CHI SIAMO

 Mamma F
Come conobbi Mamma C

Io mamma C. l'ho notata quasi subito all'Università.Se non il primo giorno (a cui non ho partecipavo perchè non sapevo che Fisica iniziasse a ottobre e non a novembre...), poco dopo quando arrivai. E aveva l'aria a suo agio, di quelli che stan bene dove stanno, cioè in mezzo agli altri. La vedevo fumare davanti all'aula C in cui seguivamo analisi I, con una cricca di gente sempre attorno, maschi, femmine, tutti lì a chiacchierare fitto fitto e poi al bar insieme.

Io il primo semestre l'ho fatto viaggiando spesso da casa in treno, più spesso fermandomi in collegio dalle suore e non so cosa fosse peggio; una costante era, però, che mi accompagnavo sempre da me stessa.

In treno, in collegio, in tram, a lezione, a parte una compagna di corso che a metà anno si è data alla macchia, mi spostavo col walkman nelle orecchie (eh, sì...era il 1990!), country e folk della west coast, un libro di poesie in borsa (possibilmente un po' sfigato, bellissimo ma sfigato - tipo Sylvia Plath o le sorelle Bronte) e i libri di fisica che studiavo molto moderatamente.

Mamma C. no, mica come me: lei pareva avere in mano la situazione in modo lampante fin da subito.  Le avrei anche parlato volentieri, qualche volta mi salutò pure, ma era sempre con altri e io non avevo voglia di conoscere altri, solo lei. Poi ho lasciato stare, finchè, sei mesi dopo, il colpo di fortuna: mamma C. SOLA a fumare in una pausa di lezione. Parliamo e mi fa ridere un sacco. Fuma, parla e mi porta al bar. Lì inizia la parte più appassionante dei miei primi 2 anni di università, vissuti tra poco studio e tante amicizie, ma con una costante: mamma C. e il suo mondo. Fatto di gite a sorpresa a vedere una mostra di Chagall, di viaggi neo-patentati alla fondazione Gianadda in Svizzera mangiando pane e mocetta, chiacchierando giorni (e notti) fino a non aver più parole quando si era tristi e quando si volava spensierate. Poi mica mi ricordo perchè ci si perse di vista. Lei cambiò Facoltà (e meno male, visto che ora è la mia Veterinaria di fiducia!), si trasferì fuori città e io la persi di vista; allora niente cellulari per tenersi in contatto, se si smembrava il cerchio di amici in comune, addio e buona fortuna.

Poi, circa 7 anni dopo, ci incrociammo in Università: io insegnavo Fisica ai diplomi e lei non lo so. Perchè non ci dicemmo quasi nulla e ancor oggi mi domando perchè, viste le volte che in quei 7 anni avevo pensato a lei, chiedendomi dove fosse e che facesse.

Dopo di nuovo black out.

E qui, 8 mesi fa, arriva Facebook: mica che mi cerca lei? E ci ritroviamo con una gioia infinita, entrambe sposate e mamme free lance, ma come se non ci fossimo perse mai.

Lei sempre lei, travolgente e impagabile, solo con quel delizioso fare mammesco alla "me la cavo alla grande" in più.

Ieri c'è stata la festa di compleanno dei due anni di Simo e ovviamente Mamma C., Papà D. e Matt erano i più attesi (ma di questo parlerò in un altro post).

Grazie che ci sei di nuovo, Mamma C.

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Mamma C

Come conobbi Mamma F

Tutto questo essere travolgenti ed all'altezza delle cose non lo ricordo assolutamente..Come il tempo storpia i ricordi! 


Mi ricordo solo di come mi sentivo fragile, con la mia preparazione da liceo classico (di integrale conoscevo solo la pasta ed il nudo-per sentito dire, nè!!!- e l'analisi per me era quella del sangue...), inadeguata, timida, affascinata...Forse cercavo di nascondere tutto questo ostentando gran sicurezza con i mazzi di carte sui banchi, la chiacchiera facile e la sigaretta che "dà aria da grande" (per inciso, non fumo più da quasi 6 anni, l'aria da grande ormai ce l'ho...).


Ricordo invece benissimo le fughe ad Alessandria o in Svizzera, come i pomeriggi e le notti a casa tua, o meglio, nelle tue varie case, quando finalmente hai preso possesso di Torino..Mi ricordo anche di una pallida idea che c'era venuta, di dividere l'appartamento...idea forse poi soppiantata da altre, in quel periodo meno inattuabili .. 

Mi ricordo di alcuni tuoi amici, chi più insolito, chi meno, ma tutti legatissimi a te..Quanto ho invidiato questi tuoi rapporti, così sinceri, assolutamente non opportunisti..


Tu, bellissima persona, che mi incantavi quando parlavi della solitudine di Marilyn o della tristezza in Sylvia Plath..E mi incantavi anche quando suonavi la chitarra, seduta sul letto, commentando la difficoltà di alcuni passaggi..

Poi non saprei dire neanch'io perchè..ammesso che sia stato un perchè...A volte le cose capitano così, senza che necessariamete ci sia una ragione.

Ricordo a mala pena quel nostro incontro fugace fuori dalla facoltà..forse rimosso, non so.
Le prime persone che ho cercato, appena iscritta al network, sono state quelle (poche) che per me hanno contato davvero molto..quelle che non posso non portare con me, ovunque vada..
E sapere di non aggrapparmi solo al ricordo di una splendida amicizia, ma constatare che in tutti questi anni, nulla tra noi è cambiato, mi riempie di gioia. 


Preparati, perchè adesso che ti ho ritrovato non ti lascio più andare!!!!

Bentornata, Mamma F, ti voglio bene.


Mamma C




PS: Questo è l'accorpamento di un post ed un suo commento. 
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