LA CURVA NORD IMPIETOSA CON NESTA
BRESCIA AVVERTE TARE...
Insieme ai derby doveva essere la partita più
sentita dal popolo laziale a meno di un mese dalla clamorosa cessione del loro
capitano Sandro Nesta, l'ultima delle bandiere biancazzurre. Ed è stata
un'accoglienza forzatamente polemica, surreale ma alla fine relativamente
composta. Si è partiti con il gelido striscione della "sua " curva che lasciava
intendere a chiare lettere quale sarebbe stato l'atteggiamento della tifoseria
nell'arco di tutta la gara: "18 ANNI DI LAZIO, HAI DATO TANTO, HAI RICEVUTO
TUTTO E NONOSTANTE...DA PARTE TUA NESSUN SALUTO...LO FACCIAMO NOI...CIAOO!!" E
via con il sibilo assordante che accompagnava ogni sua azione. Qualcuno in
verità aveva provato l'"inversione di rotta" facendo riferimento a quel
ventennio che significa quasi una carriera, ma lo striscione dei distinti est è
stato letteralmente sommerso di insulti..."SANDRO RESTA UNO DI NOI".
La Nord ha proseguito sulla sua strada, offesa dall'atteggiamento del giocatore
che è svanito nel nulla...ceduto...sparito...non una parola, non un ricordo, non
un ringraziamento. "TIFOSO CHE APPLAUDI NESTA PROFESSIONISTA ESEMPLARE RICORDA
CHE E' NEDVED IL VERO LAZIALE" e poi ancora "AL DERBY C'HAI ABBANDONATO...FINTO
CAPITANO" e tutto sommato è stato meglio che il giocatore sia uscito in anticipo
perchè, con il passare dei minuti la situazione ha dato l'impressione di
appesantirsi... Quando Nesta si è infatti infortunato sotto la "calda" Tribuna
Tevere sono volate alcune bottigliette al suo indirizzo mentre la "sua" curva
intonava il più triste dei cori in voga negli anni 80...un "DEVI MORIRE" davvero
impietoso...
Ma Lazio-Milan può e deve essere ricordata anche per l'ulteriore, maestosa
conferma del feeling rinato fra squadra e tifosi, encomiabili protagonisti di
una notte magica sul piano del tifo. Bellissima peraltro la coreografia di
"ingresso" ricca di cartoncini biancoblù con un'aquila srotolata a centro curva;
sotto, imponente, lo striscione: "NESSUNO SI TIRI INDIETRO...NON CEDETE NEANCHE
UN METRO". Come ormai da diversi anni cospicua, anche se non rumorosissima, la
rappresentanza milanista.
L'altro osservato speciale della domenica era a Brescia, tale Tare d'Albania,
reo confesso di un gestaccio di scherno verso i propri sostenitori dopo il goal
della domenica precedente a Verona. Mai come in questa occasione i tifosi
bresciani hanno potuto "giocarsi" gli striscioni utilizzando il nome dell'autore
dell'affronto:" CI DEVI RISPET...TARE" recitava il primo nel parterre laterale
mentre ben più minaccioso è parso quello della curva: "ATTENZIONE CURVA
PERICOLOSA (espressa con il segnale stradale)...VIETATO SPU...TARE". Senza
dubbio uno degli striscioni in "nomination" da segnalare nella speciale
graduatoria di fine torneo. Buona la rappresentanza romanista che ha finalmente
potuto festeggiare il primo successo della propria squadra.
Festa grande per le Brigate Gialloblù modenesi e rammarico con accenno di
contestazione per i 2500 granata scesi in Emilia, così come grande è stata la
festa dei quasi mille empolesi nella vicina Perugia. Ottima, anche se meno
"gloriosa", la presenza di reggini a Como con una curva e mezza tribuna
affollatissime; per la compagine di Mutti una garanzia ad ogni trasferta grazie
anche alla frequente residenza di sostenitori in ogni città d'Italia.