SXSW 2009


Come ogni anno in diretta da Austin l'amico Cifra ci aggiorna sulla manifestazione musicale piu' importante



Immaginavo che quest'anno al SXSW si sarebbe vista la crisi. Sentivo di gente che rinunciava a venire ad Austin per l'appuntamento annuale con la piu' importante conferenza musicale del mondo, la South By Southwest Music Conference and Festival, e la sensazione era che avremmo visto una edizione sottotono.

Invece, ieri sera, appena arrivato dopo 22 ore di viaggio, prima di schiantarmi a letto ho rispettato il solito rituale andando a prendermi un buonissimo hot dog vegano al chioschetto su Red River Street. Come mi sono affacciato su Sixth Street sono stato investito da un fragoroso ed allegro rumore di musica, folla e divertimento. Complice il festeggiamento di St.Patrick's Day, che ormai si celebra piu' negli USA che in Irlanda, la via centrale dell'entertainmet di Austin, chiusa al traffico, pullulava di ragazzi e ragazze vestite di verde e da ogni locale usciva musica, bands agli angoli, nei bar, dappertutto suonavano ogni tipo di musica, dal metal al blues.

Sono capitato davanti al Latitude, che anche quest'anno e' il quartier generale dell'industria musicale inglese, the "British Music Embassy" (Hello Italia? Siae? Fimi? Dove siete? C'e' qualcuno in casa?), pieno zeppo di tipi "british" che bevevano birra fumavano e chiacchieravano mentre sul palco suonava la bravissima funk lady Alice Russell seguita dai Proclaimers, lo storico duo scozzese dei gemelli occhialuti. Sentire la loro "A letter from America" e' stato un piacevole tuffo nel passato.

Insomma, la crisi c'e' ma non si vede? In realta' si vede e se ne vedono anche le reazioni. Questo e' un modo di divertirsi che costa poco. Una serata con gli amici in giro per locali puo' essere fantastica e costare l'equivalente di tre birre. Oggi su USA Today scrivono che molte bands, dagli U2 alla Dave Matthews Band, hanno drasticamente abbassato i prezzi dei biglietti per i loro concerti estivi. Se hai perso il lavoro certo non vai a caccia di un biglietto da 150 dollari. Ma se costa 20 magari una bella serata riesci a permettertela.

Tutto questo succcedeva ieri sera, ma il SXSW comincia oggi. Stamattina abbiamo fatto la solita fila per ritirare il badge. Anche gli artisti che suoneranno da stasera a sabato erano nella loro fila, volti sconosciuti di giovani con le stesse barbe e gli stessi jeans di chi faceva l'artista emergente negli anni '70, poi '80 e poi '90. Nell'attesa sentivamo frasi entusiaste come: "Lo vedi quello? E' il migliore amico di Sufjan Stevens!". Ed ora ci organizziamo la giornata, tra conferenze pomeridiane e concerti serali. Il South By Southwest e' cominciato, e noi, come ogni anno, ci sentiamo a casa, lontano da casa.

A piu' tardi per aggiornamenti.

Pubblicato: Mer - Marzo 18, 2009 ;    


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