“Questo è possibile grazie ai venti che provengono dal continente americano attraverso l’Oceano Atlantico e alle correnti calde che partono dal nord dell’Equatore arrivando al Mare di Norvegia.”
(Uhm.. venti.. bè, non saranno forti, poi è pure nord, ma è nord dell’equatore! ‘nord dell’equatore’? uhm..)
“Il clima norvegese cambia di anno in anno, specialmente nelle zone più a nord, che sono situate al confine con la zona temperata globale. La temperatura minima più bassa registrata è di – 51º C, a Kárášjohka-Karasjok nel nord del paese. ” (Oh guarda, ma è dove andiamo noi) ” La temperatura media annuale varia dai circa 8 gradi della costa occidentale alle temperature sotto lo zero delle montagne. I mesi più freddi dell’anno sono gennaio e febbraio, il periodo più caldo nelle zone interne è la metà di luglio, mentre per le zone costiere e di montagna il picco più alto si può raggiungere dopo questa data.”
(Fantastico.. farà caldo allora!)
“Il clima in Norvegia si differenzia dal resto della Scandinavia. Le alte catene montuose dividono il territorio proteggendo dalle precipitazioni una larga parte delle zone interne orientali. Questa area ha un clima più continentale di quello che ci si aspetterebbe, vista la vicinanza alla costa.”
(Ho come l’impressione che ‘continentale’ sia un eufemismo per dire ‘di merda’ tipo mi viene in mente il ‘continental breakfast’)
“Alcune di queste zone ad est delle montagne hanno una percentuale di precipitazione annua che tocca al massimo i 300 mm. La maggior parte delle precipitazioni provenienti dal mare cade sulla costa occidentale norvegese, con alcune aree che registrano fino ad un massimo di 3000 mm annui.”
(Ah. 3000. Tre metri.)
“Nelle aree coltivate più importanti le precipitazioni annue sono tra i 500 e i 1000 mm, concentrate soprattutto nei mesi di luglio ed agosto.”
(E’ quando andiamo noi.)
“Ci sono circa 100 giorni all’anno di pioggia nella Norvegia interna, mentre sulla costa se ne registrano addirittura 150-200.”
(E’ dove andiamo noi.)
“La forza e la direzione dei venti in Norvegia varia sensibilmente a causa dei fronti di pressione che si muovono velocemente. I venti lungo la costa e in montagna sono spesso piuttosto forti.”
(L’anno prossimo – giuro – vado in Spagna.)
Citato da: http://www1.visitnorway.com
Fonte: Enciclopedia Norvegese Aschehoug e Gyldendal.
Buonasera a tutti, sono la sorellina spirituale di Ilaria, reduce da sei giorni in Spagna con cielo “blu Velazquez” e temperatura che oscillava dai 38° di Madrid ai 44° di Toledo.
Il mio compagno di viaggio, ancor prima di partire da Venezia, mi aveva fatto giurare solennemente con mano sulla guida dal Touring, che sarebbe stata l’ultima vacanza di quel genere e che ci sarebbero stati solo PAESI NORDICI nel nostro futuro. Il suo accanimento è cresciuto poi in maniera esponenziale per tutta la settimana, motivo per cui ho dovuto tacergli il vostro viaggio e aspettare che se ne andasse da casa mia prima di frequentare in pace il vostro blog… e ho fatto bene! Il suo fragile cuoricino traboccante d’invidia non avrebbe retto allo shok dell’affermazione di Superandrew “il prossimo anno –giuro- vado in Spagna”.
Dopo questa premessa, vi auguro uno splendido viaggio, continuerò a seguirvi. Un bacio a tutti.
Ps. Per Marcel: anche all’aeroporto di Baracas avevano il wiii fiiiii… !!!