Discarica di ex cava fornace altri codici di rifiuti concessi.


Durante il consiglio comunale del 30 settembre, senza che l’argomento fosse all’ordine del giorno, l’assessore all’ambiente Gabrielli (Rifondazione Comunista), ha comunicato che l’amministrazione di Montignoso ha autorizzato, la ditta Programma Ambiente Apuane al conferimento nella discarica ex cava fornace di due nuove tipologie di rifiuti.

Più precisamente:
CER 0105.99. “Rifiuti non specificati altrimenti” appartenenti alla famiglia “01.05” dei “fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione”.

Descrizione: materiale derivanteda trivellazioni di grandi opere,come ad esempio quelle eseguite nella realizzazione della linea ferroviaria ad alta Velocità dai compartimenti di Firenze, Bologna e Genova. Detriti da scavi di gallerie.

Criticità : presenza di idrocarburi e metalli pesanti.

CER 17.0107 “Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17.01.06”, appartenenti alla famiglia “17.01.” “Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche”.

Descrizione : rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione/demolizione.

Criticità: Presenza di idrocarburi e metalli pesanti.

La politica e i politici di Montignoso si sono già scordati delle rassicurazioni e delle promesse fatte alla cittadinanza sulla discarica: sembrava che quanto emerso dall’inchiesta pubblica fosse stato sinceramente recepito e che la politica avesse capito che quel sito, riclassificato quando Buffoni ricopriva l’incarico di assessore provinciale all’ambiente, non era idoneo per il conferimento di altri materiali diversi da inerti o marmettola.

La giunta Buffoni è stata tutta concorde sulla scelta di concedere il conferimento di due ulteriori codici di rifiuti, nessuno ha sollevato obiezioni. La stessa Angela Bertocchi, che in campagna elettorale si era espressa per usare la discarica per la sola marmettola, non ha né battuto ciglio né detto una parola; le sue, ora è dimostrato, erano solo dichiarazioni da campagna elettorale. Non una voce di dissenso fra Rifondazione, Sel, Pd, Socialisti e le varie componeti da Idv ai Verdi: anche dall’opposizione nessuna presa di posizione contraria, eppure anche loro in campagna elettorale avevano contestato la scelta della discarica, era evidentemente solo propaganda .

Durante il consiglio comunale Quiriconi, del Pdl, già socialista, ha detto una frase del tipo “non è una bella cosa ma ormai tanto la discarica c’è, semmai non andava fatta”.

A parte il consigliere del MoVimento 5 Stelle Bondielli Augusto, che ha duramente contestato la scelta e qualche persona del pubblico che ha gridato “vegogna”, nessuno ha contestato questa nuova autorizzazione di due codici di rifiuti tutt’altro che innoqui. La zona dove è ubicata la discarica, ricordiamo, è a ridosso dell’area protetta del Lago di Porta e dell’area residenziale di Renella. Sotto la discarica sono presenti antiche sorgenti d’acqua le quali rivestono una grande importanza dal punto di vista storico-culturale. In via Pedimonte, a poche centinaia di metri dalla discarica, pochi giorni fa, ad ulteriore dimostrazione che la zona è carsica è fragile, si sono staccati degli enormi massi. E’ ormai chiaro che la tutela della salute, dell’ambiente e del futuro, di fatto, non rientrano più tra gli scopi di questa politica cieca, legata ad un modello di sviluppo in declino, che mostra tutti i suoi lati peggiori.

Per quanto attiene al caso delle “royalties”, la ditta “Programma Ambiente Apuane” deve al Comune di Montignoso circa 600.000 euro ma afferma di essere in difficoltà economiche legate alla crisi, tali da poter versare, al momento, solo una cifra di circa 110.000 euro.

Facciamo presente che le Royalties messe a bilancio e non incassate impediscono al Comune, per il patto di stabilità, di effettuare una seria programmazione di opere, di spesa e di servizi.

Una bella fregatura: oltre il danno della discarica, la beffa del patto di stabilità.

2 risposte a “Discarica di ex cava fornace altri codici di rifiuti concessi.

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