lunedì 30 novembre 2009

Italiano uno dei principali fornitori della temibile marina dei Pasdaran


La sua vita l'ha dedicata alle barche e alla passione per il mare: prima come campione di off-shore e da oltre trent'anni come imprenditore di un cantiere navale che fornisce imbarcazioni ai corpi militari di mezzo mondo. Fabio Buzzi, 66 anni, e' l'uomo che ha portato la sua Fb design ad avere un fatturato che si aggira intorno ai 10 milioni di euro l'anno, a seconda degli ordini. E che un rapporto dell'intelligence Usa cita come uno dei fornitori principali della temibile marina messa in piedi negli anni dai Pasdaran, i Guardiani della rivoluzione iraniana, fatta di temibili e agilissime barche veloci che - e' il timore di Washington - in caso di escalation fra Teheran e la comunita' internazionale sul dossier nucleare potrebbero 'pattugliare' e chiudere lo stretto di Hormuz, dove transita oltre un quinto della produzione petrolifera mondiale. "E' vero, non e' un segreto: ho venduto barche e tecnologie agli iraniani fino a cinque anni fa, e l'ho fatto in piena legalita' ", racconta Buzzi raggiunto nei suoi cantieri ad Annone Brianza, in provincia di Lecco.
"Poi sono stato fermato dal governo italiano in maniera unilaterale. Mi hanno 'chiesto' di non vendere piu', ma debbo dire che se non mi fosse stato vietato dal governo mi sarei fermato io perche' considero Ahmadinejad un uomo, diciamo cosi', pericoloso...". Buzzi - quasi una leggenda della motonautica italiana - si definisce un "iperlegalitario". Fino a quando il governo gli ha chiesto di fermare le forniture a Teheran, aveva venduto una dozzina di imbarcazioni agli iraniani.
Ma soprattutto tecnologie, motori e stampi. Con i disegni, assicura lui, che venivano 'regolarmente' recapitati ai servizi segreti italiani. "Circa tre anni fa poi sono stato contattato anche dagli americani, che mi hanno 'molto simpaticamente' interrogato. Volevano sapere cosa avessi venduto agli iraniani, e dato che io non avevo, e non ho, nulla da nascondere, non ho avuto di conseguenza problemi a dirglielo", racconta ancora l'imprenditore.
Fonte:rainews24
Leggi tutto l'articolo su : http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=134646

La "marina" dei pasdaran controlla lo stretto di Hormuz e il Golfo Persico. Lo afferma un rapporto dello Us Office Naval Intelligence. La riorganizzazione delle forze marittime voluta dal governo di Teheran permetterebbe ai Guardiani della rivoluzione di controllare questi due punti strategici per la difesa del Paese.
Secondo la relazione, citata dal quotidiano statunitense Washington Post, in caso di attacco alle sue centrali nucleari l'Iran potrebbe chiudere lo Stretto di Hormuz, da cui transita il 30 percento del petrolio mondiale. Questo grazie alla tecnologia militare avanzata acquisita di recente da Teheran.
I pasdaran sarebbero addestrati alla "guerra asimmetrica" e dotati di imbarcazioni, armate con missili cruise a corto raggio. La marina iraniana ha invece il controllo del mar Caspio e del golfo dell'Oman.

Iran: Catturati su di uno yacht e trattenuti in Iran cinque cittadini inglesi

1-Dic 2009- Cinque britannici catturati su di uno yacht sono stati trattenuti in Iran. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Londra. I cinque regatanti sono stati intercettati dalla marina iraniana il 25 novembre a bordo del loro yacht durante una competizione velica che si svolgeva dal Barhein a Dubai. Secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri di Londra lo yacht potrebbe essere finito erroneamente nelle acque iraniane quando, mercoledì scorso, è stato fermato. Lo yacht è di proprietà della società Sail Bahrain.
Fonte APCOM

SEA ORBITER , stazione galleggiante di osservazione


La futuristica stazione galleggiante di osservazione “SeaOrbiter “è un progetto di Jacques Rougerie famoso architetto parigino.La SeaOrbiter si muoverà trasportata dal flusso delle correnti . La stazione di osservazione è destinata ad aprire una nuova era nello studio della fauna e della flora marina, nel monitoraggio dell’inquinamento marino e dei cambiamenti climatici. Si presenta come una struttura ibrida (tra una nave e un sottomarino) , che somiglia tanto ad una astronave . La struttura verticale è di alluminio alta 51 metri con forma di pinna, l’opera viva ( parte sommersa) è di 31 metri. Il ponte di osservazione consente una visione a 360°. Sea Orbiter ospiterà un equipaggio internazionale di 18 persone. Videocamere robotizzate diffonderanno le immagini sottomarine (600 m) su Internet. Una idonea piattaforma di 24 metri di diametro ubicata a 12 metri di profondità svolgerà la funzione di stabilizzazione in caso di condizioni meteo marine avverse.

GENOA PORT CENTER ( Articolo n. 2 )

Promosso da Provincia, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Diem e Porto Antico, è stato inaugurati ai Magazzini del Cotone il Genoa Port Center per far conoscere e vivere il porto e il suo lavoro al grande pubblico e agli studenti, valorizzandone le imprese. Il nuovo “terminal della conoscenza” farà vivere e conoscere al grande pubblico e agli studenti il porto e il suo lavoro, valorizzandone attività e imprese. Il Genoa Port Center è stato ideato e allestito, su una superficie di 500 metri quadrati, con una molteplicità di tecniche espositive originali, coinvolgenti e interattive - dai simulatori di navigazione, ai collegamenti dal vivo in diretta radio dalla torre di controllo portuale, ai grandi schermi digitali che raccontano per immagini l’arrivo e la partenza delle navi e tutte le attività, le professioni, le tecnologie e il funzionamento del porto - che permettono ai visitatori di vivere il porto dalla terra e dal mare, seguendo anche sulle mappe telematiche le rotte dei traffici e i percorsi delle merci dai paesi d’origine al porto e poi, dalle aree retroportuali, alle sedi di lavorazione per tornare nuovamente al porto per la distribuzione dei prodotti. L’attività del Genoa Port Center prosegue anche sul battello del progetto “Cittadini del Porto” promosso dalla Provincia con la Fondazione Carige che permetterà ai visitatori, in particolare agli studenti, di approfondire i temi trattati attraverso laboratori didattici progettati con il Cnr e realizzati a bordo durante gli itinerari nel bacino portuale. La visita al Genoa Port Center, gestito dalla Fondazione Muvita, struttura della Provincia che coordina anche il Science Center Muvita di Arenzano e il Museo della Lanterna, sino al 31 dicembre prossimo sarà completamente gratuita, mentre dal 2010 è previsto l’ingresso a pagamento. Ad accogliere i visitatori del Genoa Port Center c’è la gigantografia dei “portuali”, ossia la squadra di tutta la comunità portuale e otto grandi magnifiche foto di Gianni Berengo Gardin sul porto e il suo lavoro accompagnano le tappe del viaggio nel nuovo centro espositivo. All’ingresso i visitatori entrano subito in contatto con il porto “in diretta” ricevendo mappe, informazioni e la consegna simbolica di dispositivi di sicurezza. Un grande plastico dell’Autorità Portuale abbraccia tutto il porto nella cornice urbana e un sistema multimediale permette di selezionarne i luoghi più notevoli, evidenziati da foto, luci e filmati. Il Portolano dell’Istituto Idrografico della Marina, anche con cartografie elettroniche e un filmato, mostra tutte le informazioni necessarie alle navi per entrare e uscire dal porto e anche la profondità degli specchi d’acqua, mentre il grafico animato curato dal Dicat dell’Università con l’Autorità Portuale presenta la storia e le attività di costruzione e ricostruzione delle opere portuali e, con un plastico, anche quelle in corso e progettate. Le tantissime installazioni interattive vanno dal Meteomare con le previsioni in tempo reale per il porto di Arpal alla grafica tridimensionale del porto virtuale curato dal Dibe dell’Università al plastico interattivo del Green Port, il ciclo ecocompatibile dell’energia avviato dal porto con Muvita, Rina, ABB ed Enel. Il viaggio nel Port Center è fatto di mille esperienze diverse grazie a schermi, tabelloni elettronici, canali radio, telecamere: per esempio quelle di sentirsi sulla torre di controllo della Capitaneria di Porto, su una motovedetta della Guardia Costiera, in un terminal passeggeri, in mezzo alle attività portuali ascoltando in diretta le comunicazioni di lavoro tra gli operatori e le navi, o negli uffici dell’Autorità Portuale, in un ufficio di spedizionieri, agenti marittimi o terminalisti. E poi il grande schermo con tutte le rotte commerciali che uniscono Genova ai porti del mondo, il salto del pilota che riproduce, anche con un filmato, e fa sperimentare il salto che il pilota compie per arrampicarsi o scendere dalla fiancata delle navi quando ne guida l’ingresso o l’uscita dal porto. E, sempre con tecnologie interattive, ci si può, per esempio, sentire al comando di un rimorchiatore, grazie a un simulatore e speciali filmati, o trovarsi sul fondo di un bacino di carenaggio, nelle officine delle riparazioni navali, incontrando però anche una vera e concretissima attrezzeria con braghe, corde, catene, ganci e campioni di merce perché il lavoro dell’uomo, anche nell’era delle banchine quasi automatizzate e dei container, è sempre fondamentale. Dei container al Port Center si può imparare anche l’alfabeto, decifrando le informazioni tecniche e commerciali stampate sulle loro pareti e rintracciarne, grazie a un codice identificativo informatizzato, la posizione nel mondo.
Vedi su questo blog:http://marittimipozzallo.blogspot.com/2009/11/inaugurato-il-genoa-port-center-ponte.html
Cortesia Camera del Lavoro di Pozzallo

TASK FORCE NAVALE IN LIBANO:TORNA ALL’ ITALIA COMANDO

Torna all'Italia il comando della Forza marittima dell'Unifil (Mtf), il contingente Onu in Libano: per i prossimi sei mesi il contrammiraglio Paolo Sandalli dirigerà le operazioni delle sei navi - tre tedesche, una italiana e una turca - che compongono la task force. Nel corso di una cerimonia svoltasi a bordo della fregata tedesca Schleswig-Holstein, il contrammiraglio italiano ha ricevuto il testimone del comando della Mtf dal suo pari grado tedesco Jürgen Mannhardt, che negli ultimi tre mesi ha diretto le operazioni navali di Unifil. Dalla sua istituzione nell'ottobre del 2006, la missione navale Unifil vigila sulla sicurezza delle acque territoriali libanesi con l'obiettivo di prevenire il contrabbando di armi verso il Libano, oltre che assicurare il controllo degli accessi alle principali aree portuali.

Cortesia della Camera del Lavoro di Pozzallo

Navi da crociera:HAPAG-LLOYD CRUISES ESTENDE NOLEGGIO ‘COLUMBUS’


HAPAG-LLOYD CRUISES ESTENDE NOLEGGIO ‘COLUMBUS’

Hapag-Lloyd Cruises ha rinnovato a tutto il 2011 il noleggio della nave da crociera ‘Columbus’. L’unità, costruita nel 1997, ha una capacità di 220 passeggeri. Attualmente impiegata nel Mediterraneo, si appresta ad effettuare la traversata atlantica per la stagione invernale ai Caraibi. La nave tornerà in Europa nel Maggio 2010
Cortesia Camera del Lavoro di Pozzallo

(EMSA European Maritime Safety Agency) NOLEGGIA TRE NAVI ANTI INQUINAMENTO


L'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) ha noleggiato per tre anni due nuove navi antinquinamento. Salgono così a 16 le unità attrezzate disponibili lungo le coste dell’UE. Dopo alcuni adeguamenti tecnici, le nuove navi dovrebbero essere operative nella seconda metà del 2010 nel Canale della Manica e sulle coste dell’Atlantico.
L'Agenzia europea per la sicurezza marittima,venne creata in seguito al disastro della petroliera Erika, ed ha come scopo quello di contribuire al miglioramento della "sicurezza marittima" della Comunità riducendo:
il rischio di incidenti;
l'inquinamento marino causato dalle navi;
la perdita di vite umane in mare.

In termini generali, l'Agenzia fornisce consulenza tecnica e scientifica alla Commissione in materia di sicurezza marittima, per la prevenzione dell'inquinamento causato dalle navi, nel processo di aggiornamento e sviluppo di nuove normative, nell'azione di monitoraggio dell'efficacia delle misure in vigore,
nell'implementazione di sistemi di monitoraggio del traffico (LRIT Long-Range Identification and Tracking System ),Training of Seafarers ,Port Reception Facilities ,Marine Equipment, etc.

L'Agenzia opera in stretta cooperazione con gli Stati membri.

FRONTLINE RINUNCIA A OPZIONI DI ACQUISTO SU TRE VLCC

Il gruppo cisterniero Frontline di John Fredriksen ha deciso di non esercitare le opzioni di acquisto su tre petroliere vlcc costruite nel 1999 attualmente noleggiate da Dr Peters e di riconsegnare ai proprietari cinque Suezmax al termine del periodo di noleggio. La Frontline ha chiuso il terzo trimestre con una perdita di $ 5,6 milioni a fronte dell’utile di $ 108 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il portafoglio ordini di Frontline comprende ora sei vlcc e quattro Suezmax, per un investimento complessivo di $ 997 milioni.
Vedi AGENDA FRONLINE : http://hugin.info/182/R/1357640/330340.pdf
Cortesiaa Camera del Lavoro POZZALLO

ORDINI VLCC ,alcuni armatori greci pronti a rinunciare


Alcuni armatori greci che avevano ordinato petroliere very large crude carriers (vlcc) nel 2007, all’apice dei prezzi, starebbero decidendo di rinunciare agli ordini, rinunciando ai depositi già versati al momento della firma dei contratti, generalmente pari al 20% del valore dell’ordine. Le vlcc in ordine sono attualmente 184, di cui più della metà ordinate a prezzi superiori ai $ 130 milioni per nave. Dopo la crisi iniziata alla fine dello scorso anno, i prezzi delle vlcc sono scesi fino a $ 95 milioni per nave.
Le VLCC (Very Large Crude Carrier) sono petroliere la cui portata lorda è compresa tra le 150.000 e le 320.000 tonnellate. Le dimensioni e la capacità di carico di una VLCC,sono immediatamente inferiori a quelle delle ULCC.

Fonte: Cortesia Camera del Lavoro di Pozzallo

SOMALIA: LA GUARDIA COSTIERA COMPLICE DEI PIRATI

«La guardia costiera del Puntland è complice dei pirati somali e li aiuta nell'eseguire atti di pirateria contro navi straniere». È l'accusa lanciata dall'ex presidente del Puntland, il generale Adi Musa Hirsi, alle autorità che controllano la regione somala divenuta autonoma nel 1988. «Ho le prove della collusione delle guardie costiere locali con i pirati - ha affermato l'ex presidente citato dal giornale arabo `al-Ahsrq al-Awsat´ - Parte dei riscatti milionari che ottengono ogni volta che si conclude un sequestro vanno alle autorità locali che così evitano di dare loro la caccia». L'ex presidente del Puntland ha sottolineato, inoltre, come la sproporzionata forza economica dei gruppi di pirati rispetto a quella degli ufficiali della guardia costiera e dello stesso governo condizioni le attività delle autorità locali. «Le attività criminali condotte dai pirati al largo delle coste somale - ha concluso - convengono a tutti e per questo proseguiranno».
Fonte: Concessione Camera del lavoro di Pozzallo

Container carico di Gratta e vinci ”made in China” scoperto nel porto di CAPODISTRIA

30 Novembre 2009 Un container strapieno di tagliandi del Gratta e vinci da cinque euro è stato intercettato nel porto di Capodistria. I doganieri sloveni lo hanno aperto per un controllo di routine. Hanno avuto dei sospetti più che marcati sulla origine dei tagliandi e hanno coinvolto nell’operazione gli investigatori della Guardia di finanza di Trieste. «Tutto falso, tutto contraffatto», hanno affermato i militari dopo una attenta osservazione al microscopio dei Gratta e vinci, illuminati dalla luce ultravioletta emessa da una lampada di Wood. La stessa che smaschera le banconote false.

È iniziata così un’operazione di polizia in pieno svolgimento in queste ore a Trieste e in buona parte del territorio italiano. Nel container giunto a Capodistria dalla Cina erano stipati 572.400 biglietti contraffatti con grande perizia tipografica. Indistinguibili a occhio nudo da quelli veri, garantiti dallo Stato. Una volta messi sul mercato sarebbero stati pagati complessivamente dai giocatori poco meno di tre milioni di euro.

Continua a leggere l'articolo : http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/container-carico-di-gratta-e-vinci-”made-in-china”/1792960
FONTE: IL PICCOLO
ARTICOLO FIRMATO da: CLAUDIO ERNE'

PIRATI SOMALI ATTACCANO E CATTURANO PETROLIERA GRECA


30- nov. 2009 -I pirati della Somalia, dice la Bbc, hanno attaccato e catturato oggi una petroliera greca in acque internazionali nell'oceano indiano. Con le sue 300.000 tonnellate di stazza la petroliera Maran Centaurus è forse una delle più grandi mai cadute nelle mani dei predoni del mare. Il carico di greggio a bordo era diretto a New Orleans, negli Stati Uniti. A bordo vi sono 28 persone. Nel novembre del 2008 un altra grande petroliara, la Sirius Star, era stata sequestrata dai pirati. La nave era stata poi lasciata in gennaio dopo il apgamento di un riscatto di 3 milioni di dollari.
NAIROBI, Kenya – Somali pirates seized a tanker carrying crude oil from Saudi Arabia to the United States in the increasingly dangerous waters off East Africa, an official said Monday, an attack that could pose a huge environmental or security threat to the region.

The Greece-flagged Maran Centaurus was hijacked Sunday about 800 miles (1,300 kilometers) off the coast of Somalia, said Cmdr. John Harbour, a spokesman for the EU Naval Force. Harbour said it originated from Jeddah, Saudi Arabia and was destined for the United States. The ship has 28 crew members on board, he said.

Fonte:http://news.yahoo.com/
APCOM

YEMEN: FERMATA NAVE CARICA DI ARMI PROVENIENTE DALLA SOMALIA

La guardia costiera yemenita ha fermato una nave proveniente dalla Somalia carica di armi. La polizia ha subito arrestato il suo proprietario e ha avviato le indagini per capire a chi fosse diretto il carico. L'imbarcazione fermata è della tipologia di quelle usate dai pescatori yemeniti. Sembra che sia partita dal piccolo porto somalo di Hes Bes con il suo carico di armi e con 12 persone a bordo. Le forze di sicurezza yemenite avevano avuto una soffiata dai servizi segreti circa la presenza di un carico di armi che era partito dalla Somalia diretto al paese. Per questo sono state mobilitate le forze di polizia delle province di Aden, Taizz e Hodeida per cercare di intercettare la nave. Il proprietario dell'imbarcazione è stato infatti fermato nella zona di Khoba, nella provincia di Hodeida, ed è stato rinviato a giudizio per traffico di armi.
Fonte: Concessione Camera del Lavoro di Pozzallo

GF GROUP HOLDING FAMIGLIA ORSERO INVESTE NEL PORTO DI SETE

Gf Group, la holding della famiglia Orsero di Savona, si è aggiudicata indetta da Port Sud de France, la società che gestisce il porto di Sete, in Francia per la realizzazione di un terminal climatizzato per la frutta con annesso terminal contenitori. L’intervento che ha come obiettivo principale quello di potenziare lo scalo, fino a metterlo in concorrenza con Marsiglia. Il terminal dovrebbe essere operativo a partire dal settembre 2010. Si tratta di un intervento per il quale Gf Group ha stanziato 25 milioni di euro necessari ad insediare un magazzino frigorifero di 19 mila metri quadrati che sarà ampliato di altri 5 mila metri quadrati nel 2013. La Regione Linguadoca Roussilon si è impegnata a realizzare e attrezzare entro il 2015 il terminal contenitori e una nuova banchina dedicata, con un investimento di 40 milioni di euro. GF Group avrà una concessione di 27 anni e gestirà il terminal attraverso una società appositamente costituita, Reefer Terminal Sete, con capitale di 1,5 milioni di euro. La società di Orsero ha avviato l’iniziativa d’intesa con l’esportatore israeliano di frutta e verdura Agrexco che attesterà a Sete i propri traffici destinati alla Francia e che attualmente, in attesa del completamento dei lavori, sono svolti a Vado Ligure.
Fonte: Concessione Camera del Lavoro di Pozzallo

Cantieri navali San Giorgio

I cantieri navali San Giorgio del Porto di Genova, che fanno capo alla famiglia Garrè e che fatturano oltre 50 milioni di euro l’anno, hanno vinto la gara per la ripresa delle attività di riparazione nel porto storico di Marsiglia. Si tratta di un business del valore di almeno 15 milioni l’anno con un minimo di 60 addetti diretti. La ripresa dell’attività è prevista non prima del marzo 2010.Fonte: Concessione Camera del Lavoro Pozzallo

Traghetto affondato in Bangladesh ,salgono a 75 le vittime

30-11-2009. E' salito a 75 il bilancio delle vittime morte nel sud del Bangladesh quando un traghetto sovraccarico è affondato. Lo ha riferito un funzionario locale, aggiungendo che molte persone risultano ancora disperse.

L'imbarcazione, la M.V. Coco-4, si è rovesciata venerdì notte nel distretto costiero di Bhola mentre navigava lungo un fiume con a bordo circa 1.500 persone, almeno il triplo di quante ne avrebbe potute trasportare.

La maggior parte dei passeggeri dovrebbe essere sopravvissuta all'incidente, considerato il peggiore degli ultimi due anni.

"Finora abbiamo recuperato 75 corpi, ma i dispersi sono ancora decine", ha spiegato uno dei coordinatori delle operazioni di soccorso.

-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE5AT00W20091130

domenica 29 novembre 2009

Marittimi: Ipsema, nel 2008 in calo del 9% infortuni sul lavoro

L’incidenza media degli infortuni occorsi ai lavoratori marittimi sul posti di lavoro nel 2007 è pari al 3,4% contro il 3,2% del 2006. La metà dei casi (52,4%) ha interessato la categoria di ‘naviglio passeggeri’, categoria nella quale si conta peraltro il maggior numero di posti di lavoro assicurati (circa 11mila). A seguire il ‘carico’ (19,4%) e la ‘pesca’ (14,9%). Insieme queste tre categorie di naviglio coprono circa l'87% degli infortuni esaminati. E’ quanto emerge dal Rapporto sugli infortuni marittimi accaduti nel 2007. Gli infortuni ‘a bordo’ hanno colpito prevalentemente marittimi di sesso maschile, le donne tra i lavoratori marittimi sono del resto una netta minoranza. L’età media dei marittimi italiani è collocata tra i 46 e 50 anni mentre l’età media degli infortunati è intorno ai 40 anni. Le qualifiche professionali piu' interessate dagli infortuni sono il marinaio (19%), il piccolo (14%) e il mozzo (11%) che insieme costituiscono il 44% dei casi registrati dall’Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo. Per il 93% dei casi i marittimi infortunati nel 2007 risultano di nazionalità italiana. Il peso degli altri Paesi, comunitari e non, costituisce soltanto l'1,2%, ma si segnala la presenza di una quota di infortuni pari al 2,5% per la quale l’informazione sulla nazionalità del marittimo manca. Gli infortuni per la maggior parte si sono verificati in mare aperto, circa il 60%, (l'83,2% nella pesca) e il 33,5% a bordo delle imbarcazioni. I mesi nei quali si è riscontrato il maggior numero di casi sono quelli estivi (luglio, agosto e settembre). In quasi la metà degli eventi il marittimo si è infortunato in seguito ad una caduta verificatasi per una scivolata (32%) o per una caduta dall’alto (16%). La caduta dovuta a scivolata è la maggiore responsabile per l’attività di pesca dove si rileva che il 42% degli infortuni si è verificato proprio con questa modalità, contro una media del 32%. E' forte nella pesca la prevalenza di infortuni accaduti durante il maneggio di reti e di altri arnesi da pesca o nel corso della raccolta e manipolazione del pescato. Gli infortuni hanno interessato prevalentemente gli arti inferiori (25%), mani e dita (17%), arti superiori (13%).


Un calo di circa il 9%, nel 2008, degli infortuni tra i lavoratori del settore marittimo, rispetto al 2007. E’ il trend che emerge dai dati diffusi dall’Ipsema, l’Istituto di previdenza per il settore marittimo. “E’ con notevole soddisfazione -ha dichiarato il commissario straordinario dell’Ipsema, Antonio Parlato- che l’istituto segnala un netta diminuzione degli infortuni nel comparto marittimo. Il dato totale del calo e’ molto significativo, essendo pari al 8,8% -ha sottolineato- ed in alcuni comparti, come la pesca, si arriva ad una diminuzione del 21,8%, mentre ad esempio nel diporto, si registra un aumento nella misura del 38,7%, percentuale che in termini relativi va però rapportata al ridotto numero di assicurati”. Generalmente, secondo l’Ipsema, la maggiore incidenza di infortuni, rispetto ai posti di lavoro assicurati, si verifica nella categoria navi passeggeri, in cui è stato individuato anche il massimo numero medio di giorni di prognosi, ma una percentuale di casi con invalidità permanente residua di poco inferiore alla media rilevata su tutte le categorie. Nel periodo considerato però anche la categoria delle navi passeggeri fa registrare un decremento pari al 10,8%. Anche gli infortuni mortali nel 2008 hanno registrato un rilevante calo, il cui andamento pero’, precisa l’Ipsema, deriva da circostanze fluttuanti, tanto che nel 2007 vennero registrati numerosi casi mortali nel settore della pesca, mentre nessuno l’anno successivo. Anche nella categoria delle navi passeggeri il numero degli infortuni mortali nel 2008 ha subito un rilevante calo.
Fonti: IPSEMA e LABITALIA (gruppo adnkronos)

Marittimi : il Consiglio federale helvetico ha ratificato la Convenzione (ILO)

28.11.2009
Il 27 novembre 2009 il Consiglio federale ha trasmesso alle Camere un messaggio di ratifica della Convenzione sulle condizioni di lavoro nel trasporto marittimo (Convenzione sul lavoro marittimo) adottata dall’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) nel 2006. Questa normativa internazionale del lavoro consolida la protezione sociale dei marittimi e favorisce nel contempo la libertà degli scambi di merci via mare. Il suo sistema di controllo impedisce alle navi battenti bandiere di comodo di sfruttare la manodopera a scopo di concorrenza sleale.
Considerato il carattere globale dell'industria marittima, la protezione dei lavoratori marittimi stabilita dalla Convenzione sul lavoro marittimo dell'OIL consolida i diritti sociali di 1,2 milioni di marittimi definendo standard minimi su scala mondiale.
La Convezione contiene una definizione vincolante dell'età minima e dell'idoneità fisica alla navigazione dei marittimi. Vi sono fissati standard uniformi per la loro formazione e qualificazione e per condizioni di impiego eque (salario, ore di lavoro e di riposo, diritto alle ferie, organico necessario). Essa prescrive inoltre esigenze minime per quanto riguarda le condizioni di vita sulle navi (vitto, alloggio e strutture ricreative) e assicura un minimo di protezione della salute. L'assistenza medica e sociale dei marittimi deve essere garantita.
Ratificando la Convenzione, la Svizzera si impegna anche ad adottare misure che garantiscano a tutti i marittimi l'accesso ai sistemi di sicurezza sociale e a verificare e certificare il rispetto delle prescrizioni in materia di condizioni di lavoro sulle navi battenti la sua bandiera.
Il sistema di controllo previsto dalla Convenzione impedirà alle navi battenti bandiere di comodo di procurarsi vantaggi concorrenziali infrangendo gli standard minimi internazionali quanto alla sicurezza delle navi, alle condizioni di lavoro e alla protezione sociale. Le navi di Stati terzi che non l'hanno ratificata saranno sottoposte a ispezioni da parte dello Stato del porto.
Ratificando la Convenzione sul lavoro marittimo, la Svizzera sostiene inoltre la sua economia, favorisce la libera circolazione delle importazioni e delle esportazioni di merci e garantisce l'approvvigionamento del Paese anche in tempi di crisi.


Fonte : Segreteria di Stato dell'economia- Svizzera

Marittimi : fuori dal computo dell'indennità di licenziamento i periodi "a terra"

Ai fini del computo dell'indennità di licenziamento non devono essere conteggiati, perché estranei alla retribuzione globale di fatto, i compensi per i periodi di intervallo tra un viaggio e l'altro, nei quali il lavoratore marittimo a tempo indeterminato è rimasto a terra senza percepire un compenso. In ogni caso l'onere della prova è a carico del datore di lavoro.(Sentenza Cassazione civile 27/10/2009, n. 22649)

Pirati, peschereccio spagnolo sfugge attacco


http://www.apcom.net/newscronaca/20091129_162300_418be70_77370.shtml
29 nov. (Apcom) - Le guardie di sicurezza privata a bordo del peschereccio spagnolo "Ortube Berria" hanno respinto questa notte un attacco dei pirati somali nell'Oceano Indiano, 426 chilometri a sud delle isole Seychelles: lo ha reso noto il Ministero della Difesa di Madrid.
I pirati hanno utilizzato armi leggere e lanciagranate a razzo; l'attacco è stato respinto al termine di un inseguimento durato oltre mezz'ora e il peschereccio non ha riportato danni. Dopo il sequestro di due pescherecci, il governo spagnolo ha autorizzato recentemente l'imbarco sulle navi che incrociano nelle zone a rischio di guardie private fornite di armi da guerra: la legge infatti non permette di utilizzare a bordo effettivi dell'esercito o della Marina, al contrario di quanto accade in Francia

Fonte : Apcom
http://www.apcom.net/newscronaca/20091129_162300_418be70_77370.shtml

Cuoco italiano scomparso da nave da crociera


E' giallo sulla scomparsa di Angelo Faliva, un 31enne italiano imbarcato come cuoco sulla nave da crociera 'Coral Cruise'. Di lui non si hanno più notizie da mercoledì scorso, da quando la nave era in navigazione tra Cartagena e Aruba, in Colombia. L'ambasciata italiana a Bogotà, secondo quanto reso noto dalla Farnesina, si sta occupando del caso e ha subito informato le autorità di polizia locali.




Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Giallo-su-cuoco-italiano-scomparso-da-nave-da-crociera-La-sorella-Non-si-e-suicidato_4051471732.html
Angelo, figlio di Roberto Faliva, noto fotoreporter che svolge la sua attività a Cremona, è al suo quarto imbarco come aiuto chef per la compagnia. La nave, con a bordo il giovane, è partita il 23 novembre da Miami ed è attesa il 7 dicembre a Los Angeles.

L'allarme è scattato la mattina di giovedì 26 quando il compagno di cabina di Angelo ne ha segnalato la scomparsa. La Capitaneria di porto di Cartagena ha condotto le prime indagini che ora fanno capo all'Fbi.Da una prima ispezione non risulta che sulla nave sia stato trovato materiale utile all'inchiesta. La sorella di Angelo ha fatto che all'arrivo della nave a Cartagena sono state condotte altre indagini dalle qyali è emerso che da bordo" è scomparso anche un salvagente dal quale sembra sia stato strappato il dispositivo di illuminazione notturna".

Strane, sempre secondo la sorella Chiara,le modalità con le quali sono stati avvertiti i parenti. "Siamo stati avvertiti dell'accaduto solo il 26 novembre", spiega, "ci hanno chiamato per dirci che mio fratello era scomparso da 17 ore". La nave sta proseguendo la navigazione verso Acapulco. Il punto sulle indagini verrà fatto all'arrivo della nave a Miami.

Consultate il sito : Cruise and Ferry Passengers and Crew Overboard 1995 - 2009

per avere la cifra delle persone che scompaiono in mare durante la navigazione.
http://www.cruisejunkie.com/Overboard.html

SOMALIA:UE CHIEDE DI RAFFORZARE E PROROGARE OPERAZIONE NAVALE CONTRO PIRATERIA “EUNAVFOR ATALANTA





26 nov-2009 Il Parlamento europeo ha chiesto la proroga e l'estensione del raggio d'azione delle operazioni navali contro la pirateria, mettendo in evidenza che un atteggiamento debole possa dare la stura a nuovi atti di pirateria.

Si è anche discusso della necessita' di affrontare le cause che “portano” alla pirateria: poverta' e assenza dello Stato, ecc ecc. . La pirateria ''potra' essere contrastata con successo solo affrontando le cause alla radice di tale fenomeno'' che ''vanno ricercate a terra, ossia nella poverta' e nel fallimento dello Stato'', e ''possono essere eliminate solo attraverso la pace, lo sviluppo e la costruzione dello Stato in Somalia''. L'Europarlamento ha condannato, poi, le violazioni dei diritti umani nel paese chiedendo l'immediata cessazione delle ostilita' causa di una vera e propria catastrofe umanitaria.

Il Parlamento ha espresso “grande soddisfazione” per l'operazione navale ''Eu Navfor Atalanta'', '' che contribuisce con successo alla sicurezza marittima al largo della Somalia'' invitando, quindi, il Consiglio a prorogare l'operazione di un altro anno al termine dell'attuale mandato, che scade il 12 dicembre 2009, con un'eventuale estensione verso sud della zona di operazione. Si e' sottolineato, tuttavia, che tale estensione ''non dovrebbe intaccare l'obiettivo centrale della missione, ossia la protezione dei convogli del Pam e di altre navi vulnerabili, come le navi mercantili e i pescherecci''.

I deputati hanno rilevato fino a quando che non sarà stata trovata una soluzione politica al problema dell'affidabilita' della Somalia, ''sara' necessario continuare a dare la precedenza alla strategia di sicurezza attuata mediante l'operazione Atalanta e addirittura rafforzarla, in termini di risorse impiegate e di allargamento dell'area in cui operano le forze dispiegate''.

Il Parlamento, inoltre, ha deplorato il fatto che ''un atteggiamento debole nei confronti delle richieste dei pirati somali, che escluda l'applicazione delle misure coercitive necessarie, potrebbe avere in futuro effetti controproducenti e indesiderabili, incoraggiando nuovi atti di pirateria nella zona''. Rammaricandosi che il 35-40% delle navi nella zona non siano registrate presso l'organo centrale di coordinamento della sicurezza marittima, il Parlamento europeo ha chiesto, infine, agli Stati membri di garantire che cio' avvenga ed esortato tutte le navi a seguire le raccomandazioni della ''Eu Navfor-Atalanta'' per garantire il massimo livello di sicurezza possibile e ridurre in tal modo i rischi di attacchi o sequestri''.
''Eu Navfor-Atalanta “ ha il compito di arginare il dilagare di attacchi di pirati alle navi che transitano nella zona del Corno d'Africa. Generalità
La pirateria al largo delle coste somale costituisce una minaccia per il trasporto marittimo fin dai primi anni '90, con attacchi di pirati nelle acque prospicienti il Corno d'Africa che nel tempo sono aumentati focalizzandosi sui traffici che interessano i porti somali, le navi che trasportano aiuti umanitari del World Food Programm (WFO), il traffico locale e, successivamente, sul grande traffico mercantile che attraversa il Golfo di Aden.
In tale contesto, ed in seguito alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 2 giugno 2008, n. 1816, e del 7 ottobre 2008, n. 1838, l'Unione Europea ha lanciato l'operazione "Atalanta", per il contrasto della pirateria attraverso l'impiego di una Forza marittima denominata "EU NAVFOR". L'operazione, iniziata il 13 dicembre 2008, per una durata prevista di un anno, è stata prorogata fino al 14 dicembre 2010.Il comando delle attività è esercitato dall'EU Operational Headquarters (OHQ) di Northwood (UK), mentre il Force Headquarters (FHQ) è imbarcato su di una unità del gruppo navale.

Ferretti: esclude i licenziamenti, attraverso il ricorso alla cassa integrazione straordinaria


28 NOV - Accordo raggiunto per il piano industriale del gruppo Ferretti (progettazione e produzione di yacht di lusso, 9 marchi, 3.000 dipendenti) per i cantieri Pershing e Ferretti. L'accordo, riferiscono i sindacati e le rsu degli stabilimenti di Forli', Cattolica, San Giovanni in Marignano, Fano, Centocroci e Ancona, esclude i licenziamenti, attraverso il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi della durata di un anno, a partire da gennaio, per tutti i lavoratori. Previsto anche il pagamento anticipato degli importi mensili di Cigs. (ANSA).

sabato 28 novembre 2009

Inaugurato il Genoa Port Center : ponte di comunicazione tra il porto e il suo territorio


«Non si tratta soltanto - spiega Repetto - di uno spazio espositivo per residenti e turisti. In questo progetto vengono soprattutto valorizzate le imprese, le professioni, i valori e le tecnologie della portualità genovese che è una delle più avanzate al mondo». «In pochissimo tempo - aggiunge Merlo - abbiamo realizzato questa iniziativa che è la prima del genere in un porto del Mediterraneo. Si tratta di un'altra opera che tende all'apertura del porto verso la città». Il Genoa Port Center è grande 500 metri quadrati. Nello spazio espositivo ci sono simulatori di navigazione e viene spiegato come funziona tutta l'attività portuale. Tanto che vengono simulati pure gli arrivi e le partenze delle grandi navi attimo per attimo. Su mappe telematiche, inoltre, si possono seguire, praticamente come se si fosse dal vivo, le rotte dei traffici e i percorsi delle merci dai paesi d'origine fino al capoluogo ligure e poi, dalle aree retroportuali alle sedi di lavorazione, per tornare nuovamente al porto per la distribuzione dei prodotti. L'attività del Genoa Port Center prosegue anche fuori dai Magazzini del Cotone con il progetto del battello «Cittadini del porto». Un'interessante escursione didattica promossa dalla provincia e dalla Fondazione Carige che permette ai visitatori di approfondire i temi trattati sugli schermi espositivi. Ingresso gratuito per tutti fino a fine anno. Dal 2010 ticket da 7 euro eccetto che per gli studenti delle scuole convenzionate.

Il Genoa Port Center è un servizio :
rivolto al grande pubblico per fare conoscere e visitare il Porto di Genova;
educativo rivolto a studenti, insegnanti, genitori: progetti mirati, visite guidate, tecnologie didattiche, dati e approfondimenti, laboratori, materiali educativi
alle imprese: stand, meeting, visite, company profile, merchandise .
Gli scopi che si propone di raggiungere sono:
• Mettere in comunicazione il porto e il territorio.
• Migliorare l’ immagine sociale del porto.
• Valorizzare il patrimonio tangibile delle strutture e dei processi portuali e quello intangibile dei saperi organizzativi, tecnici e professionali.
• Promuovere la cultura economica e la cultura tecnica in un quadro di sostenibilità ambientale e sociale.
• Stringere i rapporti tra scuola e impresa.
• Promuovere tra i giovani le vocazioni per le carriere rivolte al mare e alla logistica portuale.
Il percorso espositivo prevede:
Gate In: si entra in porto, procedure di autorizzazione (ticket), di informazione (mappe e spiegazioni) e consegna simbolica di dispositivi di sicurezza.

Porto: come è fatto il porto e perché, quale sarà il porto di domani, il rilievo delle previsioni meteo marine, la ricerca di ecocompatibilità delle attività portuali sia con l’ambiente sia con la vivibilità urbana.

Navi: il porto in diretta, con le navi che arrivano e partono da e per tutto il mondo, con le voci e le immagini dei piloti, dei rimorchiatori, degli ormeggiatori, della guardia costiera, al lavoro, con le navi in manutenzione nei bacini; navi intese come imprese e come luoghi di lavoro.

Moli: le banchine protagoniste con l’andamento dei traffici in tempo reale, con la descrizione dei vari cicli operativi a seconda delle navi e delle merci, il lavoro tradizionale e le nuove Merci: il porto come frontiera con le operazioni doganali, il viaggio delle merci da e verso i mercati, la via del petrolio, il trasporto multimodale e la funzione dei retroporti.

Gate Out: si esce dal porto al seguito della merce, e simbolicamente si rientra in Italia dall’area off-limits del porto.

Office: informazioni, prenotazioni, biglietteria, merchandise

Room: briefing/debriefing con gruppi-classe, lezioni, conferenze, proiezioni tecnologie, le autostrade del mare e le crociere.

Just like a docker.

Il porto di Genova, la grande invenzione dei Genovesi!

Dei 27 km da cui Genova si affaccia sul mare, 18 km combaciano con il porto, che ne costituisce il principale motivo di identità, ricchezza e occupazione. Questo è il risultato di una storia cominciata ancora prima degli antichi Romani, anche se allora il porto non sembrava una vocazione naturale per quella piccola baia, situata dove oggi si evoca il “porto antico”, troppo esposta ai venti e alle mareggiate e troppo spesso insabbiata dai deflussi dei numerosi rivi.
Solo nel Medio-Evo il porto divenne una vera e propria professione della città. Da un seme di roccia, lo scoglio divenuto il Molo Vecchio, debole riparo alle traversie dei venti e alle risacche del mare, e da una semplice ripa per tirare a secco le imbarcazioni, si è generato da allora nei secoli il più grande e produttivo scalo marittimo nazionale e tra i principali d’Europa.
Il porto di Genova è stato la grande invenzione dei Genovesi, che ogni giorno, per amore e per forza, hanno lavorato per farlo funzionare al meglio e reinventarlo di continuo perché fosse sempre più importante e competitivo. E tale è ancora oggi. E vuole continuare a essere domani.

Città e porto, a Genova, sono pagine dello stesso libro, aperte una di fronte all’altra, ma mentre la città è pubblica, il porto è luogo di lavoro e varco di frontiera, e perciò inaccessibile ai non addetti. Dal Porto Antico e dai giri in battello, dai traghetti, dai terrazzi e dai monti che incorniciano Genova, cittadini e turisti avvertono il fascino delle navi e dei moli, ma non possono entrarvi in contatto. Il Genoa Port Center apre finalmente il porto alla città e offre a tutti la possibilità di scoprire i motivi dei valori antichi, presenti e futuri del porto di Genova, come solo chi ci lavora conosce e ama.

SEZIONE A: IL PORTO

Scopri quanto grande e importante sia il porto di Genova e perché insieme alla città costituisca un panorama unico, indivisibile tanto come patrimonio culturale quanto come fonte di ricchezza e di lavoro per il presente e il futuro.
* Scopri come e perché il porto è fatto così e quale sarà il porto di Genova di domani e quali sono i nuovi strumenti per immaginarlo e i nuovi progetti per trasformarlo.
* Scopri perché il porto ha bisogno di conoscere profondamente il mare su cui si è insediato, e perché ogni giorno in porto ci si domanda quale tempo farà domani.
* Scopri perché il rispetto dell'ambiente e della qualità della vita urbana sia la sfida del porto per il futuro.

SEZIONE B: LE NAVI

* Vivi il porto in diretta, come in nessun altro porto è concesso al pubblico.
* Guarda in tempo reale le navi che arrivano e partono da e per tutto il mondo, ascolta le voci dei piloti che dialogano con la Torre di controllo.
* Stai al fianco degli uomini della Capitaneria di porto che vigilano sulla sicurezza del porto.
* Sperimenta le manovre dei piloti, dei comandanti dei rimorchiatori, degli ormeggiatori.
* Scopri che Genova è collegata da linee commerciali con tutti i continenti e che le imprese dello shipping, per gestire i noli e gli affari, si nutrono di un flusso continuo di informazioni provenienti dalle capitali finanziarie, dai principali porti internazionali e dai mercati di tutto il mondo.
* Impara a distinguere i tipi, i simboli e le bandiere delle navi.
* Apprendi la babele delle nazionalità degli equipaggi e gli organismi impegnati a salvaguardarne i diritti e il benessere.
* Scopri la realtà industriale del porto, dove le navi mercantili ricevono manutenzione e riparazioni nei bacini di carenaggio e dove gli yacht vengono restaurati e rinnovati.

Mons. Antonio Staglianò :La politica ha fatto poco per la gente di mare

Nel corso della visita a Pozzallo Mons. Antonio Staglianò,Vescovo della Diocesi di Noto, ha dichiarato:
"Non si offenderà nessuno se dico che la politica locale ha fatto ben poco per dare alla gente di mare una sede che dia ristoro a quanti sono lontani dalla propria famiglia. Si attivino al più presto e non perdano tempo i politici locali in chiacchiere sterili. L’accoglienza è la virtù evangelica che ha messo in contatto Gesù con tante persone. Non vedo perché questa meravigliosa terra debba sottrarsi a questa missione".

Rattrista ancor di più la consapevolezza che è stato fatto ancor meno dal Governo Nazionale e meno ancora dai parlamentari nazionali.

SILVER 1: TERMINATA L'ODISSEA DI CINQUE MARINAI

28 11 -2009 - E’ terminata oggi l’odissea per cinque dei sei marinai “ prigionieri”, dal 3 agosto scorso, a bordo della “ Silver 1” ormeggiata nel porto di Civitavecchia. A bordo è rimasto solo il primo ufficiale di macchina.Il loro rimpatrio nelle città di Sofia e Odessa, dove ad aspettarli ci sono mogli e figli, è stato possibile grazie ai fondi dell’8x1000. Dopo lunghi mesi di lungaggini e cavilli burocratici è arrivato finalmente il nulla osta per il rimpatrio.

Congo: Naufragio chiatta


ANSA) - KINSHASA, 28 NOV - Sono almeno 73 i morti nel naufragio di una chiatta sul lago Mai Ndombe nella Repubblica democratica del Congo. Lo dice la Croce Rossa. La barca, adibita al trasporto di legname, non aveva l'autorizzazione a trasportare persone, secondo quanto riferisce Radio Okapi. Causa dell'incidente le cattive condizioni del tempo. 'Il bilancio e di 272 sopravvissuti, 73 morti - informa il presidente della Croce Rossa congolese, Lutula - ma ci sono ancora alcune persone disperse'.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/11/28/visualizza_new.html_1622109496.html?idPhoto=1

Bangladesh: Naufraga traghetto di pellegrini, 35 morti


28 novembre 2009- E' salito a 35 il bilancio delle vittime del naufragio ieri sera del traghetto 'Coco 4' nel fiume Tentulia in Bangladesh, nei pressi di Bhola. Lo riferisce l'agenzia di stampa bengalese BD24news. Secondo le informazioni di stampa, 35 corpi, tra i quali quelli di 11 bambini, sono stati recuperati dal traghetto che intorno alla mezzanotte di ieri sera si è rovesciata a causa dell'eccessivo affollamento. Sulla nave, ci sarebbero stati oltre 1000 pellegrini che si spostavano da Dacca in occasione della festa religiosa musulmana di Eid el Adha, a fronte di una capacità di meno di 400 persone.
Le operazioni di recupero e di soccorso sono ancora in corso, ci sono diversi feriti che si sono lanciati dal traghetto, mentre si contano ancora decine di dispersi. Molti mezzi di soccorso non sono riusciti a raggiungere in tempo il luogo dell'incidente a causa delle difficoltà nella navigazione del fiume.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/11/28/visualizza_new.html_1622054879.html

CANNES OSPITERA' LA SEATRADE MED CRUISE 2010


La Seatrade med Cruise & Superyacht Convention è una vetrina internazionale per il settore delle crociere, dei traghetti e dei maxi yacht. L’edizione del 2008 si tenne a Venezia registrando 3800 presenze fra italiani e stranieri, l'edizione del 2009 fu ospitata a Miami, in Florida, dal 16 al 19 marzo. Si conosceva già la località che avrebbe ospitato l’edizione del 2010: la patria del cinema, Cannes, in Francia. Non erano state rese note solo le date. Oggi è stato reso noto che la manifestazione di Cannes Seatrade Med si svolgerà dal 30 novembre al 2 dicembre 2010 presso il Palais des Festival et des Congrès . La conferma è stata data dal presidente della French Riviera Chambre of Commerce, Domique Esteve che nei giorni scorsi ha firmato il contratto con gli organizzatori. Seatrade Med è la manifestazione itinerante di riferimento dell'industria crocieristica . E’ la prima volta che l’evento si tiene in Francia . La Costa Azzurra ha visto durante lo scorso anno un grande sviluppo del traffico crocieristico. Canne da sola ha raggiunto i 250.000 passeggeri.

Cantieristica: Tavolo Al MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

26 nov – 2009. Cogliere le opportunita' offerte dal mercato internazionale per sbloccare commesse private nel settore della cantieristica navale, e' uno dei temi affrontati dal tavolo tecnico sulla cantieristica al Ministero dello Sviluppo Economico, dove si e' valutato anche l'attuazione del Fondo Cassa DD. PP./SACE. Lo rende noto un comunicato. E' stata inoltre effettuata una ricognizione sulla situazione delle commesse pubbliche. Su questo punto i tecnici del ministero e le organizzazioni sindacali hanno ritenuto opportuno proseguire l'attivita' del tavolo, gia' convocato il 10 dicembre alla presenza del ministro Claudio Scajola. In quella occasione il Governo presentera' anche gli impegni presi per il rilancio del settore con particolare riferimento ai carichi di lavoro di cantieri, come quelli di Castellammare, e sara' discussa la situazione societaria dei Nuovi Cantieri Apuania. E’ fin troppo evidente che, in questa fase, mancano, del tutto serie e specifiche misure di politica industriale da parte del governo. Sembra molto probabile che verrà data priorità assoluta ad un pacchetto straordinario di commesse pubbliche finalizzate a dare lavoro ai cantieri in difficoltà . Inesistente il sostegno pubblico a piani di investimento, ricerca e innovazione finalizzati a rafforzare strategicamente i cantieri navali italiani. Non è stato dato ancora di sapere la definizione di questo pacchetto in termini di numero e tipologia delle commesse. Il documento, dovrebbe anche contenere provvedimenti di politica industriale (investimenti, ricerca, misure antidumping, ecc..) finalizzate a un rafforzamento strutturale della cantieristica navale italiana. Al governo Berlusconi non mancano certo le belle parole, i fatti concreti, purtroppo per noi, sono ben altra cosa.!!!!. Per non farvi deprimere troppo vi riporto la favola (aneddoto) indiano raccontato dal nostro Presidente del Consiglio
È la storia del vecchio saggio della montagna e dell'importanza dell'ottimismo
«All'arrivo dell'inverno, gli indiani preparano le provviste: un giorno gli indiani- racconta Berlusconi- salgono sulla montagna per chiedere al vecchio saggio come sarà l'inverno. Questi risponde loro che sarà freddo e così loro tornano giù nella pianura e tagliano altri alberi per accatastare altro legno. Gli indiani salgono sulla montagna- prosegue il Premier- e giorno dopo giorno il vecchio saggio prevede un inverno sempre più freddo». «Per reagire alle profezie del saggio che vive sulla montagna gli indiani fanno sempre più cataste di tronchi finché uno della tribù gli chiede come faccia ad essere così sicuro che l'inverno sarà tanto freddo».
Berlusconi allarga le braccia e sorride: «é facilissimo, risponde il vecchio saggio. Guardo giù in pianura e vedo uomini che tagliano sempre più alberi e fanno cataste di legname».
Morale, conclude il Premier: «le profezie si avverano da sole e io non ho mai visto un pessimista ottenere buoni risultati. È perciò che bisogna continuare ad essere ottimisti».Il Presidente Berlusconi è un inguaribile ottimista che nemmeno la crisi economico-finanziaria in atto riesce a scalfire.

Bravo presidente!! Ci mancava tanto il Suo aneddoto.

CANTIERISTICA NAVALE:8 ORE SCIOPERO IL 10 DICEMBRE


28 novembre 2009
Le segreterie nazionali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil proclamano per giovedì 10 dicembre, giorno in cui è convocato il confronto con il ministro dello Sviluppo Economico e con il sistema delle imprese, otto ore di sciopero in tutto il settore della cantieristica navale pubblica e privata, con manifestazione nazionale a Roma. E’ quanto si apprende da una nota unitaria dei sindacati di categoria.

La ragione di questa iniziativa, si legge, è dovuta “al progressivo aggravarsi della situazione produttiva e occupazionale di tutto il settore, con migliaia di lavoratori coinvolti in processi di cassa integrazione e con il progressivo ridursi delle commesse e dei carichi di lavoro che rischia di portare a pesanti tagli del sistema produttivo”.

“La cantieristica navale - proseguono le segreterie nazionali - è un settore strategico nell’economia del nostro paese e, finora, è stato uno dei punti di eccellenza del sistema industriale italiano. In altri paesi europei, ingenti interventi a sostegno del settore vengono decisi dai governi. In Italia, come abbiamo verificato negli ultimi incontri in sede governativa, manca ancora un disegno coordinato di politica industriale e un livello di investimenti e di interventi sulla domanda atto a superare il momento più drammatico della crisi”.

Fim, Fiom, Uilm chiedono “un piano industriale per il settore della cantieristica navale, pubblica e privata, che salvaguardi il sistema produttivo e l’occupazione dei suoi oltre 100mila addetti; immediati interventi nella domanda pubblica atti a superare l’emergenza e a costruire occasioni di lavoro, in particolare per i cantieri più a rischio; sostegno alla domanda privata, condizionandolo a commesse nei cantieri italiani; sostegno agli investimenti tesi a migliorare la capacità e la qualità del sistema produttivo; attivazione, anche in concorso con la unione europea, di adeguati strumenti quali incentivi per la ‘rottamazione’ delle navi e dei traghetti obsoleti e inquinanti, eco bonus”.

venerdì 27 novembre 2009

Confitarma: allarme per la ristrutturazione dei Comitati Portuali voluta dal Brunetta


Confitarma: allarme sulla ristrutturazione dei Comitati Portuali


Mediante l’art. 3 dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento in materia di Enti pubblici non economici vigilati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è prevista una modifica all'art.9 della Legge n.84 del 1994, che comporta la riduzione da sette a quattro del numero dei rappresentanti delle imprese e dei lavoratori nell'ambito dei Comitati delle Autorità portuali “al fine di ridurre il complesso della spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche".(Le grandi idee del Ministro Brunetta!!!!)

Al fine di scongiurare e/o compromettere il regolare funzionamento del più importante organo di governo dei porti nazionali, il 24 novembre, il Presidente di COnfitarma,Nicola Coccia,ha scritto una lettera ai Ministri delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta e per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, nonché al Presidente del Consiglio di Stato Paolo Salvatore, con la quale chiede che venga cancellato l’art. 3 dal testo dello schema di decreto.
Confitarma ritiene infatti che tale modifica comprometta seriamente il delicato equilibrio voluto dal legislatore per realizzare una forma di "amministrazione partecipata" rivelatasi negli anni essenziale per garantire la più ampia trasparenza e partecipazione all'attività delle Autorità portuali.
Se lo scopo che si intende perseguire è quello di ridurre la spesa di funzionamento delle Autorità portuali, la riduzione dei rappresentanti oltre ad essere dannosa per la gestione dei porti risulta anche inutile. Basterebbe infatti escludere l’erogazione di qualsiasi compenso a favore di tali rappresentanti, compenso peraltro già oggi estremamente contenuto.
“L'importanza politica connessa alla presenza dei rappresentanti del mondo imprenditoriale e del lavoro nei Comitati portuali – afferma Nicola Coccia - non può essere compromessa per finalità puramente economiche che peraltro avrebbero un effetto minimo sull'economia complessiva delle Autorità portuali”.
Inoltre, dal punto di vista funzionale, la modifica che si intenderebbe introdurre risulta del tutto inapplicabile in quanto i quattro rappresentanti delle imprese dovrebbero essere designati da sette categorie imprenditoriali rendendo di fatto impossibile alle Autorità portuali procedere alla loro nomina in assenza di criteri selettivi difficilmente individuabili. Nell'impossibilità di nominare tali rappresentanti verrebbe di fatto a mancare una componente essenziale per il regolare funzionamento del Comitato.
Infine, il Presidente di Confitarma, sottolinea che il Parlamento, da tempo impegnato nel progetto di riforma della citata legge n. 84/94, non ha mai previsto nei vari progetti di legge di revisione una modifica cosi radicale dell'art. 9 della legge n.84 del 1994.
vedi anche :
http://marittimipozzallo.blogspot.com/2009/11/brunetta-taglia-di-qui-e-taglia-di-la.html

Sciopero generale di 24 ore in tutti i porti italiani venerdì 18 dicembre.


27-11-2009 Sciopero generale di 24 ore in tutti i porti italiani venerdì 18 dicembre. A proclamarlo in maniera unitaria, a causa delle modifiche alla legislazione portuale, sono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Secondo le tre organizzazioni sindacali, si legge in una nota: «le proposte in discussione presso l’VIII Commissione del Senato non sono idonee a garantire lo sviluppo ed un’efficiente gestione dei porti ed in particolare sono inaccettabili le norme sul lavoro».
«Le modifiche - sostengono ancora - non devono essere finalizzate a precarizzare il lavoro ma a prevedere una precisa pianificazione del mercato delle imprese, incardinato sul terminalista da una parte e sull’impresa fornitrice di lavoro temporaneo dall’altra, assegnando agli appalti una funzione non sostitutiva del ruolo delle attività del terminal e del prestatore di lavoro, anche ai fini della sicurezza».
Per i sindacati infine «sono necessarie scelte precise di politica infrastrutturale a livello nazionale, a cui corrispondano investimenti certi e coerenti»

FINCANTIERI:REGIONE SICILIA TAGLIATA FUORI DA INCONTRO MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO.


SICILIA solo serbatoio di voti per il PDL!!!!

L’assessorato regionale all’Industria sta seguendo con grande attenzione la vicenda dei Cantieri Navali di Palermo. Diverse sono state le riunioni tra sindacati, assessore all’Industria e dirigente generale del dipartimento Industria, Nicola Vernuccio. Nell’ultimo incontro hanno partecipato anche rappresentanti della Fincantieri.
“In ogni caso l’assessorato regionale all’Industria – afferma l’assessore Marco Venturi – non ha ricevuto alcuna convocazione per partecipare alla riunione che si è svolta ieri al Ministero dello Sviluppo economico per la vicenda Fincantieri. E non è mio costume andare in luoghi in cui non sono stato invitato”.
L’assessore Venturi interviene così sulle dichiarazioni di alcuni sindacalisti che hanno espresso “sdegno per l’assenza della Regione Siciliana alla riunione presso il Ministero dello sviluppo economico sulla crisi della cantieristica”.
“Ho più volte manifestato pubblicamente e direttamente ai sindacati – aggiunge l’assessore – la posizione della Regione in merito ai cantieri navali di Palermo. Siamo fermamente convinti di attuare una politica di rilancio dell’industria cantieristica navale ritenendo che lo stabilimento palermitano possa continuare ad essere un punto di forza per Fincantieri, sfruttando anche la posizione strategica che la Sicilia ha nel Mediterraneo. Abbiamo ribadito – prosegue – la nostra la nostra volontà di investire una somma considerevole, circa 25 milioni, per rimettere in sesto i due bacini galleggianti da 19 e 52 mila tonnellate esistenti ai Cantieri navali di Palermo. Questa nostra convinzione – conclude – si basa su una idea di sviluppo e di crescita di un settore, quello della cantieristica navale pesante, storicamente importante per la Sicilia”
Solo pochi giorni fa l’assessore all’Industria, Marco Venturi, nel corso di un tavolo tecnico sulla questione dei cantieri navali di Palermo tenuto all’assessorato regionale all’Industria aveva dichiarato:
“La Regione Siciliana è disposta ad individuare e ad investire una somma considerevole, circa 25 milioni, per rimettere in sesto i due bacini galleggianti da 19 e 52 mila tonnellate esistenti ai Cantieri navali di Palermo. Siamo disponibili perché crediamo ad una idea di sviluppo e di crescita di un settore, quello della cantieristica navale pesante, storicamente importante per la Sicilia. Tutto questo deve assolutamente passare, però, dal fatto che il piano industriale della Fincantieri preveda il mantenimento occupazionale e infrastrutturale per quanto riguarda lo stabilimento cantieristico del capoluogo siciliano”.
Venturi ha inoltre chiesto chiarezza sul destino dell’area su cui ricade il cantiere navale palermitano: “La Regione è fermamente convinta ad attuare una politica di rilancio dell’industria cantieristica navale ritenendo che lo stabilimento palermitano possa continuare ad essere un punto di forza per Fincantieri, sfruttando anche la posizione strategica che la Sicilia ha nel Mediterraneo”.

PORTO DI GENOVA -13,1% AD OTTOBRE



Nel mese di Ottobre il porto di Genova ha movimentato 4,1 milioni di tonnellate di merci, il 13,1% in meno rispetto ai volumi dello stesso mese dello scorso anno. In flessione del 9,4% con 2,1 milioni di tonnellate le merci varie. La movimentazione dei container è stata di 129.653 teus (-14,2%), di cui 76.616 teus al VTE (-17,7%) e 23.317 teus al SECH (+4,4%). Continua il trend positivo del settore passeggeri (+16,3%), spinto soprattutto dall’incremento mensile del 43,8% delle crociere.

ZIM RIDUCE LA VELOCITA' DI ESERCIZIO PORTACONTEINER



26-11-2009 - Anche Zim( compagnia israeliana) si allinea alle compagnie che hanno deciso di ridurre la velocità di esercizio delle portacontainer a circa 14 nodi. I servizi interessati saranno Zim Container Service (ZCS) ed East Mediterranean Express (EMX), che saranno rinforzati ciascuno con una nave da 4.250 teus per mantenere invariata la frequenza settimanale. Nello ZCS saranno impiegate 16 navi, nell'EMX 11.

La Zim ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di $ 208 milioni ed un fatturato praticamente dimezzato di $ 596 milioni contro $ 1,1 miliardi nel terzo trimestre dello scorso anno. Nello stesso periodo del 2008 la perdita era stata di $ 61 milioni. Nei primi nove mesi di quest’anno la perdita è salita a $ 513 milioni ($ 132 milioni nello stesso periodo del 2009) a fronte di un fatturato dimezzato a $ 1,7 miliardi contro 3,4 miliardi nei primi nove mesi del 2008.

SICUREZZA, I PORTI ITALIANI RISCHIANO LA PARALISI

 
26-11-2009--I terminal portuali italiani rischiano la paralisi. A sorpresa con un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 5  novembre e i cui contenuti sono diventati evidenti in queste ore, il ministero degli Interni ha azzerato di fatto tutte le normative e le metodologie di security sulla base delle quali in questi anni i singoli gestori di terminal portuali (anche affrontando consistenti investimenti) avevano ottemperato alle normative internazionali sulla sicurezza e sulla prevenzione in particolare contro il pericolo terrorismo. Il decreto prevede che la security anche nei terminal portuali debba essere affidata a Guardie Particolari Giurate, esattamente come accade negli aeroporti (che hanno problematiche e dinamiche operative profondamente differenti) e che la definizione delle modalità di espletamento dei controlli di sicurezza sia di competenza del Questore. Il personale di security dovrebbe quindi rispondere gerarchicamente e organizzativamente alla Polizia di Stato. Con il decreto appena pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale vengono di fatto azzerate le competenze delle Capitanerie di porto e tutto quanto previsto dal Programma nazionale di sicurezza marittima emanato con decreto del 20 giugno 2007 dal ministero dei Trasporti in ottemperanza alle normative internazionali in materia. Sparirebbe quindi il Port Facility Security Plan e anche il Port Facility security officer, ovvero quegli strumenti operativi pianificati e realizzati per realizzare forme di security efficaci, compatibili con l’attività di un terminal portuale. Di fatto già oggi i terminal (con un folle aggravio di costi) dovrebbero dotarsi di un mini esercito di guardie giurate e sperare che la Questura ponga in essere metodi organizzativi compatibili con l’operatività del terminal. Una urgentissima richiesta di spiegazioni è stata presentata separatamente da Confetra, Assoporti, e dalle due associazioni dei terminalisti portuali Assologistica e Assiterminal, che hanno chiesto l’immediata convocazione del Comitato interministeriale di sicurezza marittima. Il rischio immediato è quello di un blocco totale dei terminal. Il secondo quello di un devastante conflitto di competenze fra Autorità marittime, Questure e Polizia di Stato. Il terzo di un brusco e insopportabile aggravio di costi dei terminal costretti a dotarsi di guardie giurate in numero fuori controllo. Il quarto di un paradossale vuoto giuridico istituzionale fra quanto fissano le convenzioni internazionali, quanto previsto dal decreto del 2007 applicativo di queste convenzioni e il recente decreto del ministero degli Interni.

CABOTAGGIO:ANCORA DUE ANNI DI STOP PER ROMENI E BULGARI

La liberalizzazione del cabotaggio (trasporto merci effettuato fra due località italiane), ha aperto il mercato italiano anche ai vettori stranieri (purchè la sede dell’impresa sia in uno Stato aderente all’Unione europea, con l’esclusione della Romania e Bulgaria).
E’ stato un altro duro colpo per tutta la categoria, che chiede interventi decisi per riequilibrare la situazione. A tal fine
l'Italia ha inoltrato ricorso a Bruxelles contro la liberalizzazione del cabotaggio. Il Governo, come consentono le norme comunitarie, ha infatti chiesto alla Commissione europea di prolungare per altri 2 anni il periodo transitorio di divieto dei servizi di cabotaggio nel nostro Paese da parte degli autotrasportatori di Romania e Bulgaria. Questo primo periodo transitorio sarebbe scaduto il 1° gennaio 2010: con l'estensione il divieto si prolungherebbe dunque sino al 1° gennaio 2012.

Il primo periodo transitorio (3 anni) sarebbe scaduto al 1 gennaio 2010. Di conseguenza il trasporto di cabotaggio continuerà ad essere reciprocamente vietato per i vettori degli Stati in questione.

COSTA DELIZIOSA SUPERA LE PROVE IN MARE




Il nuovo gioiello della flotta Costa Crociere ha terminato con successo le prove tecniche ufficiali in mare. Sarà inaugurata il 23 febbraio 2010 a Dubai, il primo battesimo di una nave da crociera in una città araba. La nave, la 15esima della flotta Costa, costruita da Fincantieri a Marghera, ha affrontato la prima traversata in mare, durante la quale hanno avuto luogo le prove, che hanno verificato il corretto funzionamento di impianti, apparecchiature e motori. Nel corso dei test effettuati in navigazione Costa Deliziosa è stata portata sino alla massima velocità (oltre 23 nodi = 40 km/h), che è stata mantenuta per 8 ore consecutive al fine di provare la resistenza della nave. E’ stato effettuato anche il “crash stop”, ovvero un arresto totale dalla massima velocità per verificare in quanti metri la nave si ferma in caso di emergenza. Durante la prova chiamata “UMS” Costa Deliziosa ha navigato per 6 ore consecutive esclusivamente con il controllo automatico degli impianti di generazione di energia e di propulsione; infine con la prova “black out” è stata interrotta l’erogazione di energia elettrica e verificato il riavvio automatico di tutte le funzioni della nave. Terminate le prove Costa Deliziosa è rientrata in cantiere, a Marghera, per completare l’allestimento degli interni in vista della prossima entrata in servizio. Costa Deliziosa sarà pronta per la consegna il 29 gennaio 2010, mentre il battesimo avrà luogo, come sopra accennato, a Dubai il 23 febbraio 2010, nel corso della Grande Crociera Inaugurale della nave, in partenza il 5 febbraio da Savona. Sarà il primo battesimo di una nave da crociera in una città araba, un evento indimenticabile che combinerà il tradizionale fascino arabo da “mille una notte” con l’inconfondibile stile italiano di Costa Crociere. Costa Deliziosa fa parte di un piano di espansione della flotta che con 5 nuove navi programmate dal 2009 al 2012, per un investimento di 2,4 miliardi di euro, è il più grande al mondo. Dopo Costa Luminosa e Costa Pacifica – battezzate insieme lo scorso 5 giugno in un evento che si è aggiudicato il Guinness World Records - e Costa Deliziosa, è prevista infatti anche la consegna di Costa Favolosa, nell’estate 2011, e Costa Fascinosa, nella primavera 2012. Tutte le 5 navi sono costruite in Italia da Fincantieri, e ognuna di esse impegna complessivamente circa 3.000 addetti, tra dipendenti Fincantieri e quelli di circa 500 imprese dell’indotto, la maggior parte delle quali sono italiane.

Costa Deliziosa, insieme alla gemella Costa Luminosa, rappresenta il top dell’offerta di Costa Crociere, la nave più esclusiva e innovativa della flotta. Tutte le caratteristiche della nave contribuiscono a creare una esperienza di “puro piacere” che durerà un’intera vacanza. A cominciare dal design d’avanguardia e dall’utilizzo di materiali pregiati come diversi tipi di marmo e granito, particolari decori a effetto “spatolato veneziano” e laminato effetto “carta pergamena”, raffinato legno di Zebrano e wengè, vetri di Murano, moderni acciai lucidi e satinati. La bellezza del grande atrio, luogo simbolo delle navi Costa, sarà esaltata dalla presenza di opere d’arte di grande pregio, a cominciare dalla “Sfera” di Arnaldo Pomodoro, il più grande scultore contemporaneo italiano, e dall’opera “Delizia fisica e Delizia intellettuale” di Mario Donizetti, uno dei più affermati pittori italiani contemporanei.

Le opportunità di divertimento, intrattenimento e relax presenti a bordo sono inaudite, tutte all’avanguardia dal punto di vista tecnologico: cinema in 4D; pista da rollerskate; un simulatore di golf di ultima generazione, con putting green esterno; un simulatore di Gran Premio, che riproduce la corsa di una vera monoposto sui migliori circuiti, ed è lo stesso utilizzato dai veri piloti di F1 per allenarsi; centro benessere “Samsara Spa” da 3.500 m² con sala Kinesis di Technogym; “Playstation World”, un’area attrezzata esclusivamente con Playstation 3, disponibile anche in cabina “on demand”.
Varie fonti.

DAMCO ISTITUISCE SERVIZIO SU CHIATTE IN BRASILE

Con la collaborazione di un operatore locale di trasporto su chiatta, Damco lancia un nuovo servizio che collega Porto Velho, attraverso il Madeira River, al Porto di Manaus situato sull’Amazonian River e da qui a diversi porti quale ad esempio Panama. Tale connessione consente quindi a Porto Velho di essere ora collegato a livello internazionale proprio via Manaus. Questa nuova connessione che rende Porto Velho un porto di fiume collegato a livello internazionale rimane in competizione con i servizi di trasporto via camion sino ai porti della regione costiera del Brasile ma rappresenta una soluzione logistica e di trasporto sicuramente più eco compatibile. Damco è il nuovo brand unico per le attività logistiche del Gruppo A.P. Møller – Maersk, in precedenza conosciute sul mercato separatamente come Maersk Logistics e Damco. Nel 2008 l’azienda ha conseguito un fatturato netto di $ 2,8 miliardi, gestito oltre 2.5 milioni di teus e spedito via aerea più di 60,000 tonnellate.
Fonte : CGIL - Camera del lavoro di Pozzallo

SAIPEM :FORNITURA E GESTIONE DI UNA FPSO



 
La Saipem (gruppo Eni) si è aggiudicata il contratto per la fornitura e la gestione di un impianto di produzione galleggiante FPSO (Floating Production Storage and Offloading) per un valore di circa 1 miliardo di euro. Il contratto, assegnato da Eni, prevede che Saipem gestisca la conversione di una petroliera, già di sua proprietà, in un impianto FPSO, di cui eseguirà l’installazione e la gestione operativa. L’FPSO avrà una capacità di stoccaggio di 700.000 barili e una capacità produttiva di 12.000 barili di olio al giorno. Le attività di produzione saranno avviate nel quarto trimestre del 2011. Il contratto avrà una durata complessiva di 20 anni, i primi 8 dei quali sono relativi allo sfruttamento del giacimento di Aquila, situato nel mare Adriatico al largo delle coste italiane circa 50 chilometri a nord est di Brindisi, a una profondità d’acqua di 815 metri. Nel resto del periodo contrattuale l’impianto sarà utilizzato per lo sviluppo di giacimenti che verranno indicati dal cliente. L'FPSOè un sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production, Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è, in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento,

mercoledì 25 novembre 2009

Tirrenia sarà privatizzata entro settembre 2010



25 novembre 2009- Come annunciato nei giorni scorsi, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha convocato per oggi, mercoledì 25 novembre, i sindacati di categoria per fare il punto sul dossier Tirrenia. Matteoli,nel corso dell'incontro, ha illustrato ai rappresentanti dei lavoratori lo "stato dell'arte" nell'iter della privatizzazione del gruppo pubblico di navigazione, il cui bando di gara dovrebbe essere pubblicato entro il prossimo 31 dicembre. I sindacati vogliono ricevere dal ministro chiarimenti inerenti gli accordi di cessione delle società controllate Toremar, Saremar e Caremar alle regioni interessate (Toscana, Sardegna e Campania), ma anche sui motivi che hanno permesso alla Sicilia di sfilarsi dall'acquisizione della Siremar. Da quanto si è appreso.sembra sia scattato il conto alla rovescia per quel concerne la privatizzazione di Tirrenia .Il governo conta di completare l'operazione entro settembre 2010- ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, dando altresì notizia che a giorni verrà pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse ad acquisire la holding Tirrenia e la flotta regionale siciliana Siremar. Successivamente, da parte di Fintecna (azionista di Tirrenia) verranno valutate le manifestazioni d'interesse e quindi potrà partire la procedura di invito a formulare proposte vincolanti. Per le altre tre flotte regionali sono stati invece raggiunti accordi per il trasferimento alle rispettive Regioni (Toremar alla Toscana, Caremar alla Campania, Saremar alla Sardegna) che è diventato effettivo, ha spiegato il ministro, con la pubblicazione del relativo decreto. La gara "di evidenza europea" riguarderà la privatizzazione della holding e della flotta regionale Siremar.La Sicilia, come emerso nei giorni scorsi, potrebbe concorrere per l'acquisizione del pacchetto che verrà messo in gara. "Non ha voluto fare gli accordi che hanno fatto le altre Regioni, così il bando di gara riguarderà nello stesso tempo sia la Siremar che holding. Per le altre tre flotte regionali "da stamani con la pubblicazione sulla Gazzetta del decreto, le Regioni sono diventate protagoniste dell'operazione" acquisendole.

Il tavolo dei sindacati era composto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl,era inoltre presente l'amministratore delegato di Tirrenia, Franco Pecorini. Oggi, ha spiegato Matteoli "abbiamo fatto un primo screening. I sindacati ci hanno chiesto che non ci siano esuberi, e su questo abbiamo la garanzia delle Regioni" per quanto riguarda il loro coinvolgimento nell'operazione.

"Oasis of the Seas" è giunta nei giorni scorsi a Port Everglades (Florida)


"Oasis of the Seas" la più grande nave da crociera al mondo, appare come una vera è propria isola galleggiante. Con le sue da 220 mila tonnellate è in grado di ospitare 6370 passeggeri in 2.700 camere su 16 ponti. Ai passeggeri vanno sommati i 2.100 membri dell’equipaggio,in tutto fanno circa 8.500 persone . Tra le caratteristiche uniche dell'immensa nave, quella di ospitare un vero e proprio parco, grande quanto un campo di calcio: 19 metri di larghezza e 100 di lunghezza. Avrà inoltre lussureggianti giardini tropicali, sentieri e viali alberati.
Richard Fain, il presidente texano di Royal Caribbean ci ricorda che la nave è entrata nel Guinness dei primati come il più grande transatlantico mai costruito. «Sapete che nel Central Park che abbiamo allestito nel cuore della nave convivono 12.000 esemplari di piante e fiori? Ed è tutto vero, mica di plastica…». appena iniziata la traversata fra Turku, in Finlandia, e la Florida, la “Oasis the sea ” ha incontrato il primo ostacolo , il ponte Grande Belt, che unisce le isole Zelanda e Fionia. Troppo alta, la “Oasis”, per passare sotto il ponte . Il capitano ha fatto, a questo punto, abbassare le ciminiere telescopiche consentendo il transitoalla nave.

Varata la "“Giuseppe Mauro Rizzo”, del Gruppo Armatoriale Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori S.p.A.


24-11-2009 - E’ stata varata sabato 21 novembre 2009 nell’isola di Chongming vicino a Shanghai, la nuova porta rinfuse (bulk carrier) post Panamax “Giuseppe Mauro Rizzo”, del Gruppo Armatoriale Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori S.p.A. (RDB) . La bulk carrier post Panamax è una nave a doppio scafo di proprietà della compagnia napoletana RBD di Navigazione, di cui lo stesso Giuseppe Mauro Rizzo è amministratore delegato. La nave batterà bandiera italiana. Tra Cina e Giappone la compagnia napoletana ha in costruzione nel prossimo biennio venti navi fra bulk carrier da 82 mila fino a 170 mila e tanker da 110 mila tonnellate. A fine ottobre 2009 era stata Varata in Cina la "Roberto Rizzo", che è la nuova ammiraglia del gruppo armatoriale Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori (Rbd), guidato da Giuseppe Mauro Rizzo. La nave, lunga 292 metri, larga 45 e con 176mila tonnellate di portata, è la bulk carrier più grande della flotta italiana. L'unità, battezzata la scorsa settimana a Daishan, isola a Sud di Shanghai, è stata noleggiata per i prossimi dieci anni all'armatore cinese North China Shipping del gruppo parastatale Hebei Ocean Shipping Company. La nave trasporterà principalmente carbone e minerale sulle grandi rotte. Il programma di potenziamento del gruppo Rbd prevede per i prossimi due anni la costruzione e la messa in attività di altre diciannove navi di varia tipologia e taglia per il trasporto di rinfuse secche e di prodotti petroliferi, già commissionate a cantieri cinesi e giapponesi. Giuseppe Mauro Rizzo è un giovane manager, da undici anni in azienda e da cinque alla guida del gruppo.Rizzo è fermamente convinto che occorre "investire in progetti reali di lungo periodo", secondo i valori che vengono da una lunga tradizione di famiglia, impegnata da sei generazioni e circa 160 anni nell'attività di armamento navale commerciale. Rizzo, confermando la fiducia nella crescita del settore e nello sviluppo di relazioni internazionali di lungo periodo con partner professionali affidabili della cantieristica, del settore commerciale e della finanza, osserva che le venti nuove navi "darà lavoro a circa mille nuove unità lavorative che si alterneranno nelle fila degli equipaggi impiegati a bordo".

Fonte: FILT _ CGIL
Camera del lavoro di Pozzallo ( RG)
PATRONATO INCA CGIL
UFFICIO ZONALE POZZALLO
TEL.0932953427
FAX.0932797671
RESPONSABILE DI ZONA
F.SCO CARBONARO

Navi a perdere - Libro di bordo


Libri da leggere a bordo: Navi a perdere
di Carlo Lucarelli
2008 - pagine: 136 - euro 10,00
«In fondo al mare le balene cantano. Lo fanno anche le navi? Sembrano immobili sul fondo, immobili e mute, ma non è vero, perché ormai lo sappiamo che non c’è mai niente di fermo, nel mare, neanche un relitto di ferro arrugginito, incrostato di alghe e di sale, appoggiato a un fondo di sabbia e di roccia da anni e anni e anni.»

Ci sono navi che affondano, purtroppo capita. E spesso non si riesce più a trovarle, colpa degli abissi marini.
Poi ci sono navi che sono lì lì per affondare e invece, dopo che l’equipaggio le abbandona, ricominciano a muoversi e si spiaggiano da qualche parte. Succede, ad esempio alla Rosso, dicembre 1990.
Eppure ci deve essere qualcosa di strano in alcune di queste navi fantasma. Perché altrimenti entrerebbero in azione Capitanerie di Porto, Procure, Commissioni parlamentari, Nuclei speciali dei Carabinieri? Saranno le modalità del naufragio a non convincerli? O le rotte? O i marinai che scompaiono? O forse saranno i documenti di carico, così poco chiari?
Tra i più attivi, alla ricerca della verità, c’è il comandante Natale De Grazia, pool investigativo della Procura di Reggio Calabria. Ma muore improvvisamente.


Carlo Lucarelli è nato a Parma nel 1960, ha iniziato il suo percorso narrativo con la trilogia giallo-storica del commissario De Luca pubblicata da Sellerio: Carta bianca, L’estate torbida e Via delle Oche. Per Einaudi ha pubblicato tra gli altri: Almost Blue (1997), Il giorno del lupo (1998), L’isola dell’angelo caduto (1999), Un giorno dopo l’altro (2000), Il lato sinistro del cuore (2003). Tra i saggi ricordiamo: Misteri d’Italia (2002), Serial Killer (in collaborazione con Massimo Picozzi, Mondadori 2003) e Piazza Fontana (2007). Conduce la trasmissione televisiva “Blu notte”, sui casi giudiziari irrisolti e sui misteri della storia italiana. Nel marzo 2008 è uscito per Einaudi il suo nuovo romanzo, L’ottava vibrazione.

SURCHARGE PIRATERIA :CMA-CGM LO PORTERA' A 41 DOLLARI A CONTEINERS



"4 Nov. 2009 A partire dal 15 Dicembre la compagnia di linea francese CMA-CGM porterà il surcharge per il passaggio nelle acque del Golfo di Aden a 41 euro per container, qualunque sia il porto di origine o di destino. L’aumento è determinato dai maggiori costi derivanti alla compagnia dalla recrudescenza degli episodi di pirateria nelle acque al largo della Somalia, sia dal punto di vista assicurativo che dei tempi di transito su rotte allargate. Nei giorni scorsi l'International Transport Workers' Federation (ITF), ha messo in risalto la sempre maggiore pericolosità del transito delle navi al largo delle coste della Somalia, con rischi crescenti per l’incolumità degli equipaggi.

I pirati somali dall’inizio dell’anno hanno abbordato centinaia di navi. Una parte di loro ha lanciato la mirabolante idea: soldi dalla comunità internazionale per riconvertirsi in una vera e propria guardia costiera.
Fonte : Camera del lavoro di POZZALLO -FILT CGIL

PORTI CINESI: Ritorno ai livelli di traffico pre-crisi



25- nov. 2009-Nel mese di Ottobre i porti cinesi hanno registrato un incremento dei volumi del 6,8% su base annua, tornando ai livelli di traffico consueti negli anni scorsi. Nei primi dieci mesi dell’anno i porti cinesi hanno movimentato complessivamente 573
milioni di tonnellate di merci, con un incremento su base annua di circa il 7%. La ripresa ha riguardato soprattutto le materie prime ed in particolare l’import di carbone, cresciuto nei primi nove mesi a 470 milioni di tonnellate. Circa il 60% dell’import di ‘iron ore’ è di provenienza dall’Australia o dal Brasile. A Novembre le importazioni di carbone dovrebbero essere salite a 55 milioni di tonnellate, a fronte di 50 milioni di tonnellate fra Marzo e Luglio. Ancora in tensione il settore container con una flessione nei primi 10 mesi del 7,1% a 99,8 milioni di teus. Fonte: Camera del Lavoro di Pozzallo
PATRONATO INCA CGIL
UFFICIO ZONALE POZZALLO
TEL.0932953427
FAX.0932797671
RESPONSABILE DI ZONA
F.SCO CARBONARO

martedì 24 novembre 2009

Gaeta: Bolletta non pagata ,navi flotta USA senz'acqua


La società Acqualatina che gestisce il servizio idrico in provincia, ha disattivato la fornitura dell'acqua per morosità alla base Us Navy della VI flotta di Gaeta. Quello che rischia di diventare un caso diplomatico è avvenuto a causa di una bolletta d'acqua non pagata dagli americani: Il mancato pagamente sembra sia da addebitare ad una società privata che opera per conto della VI Flotta e che avrebbe omesso il regolare pagamento. E' stato chiesto l'intervento del prefetto Bruno Frattasi per trovare una soluzione a un problema che potrebbe diventare un caso politico. Frattasi ha convocato un incontro al termine del quale è stato ristabilito l'approviggionamento