheggio scambiatore, prende l’auto e ritorna verso casa.
Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di allestire, sempre nello stesso spazio, un asilo dell’infanzia che riteniamo utile soprattutto per i genitori che lavorano nel centro città.

2 – ORGANIZZAZIONE MACCHINA COMUNALE

Più economica, valorizzata e in legame con la struttura politica
– 7/8 membri di Giunta (Sindaco + sei/sette assessori), con accorpamenti delle deleghe affini
– incompatibilità con altri incarichi istituzionali o di partito
– riduzione dell’indennità di base con l’introduzione di Premi di Produttività in base ai risultati
– mantenimento dell’incarico legato alla verifica annuale dei risultati di programma

Componenti nominati in enti partecipati
– nomina legata ad effettive esperienze certificate nel settore
– incompatibilità con altri incarichi istituzionali o di partito
– riduzione del numero dei consigli di amministrazione e dei loro componenti
– riduzione dell’indennità di base con l’introduzione di Premi di Produttività in base ai risultati.
– mantenimento dell’incarico legato alla verifica annuale dei risultati di programma

Professionalità interne e Consulenze esterne
Incentivare ed esaltare le professionalità interne all’Amministrazione Comunale e ridurre le consulenze esterne: solo se necessario figure ad alta specializzazione.

3 – LOCALI EX CONSIGLI DI QUARTIERE

Se non si dovesse pensare di venderli per fare cassa, potrebbero essere utilizzati come punto informativo a servizio del cittadino, attivando una segreteria fissa con orari di ufficio gestita da personale comunale che, dotato di mezzi adeguati, possa emettere certificati e documenti senza andare al Duc, ascoltare le istanze dei cittadini del quartiere, fissare eventualmente appuntamenti con Assessori o Dirigenti Comunali, etc. Oltre a ciò, le stanze della struttura potrebbero essere affittate a prezzi modici, ad Associazioni del Quartiere che ne abbiano i requisiti e che si farebbero carico di sistemare la stanza in affitto, avendo in comune la sala riunioni da prenotarsi tramite la segreteria. Sarebbe inoltre interessante adibire una stanza, a gestione comunale, dove i cittadini possano navigare, a pagamento, su internet per ricerche o studio.

4 – CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA SUL WEB

Considerando che, da dati di fatto, i cittadini si stanno sempre più distaccando dalla Politica, si ritiene opportuno per trasparenza mettere in rete il Consiglio Comunale per far sì che ogni eletto dia la possibilità al proprio elettore di verificare il comportamento ed il lavoro svolto da parte del Consigliere Comunale. E’ triste vedere consiglieri che leggono giornali, guardano il computer o escono dall’aula durante lo svolgimento del Consiglio e soprattutto mentre un proprio collega espone le proprie istanze.

5 – SICUREZZA

Illuminazione nelle strade e video sorveglianza
Aumento della illuminazione nelle strade a rischio sicurezza ed eventualmente introduzione anche di telecamere di video sorveglianza.

Ripristino Vigile o Poliziotto di quartiere
Sarebbe opportuno ripristinare la figura del Vigile o del Poliziotto di Quartiere per garantire sia ai Commercianti che ai Residenti una figura di riferimento che, in caso di bisogno, abbia la possibilità di intervento immediato o di richiesta d’intervento più veloce nel caso di situazioni difficili e pericolose. Come accadeva anni fa, lasciavano ai negozianti i recapiti telefonici personali per essere chiamati in caso di bisogno.

Proseguo della permanenza dell’Esercito
In riferimento al punto 5, riteniamo inutile il proseguo della permanenza dell’Esercito che opera sempre e comunque fiancheggiato da un Poliziotto o da un Carabiniere, senza possibilità di intervento in base alle norme vigenti. Il suo raggio d’azione è pressoché incentrato sul Centro Storico di Parma e non in tutti i quartieri. Si risparmierebbero soldi pubblici che potrebbero essere investiti per utilizzare al meglio quelle che sono le postazioni “Gabbiotto della Polizia municipale” sotto utilizzate volute dalla vecchia Amministrazione e costate alla collettività € 30.000 cadauna.

Gabbiotto Polizia Municipale
Considerandone il sotto utilizzo, si potrebbe renderli efficienti chiedendo collaborazione alle Associazioni di Volontariato. Tramite strumentazione adeguata e con personale istruito per tale servizio, potrebbe diventare un punto informativo per i cittadini e/o per i turisti. Così facendo, la Polizia Municipale potrebbe rendersi più libera ed operativa per un maggior controllo zonale della città.

6 – SCUOLA

Utilizzo Happy Bus
• Il Comune deve dare la possibilità con il trasporto scolastico ( Happy Bus), non solo di andare incontro alle famiglie che ne richiedono il servizio, ma deve essere un trasporto messo a disposizione delle scuole che ne richiedono l’utilizzo per uscite didattiche all’interno del comune di appartenenza.

Edilizia Scolastica
• Gli Edifici scolastici del Comune devono essere periodicamente controllati per poter notare in tempo debito eventuali lavori di mantenimento sia nei locali interni ma anche negli ambienti esterni per organizzare al meglio aree gioco, giardini e orti didattici.
• Per evitare una burocrazia troppo rigida deve essere snellito il rapporto scuole-comune trovando un referente diretto che si occupi nell’immediato dei problemi che sorgono quotidianamente.

Servizi per le Scuole
• Organizzare progetti educativi di recupero per bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento e con situazioni sociali particolari.
• Progetti di Educazione stradale legati alla Polizia Municipale rivolto a tutti i gradi di scuola.
• Creare sul territorio comunale Aree Gioco, Ludoteche e nei quartieri che lo richiedono organizzare momenti di Baby-sitteraggio per famiglie che non vengono inserite nelle graduatorie degli asili comunali o statali.

Collaborazioni
• Il Comune deve collaborare non solo con le singole scuole ma anche con USP (Ufficio Scolastico Provinciale) per poter condividere le reali esigenze dei cittadini nelle formazioni delle classi.
• Collaborazione con la Provincia e i vari Assessori per organizzare al meglio la rete scolastica.

3 risposte a Idee e Progetti

  1. lela ha detto:

    ho letto il vostro programma e francamente avrei alcune cose da dire…
    insistete molto sui parcheggi e sull’apertura della ztl, forse non vi siete accorti che Parma ha livelli di inquinamento altissimi! il commercio quindi è più importante della salute dei nostri figli?! le amministrazioni serie stanno facendo di tutto per limitare il traffico privato e voi invece cercate di fare rientrare le macchine in centro storico e nelle zone adiacenti! addirittura proponete di togliere le piste ciclabili in alcune zone per creare parcheggi! ma stiamo scherzando?! non vi siete resi conto che il futuro sta andando altrove? è una visione, a mio avviso, miope e soprattutto vecchia!
    sul discorso della limitazioni dei centri commerciali posso anche essere in parte d’accordo, è importante mantenere vivo il centro storico, anche se bisognerebbe ammettere che un centro commerciale crea più posti di lavoro di tanti piccoli negozi.
    spero che pubblichiate il mio commento anche se in disaccordo con voi
    Lela

    • lacittasiascolta ha detto:

      Gentilissima Signora Lela, come vede noi diamo la parola a tutti ed accettiamo ben volentieri le critiche specie se costruttive. In base a ciò che Lei scrive riteniamo opportuno farLe rilevare che la questione inerente la salute per noi viene al primo posto ma che, anche se si volesse bloccare al traffico tutto il centro storico, il problema non si risolverebbe. Con la chiusura al traffico al giovedì e alla domenica, come sicuramente ha letto dagli organi di stampa, non ha portato ad un abbassamento del pm 10 e ci troviamo ad essere una delle città più inquinate dell’Emilia Romagna. Se misurassero nei pressi dell’autostrada in zona San Leonardo, avrebbero il valore ancor più alto rispetto a tutta l’area cittadina. Il problema nasce dal flusso in tangenziale, dall’autostrada, dal riscaldamento e tant’altro. Questo è il vero problema che si potrebbe risolvere utilizzando le nuove tecnologie e affrontando una volta per tutte la definitiva messa in funzione del teleriscaldamento. Per quanto riguarda il discorso delle piste ciclabili ci perdoni ma ha mal interpretato: non vogliamo togliere le piste ciclabili ma far sì che vengano utilizzate visto che in tanti preferiscono non utilizzarle e, quelle già esistenti e sproporzionate, risistemarle con la possibilità di ricavarne parcheggi a righe blu per i residenti e per i cittadini che usufruiscono per la spesa quotidiana dei negozi di buon vicinato. Ci fa piacere che sia parzialmente in accordo con noi per i Centri Commerciali ma consideri anche che i “comuni negozi” anch’essi danno da mangiare a famiglie intere che hanno investito denaro proprio per l’attività e fanno economia. Più negozi aperti vuol dire meno degrado e più sicurezza.
      Grazie della sua cortese collaborazione.
      ParmAscolta

    • Mario Baiocchi ha detto:

      Commenti corretti quelli di Lela ma…..la salute dei cittadini non si può essere presa come scusa o come motivo per impedire alla gente di “vivere” il centro e in centro. Quando ero bambino uscivo di casa e avevo negozi artigianali aperti proprio di fronte, gente amica con cui era un piacere vivere. Il traffico c’era anche allora ma le varie attività non erano ancora schiacciate dallo strapotere dei grandi centri commerciali in cui prevale la logica del prezzo e solo quello a discapito della qualità e del piacere di vivere, peraltro schiacciando con il loro strapotere di acquisto i produttori di non importa quali prodotti. Che importa poi se una ditta, dopo aver fatto investimenti per cercare di restare sul mercato e poter “vivere” si trova senza ordini perchè la grade catena di distribuzione ha trovato una ditta cinese o vietnamita che si può permettere prezzi stracciati attuando le politiche salariali e umane che tutti conosciamo? Posso solo riflettere: oggi esco di casa e…..un negozio è ostinatamente vuoto da mesi, un altro ha le ragnatele ai vetri, un altro ancora è stato trasformato in un garage, girato l’angolo si vede una vetrata di una attività ormai dimenticata. Rimpianto mio, si, rimpianto per quell’artigiano di nome Fasano che a dispetto del nome indubbiamente di origine pugliese parlava un dialetto parmigiano bellissimo…e dalle sue mani uscivano incantevoli borse e ogni articolo in pelle che attiravano signore di ogni ceto ed estradizione. Rimpianto per quel signore gentilissimo di nome Bandini che era specializzato nella vendita di ogni articolo atto alla chiusura di bottiglie di vino, olio, barattoli contenitori vari di ogni tipo. Rimpianto per quel negozio di riparazione di biciclette e in cui il signor Zannani esercitava gioiosamente la sua attività. Rimpianto per quel negozio di calzolaio in cui tutto il quartiere prima o poi si ritrovava. Rimpianto per quella via Cavour oggi ormai desertificata dalla pedonalizzazione e un tempo brulicante sicuramente di traffico ma anche piena di gente e di bei negozi. Queste parole non sono scritte da un nostalgico ormai sorpassato ma da uno che sempre più spesso si sente “prigioniero”….ripeto: prigioniero…..di una città in cui le piazze si stanno svuotando per eccesso di ingordigia da parte di qualche insensato amministratore che applica prezzi insensati ai deors. Prigioniero di una città in cui non si capisce che se le vie si svuotano per mancanza di attività, la città muore. prigioniero in una città in cui i tuoi amici ormai non vengono più a trovarti perchè……i blocchi del traffico li scoraggia fino a farli desistere. Prigioniero di una città in cui vengono scoraggiate le piccole attività artigianali che davano sapore, brio produttivo e colore alle strade. Danno più lavoro i centri commerciali dei piccoli negozi in centro? Cara Lela, è una Sua opinione: tanti anni fà nel mio borgo ci vivevano e lavoravano molte più persone di quante ce ne siano oggi in un qualsiasi centro commerciale, Oggi i nostri borghi sono stati costretti a desertificarsi perchè sono state scoraggiate le attività artigianali e produttive, con grande soddisfazione di quanti portano i loro animali a lordare indisturbati gli angoli e i marciapiedi. E’ questa la città che vuole Lei? Un deserto ? Una solitudine riempita di nulla ? No, non è quello che voglio, non lo voglio per me e non lo voglio neppure per Lei che, con tutto il mio rispetto per le Sue opinioni, si rifugia dietro a neppure tante solide idee di salute pubblica.

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