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Montascale e mini ascensori: richiesta contributi per l’installazione

agosto 10, 2010

I mini ascensori, o elevatori, sono vere e proprie piattaforme mobili montate su un braccio meccanico e azionate da un sistema elettrico. Gli elevatori facilitano gli spostamenti da un piano a un altro, o anche tra due livelli meno distanziati.

I montascale, o servoscala,  sono impianti per il sollevamento di persone impossibilitate a salire autonomamente le scale o a superare ostacoli. Aiutano a superare le barriere architettoniche presenti in tutti i luoghi pubblici e nelle abitazioni private, consistono in una piattaforma o una poltroncina agganciata ad una guida, installata lungo il lato di una scala o di un piano inclinato che si sposta , azionata da un motore elettrico, nei due sensi di marcia vincolato dalla guida.

Quando superare le barriere architettoniche diventa fondamentale, esiste la possibilità per legge di richiedere dei contributi per eliminare le barriere di ostacolo. (Legge 9 gennaio 1989, n. 13)

Esistono infatti strumenti di finanziamento e rimborso importanti ai quali ricorrere nella fase di acquisto di un montascale Platinum di Seniorlife:

  • i contributi statali erogati a fondo perduto
  • la detrazione del 36% dal credito tasse
  • la detrazione del 19% come spesa medica.

La procedura per ottenere i contributi nel caso dell’installazione di un servoscala è piuttosto articolata.

Hanno diritto a presentare le domande di contributo:
-Le persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio ed i non vedenti;
– coloro i quali abbiano a carico persone con disabilità permanente;
– i condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari;
– i centri o istituti residenziali per i loro immobili destinata all’assistenza di persone con disabilità.

Le domande di contributo per l’acquisto sono ovviamente ammesse solo per interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, e sono concesse per intervenire su immobili privati giù esistenti dove risiedano dei disabili con limitazioni funzionali permanenti. Il contributo può essere erogato sia per un singolo intervento che per quelli necessari a completamento dei lavori.

La domanda deve essere presentata:

– generalmente al sindaco del comune in cui è sito l’immobile,  in carta da bollo, entro il 1° marzo di ogni anno.
Da comune a comune però la procedura può cambiare.

Per questo motivo gli esperti SeniorLife si informano sempre preventivamente con gli uffici competenti di ogni zona, sulle procedure e i documenti necessari. Affiancare o addirittura sostituire il Cliente, gestendo tutte le pratiche burocratiche con gli enti competenti è parte integrante del servizio SeniorLife.

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– dal disabile (o da chi ne esercita la tutela o la potestà) per l’immobile nel quale egli ha la residenza abituale e per opere volte a rimuove gli ostacoli alla sua mobilità.

Alla domanda va allegata:
– la descrizione delle opere e della spesa prevista (non è necessario un preventivo analitico)
–  il certificato medico in carta semplice (può essere redatto e sottoscritto da qualsiasi medico) che attesti l’handicap del richiedente, precisando  da quali patologie dipende e quali difficoltà motorie ne derivino. Nel caso in cui l’handicap consista in una menomazione o limitazione funzionale permanente sarà necessario specificarlo. Nel caso in cui il disabile sia riconosciuto invalido totale con difficoltà di deambulazione, per avvalersi del diritto di precedenza, deve allegare la relativa certificazione della ASL competente. Possono essere accettate anche certificazioni di invalidità rilasciate da altre commissioni pubbliche (ad esempio l’invalidità di guerra).
– un’autocertificazione in cui sia specificata l’ubicazione dell’immobile di residenza del richiedente su quale si vuole intervenire. Deve contenere una breve descrizione delle barriere architettoniche presenti. L’interessato deve inoltre dichiarare che gli interventi per cui si richiede il contributo non sono già stati realizzati né sono in corso di esecuzione. E’ necessario precisare se per lo stesso intervento siano stati giù concessi altri contributi. Il disabile deve avere effettiva, stabile ed abituale dimoranell’immobile su cui si intende intervenire. Non si ha diritto ai contributi nel caso in cui si tratti di una dimora stagionale o saltuaria. Il diritto ai contributi decade nel caso di cambio di residenza dopo aver presentato l’istanza o dopo aver effettuato i lavori.
Dopo aver presentato la domanda gli interessati possono realizzare le opere senza attendere la conclusione del procedimento amministrativo e, quindi, correndo il rischio della eventuale mancata concessione di contributo.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
L’entità del contributo viene determinata sulla base delle spese effettivamente sostenute e comprovate. Nel caso in cui le spese sostenute dal richiedente fossero inferiori al preventivo presentato, il contributo effettivo sarà calcolato sull’importo realmente pagato.

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