Made in Italy messo in croce. Pubblicità schock di un imprenditore

L’imprenditore-stilista bolognese Carlo Chionna meditava da tempo un’azione clamorosa contro il sistema italiano “che strangola le imprese con tasse altissime” . Lui, paladino del Made in Italy, la sua personale crociata l’aveva cominciata nel 2005 e nel 2007 si era fatto ritrarre in versione gladiatore su un manifesto in cui si dichiarava “disposto a tutto pur di salvare la moda”. Il vero coupe de theatre, però, è arrivato poco giorni fa, quando ha deciso vestire i panni di Cristo crocefisso per una nuova pubblicità pro Made in Italy. Chionnna si è fatto fotografare vestito solo di un drappo, appeso alla croce e sovrastato dalla scritta “Padre perdona loro perchè non sanno quello che indossano”, seguita dall’invocazione “Dio salvi il Made in Italy”.

La pubblicità shock di Carlo Chionna

Il manifesto, affisso a Milano, che si prepara a ospitare le sfilate della Moda Uomo, Firenze, dove è in scena Pitti, e Bologna, città natale di Chionna, ha subito suscitato indignazione e polemiche, soprattutto nel capoluogo lombardo. Qui un gruppo di FareOccidente, associazione legata ai valori della cultura europea e occidentale, ha ricoperto il cartellone con strisce di carta e la scritta “pubblicità blasfema, vergogna”. Reazioni di sdegno sono arrivate anche da politici di entrambe gli schieramenti. Intanto Carlo Chionna, amareggiato, fa sapere dal suo sito che alcune tra le più importanti testate italiane, come Corriere della Sera, Stampa e Messaggero, hanno rifiutato di pubblicare la sua pubblicità, ma questo non lo fermerà. “Spero che il mio sacrificio non sia vano-dice lo stilista-imprenditore- e che si possa rompere il muro di silenzio e falsità che attualmente copre la “fatiscente” legge sulla tutela del vero Made in Italy. Dedicato a tutti coloro che ci credono ancora”.

Basterà a far risorgere il sistema moda italiano?

 

 

Tag:, , , , , ,

Lascia un commento